Impianto di riscaldamento a legna: la normativa

Impianto di riscaldamento a legna: la normativa

Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Guida scritta da:

Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Fonti di energia innovabile, gli apparecchi di riscaldamento a legna sono regolati da norme nazionali e regionali e possono beneficiare di aiuti di Stato subordinatamente a prestazioni minime. Utilizzati come fonte di riscaldamento principale o secondaria, la normativa ne stabilisce un quadro preciso per l'installazione nelle abitazioni.

Caratteristiche importanti

  • Utilizzo principale
  • Utilizzo secondario
  • Sistema di evacuazione dei fumi
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Quale normativa per installare un riscaldamento a legna

La biomassa solida legnosa, in versione pellet o pezzi di legna, è classificata come fonte rinnovabile perché è disponibile liberamente in natura in grandi quantità. Ogni edificio di nuova costruzione deve coprire almeno la metà del proprio fabbisogno di energia termica mediante fonti rinnovabili.

Il riscaldamento a legna può essere la fonte principale, a condizione di rispettare alcuni criteri. Può anche rappresentare un riscaldamento secondario. Chiaramente, l'impianto di riscaldamento a legna, compreso il sistema di evacuazione dei fumi, deve essere conforme agli standard tecnici e normativi vigenti.

Se la tua abitazione è antica, puoi investire in un riscaldamento a legna come sistema di riscaldamento secondario o principale, sempre nel rispetto degli standard di conformità dell'installazione. Privilegia gli impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che proprio per questi motivi possono beneficiare degli incentivi statali come Superbonus, Bonus Casa / Ecobonus e Conto Termico. Questo vale per le operazioni di ristrutturazione della casa; ad ogni buon conto consulta le norme e le linee guida emesse dagli organismi competenti.

Il riscaldamento a legna nella normativa vigente

In Italia la qualità dei generatori di calore a biomassa legnosa viene valutata con una classificazione in Stelle, secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale n. 186 del 07/11/2017.

Maggiore è il numero di Stelle dell'impianto, più basse sono le sue emissioni e più alto è il suo rendimento.

Le emissioni dei nuovi generatori a biomassa legnosa, con un numero di Stelle pari a 4 o 5, sono fino a 8 volte inferiori rispetto agli impianti di vecchia generazione. Inoltre in molte Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana) dal 1° gennaio 2020 è vietato installare generatori a biomassa con classe inferiore a 4 stelle. Ciononostante il 70% degli apparecchi a biomassa attualmente installati in Italia, circa 6,3 milioni, ha più di 10 anni.

Riscaldamento principale o secondario a legna

Quando si abita in una zona dove non è presente la rete del gas metano, per riscaldare la casa e produrre acqua calda sanitaria esistono due possibilità:

  • utilizzare caldaie a combustibili fossili immagazzinabili in cisterne e depositi (gasolio, GPL);

  • oppure utilizzare caldaie a legna o pellet come fonte di riscaldamento principale.

La seconda strada è senz'altro la migliore, sia dal punto di vista economico che ambientale. Bisogna però utilizzare impianti di ultima generazione, più efficienti e a basse emissioni, che, come già detto, godono degli incentivi statali come Superbonus 110%, Bonus Casa (o Ecobonus) e Conto Termico.

La scelta di un impianto di riscaldamento a legna o pellet può essere valutata anche in una casa dove è presente la rete del gas metano, se si desidera affiancare il sistema di riscaldamento tradizionale con una fonte rinnovabile. L'installazione di una caldaia a legna o a pellet non è invasiva, perché l'impianto può funzionare con i termosifoni esistenti, senza dover eseguire interventi negli appartamenti. Va però ricordato che nei Comuni sotto i 300 m di quota non si possono usare combustibili solidi per il riscaldamento di abitazioni dotate di sistema multi-combustibile; sono esenti da questo divieto le abitazioni che hanno il caminetto o la stufa a legna come unica fonte di riscaldamento.

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Incentivi per il riscaldamento a legna

Installando una stufa o un caminetto di nuova generazione si ha diritto ad accedere a tre diverse tipologie di incentivi non cumulabili tra loro:

  1. il Superbonus, cioè la detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute, dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi, tra cui quelli di efficientamento energetico:

  • in questo quadro, l'installazione di un impianto di riscaldamento a legna può ricadere negli interventi trainanti (principali) o tra quelli abbinati ai principali;

  • gli interventi nel loro complesso devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio (o 1 classe nel caso di edificio A3) oltre al rispetto dei requisiti minimi previsti dal DM 26 giugno 2015;

2. le detrazioni fiscali, che permettono di rientrare di una percentuale dell’investimento effettuato per determinati interventi, tramite la dichiarazione dei redditi: l'installazione dei sistemi di riscaldamento a legna può rientrare nell'Ecobonus (efficienza energetica) o nel Bonus casa (ristrutturazione) e in entrambi i casi, spiegati in dettaglio dalle apposite guide dell'Agenzia delle Entrate, consente di recuperare il 50% della spesa.

3. il Conto Termico, sistema di incentivazione degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili: può essere ottenuto da amministrazioni pubbliche, imprese e privati, e copre fino al 65% delle spese per la sostituzione delle caldaie a combustibili fossili con quelle a biomassa legnosa (o per l'installazione ex novo di queste ultime nel caso di aziende agricole e forestali).

Installazione del riscaldamento a legna e del sistema di evacuazione dei fumi

L'installazione di un dispositivo di riscaldamento a legna deve rispettare alcuni standard di sicurezza in termini di posizione e di distanze tra i diversi elementi del sistema di riscaldamento a legna. La UNI 10683 è la norma che regola l’installazione, la verifica e la manutenzione degli impianti domestici a biomassa solida. Inoltre devi seguire scrupolosamente le istruzioni di montaggio della scheda informativa del produttore. Ecco alcune regole da tenere in considerazione:

  • il piano d’appoggio del dispositivo deve avere una capacità portante idonea; la distanza del generatore di calore da materiali combustibili (pareti di legno, mobili, divani, ecc.) deve essere mantenuta come indicato dal fabbricante;

  • è comunque vietata l'installazione nei locali a rischio d'incendio;

  • tutti gli impianti di riscaldamento centralizzati, installati sia in unità abitative singole che in condomini, devono essere dotati di scarico dei fumi oltre la sommità del tetto;

  • lo scarico a parete è possibile solo per gli impianti di riscaldamento installati in strutture con più unità abitative in cui si sceglie di installare un generatore di calore a gas a condensazione ad elevata efficienza energetica;

  • il percorso dei fumi di scarico dal punto finale del terminale di fumi al punto di sbocco deve essere di almeno 2 metri;

  • in bagni, camere da letto e monolocali sono ammessi solamente apparecchi stagni;

  • il locale deve avere un volume minimo 15 metri cubi, oppure quanto dichiarato dal produttore.

Per saperne di più

 
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Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Da diversi anni, dirigo un servizio di giardinaggio presso una clientela di privati e imprese. Guido una squadra di giardinieri e assicuro la creazione e la manutenzione di spazi verdi. Inoltre apporto ai clienti la mia esperienza in termini di manutenzione e miglioramento dei loro giardini. Infatti, con una formazione commerciale e avendo esercitato funzioni nel settore alberghiero all’inizio della carriera, mi sono orientato verso la manutenzione paesaggistica all’interno di un ente territoriale dove ho acquisito solide competenze tecniche mediante formazioni in azienda e sorveglianza di importati cantieri in un comune in piena evoluzione. Sul piano personale, sono altrettanto proiettato verso l’arte del giardinaggio. Con mia moglie, ho creato il nostro giardino dalla A alla Z e provvedo con cura alla sua manutenzione, così come l’orto! E tutto ciò che è bricolage, non è da meno! Eh sì, fare giardinaggio significa anche fare bricolage: pergola, capanno, pavimentazione, recinzione, e via dicendo… C’è sempre da fare in giardino! Dopo aver ben lavorato, io e mia moglie siamo fieri del risultato ottenuto e felici di poter approfittare a pieno di un ambiente conviviale e caloroso! Allora darvi consigli e aiutarvi nelle scelte per l’attrezzatura, il mantenimento e il miglioramento del vostro giardino sarà una passeggiata!

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