Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Il bonus mobili è una detrazione IRPEF utilizzabile per acquistare mobili e grandi elettrodomestici destinati ad abitazioni in cui sono stati eseguiti interventi di recupero e ristrutturazione edilizia.
Si tratta di un incentivo in vigore già da diversi anni: è stato infatti introdotto nel 2013 dal Decreto Legge n. 63 e prorogato nel 2020 e 2021.
In particolare, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021), all’articolo 1 comma 37, potrai usufruire del bonus per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024.
Il tetto di spesa che in passato era fissato a 10000 euro, nel 2021 è stato portato a 16000 euro mentre per il 2022 è tornato a 10000 euro. Per il 2023 e 2024 sarà però ridotto a 5000 euro.
Anno | Tetto di spesa in € |
2021 | 16 000 |
2022 | 10 000 |
2023 | 5 000 |
2024 | 5 000 |
Il tetto di spesa riguarda la singola unità immobiliare. Quindi, se ad esempio esegui lavori di ristrutturazione su due diverse unità immobiliari, avrai diritto a due diverse detrazioni.
Il bonus ti consente di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 50% di quanto speso per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili successivamente ai lavori di ristrutturazione. La detrazione andrà ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Ad esempio, su una spesa totale di 10000 euro potrai detrarre il 50%, cioè 5000 euro, suddivisi in dieci quote annuali da 500 euro ciascuna.
Possono usufruire del bonus mobili i contribuenti che sostengono le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, quindi:
proprietari;
titolari di diritti reali di godimento sugli immobili;
usufruttuari;
locatari e comodatari;
soci di cooperative divise e indivise;
coniugi separati;
familiari conviventi ecc.
Se invece di usufruire direttamente del bonus ristrutturazione hai optato per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, hai comunque diritto al bonus mobili.
Come già visto, puoi accedere alle agevolazioni solo se hai realizzato interventi di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia sulle parti comuni degli edifici, purché residenziali (come guardiole, appartamento del portiere, lavatoi, androni ecc.). In quest’ultimo caso avrai diritto alla detrazione per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti comuni.
Come precisato dalla Guida aggiornata al bonus mobili ed elettrodomestici dell’Agenzia delle Entrate, gli interventi di ristrutturazione edilizia ammessi sono i seguenti:
interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
ricostruzione o ripristino di edifici danneggiati da eventi calamitosi nel caso sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia di interi fabbricati eseguiti da imprese e cooperative che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia sulle parti comuni degli edifici residenziali.
Attenzione! Non potrai avere il diritto di usufruire del bonus per i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti come ad esempio:
lavori di tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni;
installazione di impianti antieffrazione;
realizzazione di posti auto e box.
Ecco una tabella descrittiva dei vari tipi di interventi ammessi:
Tipo di intervento edilizio | Descrizione |
Manutenzione straordinaria | |
Ristrutturazione edilizia | |
Restauro e risanamento conservativo | |
Manutenzione ordinaria su parti comuni |
Oltre ai grandi elettrodomestici (di classe A per i forni, di classe E per le lavatrici, lavasciugatrici, lavastoviglie, classe F per frigoriferi e congelatori), rientrano nella agevolazioni previste dal bonus i mobili nuovi come:
letti;
armadi;
cassettiere;
librerie;
scrivanie;
tavoli;
sedie;
comodini;
divani;
poltrone;
credenze;
materassi;
apparecchi di illuminazione.
Attenzione! Non puoi detrarre la spesa per l’acquisto di porte, pavimenti e parquet, tende, tendaggi e altri complementi d’arredo.
Tra le spese che possono essere portate in detrazione puoi però includere anche quelle per il trasporto e il montaggio dei mobili acquistati.
Per ottenere la detrazione fiscale, dovrai acquistare i mobili in data successiva a quella di inizio dei lavori di ristrutturazione. Potrai invece sostenere le spese per gli interventi di ristrutturazione sia prima che dopo l’acquisto dei mobili.
Ad esempio, per quanto riguarda il bonus mobili 2022, gli interventi di ristrutturazione edilizia devono essere stati iniziati dopo il 1° gennaio 2021.
La data di inizio dei lavori può essere dimostrata dalle autorizzazioni amministrative se obbligatorie, oppure dalla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per gli interventi che non necessitano di autorizzazione.
Per avere diritto alla detrazione, paga i tuoi acquisti con bonifico, carta di credito o carta di debito. I pagamenti devono essere tracciabili, sono esclusi quindi contanti, assegni altri mezzi di pagamento.
Puoi pagare anche con finanziamento a rate, ma la società che eroga il finanziamento deve pagare il corrispettivo con le stesse modalità, quindi con bonifico o carta di credito, e dovrà rilasciarti una ricevuta con la data del pagamento.
Attenzione! La data di pagamento ufficiale è la data di utilizzo della carta di credito o del bonifico e non quella dell’addebito sul conto corrente.
Per avere diritto alle agevolazioni fiscali dovrai aver cura di conservare:
ricevuta del bonifico;
ricevuta della carta di credito o di debito;
documentazione di addebito sul conto corrente;
fattura di acquisto con indicato l’oggetto dell’acquisto, la quantità, la qualità e l’eventuale servizio acquisito (trasporto, montaggio ecc.).
Per ottenere la detrazione fiscale dovrai indicare, nella dichiarazione dei redditi, modello 730 o Unico Persone Fisiche, le spese sostenute.
Nel caso di acquisto di grandi elettrodomestici, dovrai fare anche una comunicazione sul sito dell’ENEA nella sezione dedicata ai Bonus Casa.
Sì, dovrai pagare secondo le modalità previste dalla legge e possedere la documentazione richiesta.
Sì, perché rientra tra gli interventi di manutenzione straordinaria, ma la nuova caldaia deve garantire un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.
La data limite per acquistare i mobili è stata prorogata al 31 dicembre 2024. È importante è che gli interventi di recupero del patrimonio siano iniziati dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
No, l’acquisto di un box pertinenziale non ti da diritto all’agevolazione del bonus mobili.
Se per i lavori che intendi realizzare sono previste autorizzazioni amministrative, queste valgono come data di inizio lavori. Se invece gli interventi non richiedono nessuna autorizzazione o comunicazione è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Sì, ad esempio se sostituisci la caldaia oppure installi una stufa a pellet o realizzi una recinzione hai comunque diritto ad usufruire del bonus mobili.
L’installazione di questo tipo di impianti non rientra negli interventi che danno diritto al bonus.
No, dovrai acquistare i mobili con le modalità previste, non potrai usufruire della cessione del credito né dello sconto in fattura.
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Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!