Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
102 guide
Il bagno è una stanza umida e una corretta ventilazione è indispensabile, sia per salute degli utilizzatori che per la stanza stessa. Il ricambio d'aria riduce il tasso di umidità ed evita qualsiasi fenomeno di condensa e conseguente comparsa di muffe. Inoltre, la ventilazione del bagno previene l'invecchiamento prematuro di pareti, intonaci, pitture, mobili, installazioni elettriche, ecc. ed elimina gli odori. Alle persone, i problemi di umidità possono causare disturbi respiratori (asma, rinite, ecc.), infezioni della pelle, irritazioni agli occhi, ecc.
Affinché il bagno sia a norma occorre rispettare le disposizioni previste dalle leggi nazionali, dai regolamenti edilizi e dai regolamenti d'igiene delle amministrazioni locali che stabiliscono requisiti precisi in merito all'aerazione.
Il Decreto Ministeriale Sanità del 05/07/1975 stabilisce che il bagno deve essere fornito di apertura all’esterno per il ricambio d’aria o essere dotato di impianto di aspirazione meccanica. La finestra, se presente, deve essere apribile e di dimensioni pari ad almeno 1/8 della superficie del pavimento.
Nel caso di bagni ciechi, invece, l’aspirazione forzata deve assicurare una portata calcolata in funzione del volume dell'ambiente e dei ricambi d'aria necessari. La normativa prevede un ricambio minimo di 6 volumi/ora se in espulsione continua, oppure di 12 volumi/ora se in aspirazione forzata intermittente per assicurare almeno 3 ricambi ad ogni utilizzazione dell’ambiente.
Se non è possibile collegare il bagno ad un condotto di aspirazione, c'è una soluzione semplice ma molto efficace: la finestra!
La maggior parte delle finestre per bagno sono di piccole dimensioni perché in relazione alla superficie del bagno. Come visto prima infatti, la normativa prevede che la finestra debba essere apribile e di dimensione pari a 1/8 della superficie del pavimento.
Ci sono sul mercato finestre particolarmente adatte alle stanze umide e che possono quindi essere lasciate aperte per garantire una ventilazione efficace: si tratta di finestre ad anta-ribalta dette anche oscillobattenti. Queste finestre possono essere aperte come qualsiasi altra finestra, ma sono anche dotate di un meccanismo che permette di aprirle inclinandole verso l'interno (movimento a vasistas). Le finestre ad anta-ribalta hanno quindi un'apertura limitata, ma permettono il ricambio dell'aria circostante.
Se stai rinnovando o ristrutturando un bagno e stai pensando di installare una finestra di questo tipo, dovresti optare per una finestra anta-ribalta con doppi o tripli vetri per un buon isolamento (acustico e termico) e dotata di un sistema di sicurezza (anti-caduta e anti-intrusione) per quando è inclinata.
Spesso gli infissi per bagno sono provvisti di sistemi di microventilazione, in alcuni casi attivabili inclinando la maniglia a 45° e a 135° (cioè a metà tra la classica apertura a battente e l’apertura a ribalta), in altri modelli possono essere realizzati mediante grigliette poste sull'infisso.
Si tratta della soluzione da adottare in caso di bagno cieco (senza finestra che dà all'esterno) oppure se il bagno non può essere collegato ad un condotto di ventilazione meccanica controllata.
L’aeratore funzione come un estrattore. La portata si calcola in funzione del volume del bagno e deve garantire circa 10 -15 ricambi d'aria all’ora. Si distinguono due tipi di aeratori: l’aeratore per finestra e l’aeratore a muro.
Soluzione ideale per una finestra chiusa o che non può essere aperta, l’aeratore si installa da una parte all’altra del vetro. L'unica vera difficoltà sta nel taglio del vetro. L’aeratore può essere azionato manualmente oppure funzionare a batteria o a corrente elettrica. Può entrare in funzione automaticamente grazie a un rilevatore di presenza o di movimento.
Gli aeratori per finestre possono essere:
Più efficace rispetto ad un aeratore per finestra in quanto più potente, questo tipo di aeratore richiede l'installazione di tre elementi distinti:
La difficoltà principale è perciò quella di attraversare il muro. Se il bagno non ha un muro che dà verso l'esterno, è comunque possibile installare un condotto che arrivi a convogliare l'aria all'esterno. Questo aeratore deve essere collegato alla rete elettrica dell'abitazione. Il comando, come per gli aeratori per finestra, può essere manuale, a rilevamento di umidità, a rilevamento di presenza o collegato all’illuminazione della stanza (nel caso non vi siano finestre).
L'unità aspirante può essere collocata all'interno o all'esterno, sia su muri esterni che sul tetto. È costituita da motore, ventola e bocchetta per l'espulsione dell'aria con serranda interna anti-ritorno che evita il ritorno d'aria e l'ingresso di insetti quando l'aeratore è spento. Questo tipo di installazione inoltre ha un minore impatto visivo perché all'interno viene solo applicata una presa d'aria.
Gli aeratori o aspiratori possono essere di tre tipi: aeratori assiali, aeratori centrifughi, aeratori elicoidali.
Installabile sia a parete che a soffitto, ha costo e dimensioni contenute. È particolarmente adatto ad essere installato sul soffitto della doccia.
L'aeratore centrifugo, chiamato anche aeratore radiale, può muovere bassi volumi d'aria ad alta pressione. L'estrazione dell'aria avviene lungo l'asse motore e lo scarico in direzione perpendicolare ad esso. Questo aspiratore è adatto ad essere installato dove è necessario percorrere lunghe distanze per raggiungere l'esterno, quindi per trasportare l'aria in condotte lunghe.
L'aeratore elicoidale è composto da un motore elettrico, da un'elica e da una griglia di protezione interna (o esterna in alcuni modelli) per impedire l'ingresso di animali e per motivi di sicurezza. Alcuni modelli hanno una serranda a gravità posta sul lato aspirazione che si apre al funzionamento dell'apparecchio. L'aspiratore può essere azionato da un interruttore oppure dall'accensione della luce, specie nei bagni ciechi. Può muovere grandi volumi d'aria a bassa pressione. È indicato per installazioni dove non è necessario percorrere tratte molto lunghe attraverso i condotti.
Nelle case nuove o di recente costruzione, il ricambio d'aria è spesso fornito da un impianto di VMC (ventilazione meccanica controllata) a flusso semplice o doppio, soprattutto in caso di bagno cieco.
Gli impianti di ventilazione meccanica controllata sono distinti in due grandi categorie: gli impianti di ventilazione meccanica controllata centralizzati (VMC a flusso semplice o a doppio flusso) e gli impianti di ventilazione meccanica decentralizzata (VMD).
È un sistema in cui il ricambio d'aria avviene espellendo l'aria viziata dalle varie stanze e immettendo aria pulita dall'esterno. Ciò, oltre a garantire la qualità dell'aria, permette allo stesso tempo di eliminare l’umidità e i cattivi odori.
Un impianto di VMC è composto da diversi elementi:
Nella VMC a flusso semplice l’aria estratta dall'estrattore viene evacuata attraverso un condotto posizionato generalmente sul tetto. L’estrattore crea una depressione nelle stanze in cui si trovano le bocchette di estrazione, provocando così l’aspirazione dell’aria fresca esterna attraverso le griglie di immissione dell’aria.
Il vantaggio di questo tipo d'impianto è la relativa facilità di installazione, che non richiede lavori importanti e non è costosa.
Lo svantaggio è che l'impianto di riscaldamento viene maggiormente sollecitato perché l'aria immessa è prelevata direttamente dall'esterno.
La VMC a doppio flusso funziona più o meno sullo stesso principio della VMC a flusso semplice: la depressione creata dall'estrattore favorisce il ricambio d'aria attraverso le bocchette che prelevano l'aria esterna con la differenza che la VMC a doppio flusso è dotata di uno scambiatore termico.
In inverno, questo scambiatore recupera le calorie dell’aria estratta (per definizione, riscaldata) e le cede all’aria fresca aspirata (preriscaldandola).
In estate, accade l’inverso, in quanto l’aria all’interno è normalmente più fresca di quella esterna. Ciò permette perciò di immettere dell’aria fresca in casa. La VMC a doppio flusso è di base un sistema igroregolabile.
Il sistema di ventilazione meccanica decentralizzata, detto anche vmc puntuale, è adatto ad essere installato in caso di ristrutturazioni, in abitazioni già esistenti e, in genere, su spazi ristretti dove non è possibile realizzare una vera e propria rete di condotti aeraulici.
Questo tipo di impianto di ricambio d’aria lavora localmente per singole stanze ed è quindi molto simile agli aeratori visti in precedenza.
L’aria viene o immessa o estratta e, a seconda che la ventilazione lavori in immissione o in estrazione, si trova l’unità di tipo statico più consona: unità ventilanti da parete, applicazioni su cassonetti degli avvolgibili, o sui serramenti.
Nella scelta, a parità di portata, scegli la VMD meno rumorosa, sotto i 30 dB (decibel), abbastanza silenziosa per garantire un comfort ottimale.
Per i tuttofare in pieno restauro del proprio bagno e per i più curiosi, ecco i consigli dei nostri redattori e le loro guide:
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Girolamo, piccolo imprenditore, Trento, 102 guide
Elettrotecnico di formazione, ho iniziato lavorando nell’industria dove mi sono occupato di impianti e cablaggio. Quasi subito sono diventato responsabile della gestione degli operai addetti alla manutenzione. Dopo qualche anno, ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato una piccola impresa come elettricista. Ho all’attivo diverse centinaia di cantieri realizzati e il lavoro ben fatto e la soddisfazione dei miei clienti sono le mie priorità. Da circa tre anni sto restaurando e ampliando uno chalet in Trentino, sfruttando la mia esperienza e le mie conoscenze tecniche. Terrazzamenti, interior design, coperture, impianti idraulici, elettricità, tutto… Con mia figlia e mia moglie abbiamo fatto quasi tutto da soli! La mia esperienza mi ha dato la possibilità di apprendere tanti tipi di lavori. Ed ora sono qui per rispondere ai vostri dubbi e per consigliarvi nella scelta degli strumenti giusti.