Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
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VMC significa Ventilazione Meccanica Controllata. È un sistema che serve a rinnovare l'aria ambiente espellendo l'aria inquinata dalle varie stanze e immettendo aria pulita dall'esterno. Questo ricambio di aria ne garantisce la qualità e permette allo stesso tempo di eliminare l’umidità e i cattivi odori.
Un impianto di VMC è composto da diversi elementi:
Le stanze che dovrebbero essere munite di un sistema di estrazione dell’aria sono soprattutto la cucina e il bagno perché la VMC garantisce una buona qualità dell’aria e la salubrità di una casa.
L’estrattore crea una depressione nelle stanze in cui si trovano le bocchette di estrazione, provocando così l’aspirazione dell’aria fresca esterna attraverso le griglie di immissione dell’aria. L’aria estratta viene evacua attraverso un condotto posizionato sul tetto. Il vantaggio di una VMC di questo tipo è la relativa facilità di installazione, che non necessita di lavori importanti e non è costosa.
Tuttavia, dal momento che l’aria si rinnova attraverso l’aria proveniente dall’esterno, il sistema di riscaldamento viene sollecitato di più (soprattutto in inverno o nei periodi freddi). L’isolamento acustico delle stanze ventilate può inoltre risentirne in quanto i suoni sono veicolati dai condotti. Si parla allora di circolazione d’aria a senso unico.
Esistono due tipi di VMC a semplice flusso.
Il volume di aria estratta è regolato dagli occupanti. L’impostazione può essere effettuata in modi diversi: direttamente sulle bocchette di estrazione, modificando l’apertura delle bocche, e/o attraverso un commutatore che modifica la velocità di rotazione dello scambiatore (generalmente gli scambiatori sono a due velocità). In alcuni casi, il volume d’aria che entra può inoltre essere regolato da griglie o da bocchette di entrata dotate di lamelle (scorrevoli o ad ante).
Il volume di aria estratta è definito dal tasso di umidità dell’ambiente. Questo tasso è calcolato dallo scambiatore, che adatta di conseguenza la sua velocità di rotazione e la sua portata, oppure ogni bocchetta di estrazione è dotata di una sonda che ne regola l’apertura a seconda del valore rilevato dalla sonda. Questa seconda soluzione è più efficace in quando assicura una ventilazione ottimale, stanza per stanza. Alcuni sistemi dispongono inoltre di sonde sulle bocchette di entrata d’aria.
Funziona con lo stesso principio di una VMC a semplice flusso: messa in depressione dell'abitazione ed estrazione dell’aria. Il ricambio d’aria si effettua anche in questo caso grazie all’aspirazione dell’aria esterna. La grande differenza è che la VMC a doppio flusso è dotata di uno scambiatore termico. In inverno, questo scambiatore recupera le calorie dell’aria estratta (per definizione, riscaldata) e le reinserisce nell’aria fresca aspirata (preriscaldandola). In estate, accade l’inverso, in quanto l’aria all’interno è normalmente più fresca di quella esterna. Ciò permette perciò di rilasciare dell’aria fresca in casa. La VMC a doppio flusso è di base un sistema igroregolabile.
Il suo costo più elevato deve essere confrontato con il risparmio sul riscaldamento e sulla climatizzazione che permette e il comfort che porta. Inoltre, la VMC a doppio flusso limita i rumori esterni perché non ci sono più ingressi d'aria. È tuttavia più complessa da installare e richiede un buon isolamento termico dell'alloggio.
L’ingresso di aria fresca è unico. Ciò permette da una parte di filtrarla correttamente, e dall’altra parte di controllare la sua temperatura. Infatti, è sempre più frequente abbinare una VMC a doppio flusso termodinamica ad un dispositivo geotermico: l’aria fresca viene aspirata alla giusta distanza dall’edificio ed è incanalata in una rete sotterranea. Avviene perciò uno scambio termico con il terreno, preriscaldando l’aria d’inverno e raffreddandola d’estate. Questo è fondamentalmente il principio di funzionamento del pozzo canadese o di una reta geotermica.
Come avrai intuito, il costo di un impianto di questo tipo è ovviamente superiore rispetto a quello di una VMC a semplice flusso. Richiede infatti un isolamento di buona qualità dell’edificio in questione, e un’installazione più complessa. Tuttavia, considerando il risparmio sul riscaldamento e sulla la climatizzazione, la VMC a doppio flusso termodinamico resta una buona soluzione, affidabile ed efficace.
La VMC a gas è in realtà una VMC a semplice flusso che oltre a rinnovare l’aria della casa, attraverso gli stessi condotti evacua i gas di combustione di una caldaia o di uno scaldabagno a gas. Questo tipo di VMC richiede però delle bocchette di estrazione in grado di garantire una portata d'aria più importante e un dispositivo di sicurezza che interrompa il funzionamento della caldaia o dello scaldabagno in caso di arresto dell'estrattore.
Per dei motivi di sicurezza e di funzionamento della caldaia, la portata di aria estratta è conseguente, cosa non economica in termini di riscaldamento. Inoltre, in caso di problema di estrazione, la combustione del gas non avviene correttamente, evenienza che diventa molto pericolosa. È un tipo di VMC che piano piano sta sparendo.
La ventilazione meccanica decentralizzata funziona secondo lo stesso principio della VMC, ma senza richiedere l'installazione di una rete di condotti. Le stanze di soggiorno sono quindi dotate di prese d'aria, mentre le stanze umide hanno ciascuna un aeratore individuale; questi diversi moduli non sono collegati tra loro.
Esistono due tipi di aeratori individuali, ma tutti devono essere di una potenza adatta al volume della stanza:
Meno costoso, ma anche più veloce e più facile da installare di una VMC poiché non necessita di una rete di condotti, la VMD è ideale per le ristrutturazioni. La ventilazione è adattata con precisione ad ogni stanza e al suo livello di umidità.
È anche una soluzione a basso consumo, gli estrattori hanno bisogno di meno energia perché il circuito di estrazione dell'aria è più corto. La VMD richiede inoltre meno manutenzione ed è meno rumorosa di una VMC.
Lo svantaggio principale della VMD è lo stesso di una ventilazione a flusso singolo, cioè l'impossibilità di controllare la temperatura e la qualità dell'aria in entrata.
L’installazione di una VMC, di qualsiasi tipo, è la chiave per ottenere una casa senza umidità, senza muffa, né cattivi odori. Bisogna perciò scegliere un sistema di VMC capace di assicurare costantemente un ricambio dell’aria. Questo ricambio si esprime in m³/h (metri cubi all’ora): è la caratteristica principale di un gruppo di estrazione. Per aiutarti nella tua scelta, ecco una tabella riepilogativa, che a seconda del tipo di abitazione o di edificio, indica la portata d’aria minima per ciascuna stanza.
Tipo di abitazione | Portata per la cucina (in m³/h) | Portata per il bagno (in m³/h) | Portata per il WC (in m³/h) |
1 stanza | 75 | 15 | 15 |
2 stanze | 90 | 15 | 15 |
3 stanze | 105 | 30 | 15 |
4 stanze | 120 | 30 | 30 |
5 stanze o più | 135 | 30 | 30 |
Un sistema completo di VMC, di qualsiasi tipo, è un insieme di elementi che hanno ognuno un ruolo e un obiettivo preciso. Al di fuori del gruppo di estrazione che è il cuore del dispositivo, una rete di VMC è costituita dai seguenti elementi.
I condotti collegano il gruppo di estrazione alle diverse bocchette distribuite nelle stanze. Il diametro dei condotti è perciò un parametro importante che bisogna rispettare:
Questi condotti possono essere in:
La maggior parte dei condotti è circolare, ma ne esistono anche di rettangolari, chiamati anche canali, per i luoghi in cui c’è poco spazio e il passaggio è difficile e dei condotti rigidi in polietilene. Tutti questi condotti servono ad evacuare l’aria viziata verso l'esterno o l’uscita del tetto o di passare da un piano all’altro dell’edificio.
La prima cosa da sapere è che una bocchetta di estrazione, di qualsiasi tipo, deve avere un diametro di raccordo compatibile con il manicotto o con il condotto. Per il bagno, il diametro è di 80 mm. Tuttavia, per la cucina, può essere di 125 o 150 mm. Assicurati di prendere una bocchetta del diametro corrispondente al condotto della tua cucina. Si sconsiglia di applicare un riduttore perché la differenza di diametro tra il condotto e la bocchetta modifica il flusso di estrazione dell’aria che può diventare rumoroso.
Per scegliere bene le tue bocchette, considera le seguenti caratteristiche:
Si tratta di elementi chiave, perché è attraverso queste griglie che l’aria fresca entra in casa. Le griglie di entrata dell’aria sono spesso installate sui telai delle finestre (per le griglie di tipo lineare). La maggior parte di esse dispongono di un sistema antinsetto e di un deflettore dalla parte esterna per limitare le infiltrazioni d’acqua in caso di pioggia. Alcune marche propongono inoltre degli otturatori. Pensa inoltre al rumore proveniente dall’esterno: a seconda dei modelli, avrai o meno la possibilità di installare, oltre alla griglia, una copertura acustico.
Per scegliere, considera i seguenti elementi:
Costituire una rete di VMC implica il collegamento di diversi elementi. Per far ciò, come per una rete idraulica, avrai bisogno di diversi elementi.
I raccordi sono gli elementi che collegano i condotti alle altre parti. Sono adattati al diametro dei condotti. Spesso, i raccordi sono filettati per poter essere avvitati ad essi (che sono ad anello). Alcuni raccordi hanno una doppia funzione perché da un lato si collegano ad un condotto, e dall’altro permettono di collegare una bocchetta di estrazione sul muro.
A differenza dei raccordi, i manicotti servono a collegare due elementi di qualsiasi tipo (due condotti per esempio). La loro lunghezza è variabile e non si avvitano. I manicotti sono molto utilizzati in ristrutturazione perché spesso è necessario apportare delle modifiche alla rete, all’installazione dell'estrattore, ecc.
Come si può intuire dal nome, i riduttori permettono di collegare due elementi di diametro diverso. La loro applicazione è tuttavia sconsigliata per il collegamento delle bocchette di estrazione perché tende a generare un leggero rumore.
L’evacuazione dell’aria viziata estratta dall'abitazione o dall’edificio avviene attraverso il tetto. Bisogna perciò installare un elemento che permette di collegare il condotto di espulsione del gruppo di estrazione, attraversare il tetto e effettuare l’evacuazione dell’aria viziata. Questo elemento si chiama uscita a tetto o comignolo estrattore. È composto da un raccordo per collegarvi il condotto di evacuazione, da una copertura e da una griglia. Questo comignolo va scelto secondo un criterio estetico perché deve essere il più discreto possibile. L’installazione resta tuttavia delicata perché deve essere fatta in altezza e in maniera accurata, per non provocare infiltrazioni d'acqua o perdite dal tetto.
L’aria che circola nei condotti può generare dei disturbi sonori. Per rimediare a questo problema esistono diversi elementi che limitano il rumore creato da questo sistema di circolazione d’aria: le trappole acustiche. Sono concepiti come dei manicotti, ma racchiudono un dispositivo antirumore. Basta scegliere la trappola acustica corrispondente al diametro del condotto da insonorizzare. Le trappole acustiche spesso si installano direttamente dietro ad una bocchetta di estrazione.
Installati spesso nel sottotetto o tra i piani di un edificio, i box ripartitori distribuiscono la portata d’aria. L’obiettivo è di utilizzare un solo condotto dal gruppo di estrazione, ma di distribuire diverse bocchette. Ovviamente, bisognerà proporzionare correttamente il gruppo in modo che la portata di estrazione sia sufficiente in ogni uscita del ripartitore. Questi cassoni sono molto utilizzati nelle grandi reti di VMC, nei condomini o negli edifici a più piani.
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Elettrotecnico di formazione, ho iniziato lavorando nell’industria dove mi sono occupato di impianti e cablaggio. Quasi subito sono diventato responsabile della gestione degli operai addetti alla manutenzione. Dopo qualche anno, ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato una piccola impresa come elettricista. Ho all’attivo diverse centinaia di cantieri realizzati e il lavoro ben fatto e la soddisfazione dei miei clienti sono le mie priorità. Da circa tre anni sto restaurando e ampliando uno chalet in Trentino, sfruttando la mia esperienza e le mie conoscenze tecniche. Terrazzamenti, interior design, coperture, impianti idraulici, elettricità, tutto… Con mia figlia e mia moglie abbiamo fatto quasi tutto da soli! La mia esperienza mi ha dato la possibilità di apprendere tanti tipi di lavori. Ed ora sono qui per rispondere ai vostri dubbi e per consigliarvi nella scelta degli strumenti giusti.