Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
L’Aloe vera è una pianta che ama il sole e le temperature elevate. Si può coltivare sia in interni che in esterni purché la sua posizione sia soleggiata o molto luminosa. Per questo può occupare senza problemi quell’angolo del patio o del terrazzo dove c’è molta luce ma poche ore di sole diretto.
Durante l’estate, l’intensità del sole diretto può diventare eccessiva. Presta attenzione al colore delle sue foglie che lo indicherà acquisendo toni rossastri o brunastri.
Non deve prendere freddo, quindi in inverno è consigliabile spostarla all’interno della casa, soprattutto nelle zone con temperature molto basse.
In quanto pianta grassa, l’Aloe si adatta a quasi ogni tipo di terriccio dotato di un buon drenaggio. Se vuoi aggiungerla in un’area rocciosa, aggiungi una buona quantità di pietre, roccia vulcanica o sfere di argilla per fare in modo che le radici non restino a contatto diretto dell’acqua.
Prendersi cura dell’Aloe vera è molto facile, può essere coltivata senza problemi in vasi e fioriere di ogni tipo, con terriccio speciale per cactus o in un terriccio universale che possiamo mescolare con gli stessi materiali visti in precedenza: sassi, piccole pietre vulcaniche o sfere di argilla.
Se si trova bene, questa pianta cresce fino a occupare tutto lo spazio disponibile nel vaso, per questo si consiglia di scegliere con attenzione le dimensioni per evitare di toccarla in seguito. Le sue foglie sono dotate di spine, per questo motivo meglio non doverle toccare troppo spesso.
Per trapiantarla in sicurezza, accompagna le foglie verso il centro della pianta e avvolgile con uno straccio o della carta di giornale. Appoggiala su un fianco e, con alcuni colpi, estrai la pianta dal vaso.
Approfitta dei travasi per togliere i figli che prima o poi appaiono intorno alla base della pianta madre. Separali tagliando quanto più vicino possibile alla madre con un coltello e trapianta in vasi nuovi. Fai attenzione a non annaffiarli troppo spesso! È importante attendere che le ferite causate dalla separazione cicatrizzino prima di procedere con l’irrigazione di queste piante. Attendi circa una settimana – quindici giorni, sopravviveranno senza alcun problema.
Rimuovi i figli quando raggiungono circa i 15 – 20 cm. Taglia con il coltello verso il fondo, tirando dolcemente la nuova piantina, in modo da estrarre la maggior quantità di radici possibile. Se non prevedevi il travaso della pianta madre, puoi tirarla fuori dal vaso per completare l’operazione e rimetterla una volta conclusa. Si tratta di una pianta molto dura e resistente, non le succederà nulla.
L’Aloe vera ha bisogno di poca acqua e, di fatto, l’irrigazione in eccesso è il suo peggior nemico. Il terriccio può asciugarsi completamente tra un’innaffiatura e l’altra, la pianta resiste durante molti giorni senza acqua. Se toccando le foglie ti sembrano dure e tirate, puoi aspettare ancora un po’. Osserva le punte: quando la pianta ha sete iniziano a seccarsi.
Potremmo darti indicazioni più precise e raccomandare annaffiature ogni 15 giorni in primavera ed estate, ogni mese circa durante l’inverno, ma le condizioni di coltivazione possono essere influenzate anche dal tipo di esposizione, la temperatura, la dimensione della pianta e del vaso. Il nostro miglior consiglio è quindi di imparare a osservare la pianta.
Nelle zone molto piovose è consigliabile coltivarle in interno o al coperto: se le foglie diventano morbide o giallastre si tratta di sintomi di eccesso d’acqua.
Non si tratta di una pianta che ha bisogno di molta concimazione, può crescere bene per molto tempo anche senza. In ogni caso, si consiglia di concimare all’inizio della primavera e all’inizio di ottobre, prima dell’arrivo dei primi freddi. Utilizza un concime per cactus e piante grasse, oppure uno per piante da interni.
Oltre a essere una bella pianta, l’Aloe viene coltivato per le sue numerose proprietà curative. Considerata una pianta miracolosa, vediamo in dettaglio alcuni dei benefici di uso topico tramite l’utilizzo della sua polpa.
Curare scottature: la polpa dell’Aloe vera può essere utilizzata su scottature di primo grado per calmare rapidamente il dolore, ridurre il gonfiore e l’apparizione di possibili vesciche. È molto utile nel trattamento delle tipiche scottature che si originano in cucina o quelle solari, dando sollievo immediato.
Curare piccole ferite: tagli, graffi e piccole ferite cicatrizzano più velocemente se, una volta disinfettate a dovere, applichiamo della polpa di Aloe vera.
Dare sollievo dalle punture di zanzare e altri insetti: il gonfiore e il dolore diminuiranno rapidamente una volta applicato l’aloe sulla puntura.
Eliminare macchie cutanee: le macchie che possono comparire sul viso a causa del sole, durante la gravidanza o a causa dell’età, si schiariscono notevolmente e possono arrivare a scomparire applicando tutti i giorni la polpa di Aloe vera.
Rigenerare la pelle dei piedi secchi: prova ad applicare un pezzo di polpa di Aloe vera sulle dolorose fessure che possono formarsi nei piedi screpolati e lasciale agire durante la notte. Noterai una maggiore idratazione e molto meno dolore durante la giornata successiva.
Sebbene non sia comune, l’Aloe vera può provocare anche alcune allergie. Se non l’hai mai utilizzata prima, provala su una piccola area di pelle prima di usarla sul resto del corpo.
Taglia solo la foglia di cui hai bisogno. Potrai conservarla durante alcuni giorni in frigo.
Scegli la foglia più vicina alla base della pianta. Sono le più grandi e grosse, con una maggior quantità di polpa al loro interno.
Non è necessario tagliare tutta la foglia, taglia solo la porzione di cui hai bisogno. La ferita formata nella pianta cicatrizza in pochi giorni e non danneggia la pianta. Potrai tagliare un altro pezzo dalla stessa foglia quando ne avrai di nuovo bisogno.
Una volta tagliata, elimina i bordi della foglia in modo da togliere la zona delle spine.
Elimina la parte superiore della foglia per avere accesso alla polpa e poterla utilizzare sulla ferita o scottatura con facilità.
La polpa ha una consistenza viscosa, può quindi risultare un po’ scivolosa. Se desideri applicarla su una ferita per un tempo (o durante la notte), non eliminare la pelle su entrambi i lati. Ti sarà di aiuto per mantenerla in posizione sulla pelle coprendola con una garza o un cerotto.
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.