Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Si definiscono a biomassa le fonti di energia prodotta da materia organica e rinnovabile. E, quando si parla di riscaldamento a biomassa nell'ambito dei lavori di riqualificazione energetica, ci si riferisce principalmente all'energia del legno, sotto forma di ceppi o di pellet.
Oltre a utilizzare un combustibile ecologico e non una fonte di energia fossile, i sistemi di riscaldamento a biomassa producono meno emissioni di CO2. Concretamente, a seconda che l'apparecchio sia una semplice stufa a ceppi o una stufa a pellet o addirittura una caldaia, il rendimento è elevato e si avvicina al 75% per la prima e al 95% per la seconda.
Il riscaldamento con ceppi di legna comporta l'emissione di 40 g di CO2 per kWh prodotto. L'olio combustibile, invece, emette 466 g di CO2/kWh. A titolo d'esempio, il consumo di 4 metri cubi di legna permette di evitare l'emissione in atmosfera di 2,5 tonnellate di CO2, rispetto a una tonnellata di petrolio.
Una caldaia a biomassa consente di risparmiare tra il 20 e 30% in bolletta.
In primo luogo, dovrai interrogarti sui fabbisogni energetici della tua abitazione, ma anche sul comfort atteso dall'impianto. Infatti, tra una caldaia a pellet comandabile dallo smartphone e una stufa a legna che va ricaricata ogni 6 ore, il livello di comfort è molto diverso. Stessa cosa per la funzione di riscaldamento: tra una semplice stufa a pellet a convezione per scaldare un soggiorno e una stufa canalizzata che scalda tutte le stanze dell'abitazione, i costi e l'installazione sono diametralmente opposti. Per quanto riguarda l'installazione, caldaia e stufa a legna non richiedono né lo stesso spazio né la stessa posizione.
Hai bisogno di un sistema di riscaldamento ausiliario o principale? hai una fonte di riscaldamento secondaria? Se cerchi un sistema di riscaldamento centralizzato, hai già un impianto con radiatori ad acqua calda? un riscaldamento a pavimento?
Preferisci il comfort di una stufa a pellet o l'autenticità di una stufa a legna? Desideri comandare il riscaldamento dal tuo smartphone? Sei pronto ad assicurare l'approvvigionamento quotidiano?
Dove installerai l'apparecchio di riscaldamento? in una stanza abitata come il salotto? in un locale apposito dal volume superiore a 15m3? al posto di un vecchio camino?
Desideri cucinare col fuoco a legna? Vuoi abbinare l'impianto di riscaldamento con la produzione di acqua calda sanitaria? o desideri semplicemente la funzione di riscaldamento?
Hai già un camino? È a norma? o preferisci installare una stufa a pellet con uscita in canna fumaria?
L'avrai capito: tra una caldaia a pellet installata in una stanza apposita e che scalda tutta la casa, e un camino a isola che sublima il soggiorno come riscaldamento ausiliario, c'è una bella differenza. I fabbisogni sono chiaramente diversi.
I sistemi di riscaldamento a biomassa possono essere usati come:
riscaldamento centralizzato, nel qual caso sono collegati a un riscaldamento a pavimento oppure a radiatori ad acqua calda (caldaia o stufa idraulica);
riscaldamento principale, nel qual caso sono collegati a tutte le stanze della casa tramite tubi che permettono di diffondere il calore (stufe, camini);
riscaldamento ausiliario, nel qual caso scaldano principalmente la stanza in cui sono installati e riscaldano le stanze attigue allo stesso livello (stufa a legna, stufa a pellet a convezione).
Tra i principali sistemi di riscaldamento a biomassa ammessi per la riqualificazione energetica dell'abitazione, si trovano:
le caldaie a pellet;
le stufe a pellet;
le caldaie a legna;
le stufe a legna;
la cucine a legna;
il camino a legna.
Le stufe idrauliche possono essere tanto a pellet quanto a legna, e sono anche compatibili con la produzione di acqua calda sanitaria (ACS). Le stufe e caldaie a pellet possono essere montate con canna fumaria, vale a dire che non è necessario che l'abitazione abbia un camino.
La caldaia a pellet è acclamata per il suo rendimento energetico elevato e per la sua autonomia. È utilizzata come riscaldamento centralizzato: diffonde il suo calore tramite radiatori ad acqua calda o tramite il riscaldamento a pavimento. Già parametrata, la caldaia a pellet offre un comfort superiore. Può essere dotata di un silo di stoccaggio che contenga abbastanza pellet da coprire l'intera stagione di riscaldamento. La si installa al piano interrato o in un locale apposito, poiché ha bisogno di spazio. La caldaia a pellet ha una programmazione precisa su base quotidiana, ma può essere comandata con uno smartphone. Infine, è compatibile col montaggio con canna fumaria (senza condotto del camino).
Le caldaie a pellet possono essere miste, cioè multi-combustibile, e sono compatibili con la produzione di acqua calda sanitaria.
Leggi la guida Come scegliere una caldaia a legna o a pellet
La stufa a pellet può essere usata sia come sistema di riscaldamento principale che ausiliario. Se è a convezione, la stufa sarà utilizzata come riscaldamento ausiliario; se è canalizzata, come riscaldamento principale. Come la caldaia a pellet, la stufa a pellet offre rendimenti molto elevati. In base all'installazione, alle sue caratteristiche, alla temperatura di set-point e alla programmazione, la sua autonomia può estendersi da 1 a 5 giorni. Come la caldaia a pellet, offre una programmazione precisa su base giornaliera, e può essere comandata con uno smartphone. È anch'essa compatibile col montaggio con canna fumaria (senza condotto del camino).
Le stufe idrauliche possono svolgere la funzione di riscaldamento centralizzato, tuttavia gli si preferisce la caldaia. Possono anche produrre acqua calda sanitaria (ACS).
La caldaia a legna è, come il suo omologo a pellet, un sistema di riscaldamento centralizzato. Abbinata a un riscaldamento a pavimento oppure a dei radiatori ad acqua calda, permette di soddisfare il fabbisogno di riscaldamento di un'intera abitazione e può anche produrre acqua calda sanitaria. Al contrario della caldaia a pellet, necessita di essere ricaricata quotidianamente, tuttavia alcuni rari modelli possono essere ricaricati automaticamente. Inoltre non beneficia di una programmazione così precisa. In base alle sue caratteristiche, il suo rendimento varia dal 60 al 90% in media.
La caldaia a legna è molto meno onerosa in termini di prezzo d'acquisto rispetto alla caldaia a pellet.
Leggi la guida Come scegliere una caldaia a legna o a pellet
La stufa a legna, come la stufa a pellet, può essere considerata come sistema di riscaldamento ausiliario o come riscaldamento principale. In questo caso è a doppia combustione o turbo ed è dotata di un sistema di diffusione dell'aria calda. La stufa a ceppi offre un rendimento inferiore alle stufe a pellet, oltre a una minore autonomia. Il suo vantaggio principale è il suo valore estetico in un soggiorno, oltre allo spettacolo delle fiamme. Come tutti gli altri sistemi di riscaldamento, si può abbinare a un sistema di produzione di acqua calda sanitaria.
Le stufe a legna turbo consentono un rapido aumento della temperatura. Il rendimento di una stufa a doppia combustione si aggira intorno all'80%.
Leggi la guida Come scegliere una stufa a legna
La cucina a legna svolge due funzioni: è un sistema di riscaldamento e di cottura (forno e piastra). Può essere utilizzata come riscaldamento centralizzato. In questo caso si tratta d'un modello detto boiler, detto anche cucina idraulica. Come per i suoi omologhi, questa configurazione richiede che sia collegata a dei radiatori ad acqua calda o a un riscaldamento a pavimento. Se utilizzata come riscaldamento ausiliario, la cucina scalda per convezione la stanza in cui è installata e riscalda le stanze attigue allo stesso livello per diffusione naturale. Le cucine miste sono compatibili con il pellet, consentendo una migliore autonomia e una programmazione intelligente.
Il rendimento di una cucina a legna è variabile tra il 70 e l'85%. È anche compatibile con la produzione d'acqua calda sanitaria.
Indentifichiamo in questa categoria due apparecchi di riscaldamento che tendono a confondersi in quanto complementari.
L'inserto si integra e si aggiunge in un camino esistente. Il più delle volte si installa nei vecchi camini di pietra a focolare aperto, in modo da aumentare le loro prestazioni energetiche convertendoli in camini chiusi.
Il camino a legna è detto anche aspiratore ed ammette svariate configurazioni (ad angolo, a isola, addossato) e diversi design, dai più tradizionali ai più moderni.
L'autonomia e il rendimento di un inserto per camino e di un caminetto a legna dipendono dalle loro caratteristiche intrinseche: dimensioni, sistema di ventilazione, doppia combustione, ecc.
La certificazione “Aria Pulita” è un marchio di qualità nazionale volontario dell’AIEL, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, per affrontare il problema della qualità dell'aria e contemporaneamente valorizzare i miglioramenti tecnologici di stufe, inserti e caldaie a legna o pellet (con potenza fino a 35 kW) per il riscaldamento domestico. Sul modello di altri sistemi di classificazione europei, cinque classi (individuate da altrettante stelle) definiscono la conformità dei prodotti rispetto a due principali requisiti: emissioni e rendimento.
Come previsto dal D.M. 186/2017, il produttore di apparecchi di riscaldamento deve richiedere ad un ente certificatore, il rilascio della certificazione ambientale. L'organismo di certificazione esegue prove sull'apparecchio per individuarne la classe di qualità e rilascia quindi la certificazione. Il produttore ha l'obbligo d'indicare, nel libretto di installazione e manutenzione, la classe di appartenenza e le prestazioni dell'apparecchio in termini di emissioni. Ciascun apparecchio è quindi inserito in una categoria (non sono presi in considerazioni gli apparecchi con una sola stella). Alcune normative riguardanti le stufe a biomasse variano da regione a regione e da comune a comune, in base alle fasce climatiche.
È molto importante quindi verificare quali sono le normative vigenti nel comune prima di prendere una decisione e assicurarsi che non vi siano restrizioni per l’utilizzo di stufe.
Il Conto Termico è un pacchetto di incentivi e agevolazioni rivolti a migliorare l'efficienza energetica mediante l'incoraggiamento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Gli incentivi del Conto Termico permettono di risparmiare fino al 65% (attraverso un rimborso erogato dal Gestore Servizi Energetici) sulla sostituzione di apparecchiature domestiche come stufe, caldaie o inserti, con prodotti di ultima generazione in grado di garantire basse emissioni e alti rendimenti energetici.
Il contributo (che viene ricevuto direttamente sul proprio conto corrente in unica soluzione) varia in base a potenza (apparecchi con più alto rendimento ricevono un contributo maggiore), emissioni (i contributi più importanti sono erogati per gli apparecchi meno inquinanti), e fascia climatica del comune in cui l'apparecchio viene installato (i contributi sono maggiori nei comuni più freddi).
Per ottenere gli incentivi previsti dal Conto Termico è necessario che la stufa sia installata da personale abilitato, che dovrà rilasciare un certificato di conformità; occorre poi rivolgersi al sito web del Gestore Servizi Energetici (GSE) e seguire la procedura online.
Come la produzione di acqua calda sanitaria, l'isolamento termico, la ventilazione e altri sistemi di riscaldamento? il riscaldamento a biomassa rientra nel programma di riqualificazione energetica che mira a ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas effetto serra degli edifici.
Agevolazioni per la riqualificazione energetica: la guida completa
Certificazioni, marchi di certificazione e di conformità per la riqualificazione energetica
I sistemi di riscaldamento nella riqualificazione energetica
I sistemi di produzione di acqua calda sanitaria per la riqualificazione energetica
Gli isolanti ed i lavori di isolamento nella ristrutturazione energetica
I sistemi di riscaldamento a biomassa nella riqualificazione energetica
Come scegliere una caldaia a gas nella riqualificazione energetica
Come scegliere dei pannelli solari nella riqualificazione energetica
Come scegliere le finestre per la riqualificazione energetica
Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!