Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
127 guide
Le piante di limoni sono le vere protagoniste del paesaggio mediterraneo. Della famiglia degli agrumi, la pianta viene coltivata in agricoltura per i suoi frutti buoni e benefici. Trattandosi di sempreverdi, e quindi di alberi di facile coltivazione, è anche molto diffusa come pianta decorativa in vaso.
Bella da vedere, ottima per l’organismo e comoda da avere a portata di mano, soprattutto per chi ama usarla in cucina, è una pianta che risponde a tutte le necessità! Ecco un po’ di suggerimenti da tenere presente se vuoi far crescere facilmente e in piena autonomia una pianta di limoni in vaso.
La coltivazione del limone ha origini incerte: le prime testimonianze sembrano farla risalire al sud-est asiatico, anche se gli antichi Romani già conoscevano probabilmente i limoni. Le prime coltivazioni in Europa si sviluppano però a Genova, intorno all’anno 1450.
Diffuso e coltivato prevalentemente nei paesi con clima subtropicale, quindi umidi e caldi, il limone o citrus limon deriva da un incrocio tra le piante del cedro e dell’arancio amaro. La pianta raggiunge generalmente un’altezza compresa tra i 3 e i 6 metri, è dotata di foglie allungate di colore verde scuro e di spine di piccole dimensioni (circa 1 cm) posizionate sui rami.
La fioritura avviene generalmente due volte l’anno, una a fine inverno, più abbondante, e la seconda in estate, dopo la potatura. Il frutto giallo prodotto dalla pianta ha forma allungata e polpa di colore chiaro, ricca di succo, la buccia può essere più o meno spessa e rugosa a seconda della varietà della pianta.
Data la diffusione del limone, le varietà disponibili sono tantissime ma le differenze sono principalmente di tipo estetico. Quanto al gusto e ai benefici, non si riscontrano grandi variazioni. Sia la scorza che il succo delle diverse varietà sono infatti utilizzati nell’industria alimentare per la preparazione e la conservazione di alimenti, e, grazie alla composizione ricca di vitamina C e minerali benefici come calcio, potassio e magnesio si hanno anche usi farmaceutici nell’industria cosmetica e in aromaterapia.
Tra le più varietà diffuse e apprezzate in Italia ricordiamo:
Nello scegliere quale pianta di limone comprare, la varietà, come abbiamo visto, non ha un grosso impatto: meglio assicurarsi di individuare e portare a casa una pianta in buona salute e, se desideriamo iniziare presto a raccoglierne i frutti, cresciuta da circa 3 anni in altezza.
Per chi ama sperimentare e vorrebbe far crescere la propria pianta di limoni, è possibile iniziarne la coltivazione facendo germinare i semi che si trovano all’interno del frutto:
Ma la pianta di limone quanto ci mette a crescere? Se abbiamo scelto di acquistare la nostra pianta di limone in vaso il procedimento sarà naturalmente più rapido. Se abbiamo deciso di far crescere una pianta di limone direttamente dal seme, dovremo armarci di pazienza: in media sono necessari 5 anni per avere i frutti.
Se scegliamo di innestare la nostra pianta, il periodo si accorcia: saranno sufficienti circa 2 o 3 anni. Non bisogna però disperare e dimenticarsi del lato positivo: a una pianta in vaso più grande normalmente corrisponde una maggiore quantità di prodotto, quindi più limoni!
Ecco qualche suggerimento per ottimizzare la coltivazione di questa pianta dalle innumerevoli proprietà e benefici:
La potatura delle piante di limone va effettuata alla fine del periodo estivo, a fioritura completa. La potatura può però rendersi necessaria più volte durante l’anno: bisogna eliminare i rami privi di fiori, quelli danneggiati, secchi o troppo cresciuti, con troppe o poche foglie. Con la potatura manteniamo in salute e areato il centro della chioma della pianta del limone, per consentire alla luce del sole di raggiungere tutti i rami ed evitare l’insorgere di parassiti e malattie sulla pianta e sulle foglie.
Nel periodo di raccolta del limone è preferibile prelevare solo i frutti gialli e ben maturi: tagliando parte del picciolo, i limoni potranno durare fino a due mesi se conservati in ambiente fresco e asciutto.
Nonostante sia una pianta di facile coltivazione, è bene ricordare che durante l’inverno può aver bisogno di cure speciali.
A che temperatura resiste la pianta di limone? A causa dell’origine sub tropicale la pianta soffre il vento, gli sbalzi termici eccessivi e le gelate: è quindi necessario riparare le vostre piante tra novembre e aprile mettendole in serra, oppure ricoprirle utilizzando teli specifici e cappucci di tessuto non tessuto. Con temperature vicino allo zero iniziano i danni che possono compromettere o minare (se inferiori agli 0° C) la sopravvivenza della pianta, che però resiste bene alle alte temperature, fino ai 40° C.
Ogni 2 anni circa è consigliabile trapiantare la pianta in un nuovo vaso, di qualche cm più grande, per dare nuovo spazio per far crescere le radici e dunque la pianta in altezza. Si può, in questa occasione, rinnovare e concimare il terriccio, avendo sempre cura di mantenere un buon drenaggio. Le piante di limone adulte crescono in vasi con diametro di 80 o 100 cm.
Tra le malattie che possono colpire le piante di limone, le più comuni sono funghi e i parassiti. Ricordiamo nello specifico per le piante in vaso la cocciniglia, la mosca bianca, il ragnetto rosso e il mal secco.
L’ingiallimento e la caduta delle foglie sono tra i primi segnali di allarme delle malattie, così come la comparsa di macchie sui frutti o di rami secchi. Oltre al trattamento con prodotti specifici per combattere l’azione di questi parassiti, se ancora non troppo diffusa sulla pianta, la potatura è la soluzione che permette la rimozione rapida della minaccia.
Ora che sai tutto sulla cura e la coltivazione di questa pianta della famiglia degli agrumi, ricca di sostanze benefiche per l’organismo e la salute, scopri altre guide che potrebbero interessarti:
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria, 127 guide
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.