Guida scritta da:
Marika, Appassionata di arredamento
Anche per il 2022 la nuova Legge di Bilancio ha confermato il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Questo bonus fiscale consiste nella detrazione degli importi IRPEF al 50% del prezzo di acquisto, per l’arredo e per gli elettrodomestici scelti per rendere l’abitazione più funzionale dal punto di vista energetico.
Nel bonus rientrano quindi anche le spese sostenute per l’acquisito di un nuovo arredobagno e di nuovi elettrodomestici, a condizione che si stia effettuando – o si sia effettuato nell’anno precedente l’acquisto – un intervento straordinario di ristrutturazione immobiliare quale:
la realizzazione di opere di restauro e/o risanamento conservativo;
la ristrutturazione edilizia (intesa sia come manutenzione ordinaria che come manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo) che può essere realizzata su singole unità immobiliari ad uso residenziale o su parti comuni di edifici residenziali oggetto di ristrutturazione, ovvero, condomini (in questo caso, la detrazione potrà essere richiesta solo per i beni acquistati per la propria abitazione);
la ristrutturazione o ripristino di un immobile che abbia subito danni a causa di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
Lavori come la tinteggiatura delle pareti, la sostituzione di pavimenti o la sostituzione di infissi esterni sono considerati manutenzione ordinaria e non rientrano nella detrazione, così come i piccoli elettrodomestici (phon, piastre per capelli, ecc.).
Una nota importante: la spesa sostenuta per l’acquisto di mobili del bagno non riguarda i sanitari per i quali è prevista un’agevolazione a sé, il bonus risparmio idrico. Prevede un limite di spesa di 1.000 euro per sostituire i sanitari con modelli nuovi, a scarico ridotto, rubinetteria, miscelatori, colonne doccia con apparecchi a flusso d’acqua limitato e soffioni.
Il bonus mobili e grandi elettrodomestici invece, “segue” l’intervento di ristrutturazione edilizia. Ciò significa che se hai iniziato ed effettuato i lavori nel 2021 e hai acquistato i mobili nel 2022, puoi farli rientrare nella detrazione.
Le buone notizie non finiscono qui: se hai in programma lavori di ristrutturazione, sappi che il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, anche se con un tetto di spesa massimo di 5.000 euro (a fronte dei 10.000 previsti per il 2022).
È possibile accedere al bonus anche senza ristrutturazione? In base alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate ciò è possibile solo se si effettuano interventi di manutenzione straordinaria quali, ad esempio, la sostituzione della caldaia. In questo caso però, bisogna dimostrare di ottenere un effettivo risparmio energetico.
Come dicevamo, il bonus include i mobili per il bagno e la lavanderia quali portalavabo, colonne, basi a terra, ecc. e i grandi elettrodomestici normalmente installati in questa specifica area della casa. Tra quelli elencati dall’Agenzia delle Entrate, troviamo:
lavatrice e lavasciuga;
Tutti devono avere una classe energetica minima A+ (A nel caso delle lavasciuga).
Scegliere un buon elettrodomestico non è semplice, soprattutto se deve stare in bagno o in una piccola lavanderia. Ecco alcune caratteristiche di cui tener conto per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze e rientrare nei parametri della detrazione.
Al di là delle dimensioni e della capienza – 5-7 kg standard o con maxi cestello da 12-15 kg – per accedere al bonus sceglila con un motore silenzioso, ad alte prestazioni, con etichetta energetica A. In più opta per:
cestello a nido d’ape, garantisce cura e protezione dei capi;
cassettino per il dosaggio preciso del detersivo: la quantità sarà sempre quella giusta, niente sprechi e l’ambiente ringrazia!
opzione di lavaggio “intelligente”: minor carico uguale minor consumo d’acqua e di elettricità, tutto in automatico;
portello per l’aggiunta della biancheria dimenticata.
Un grande elettrodomestico 2 in 1, che unisce la funzione di lavaggio a quella di asciugatura. Si sta affermando sempre più nelle case di chi, per motivi di spazio o di praticità, sceglie di combinare le due funzioni in una sola macchina. Opta per modelli con:
una buona capacità di carico;
dotazioni “smart”;
classe A di efficienza energetica;
motore funzionante tramite magneti e non spazzole: risulterà molto silenzioso e il risparmio energetico sarà massimo, perché è un motore destinato a durare più a lungo.
Il bagno o la lavanderia sono stati oggetto di ristrutturazione che ha comportato l’ampliamento delle superfici? Concediti una bella asciugatrice, naturalmente sempre di classe energetica A. Caratteristiche ideali per il risparmio energetico sono:
motore inverter (senza spazzole): garantisce silenziosità, affidabilità ed efficienza;
funzione vapore: distende i capi e riduce le pieghe (tradotto, si stira meno o non si stira affatto!);
funzione di riconoscimento automatico di carico e umidità;
condensatore autopulente: l’asciugatrice usa l’acqua condensa per pulire autonomamente il filtro. La manutenzione è minima!
La soluzione ideale per scaldare bagni o lavanderie di piccole/medie dimensioni o da abbinare al riscaldamento esistente, i radiatori – o termosifoni elettrici – sono comodi da trasportare e si dividono in due categorie principali:
termoventilatori: di dimensioni ridotte, economici, ideali per ambienti inferiori a 30 m2;
radiatori elettrici: adatti per scaldare stanze più grandi, più cari rispetto ai primi.
Un’alternativa alle stufe elettriche che rientri nel bonus? Il radiatore svedese, un dispositivo che funziona in modo simile al climatizzatore: l’aria calda si propaga nell’ambiente grazie ad un termostato che rileva la differenza fra la temperatura d’aria in entrata e quella impostata dall’utente. Rispetto alle stufe elettriche, i radiatori svedesi non sollevano polvere e non seccano l’aria. Il top anche dal punto di vista del risparmio: costano poche centinaia di euro, hanno una durata di vita davvero lunga, pochissima manutenzione e consumi molto bassi.
Chiarita la questione di quali grandi elettrodomestici scegliere per il bagno o la lavanderia, parliamo della documentazione da presentare, necessaria per poter beneficiare del bonus 50%. Innanzitutto, i pagamenti dei beni oggetto del bonus dovranno essere eseguiti utilizzando esclusivamente:
una carta di credito o una carta di debito o un bonifico bancario.
sistemi di pagamento come contanti o assegni bancari non sono consentiti.
La detrazione è ammessa anche se l’acquisto di mobili e/o elettrodomestici è con finanziamento a rate, a patto che la società erogante paghi il corrispettivo con le stesse modalità (carta di credito/debito o bonifico), e che il contribuente abbia una copia della ricevuta di pagamento.
I documenti da conservare e da presentare in fase di dichiarazione dei redditi annuale sono:
La ricevuta del bonifico e/o dell’avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito/debito, la documentazione di addebito in conto corrente;
Le fatture di acquisto dei beni che ne riportino la natura, la qualità e la quantità;
Lo scontrino che riporti il codice fiscale dell’acquirente e, anche in questo caso, che riporti la natura, la quantità e la qualità dei beni acquistati.
L’Agenzia delle Entrate restituirà il 50% della spesa sottoforma di detrazione IRPEF, che sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Il diritto alla detrazione dalla dichiarazione è esteso anche alle spese per i servizi di trasporto e montaggio purché vengano pagate con le stesse modalità (bonifico, carta di credito o debito).
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Guida scritta da:
Marika, Appassionata di arredamento
Accostamenti cromatici, tessili, composizioni d’arredo fluide e originali, materiali e stili sempre nuovi e senza confini: questo per me è il fascino dell’arredamento. Grazie alle mie conoscenze linguistiche, ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa di oltre 10 anni nella gestione della clientela estera proprio in un’azienda di arredo. Ho potuto conoscere e approfondire tutte le fasi della creazione di un arredo, dalla progettazione, passando per la produzione vera e propria di ogni singolo mobile, fino ad ammirarne il risultato finale. L’esperienza acquisita, i tanti viaggi (e non solo di lavoro!), la passione per le lingue, la curiosità e un pizzico di audacia, mi hanno spinta ad intraprendere nel 2011 un cammino nuovo, quello della traduttrice freelance a cui, in tempi più recenti, si è aggiunto quello della redazione di contenuti. Sarei davvero entusiasta di condividere con voi i miei suggerimenti, trasmettervi la mia passione e cercare nuove idee per reinventare qualsiasi spazio living!