Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
All’inizio della primavera, vanga e sarchia le aiuole di piante perenni (erica, cinquefoglia, iperico, ecc.), o biennali (viole del pensiero, margherite, ecc.) in modo da arieggiare il terreno e facilitarne il riscaldamento.
Pulisci le aiuole, elimina le foglie vecchie, libera la base delle piante per favorire la crescita di nuovi germogli. Se la pianta ti sembra malconcia, pota con le cesoie tutte le parti secche. Se sembra morta, non esitare a tagliarla fino al colletto e lascia che la natura faccia il suo corso: molte piante rinascono dalla base.
Accorcia le piante che sono diventate troppo alte.
Verifica che l’azione del gelo non abbia lasciato scoperto il colletto delle piante; se necessario, spargi della terra attorno.
Scopri le piante che hai protetto dal freddo.
Dividi le piante perenni diventate ormai troppo dense.
Le piante del giardino roccioso devono essere diserbate molto presto perché il terreno in cui crescono si riscalda più velocemente in primavera e anche le piante infestanti germogliano prima.
Pota gli alberi e gli arbusti eliminando i rami danneggiati (con cesoie, troncarami, motosega), quelli che si sono spezzati con il vento o con il peso del ghiaccio. Approfittane per diradare quelli che ne hanno bisogno, in modo da liberare il centro ed eliminare i rami che si incrociano.
A marzo, pota inoltre gli arbusti da siepi che richiedono un ringiovanimento: taglia i rami vecchi e lascia crescere i rami giovani alla base.
Le ramaglie e gli scarti delle potature, dopo essere passati nel biotrituratore, devono essere aggiunti al compost o essere utilizzati come pacciamatura.
Se non l’hai fatto all’inizio dell’inverno, pota i rosai a marzo, prima della ripresa vegetativa. Pota le rose a cespuglio a 25 cm dal suolo. Per le rose rampicanti, mantieni i rami principali in buona salute e taglia i rami laterali a 6 occhi (gemme).
In primavera la vegetazione riprende vita e i rami si allungano. Disponi a spalliera le piante che richiedono di essere dirette, come le more, i caprifogli, le clematidi ecc.
Aspetta che il sole abbia riscaldato sufficientemente il terreno prima di pacciamare i tuoi arbusti e le rose.
È ormai un po' tardi per mettere a dimora alberi e arbusti a radice nuda, ma si possono comunque piantare delle piante in vasi e contenitori.
Aprile è il mese migliore in assoluto per piantare arbusti a foglie caduche, viti, rose, ericacee (azalee, rododendri, ecc.).
A marzo, sistema i bulbi da fiore estivi (dalia, begonia tuberosa, canna, polianthes, ecc.) in serra o in un luogo caldo e riparato, disponendoli in casse o vasi, prima di metterli a dimora a maggio.
Elimina i fiori appassiti delle bulbose primaverili (narcisi, iris muscari, giacinti, ecc.) ma lascia le foglie affinché il bulbo possa ricostituire le sue riserve.
Ad aprile, pianta i gigli in piena terra.
Alleggerisci il terreno delle aiuole senza rivoltarlo, spargendo un po’ di concime organico.
Semina le piante annuali al riparo o anche in piena terra se non c'è più il rischio di gelate (cosmea, garofano indiano, calendula, ecc.).
Semina in vaso o in mini serra i fiori che temono di più il freddo, come il nasturzio e l’ipomea.
Se devi pulire il tuo laghetto da giardino o stagno, fallo prima dell’arrivo delle belle giornate, in modo da non compromettere la vita acquatica che riprende in primavera.
Rimuovi foglie, ramoscelli o altri oggetti caduti in acqua.
Elimina alcune piante acquatiche, se diventano troppo invasive.
Controlla l’impermeabilità del telone e, se necessario, aggiungi delle nuove piante.
Se il tuo laghetto è dotato di un sistema di filtraggio e di una pompa, rimettili in funzione non appena arriva il primo caldo.
L’inizio della primavera è il momento giusto per realizzare uno specchio d'acqua in giardino. Non introdurre piante acquatiche ed eventuali pesci prima che trascorrano diverse settimane, a maggio o inizio giugno.
In generale, aprile è il mese migliore per seminare un prato. Per far ciò, prepara il terreno finemente come per seminare, ma non seminare subito. Lascia prima germogliare le erbacce che eliminerai poi con la zappa prima di seminare il tuo prato a spaglio. Pressa bene il terreno dopo la semina e innaffia a pioggia molto fine.
Per i prati esistenti, è il momento di tirar fuori il tosaerba per le prime tosature e passare lo scarificatore, soprattutto se il tuo prato ha sofferto il freddo e comincia ad essere invaso dal muschio. Dopo questa operazione di arieggiamento, puoi procedere con il top dressing per riparare i piccoli avvallamenti che si sono creati, cospargendo il prato con uno strato sottile di compost maturo o di sabbia silicea.
Per diserbare il patio e i vialetti, puoi usare dei diserbanti (seguendo bene le precauzioni per l'uso), ma l'acqua bollente (con un annaffiatoio di metallo) è una buona alternativa, più rispettosa dell'ambiente. L'aceto puro è efficace solo sui giovani germogli.
Rimuovi il muschio che si è sviluppato durante l'inverno tra i ciottoli usando un estirpatore, un piccolo uncino, o una grande punta ricurva all'estremità di un'asta, ecc.
È difficile resistere alla voglia di far rifiorire il proprio giardino quando arrivano le belle giornate! Tuttavia il gelo, la neve, i venti violenti hanno causato diversi danni. È perciò necessario far un giro di ispezione e un lavoro di pulizia prima che cominci la stagione vera e propria. È a partire dalla fine dell’inverno che bisogna cominciare ad intervenire per preparare il giardino.
Per conoscere gli utensili indispensabili per lavorare il terreno, consulta le guide dei nostri redattori:
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.