Quali sono i sistemi di produzione di acqua calda sanitaria per la riqualificazione energetica

Quali sono i sistemi di produzione di acqua calda sanitaria per la riqualificazione energetica

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Guida scritta da:

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

La riqualificazione energetica di un'abitazione include un sistema di produzione di acqua calda sanitaria dalle buone prestazioni e dai bassi consumi energetici. Ma tra scaldabagno solare individuale, scaldabagno termodinamico, oppure sistema ACS accoppiato a una stufa idraulica o una caldaia a legna, la scelta può rivelarsi complessa. Ti spieghiamo tutto ciò da sapere a riguardo.

Sistemi di produzione d'acqua calda sanitaria all'avanguardia

Sistemi di produzione d'ACS all'avanguardia della tecnologia

Spesso trascurata, come la ventilazione dell'abitazione, la produzione di acqua calda sanitaria resta una spesa energetica consistente. Per contestualizzare il tema, la produzione di acqua calda sanitaria rappresenta da sola il 10-15% del consumo di gas in Italia. Ma oggi vi sono dei sistemi di produzione di acqua calda sanitaria efficienti, che funzionano a energie rinnovabili, la cui impronta ecologica è minima, e che permettono di ridurre del 50% il proprio consumo energetico.

Tra i sistemi d'acqua calda sanitaria disponibili per l'uso individuale e compatibili con la riqualificazione energetica per le loro prestazioni, si distinguono in particolare tre scaldabagno:

  • Lo scaldabagno solare individuale: recupera il calore gratuito del sole per scaldare l'acqua sanitaria. Economico e virtuoso, è disponibile in diverse tipologie per prestarsi a tutti i budget e vincoli d'installazione.

  • Lo scaldabagno termodinamico: funziona come una pompa di calore aerotermica. Facile da usare e programmabile, si ripaga nel giro di pochi anni.

  • Il sistema di produzione d'acqua calda sanitaria abbinato a un sistema di riscaldamento a biomassa (stufa idraulica, boiler): permette di utilizzare una sola fonte d'energia per scaldare l'abitazione e al contempo l'acqua sanitaria. Questo processo richiede tuttavia un mezzo di produzione d'acqua calda sanitaria secondario quando il riscaldamento è spento (energia del legno) e fa abbassare il rendimento.

Uno scaldabagno termodinamico si ripaga mediamente in 5 anni. Uno scaldabagno solare individuale consente di ottenere dal 60 al 70% di risparmio sul consumo energetico dell'abitazione.

Scaldabagno solare individuale

Scaldabagno solare individuale

Lo scaldabagno solare individuale è un sistema di produzione di acqua calda sanitaria composto da un serbatoio e da pannelli solari termici. Dalla superficie di questi pannelli solari (diversa a seconda della regione) e dal volume del serbatoio dipenderà la quantità d'acqua calda di cui potrai disporre. Sapendo che potrà in media coprire tra il 50 e il 70% delle necessità della casa, con in palio gli stessi risparmi in termini di bolletta!

I diversi tipi di scaldabagno solari

Vi sono quattro grandi tipi di scaldabagno, tra cui scegliere al momento della riqualificazione in funzione delle proprie necessità e del proprio budget.

  • Lo scaldabagno solare individuale monoblocco, in cui il pannello solare e il serbatoio formano un unico blocco collocato nello stesso punto, che sia a terra o su un tetto. È il più semplice da posare e il più economico degli scaldabagno solari perché non richiede alcuna pompa: l'acqua, una volta riscaldata dall'irraggiamento solare, diventa meno densa e sale nel serbatoio. Però, essendo il serbatoio sempre all'esterno, è più difficile mantenere la temperatura dell'acqua. Questo tipo di serbatoio solare può anche essere molto antiestetico sul tetto.

  • Con lo scaldabagno solare a termosifone, il serbatoio è collocato più in alto (spesso in soffitta) rispetto ai pannelli solari: l'acqua calda, più leggera, sale naturalmente nel serbatoio, mentre l'acqua fredda scende.

  • Lo scaldabagno solare a circolazione forzata è dotato in aggiunta di una pompa elettrica che consente di installare il serbatoio dove si desidera. Un fluido termovettore trasporta il calore fino al serbatoio, dove viene recuperato mediante uno scambiatore. Un secondo circuito trasporta poi l'acqua calda fin dentro la casa. Con un fluido che non teme il gelo, un rendimento elevato e un regolatore che può avviare il riscaldamento sotto certe condizioni, è il sistema più comunemente installato, ma anche il più caro e il più complesso da installare.

Vi sono anche degli scaldabagno solari a svuotamento automatico. In tal caso i pannelli solari sono installati più in alto del serbatoio. Quando il sole non scalda più i pannelli, la circolazione si ferma e il circuito si svuota automaticamente.

Scaldabagno termodinamico

Scaldabagno termodinamico

Lo scaldabagno termodinamico è un sistema di produzione d'acqua calda che sfrutta il calore gratuito dell'aria per scaldare l'acqua calda sanitaria. Da qui il risparmio, che può ammontare fino al 70% sulla bolletta dell'acqua calda. E nessuna paura in caso di forte richiesta d'acqua calda o se le temperature diventano troppo basse in caso di una captazione esterna, lo scaldabagno termodinamico è anche dotato di una resistenza elettrica che subentra per scaldare l'acqua.

Attenzione tuttavia a dimensionare correttamente il volume dell'impianto per non dover ricorrere troppo spesso a questa possibilità, meno ecologica e anche meno economica.

Il funzionamento di uno scaldabagno termodinamico

Lo scaldabagno termodinamico abbina una pompa di calore aerotermica a un serbatoio d'acqua. Così la pompa di calore recupera il calore naturalmente presenti nell'aria per riscaldare un fluido refrigerante. Nel riscaldarsi, questo fluido si trasforma in un gas che viene compresso all'interno di un compressore per aumentarne la pressione e temperatura. Questo calore è poi trasferito al serbatoio attraverso uno scambiatore. Nel raffreddarsi, il fluido termovettore diventa di nuovo liquido e può ricominciare un nuovo ciclo.

Scegliere correttamente l'installazione

Lo scaldabagno termodinamico può captare le calorie dell'aria interna o esterna:

  • Se estrae l'aria interna, lo scaldabagno termodinamico deve essere installato in una stanza lontana da quelle abitate e con un volume d'aria di almeno 20 m3, ovvero 10 m2. Questa stanza non deve essere scaldata, ma la temperatura non deve scendere sotto i 5 °C.

  • Se estrae l'aria esterna, lo scaldabagno termodinamico può utilizzare un sistema di tubi o essere scelto in versione split, con il serbatoio collocato all'interno e la pompa di calore all'esterno. Lo scaldabagno termodinamico è una soluzione pratica nell'ambito della ristrutturazione di un appartamento o se non hai una stanza non riscaldata, benché sia un po' meno efficace nei periodi freddi.

Abbinare un sistema di produzione di acqua calda sanitaria a un sistema di riscaldamento a biomassa

Abbinare un sistema di produzione di acqua calda sanitaria a un sistema di riscaldamento a biomassa

Abbinare il sistema di produzione di acqua calda sanitaria a un sistema di riscaldamento a biomassa permette di godere di una fonte d'energia economica ed ecologica. L'acqua calda può così essere prodotta da una caldaia o da una stufa a biomassa, così come da una caldaia a gas ad alta efficienza.

Un sistema di produzione di acqua calda sanitaria abbinato a una caldaia a biomassa

La caldaia a biomassa non solo è uno strumento ecologico ed efficiente per scaldarsi, ma può anche produrre acqua calda sanitaria. Se tale produzione di acqua calda può essere istantanea, in pratica questa soluzione è raramente utilizzata in quanto è poco economica e può rispondere solo a modesti fabbisogni d'acqua.

Quindi nella maggior parte dei casi la caldaia a legno è abbinata a un serbatoio di accumulo idrico, il cui compito è immagazzinare l'acqua calda prodotta. Se investi in una caldaia a pellet, beneficerai inoltre di un rendimento energetico elevato e di una notevole autonomia.

L'impianto risulta voluminoso, quindi va previsto uno spazio sufficiente al momento della ristrutturazione. Soprattutto perché ti servirà anche immagazzinare i pellet oppure i ceppi di legno.

Un sistema di produzione di acqua calda sanitaria abbinato a una stufa a legno

Come i sistemi di produzione di acqua calda sanitaria abbinati a una caldaia a biomassa, le stufe, a pellet oppure a ceppi, offrono anch'esse la versione idraulica. È il caso della stufa boiler a legna e della stufa idraulica a pellet. L'una e l'altra sono abbinate a un serbatoio tampone che consente la produzione di acqua calda sanitaria.

Come per le caldaie a biomassa, questo processo di produzione è veramente interessante solo nei periodi di riscaldamento, e può far abbassare l'efficienza termica del sistema di riscaldamento.

Resta da scegliere un'altra soluzione per la produzione di acqua calda sanitaria in estate e non appena il riscaldamento centrale non è in funzione.

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Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Dopo 10 anni di lavoro come addetto stampa per un’importante società d’ingegneria, ho deciso di unire la mia esperienza professionale e la mia passione per la scrittura entrando nel giornalismo freelance e nella redazione a tempo pieno. Eclettica sia nei gusti che nella scrittura, in me convivono grandi passioni come la scienza e la storia, ma soprattutto l’interesse per la decorazione e il fai-da-te. Su questi argomenti, apparentemente così diversi, scrivo ormai da quasi vent’anni, devo dire con un discreto successo, probabilmente perché i miei articoli sono la cronaca dei lavori e dell’esperienza maturata nel corso della totale ristrutturazione di una vecchia masseria nel cuore del Salento. Esperienza che vorrei condividere con te attraverso i miei suggerimenti.

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