Guida scritta da:
Haja, Tuttofare autodidatta
Per scegliere il tipo di cucina a legna bisogna considerare diversi elementi:
L'installazione: indipendente (libera installazione) o a incasso (ad esempio in una cucina);
Le dimensioni: l'altezza e la profondità sono in genere rispettivamente di 80 e 60 cm circa e la larghezza è compresa tra 60 e 110 cm;
La potenza di una cucina, relativa al volume da riscaldare e all'isolamento termico dell'alloggio. Varia tra 12 e 25 kW (per le termocucine);
Il rendimento, che misura le prestazioni di riscaldamento. Più è alto, più la cucina è performante. È compreso tra 70 e 80% nel caso di una cucina a ceppi.
L'autonomia: determinata in parte dalla capacità del focolare, cioè dalle dimensioni dei ceppi.
I materiali del focolare: o in ghisa (più durevole) o in mattoni di argilla refrattaria o vermiculite (soggetta a usura).
Le caratteristiche del forno: dimensioni, termometri, materiale della porta (meglio la ghisa che l'acciaio), doppi vetri.
Lo scarico dei fumi: da scegliere tra superiore, laterale o posteriore, a seconda dei vincoli d'installazione (di solito 120 mm).
La cucina a legna, conosciuta anche come cucina economica, è utilizzata soprattutto come sistema di riscaldamento ausiliario e apparecchio di cottura. È dotata di piastre in ghisa o in acciaio che fungono da piani di cottura, e di un forno di volume variabile a seconda dei modelli. Le cucine a legna sono realizzate in ghisa e in acciaio smaltato e sono disponibili in modelli di vario stile. In genere vengono scelte per il fascino della cottura a legna. Tuttavia, le termocucine (con caldaia) possono fornire acqua calda sanitaria (ACS) e riscaldamento centralizzato, mentre le termocucine combinate (compatibili con il pellet) offrono una gestione automatica programmabile e una maggiore autonomia.
Le cucine classiche sono cucine a legna che fungono solo da apparecchio di cottura e riscaldamento supplementare. Si tratta di cucine a legna che hanno in genere una potenza massima di 6-12 kW e riscaldano solo la cucina in cui sono installate. Il calore è diffuso per convezione e irraggiamento, per cui più ci si allontana dalla cucina, meno si ha la sensazione di calore.
Una cucina a legna classica è considerata come un apparecchio di riscaldamento ausiliario.
La termocucina è dotata di uno scambiatore di calore ad acqua posto nella camera di combustione che ha la funzione di recuperare il calore e immagazzinarlo in un serbatoio tampone. Questo può essere utilizzato per alimentare una rete di acqua calda sanitaria (ACS) e/o di riscaldamento centralizzato, con radiatori ad acqua calda o riscaldamento a pavimento. Le termocucine hanno generalmente una potenza totale compresa tra 12 e 25 kW. La potenza totale è definita come la potenza di riscaldamento (potenza irradiata) più la potenza della caldaia.
L'installazione di una termocucina è più complessa e costosa dell'installazione di una cucina a legna classica.
La termocucina combinata è una cucina a legna compatibile con il pellet. Dotata di un modulo a pellet con una capacità di circa 20 kg situato accanto al focolare, la cucina comprende un bruciatore a pellet collegato alla camera di combustione a legna. Il principale vantaggio della termocucina combinata è la comodità della gestione automatica e programmabile offerta dalla tecnologia di combustione a pellet.
Una cucina a legna combinata è programmabile e permette l'accensione differita.
Per calcolare la potenza di una cucina a legna, occorre distinguere tra cucine classiche e termocucine.
Viene considerata solo la potenza di riscaldamento che dovrà essere in relazione al volume (m³) della cucina in cui verrà installata.
È necessario sommare la potenza di riscaldamento e la potenza della caldaia. La potenza di riscaldamento è in relazione al volume (m³) della cucina in cui l'apparecchio è installato, la potenza della caldaia è riferita al volume totale degli ambienti da riscaldare.
La potenza è il valore che ci permette di valutare la capacità di riscaldamento della cucina. È misurata in kilowatt (kW) ed è proporzionale al volume da riscaldare, tenendo conto dell'isolamento termico dell'abitazione. In genere si considera:
0,04 kW/m³ per un'abitazione con isolamento termico.
O,032 kW/m³ per un'abitazione con un buon isolamento termico.
0,024 kW/m³ per un'abitazione con un ottimo isolamento termico.
Il rendimento è dato in percentuale (%) ed esprime il rapporto tra energia prodotta ed energia consumata. Maggiore è il rendimento, più economica è la cucina poiché consuma meno combustibile a parità di calore restituito.
Il rendimento di una cucina classica è, in genere, compreso tra il 70 e l'80% e oltre.
Il rendimento di una cucina combinata è superiore a quello di una cucina a legna, raggiungendo facilmente l'85% circa.
La certificazione Aria Pulita garantisce che la cucina è conforme ai requisiti dello standard di certificazione per quanto riguarda il livello di emissioni. Le cucine sono anche classificate in base all'efficienza energetica, da A++ a G, con A++ che rappresenta la classificazione migliore.
La combustione della legna richiede l'apporto di un comburente, l'ossigeno contenuto nell'aria. A seconda della sua quantità, la combustione è più o meno attivata.
L'aria primaria fornisce dal basso l'ossigeno necessario per la combustione al focolare. Questo ingresso aria viene aperto al massimo durante l'accensione e socchiuso durante il funzionamento. L'aria fredda o aria primaria ha lo scopo di favorire l'accensione, contribuendo a una migliore combustione della legna.
L'aria secondaria è opzionale ed è fornita da un ingresso aria al di sopra dello sportello del focolare. Riduce i depositi di fuliggine sul vetro e migliora la combustione.
L'aria terziaria consiste nell'immissione di aria preriscaldata dalla parte posteriore della camera di combustione. Questo apporto di aria calda garantisce la combustione dei gas presenti nel focolare (gas rilasciati dalla legna durante la combustione), migliorando il rendimento. Si tratta della cosiddetta doppia combustione o post-combustione.
La dimensione del focolare definisce la lunghezza dei ceppi accettati e, implicitamente, la sua autonomia. A seconda del modello, il focolare è in grado di ospitare ceppi da 30 a 60 cm, il che vuol dire un'autonomia limitata da 4 a 12 ore.
Le cucine combinate sono vantaggiose perché il bruciatore a pellet (un sistema mutuato dalle stufe a pellet) è dotato di un termostato che mantiene automaticamente la temperatura impostata. Una volta raggiunta la temperatura, il bruciatore regola la combustione. L'autonomia della cucina è quindi notevolmente superiore a quella di una cucina a legna classica e può offrire fino a 24 ore di autonomia. Un altro vantaggio è che la cucina può passare automaticamente alla combustione del pellet quando i ceppi sono consumati.
Il focolare della cucina a legna influisce sulla sua autonomia in base alle dimensioni. Può essere realizzato in ghisa o mattoni refrattari. La ghisa offre una durata molto migliore rispetto ai mattoni refrattari che, indipendentemente dal loro materiale (vermiculite o argilla refrattaria), devono essere sostituiti nel tempo perché sensibili agli urti.
La griglia del focolare serve a controllare la potenza di riscaldamento della cucina a legna. La griglia può essere facilmente regolata da una posizione all'altra mediante una manovella o una leva. Ha due configurazioni:
Modalità inverno: la griglia è posizionata in basso e ciò aumenta la capacità di carico del combustibile per ottenere il massimo riscaldamento.
Modalità estate: la griglia è posizionata in alto, in questo modo si riduce la capacità di carico del combustibile e quindi la potenza di riscaldamento senza influire sulla potenza di cottura.
Il motivo principale per scegliere una cucina a legna è senza dubbio la presenza del forno e delle piastre di cottura.
Le piastre, in acciaio o in ghisa smaltata, sono in genere presenti su tutta la superficie della stufa. Le dimensioni del forno variano a seconda del modello, a partire da 250 x 350 x 450 mm. Può includere un termometro, una porta a doppio vetro, una griglia rimovibile e regolabile a più livelli.
Una cucina a legna può essere:
a libera installazione, in questo caso è indipendente dai mobili o dalla cucina;
a incasso, integrata in una cucina, in vecchio caminetto, ecc. La cucina è dotata di pannelli laterali che la isolano dall'ambiente circostante.
Consulta sempre le istruzioni del produttore per le distanze di sicurezza dai lati e dalla parte posteriore.
L'evacuazione dei fumi può essere superiore, laterale o posteriore. Il diametro dell'evacuazione è solitamente di 120 mm.
La cucina a legna è un apparecchio da riscaldamento pesante. Realizzata in acciaio, acciaio smaltato e ghisa, ha un peso medio circa 150 kg.
Una cucina a legna deve rispondere alla normativa vigente.
UNI EN 10683 per i generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi; verifica, installazione, controllo e manutenzione.
UNI EN 16510 per gli apparecchi di riscaldamento domestico a combustibile solido.
UNI EN 12828 per gli impianti di riscaldamento negli edifici e i sistemi di riscaldamento ad acqua.
La cucina a legna richiede un caricamento regolare (circa ogni ora).
Il cassetto della cenere deve essere svuotato regolarmente, anche ogni 7 giorni per alcuni modelli e a seconda dell'uso, ma è preferibile svuotarlo quando la cucina è fredda.
Il vetro può essere pulito con un panno morbido e umido o con un giornale inumidito e della cenere. La presenza di grandi quantità di fuliggine è segno di una cattiva combustione (apporto d'aria debole, tiraggio insufficiente, legna umida).
Obbligatoria almeno una volta l'anno e nel caso di malfunzionamento o scarsa resa. Un eccessivo deposito di creosoto può causare l'incendio della canna fumaria e problemi di evacuazione dei fumi.
Insieme alla produzione di acqua calda sanitaria, all'isolamento termico, alla ventilazione e ad altri sistemi di riscaldamento, la cucina a legna fa parte degli interventi di Riqualificazione Energetica volti a ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra degli edifici.
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Guida scritta da:
Haja, Tuttofare autodidatta
I miei studi, orientati al management, non hanno nulla a che fare con la decorazione o il bricolage. La mia passione per il fai-da-te è piuttosto recente, è iniziata solo 5 anni fa, quando abbiamo acquistato un vecchio fienile completamente da ristrutturare, dal pavimento al soffitto. Da autodidatta e con i consigli di mio marito mi sono messa al lavoro sia sugli interni che sugli esterni. Ho imparato tutto man mano che andavamo avanti e presto lo studente ha superato il maestro! E poiché qui in Umbria non mancano gli spazi verdi, anche gli attrezzi da giardinaggio non hanno più segreti per me! Devo dire che ci so fare e le persone che mi conoscono mi chiedono spesso pareri e consigli. Oggi, voglio condividere con te tutte le mie conoscenze!