Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
Il termosifone fa parte di un impianto di riscaldamento centralizzato in cui la produzione del calore viene assicurata da una caldaia. Ogni radiatore ha quattro ingressi, ossia quattro punti di raccordo, due a destra e due a sinistra:
uno per l'ingresso dell'acqua calda, proveniente dalla caldaia, la mandata;
uno per l'uscita dell'acqua calda raffreddata, acqua che ritorna alla caldaia, il ritorno;
uno per lo spurgo dell'aria, che permette di eliminare l'aria dal circuito di riscaldamento;
uno chiuso da un tappo, previsto per soddisfare le diverse configurazioni dell'impianto.
Attenzione: è importante scegliere con cura il radiatore le cui dimensioni variano per compensare le dispersioni di calore e la cui potenza termica dipende dal volume da riscaldare e dall'isolamento della casa.
In un impianto di riscaldamento centralizzato circola dell'acqua ma l'aria può formarsi nel circuito e alterarne il funzionamento. Quindi, proprio per spurgare il circuito, una delle due aperture situate nella parte superiore del radiatore è riservata all'installazione della valvola di sfiato. La valvola di sfiato ha l'aspetto di un piccolo tappo a vite con un foro per espellere l'aria. Per un funzionamento ottimale, è necessario spurgare periodicamente i radiatori.
La valvola di mandata è montata sull'arrivo dell'acqua calda e permette di regolare la quantità d'acqua calda ossia la potenza. La potenza può essere regolata in due modi:
manualmente, con una valvola classica;
automaticamente, con una valvola termostatica che regola la portata dell'acqua in funzione della temperatura ambiente della stanza.
Un sistema di riscaldamento centrale è composto da una caldaia con una pompa, chiamata anche circolatore, che invia l'acqua ai radiatori (o al riscaldamento a pavimento, a seconda del sistema). Di fatto, i radiatori possono essere più o meno distanti dalla caldaia e l'acqua prende sempre il percorso più breve per circolare. Di conseguenza, i radiatori più vicini alla pompa sono sovralimentati e quelli più lontani sono sottoalimentati. Per compensare questo fenomeno, un dispositivo chiamato detentore collegato sul ritorno del radiatore, ha una vite centrale di regolazione per limitare l'apertura della valvola dei radiatori più vicini e aprire di più quelli più lontani. Questa operazione è chiamata bilanciamento idraulico.
Grazie alle sue proprietà fisiche, l'acqua calda sale e l'acqua fredda scende. È quindi preferibile montare:
la mandata e la valvola di mandata nella parte superiore del termosifone;
il ritorno con il detentore nella parte inferiore del radiatore.
Il detentore può essere montato sul lato della valvola di mandata o sul lato della valvola di spurgo, ma come detto sopra, l'acqua prende sempre il percorso più breve. Immagina, ad esempio, che un radiatore sia molto lungo e che la mandata e il ritorno siano montati sullo stesso lato. Gli elementi del radiatore che sono più lontani riceveranno un po' meno acqua di quelli all'inizio. Pertanto, e per un funzionamento ottimale, è preferibile installare il ritorno nell'angolo opposto della mandata. In questo modo, ogni elemento del radiatore, indipendentemente dalla sua posizione, riceverà la stessa quantità d'acqua.
Il termosifone può essere fissato in tre modi diversi: sulla parete, sul pavimento e su pavimento e soffitto.
La stragrande maggioranza dei radiatori, di solito in alluminio, sono fissati al muro con staffe di fissaggio a cui il radiatore è agganciato.
Poiché i radiatori in ghisa sono generalmente molto pesanti, sono semplicemente appoggiati sul pavimento. Considera che ci sono radiatori in alluminio su supporto che si fissano al pavimento, sono molto bassi, progettati per essere installati di fronte a pareti vetrate e sono particolarmente adatti per le verande.
I radiatori a tutta altezza sono progettati per le stanze con un'alta dispersione di calore e che non possono essere ingombrate da numerosi radiatori sulle pareti. Sono dotati di fissaggi regolabili per l'installazione in locali con soffitti di altezze diverse.
Disimballare il radiatore e controllare il materiale
Montare la valvola termostatica, la valvola di spurgo e il detentore
Prendere le misure e installare il radiatore
Raccordare il radiatore e aprire l'acqua
Disimballa il calorifero facendo attenzione a non danneggiare il pannello frontale.
Individua i vari accessori (staffe di fissaggio, tappi, ecc.) e leggi le istruzioni di montaggio.
Per evitare l'ingresso della polvere i radiatori hanno dei tappi in plastica sui fori, da rimuovere prima del montaggio.
Svita il tappo in plastica del radiatore.
Avvita la valvola sul foro che hai scelto. Di solito non è necessario fare una guarnizione in stoppa o in teflon perché la valvola è adatta ad essere montata sul radiatore e ha già una guarnizione di gomma.
Stringi il raccordo con una chiave inglese fino a comprimere la guarnizione.
Installa la valvola di spurgo sull'altro foro superiore. Come per la valvola termostatica, la valvola di spurgo è provvista di una guarnizione in gomma. Serra la valvola con la chiave inglese fino a comprimere la guarnizione.
Controlla con un cacciavite a taglio che la vite della valvola di spurgo sia ben chiusa (ciò eviterà che l'acqua fuoriesca).
Avvita il tappo nella parte inferiore del termosifone.
Il detentore è in genere costituito da due parti, il detentore stesso e un raccordo a bocchettone che si avvita nel radiatore. Questo raccordo di solito si avvita dall'interno. È quindi necessario utilizzare una chiave di montaggio adatta per avvitarlo.
Inserisci la chiave di montaggio nel raccordo e stringilo fino a comprimere la guarnizione in gomma.
Stringi il detentore sul raccordo avvitato in precedenza.
A seconda del modello di radiatore, potrebbe esserci in dotazione una dima di montaggio. Se così non fosse, sarebbe necessario prendere tutte le misure.
Metti le staffe sul radiatore.
Misura la distanza tra le staffe.
Individua il punto dove installerai il radiatore e la posizione dei tubi (lascia 10-15 cm dal pavimento).
Trasferisci le misure al muro usando un metro e una livella a bolla.
Fora e inserisci i tasselli di fissaggio adatti al supporto.
Avvita le staffe di fissaggio al muro.
Installa il radiatore sulle staffe di fissaggio.
Collega il radiatore ai tubi del riscaldamento e avvita i raccordi di mandata e ritorno con la chiave inglese.
Riempi l'impianto fino a una pressione di circa 2 bar (in base al tipo d'impianto).
Spurga l'aria dalla valvola di spurgo e ripristina la pressione nell'impianto. Quando vedi l'acqua uscire dalla valvola di spurgo significa che non c'è più aria nel radiatore.
Ripristina la pressione di esercizio.
Controlla che non ci siano perdite su tutti i raccordi.
Regola la valvola termostatica.
Verifica che il radiatore si scaldi su tutta la superficie.
Da 1 a 2 ore
1-2 persone
Pinza poligrip
Chiave inglese
Chiave di montaggio per radiatori
Cacciavite a taglio
Trapano a percussione
Tasselli di fissaggio
Livella a bolla
Metro a nastro
Matita
Utensili da idraulico adatti al tipo di impianto (rame, PEX...)
Questa lista non è esaustiva. I dispositivi di protezione individuale vanno adattati ad ogni attività lavorativa.
Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
Elettrotecnico di formazione, ho iniziato lavorando nell’industria dove mi sono occupato di impianti e cablaggio. Quasi subito sono diventato responsabile della gestione degli operai addetti alla manutenzione. Dopo qualche anno, ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato una piccola impresa come elettricista. Ho all’attivo diverse centinaia di cantieri realizzati e il lavoro ben fatto e la soddisfazione dei miei clienti sono le mie priorità. Da circa tre anni sto restaurando e ampliando uno chalet in Trentino, sfruttando la mia esperienza e le mie conoscenze tecniche. Terrazzamenti, interior design, coperture, impianti idraulici, elettricità, tutto… Con mia figlia e mia moglie abbiamo fatto quasi tutto da soli! La mia esperienza mi ha dato la possibilità di apprendere tanti tipi di lavori. Ed ora sono qui per rispondere ai vostri dubbi e per consigliarvi nella scelta degli strumenti giusti.