Guida scritta da:
Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli
Il ruolo della ventilazione è fondamentale e complementare, sebbene nell'ambito della riqualificazione energetica di una casa non le venga data priorità. In effetti, oltre a evacuare l'umidità dell'abitazione, una buona ventilazione consente di cambiare l'aria viziata perché contaminata da diverse sostanze inquinanti: muffe, peli di animali, composti organici volatili (COV), polveri sottili emesse dalla cucina o dalla combustione, ecc. Indispensabile quindi per la salute degli inquilini e per l'edificio stesso, la ventilazione è imprescindibile per migliorare le prestazioni energetiche e limitare la dispersione termica della casa.
Pertanto, è di fondamentale importanza ventilare adeguatamente l'alloggio anche se l'aerazione quotidiana, sebbene sia essenziale, non sempre basta, in particolare nei periodi freddi o semplicemente in un vano cieco.
Una ventilazione meccanica controllata (VMC) consente quindi di evacuare l'aria viziata con facilità e regolarità, sostituendola con aria esterna più sana, limitando in questo modo la presenza di inquinanti legati alle attività quotidiane elencate in precedenza. La VMC previene anche la comparsa delle muffe poiché scaccia l'umidità ed elimina i cattivi odori dall'abitazione. Il tutto in maniera controllata, senza raffreddare l'intera stanza o la casa.
La VMC è obbligatoria per le nuove costruzioni proprio come lo è nell'ambito di opere di riqualificazione energetica.
Si possono distinguere due grandi gruppi di ventilazione meccanica assistita: le VMC a flusso semplice e le VMC a flusso doppio. Vediamone a grandi linee le caratteristiche prima di approfondirne ulteriormente le funzionalità e le specificità.
Le prime, le VMC a flusso semplice, rappresentano il minimo indispensabile e si dividono in due tipologie:
autoregolabili, funzionano di continuo, sono energivore e causano dispersione termica;
igroregolabili, operano in modalità discontinua in base al livello di umidità e, di fatto, consumano meno energia elettrica.
Le seconde, le VMC a flusso doppio, sono molto più efficienti delle prime e si dividono in due tipi:
autoregolabili, aspirano e soffiano continuamente aria riscaldata e sono le più energivore delle tre, ma anche le più economiche;
igroregolabili aspirano e soffiano aria riscaldata in modo discontinuo in base al livello di umidità, sono più costose ma meno energivore;
termodinamiche, aspirano e soffiano aria calda a più di 25° C grazie ad una pompa di calore. Le più costose fra le tre, sono il top di gamma in materia di ventilazione.
Come minimo, ti consigliamo l'installazione di una VMC a flusso semplice igroregolabile.
La VMC a flusso semplice ricambia continuamente l'aria facendola circolare in un solo senso, cioè dall'interno verso l'esterno. Grazie al motore dell'estrattore - ad eliche o a turbina - l'aria viziata nelle stanze umide della casa (cucina, bagno, toilette, lavanderia) viene aspirata tramite delle bocchette di estrazione, prima di essere immessa nei tubi e respinta all'esterno. L'aria esterna, invece, arriva semplicemente da prese d'aria poste sopra le finestre e le porte.
Per conoscere la portata minima della tua VMC, ti basta calcolare il volume totale dell'abitazione e poi dividerlo per 24, cioè l'aria che dovrà essere totalmente rinnovata in meno di 24 ore.
La VMC a flusso semplice autoregolabile garantisce un ricambio d'aria automatico e continuo, ad una portata d'aria costante. Si tratta del tipo di ventilazione più semplice possibile, raccomandata per i budget minimi. Oltre all'avere un'eccellente durata di vita, necessita di una manutenzione minima. Ma se la ventilazione funziona di continuo, senza tener conto delle condizioni esterne o dell'igrometria interna, il consumo di elettricità è proporzionato.
Di conseguenza, si possono avvertire delle correnti di aria fredda.
La VMC a flusso semplice igroregolabile funziona alla stregua del modello autoregolabile, ma si adatta al livello di umidità interno. In questo modo, la ventilazione si avvia o si arresta automaticamente e si regola in base all'igrometria, con le bocchette di estrazione che si aprono o si chiudono a seconda dei casi. La VMC a flusso semplice igroregolabile limita in questo modo le perdite di energia nonché il consumo di elettricità. Si configurano due tipi di VMC a flusso semplice igroregolabile: quella di tipo A e quella di tipo B.
La VMC a flusso semplice igroregolabile di tipo A è dotata di bocchette di estrazione igroregolabili, cioè sensibili all'umidità, ma di griglie per l'entrata dell'aria autoregolabili. Viene più comunemente utilizzata nelle ristrutturazioni di unità multi-abitative, negli edifici pubblici e nelle case unifamiliari.
Più onerosa rispetto al modello di tipo A, la VMC a flusso semplice igroregolabile di tipo B è dotata di bocchette di estrazione e di griglie di entrata dell'aria igroregolabili. Ricambiando l'aria solo quando è necessario, questo tipo di ventilazione consente di limitare le perdite di calore consumando meno e massimizzando così il risparmio.
Come suggerisce il nome, la VMC a flusso doppio è composta da due circuiti: uno che, come avviene per una VMC a flusso semplice, aspira l'aria viziata per respingerla all'esterno, ed un secondo che soffia l'aria pulita e riscaldata nelle stanze della casa. In effetti, i due circuiti d'aria (interno, esterno) si incrociano in uno scambiatore che include la VMC, e il calore dell'aria viziata viene recuperato e ritrasmesso all'aria pulita proveniente dall'esterno. Cosa succede? L'aria soffiata viene riscaldata e aumenta notevolmente il comfort termico dell'alloggio ottenendo, nel contempo, un risparmio sul riscaldamento. E ciò anche se il consumo di elettricità di questo sistema è più elevato rispetto a quello di una VMC a flusso semplice.
Proprio come per il modello a flusso semplice, la VMC a flusso doppio può essere autoregolabile per una portata d'aria costante oppure igroregolabile, per adattarsi al livello di umidità interno della stanza nella quale sono installate le bocchette di estrazione. I vantaggi e gli svantaggi sono gli stessi: un minor consumo di elettricità, un miglior comfort ma ad un prezzo di acquisto leggermente più alto.
La VMC a flusso doppio termodinamica combina una ventilazione a flusso doppio ad una pompa di calore. Ma, invece di catturare le calorie dell'aria esterna, come solitamente avviene per una pompa di calore, le recupera dall'aria viziata per riemetterle nell'aria pulita. La VMC a flusso doppio termodinamico garantisce in questo modo le funzioni di ventilazione, riscaldamento nonché il raffrescamento in estate, come avviene per la maggior parte dei modelli di climatizzazione. Benché sia considerata il top della ventilazione, la VMC a flusso doppio termodinamica non è propriamente economica e, per un'operatività ottimale, necessita di un'abitazione a basso consumo, nota come "abitazione passiva".
Soluzione performante ed economica, la VMC a flusso doppio termodinamica è stata adottata ormai da anni nelle abitazioni del nord Europa.
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Guida scritta da:
Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli
Dopo 10 anni di lavoro come addetto stampa per un’importante società d’ingegneria, ho deciso di unire la mia esperienza professionale e la mia passione per la scrittura entrando nel giornalismo freelance e nella redazione a tempo pieno. Eclettica sia nei gusti che nella scrittura, in me convivono grandi passioni come la scienza e la storia, ma soprattutto l’interesse per la decorazione e il fai-da-te. Su questi argomenti, apparentemente così diversi, scrivo ormai da quasi vent’anni, devo dire con un discreto successo, probabilmente perché i miei articoli sono la cronaca dei lavori e dell’esperienza maturata nel corso della totale ristrutturazione di una vecchia masseria nel cuore del Salento. Esperienza che vorrei condividere con te attraverso i miei suggerimenti.