Guida scritta da:
Daniele, autodidatta nel bricolage, Emilia Romagna
Come suggerisce il nome, lo scaldacqua a gas produce l'acqua calda tramite la combustione di un gas, di solito gas di città fornito dalla rete del tuo comune. Sebbene il suo prezzo sia aumentato costantemente negli ultimi anni, il suo utilizzo resta sempre competitivo. Il gas può essere anche butano o propano, più costoso, disponibile in bombola o in serbatoio. Il più delle volte gli scaldacqua vengono proposti in versione gas di città, ma l'utilizzo di un altro gas comporta poche modifiche.
Esistono due tipi di scaldacqua a gas, lo scaldacqua a produzione istantanea e lo scaldacqua ad accumulo.
Lo scaldacqua istantaneo produce direttamente l'acqua calda richiesta e non c'è stoccaggio (nessun serbatoio).
Lo scaldacqua ad accumulo funziona con un serbatoio di stoccaggio; è l'equivalente dello scaldacqua elettrico ma ha un bruciatore al posto della resistenza elettrica.
Alcune caldaie a gas hanno un mini serbatoio di stoccaggio da 2 a 3 litri, mantenuto ad alta temperatura. Permette di avere rapidamente dell'acqua calda e garantisce una migliore uniformità di temperatura. Queste caldaie per la produzione di acqua calda con micro-accumulo rappresentano un buon compromesso tra la produzione di acqua calda istantanea e lo stoccaggio nel serbatoio.
Il principio dello scaldabagno istantaneo è semplice. La produzione di acqua calda è provocata dall'apertura di un rubinetto. L'acqua fredda percorre una serpentina riscaldata da un bruciatore, la cui accensione è gestita da un termostato.
Il principale vantaggio è che la produzione di acqua calda è illimitata nel tempo. Un altro vantaggio è che, a causa dell'assenza di stoccaggio, lo scaldacqua occupa pochissimo spazio e può essere fissato, ad esempio, in un armadio. Ma l'uniformità della temperatura dell'acqua è difficile da ottenere, soprattutto se l’acqua calda viene prelevata nello stesso momento su più punti.
La portata dichiarata dai fabbricanti va da qualche litro di acqua calda al minuto a una trentina di litri. Fai attenzione alle condizioni per ottenerla. Questi valori si riferiscono in genere all'acqua che con un incremento di 25 calorie (K) raggiunge una temperatura vicina ai 40°C, che è la temperatura all'uscita del rubinetto. Per un aumento della temperatura di 50 K (acqua calda a 60/65° C), devi dividere la portata per due. Per esempio, si considera che una famiglia di 5 persone debba disporre di uno scaldacqua con una portata di circa 15 litri al minuto. Se ti piace fare il bagno caldo, orientati verso uno scaldabagno le cui erogazioni sono particolarmente considerevoli (>10 l/min).
Prima di tutto ricordiamo in due parole il principio di funzionamento di uno scaldacqua ad accumulo.
L'acqua calda viene stoccata in un serbatoio integrato nella caldaia o esterno. Il trasferimento del calore avviene per contatto con le fiamme del bruciatore o con i fumi della combustione.
L'interesse di questa tecnologia sta nel fatto che la temperatura dell'acqua calda è costante. E, rispetto a uno scaldacqua elettrico, i tempi di riscaldamento sono ben più brevi, circa un'ora per un serbatoio da 185 litri con acqua a 65°C. Inoltre, l'acqua può essere riscaldata in qualsiasi momento della giornata senza dover tener conto di eventuali tariffe notturne come per l’energia elettrica.
La combustione genera dei gas residui particolarmente pericolosi (CO, CO², ecc.) che devono essere evacuati all'esterno dell'abitazione. In genere l'evacuazione avviene attraverso una canna fumaria che richiede un ricambio d'aria e quindi delle aperture nel muro esterno.
Il sistema di evacuazione ad aspirazione utilizza un doppio condotto che attraversa il muro esterno o il tetto. L'aria necessaria alla combustione viene aspirata dall'esterno tramite la parte esterna del condotto. I fumi vengono espulsi all'esterno tramite la parte interna del condotto. Si tratta di scaldacqua a camera stagna (sullo stesso principio delle caldaie a gas). Questo sistema di evacuazione non necessita di spazzolatura periodica del condotto e porta a un aumento dell'efficienza termica del 4-5%.
Alcuni modelli meno potenti (portata inferiore a 5 l/min), possono fare a meno del sistema di evacuazione dei fumi.
Ah il risparmio! Hai diritto a incentivi solo se lo scaldacqua è integrato in una caldaia mista a condensazione. Infatti, nell'ottica di agevolare una riqualificazione energetica sempre più eco sostenibile, la Legge di Bilancio 2020 ha decretato che non ci saranno più le detrazioni fiscali sull'acquisto e sull'installazione degli scaldabagni.
Le agevolazioni, sottoposte a determinate condizioni, si riferiscono ad interventi di riqualificazione energetica che, se associati all’ECOBONUS, danno diritto alla detrazione fiscale fino al 110% delle spese sostenute. Verifica le leggi in corso al momento dell'acquisto!
Per far sì che lo scaldacqua riscaldi, il gas deve essere "acceso".
In questo caso l'accensione è possibile tramite una fiamma pilota, sempre accesa, il cui principale inconveniente è che aumenta il consumo del 15%, aspetto tutt'altro che trascurabile.
È un sistema di accensione presente nei vecchi modelli di scaldacqua a gas.
Se si tratta di un'accensione piezoelettrica, l'alimentazione è tramite energia elettrica di rete (220V), pila o, più originale, un sistema attivato tramite erogazione dell'acqua.
Se hai una famiglia numerosa e hai bisogno di molta acqua calda (diversi bagni), scegli uno scaldacqua con serbatoio di almeno 150 litri.
Se siete solo 2 o 3 persone e il bisogno d'acqua è limitato (1 bagno), pensa al micro-accumulo.
E affinché tutto funzioni alla perfezione, non trascurare una manutenzione regolare!
Per saperne di più sulla produzione di acqua calda sanitaria, e in particolare sugli scaldacqua elettrici, consulta le guide all'acquisto:
Per la manutenzione e il montaggio di uno scaldacqua elettrico, consulta i nostri tutorial di montaggio e manutenzione:
Come cambiare il gruppo di sicurezza di uno scaldabagno elettrico
Guida alla risoluzione dei problemi dello scaldacqua elettrico
Come riarmare la sicurezza termica di uno scaldacqua elettrico
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Guida scritta da:
Daniele, autodidatta nel bricolage, Emilia Romagna
Mi sono ritrovato nel bricolage una decina di anni fa in occasione dell’acquisto di una casa da restaurare. Dopo aver isolato i sottotetti, rifatto i bagni, la cucina, le camere… ho costruito un edificio annesso, installato un nuovo cancello e la sua entrata e dotato la casa di scaldaacqua solare. Ho gettato una colata di decine di m2 di lastre e fondazioni di cemento e ristrutturato la copertura... posso dire che di materiali e attrezzi, ne so! Le ore passate a cercare informazioni sui forum e nella stampa specializzata per trovare soluzioni ai miei problemi si contano a migliaia…. Allora farvi approfittare delle mie conoscenze in utensili e apparecchi domestici sarà un semplice scambio di esperienze!