Agevolazioni per la riqualificazione energetica: la guida completa

Agevolazioni per la riqualificazione energetica: la guida completa

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Guida scritta da:

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Ecobonus, Bonus Casa, Superbonus 110%, Bonus Facciate... Capirci qualcosa e usufruire degli incentivi e agevolazioni fiscali in materia di riqualificazione energetica sembra davvero un rompicapo: ti sveliamo tutto quello che devi sapere per beneficiarne in questa guida!

Detrazioni fiscali e bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia

Detrazioni fiscali e bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e di ristrutturazione edilizia

È possibile, ormai da diversi anni, usufruire di una serie agevolazioni, in genere sotto forma di detrazioni fiscali, per gli interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione edilizia, di adeguamento antisismico o per la sostituzione di apparecchi e attrezzature con altre più performanti.

Queste agevolazioni hanno l’obiettivo di rinnovare e riqualificare il patrimonio immobiliare, migliorare il comfort abitativo, promuovere il risparmio energetico e ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente.

Alcuni interventi, come l’acquisto di finestre, la sostituzione di caldaie, l’isolamento termoigrometrico, gli interventi per ridurre il rischio sismico, sono oggetto di diversi incentivi fiscali non cumulabili, come Ecobonus, Bonus ristrutturazioni, Superbonus 110%, Conto Termico 2.0. Va quindi valutato caso per caso quale agevolazione offre più vantaggi e per quale detrazione si posseggono i requisiti.

Ecco una panoramica delle principali agevolazioni attualmente a disposizione:

  • Ecobonus 50% e 65%

  • Superbonus 110%

  • Bonus ristrutturazione o Bonus casa

  • Sisma bonus

  • Bonus facciate

  • Bonus mobili ed elettrodomestici

  • Conto termico 2.0

1. Ecobonus 50% ed Ecobonus 65%

1. Ecobonus 50% ed Ecobonus 65%

Gli Ecobonus sono agevolazioni fiscali finalizzate alla riqualificazione energetica dell'immobile. L’obiettivo è di:

  • ridurre i consumi per il riscaldamento o la climatizzazione;

  • promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili limitando l’uso dei combustibili fossili;

  • dare slancio al settore dell’edilizia.

Per quale tipo di interventi

Ecobonus 50%

  • acquisto e posa in opera di serramenti, infissi e schermature solari;

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (classe A);

  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore che prevedono l’uso di biomasse combustibili.

Ecobonus 65%

  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con

  1. impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione;

  2.  generatori d’aria calda a condensazione;

  3. impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione;

  4. con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia;

  • acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;

  • sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore;

  • acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative;

  • interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti;

  • interventi di coibentazione riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) purché siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U previsti dal decreto attuativo;

  • installazione di impianto pannelli per solare termico;

  • sistemi di building automation.

Modalità di erogazione del bonus

Sono previste tre diverse modalità di agevolazione:

  • detrazione delle spese in dichiarazione dei redditi ripartita in dieci anni;

  • sconto in fattura, ossia lo sconto anticipato praticato dai fornitori di beni o servizi;

  • cessione del credito a terzi. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi, istituti di credito e intermediari finanziari.

Scopri di più sull'Ecobonus

Vademecum dell'Ecobonus

2. Il Superbonus 110%

2. Il Superbonus 110%

Il Superbonus 110%, introdotto dal Decreto Rilancio del 19/05/2020 è un provvedimento di incentivazione applicabile alle spese sostenute, a partire dal 1° luglio 2020, per la realizzazione di interventi finalizzati all’efficienza energetica, al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Gli interventi agevolati comprendono anche l’installazione di impianti fotovoltaici e attrezzature per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Per avere diritto alla detrazione è necessario il miglioramento dell’efficienza energetica dell’unità immobiliare di almeno due classi energetiche. Quando ciò non è possibile, è sufficiente ottenere il passaggio alla classe energetica immediatamente superiore. Il miglioramento della classe energetica deve essere accertato da professionisti abilitati mediante la procedura di Certificazione energetica degli edifici con l’Attestazione di prestazione energetica (il cosiddetto APE convenzionale). Tale certificato deve essere inviato per via telematica all’Enea entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento.

Per quale tipo di interventi

Per ottenere la detrazione fiscale del 110% è necessario che le spese sostenute riguardino uno dei seguenti interventi trainanti:

  • interventi di isolamento termico degli involucri (muri esterni, solai esterni o a contatto col terreno, tetto);

  • interventi, condominiali o su singole unità, per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistente con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento (nel caso si installino pompe di calore reversibili) nonché la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, a pompa di calore o di micro-cogenerazione;

  • interventi per la riduzione del rischio sismico.

Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese sostenute per i seguenti interventi aggiuntivi o trainati, se effettuati congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti:

  • interventi di efficientamento energetico;

  • installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;

  • impianti per la ricarica di veicoli elettrici;

  • interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche.

Modalità di erogazione del bonus

Sono previste tre diverse modalità di agevolazione:

  • detrazione delle spese in dichiarazione dei redditi ripartita in quattro quote annuali di pari importo;

  • sconto in fattura, ossia lo sconto anticipato praticato dai fornitori di beni o servizi;

  • cessione del credito a terzi. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi, istituti di credito e intermediari finanziari.

Scopri di più sul Superbonus 110%

3. Il Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa

3. Il Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa

Il beneficio consiste nella detrazione dall’Irpef del 50% delle spese sostenute. La detrazione si calcola su un importo massimo di 96.000 euro e va ripartita in 10 anni.

Per interventi di adozione di misure antisismiche le percentuali possono arrivare fino al 70-80%.

La detrazione si calcola su un importo massimo di 96.000 euro e va ripartita in 5 anni.

Per quale tipo di interventi

La lista dei lavori che danno diritto alla detrazione è piuttosto lunga e riguarda sia le singole unità immobiliari che le parti comuni dei condomìni:

  • interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili come gli impianti fotovoltaici;

  • manutenzione straordinaria;

  • restauro e risanamento conservativo;

  • ristrutturazione edilizia;

  • lavori di realizzazione di box e posti auto pertinenziali;

  • eliminazione delle barriere architettoniche;

  • acquisto di porte blindate, di vetri antisfondamento, di grate per finestre, di impianti d’allarme e videosorveglianza.

Modalità di erogazione del bonus

Per usufruire della detrazione è necessario pagare le fatture dei lavori con bonifico bancario o postale, da cui deve risultare la causale del versamento, il codice fiscale di chi paga e il codice fiscale o la partita IVA di chi effettua i lavori.

Nel caso le norme di sicurezza dei cantieri lo prevedano, bisogna comunicare alla ASL l’inizio dei lavori prima del loro avvio. Inoltre, occorre acquisire le autorizzazioni o concessioni eventualmente richieste dalle norme edilizie.

Scopri di più sul Bonus Ristrutturazione o Bonus Casa

4. Il Sisma Bonus

4. Il Sisma Bonus

Il Sisma bonus è stato introdotto nel 2017 e prevede agevolazioni fiscali (dal 50% all’85%) per un tetto di spesa di 96.000 euro (e fino a 136.000 euro nel caso di condomini) per interventi di adeguamento sismico degli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 o 3. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus fino al 31 dicembre 2024.

Per le spese sostenute nel 2022 spetta una detrazione d’imposta del 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. La detrazione è ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

È possibile usufruire di una maggiore detrazione per gli interventi che porteranno ad abbassare di una o due classi di rischio sismico l’edificio:

  • 70% per interventi che portano all’abbassamento di una classe di rischio l’edificio;

  • 80% per interventi che portano all’abbassamento di due classi di rischio l’edificio;

  • 75% per i condomìni che abbassano di una classe di rischio sismico;

  • 85% per i condomìni che abbassano di due classi di rischio sismico.

Per quale tipo di interventi

Gli interventi agevolati dal Sisma Bonus sono:

  • messa in sicurezza statica dell’edifico;

  • interventi che portano l’edificio a una o due classi di rischio sismico inferiore;

  • interventi sugli elementi strutturali, orizzontali e verticali, che portano ad un miglioramento della vulnerabilità sismica dell’edificio;

  • interventi di manutenzione ordinaria (intonacatura, tinteggiatura, rifacimento pavimenti, ecc.) solo se abbinati ad interventi elencati nel punto 2;

  • demolizione e ricostruzione edilizia, ovvero interventi di conservazione edilizia (si escludono quindi le nuove costruzioni;

Infine, a determinate condizioni, con il Sisma Bonus è possibile detrarre dalle imposte una parte del prezzo di acquisto di edifici situati in zona sismica.

Possono usufruire del Sisma Bonus i contribuenti che intervengono su edifici situati nelle zone a rischio sismico:

  • zona 1, rischio alto (Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia);

  • zona 2, rischio medio-alto (Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata);

  • zona 3, rischio medio-basso (Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte).

Modalità di erogazione del bonus

Sono previste tre diverse modalità di agevolazione:

  • detrazione delle spese in dichiarazione dei redditi da ripartire in cinque anni con quote di pari importo;

  • sconto in fattura;

  • cessione del credito a terzi.

Tra le spese detraibili rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

Scopri di più sul Sisma Bonus

5. Il Bonus Facciate

5. Il Bonus Facciate

Il bonus facciate, introdotto dalla Legge di Bilancio 2020, prevede detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione delle facciate degli edifici. La detrazione Irpef è del 90% per le spese sostenute nel 2020 e 2021 e passa al 60% per le spese sostenute nel 2022. Non sono previsti limiti di spesa.

Per quale tipo di interventi

Le agevolazioni riguardano gli interventi su edifici esistenti situati in zona A e B, o in zone a queste assimilabili. La detrazione d’imposta è prevista solo per le facciate visibili dalla strada. Quindi, il bonus non spetta per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

Sono agevolabili gli interventi di restauro, rinnovamento e consolidamento della facciata, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura, gli interventi su balconi, ornamenti e fregi, su grondaie e pluviali, su parapetti e cornici. Sono comprese anche tutte le spese correlate, come l’installazione di ponteggi, lo smaltimento dei materiali, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico ecc.

Modalità di erogazione del bonus

Sono previste tre diverse modalità di agevolazione:

  • detrazione delle spese in dichiarazione dei redditi ripartita in dieci quote annuali di pari importo;

  • sconto in fattura, cioè lo sconto anticipato praticato dai fornitori di beni o servizi;

  • cessione del credito a terzi. La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi, istituti di credito e intermediari finanziari.

Salvo successive proroghe, l’agevolazione può essere utilizzata per lavori effettuati entro il 31 dicembre 2022.

Scopri di più sul Bonus Facciate

6. Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici

6. Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici

Si tratta di una detrazione fiscale utilizzabile per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici destinati a immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia.

Per quali acquisti

Il bonus può essere utilizzato per acquistare i seguenti elettrodomestici:

  • frigoriferi, congelatori;

  • lavatrici, lavasciuga, asciugatrici;

  • lavastoviglie;

  • apparecchi per la cottura, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche;

  • stufe elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici;

  • ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Rientrano nel bonus anche i mobili, come ad esempio:

  • letti, armadi, cassettiere, comodini, materassi;

  • librerie, scrivanie;

  • tavoli, sedie;

  • divani, poltrone;

  • credenze;

  • apparecchi di illuminazione.

Tra le spese che possono essere portate in detrazione è possibile includere anche quelle per il trasporto e il montaggio dei beni acquistati.

Possono usufruire del bonus chi acquista entro il 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi, di classe non inferiore alla classe:

  • A per i forni;

  • E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;

  • F per i frigoriferi e i congelatori.

Gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere stati realizzati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto del mobile o dell’elettrodomestico.

Modalità di erogazione del bonus

L’importo massimo detraibile è di 10.000 euro per il 2022 e 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024 per ciascuna unità immobiliare.

Il pagamento deve essere fatto esclusivamente con bonifico o carta di credito o di debito (sono esclusi quindi contanti, assegni o altri sistemi di pagamento).

Scopri di più sul Bonus Mobili

7. Il Conto Termico 2.0

7. Il Conto Termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 è un fondo istituito per incentivare gli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici o alla produzione di energia rinnovabile. Il GSE, l’ente che gestisce il fondo, stabilisce quali sono le modalità di accesso agli incentivi sulla base della normativa.

Per quale tipo di interventi

Il Conto Termico 2.0 eroga contributi economici per il miglioramento dell'efficienza energetica per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

I bonus possono coprire fino al 65%, e fino a un massimo di 5.000 euro della spesa sostenuta per la realizzazioni o l’acquisto di:

  • impianti solari termici e termodinamici;

  • sistemi a pompa di calore (anche ibridi) sia per la climatizzazione che per la produzione di acqua calda sanitaria;

  • sostituzione di caldaie GPL o metano;

  • installazione di valvole termostatiche;

  • stufe a pellet, caldaie, termocamini e apparecchi a biomasse.

Modalità di erogazione del bonus

L'incentivo viene versato in un'unica soluzione, ma fino ad un massimo di 5.000 euro.

La domanda va presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Per gli interventi di installazione di apparecchi considerati di piccola taglia (generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 mq) è previsto un iter semplificato.

Scopri di più sul Conto Termico

 

Guida scritta da:

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli

Dopo 10 anni di lavoro come addetto stampa per un’importante società d’ingegneria, ho deciso di unire la mia esperienza professionale e la mia passione per la scrittura entrando nel giornalismo freelance e nella redazione a tempo pieno. Eclettica sia nei gusti che nella scrittura, in me convivono grandi passioni come la scienza e la storia, ma soprattutto l’interesse per la decorazione e il fai-da-te. Su questi argomenti, apparentemente così diversi, scrivo ormai da quasi vent’anni, devo dire con un discreto successo, probabilmente perché i miei articoli sono la cronaca dei lavori e dell’esperienza maturata nel corso della totale ristrutturazione di una vecchia masseria nel cuore del Salento. Esperienza che vorrei condividere con te attraverso i miei suggerimenti.

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