Guida scritta da:
Jennifer, Tuttofare autodidatta
Ogni paio di guanti protettivi è contrassegnato da un marchio che contiene informazioni relative al suo utilizzo (logo e normativa), la sua taglia (compresa tra 5 e 12) e al fabbricante. I guanti protettivi sono suddivisi in tre categorie a seconda della loro efficacia e del loro tipo di protezione. Una piccola variante: dalla seconda categoria in poi ci sono due diversi livelli di protezione!
In questa categoria ritroviamo i guanti protettivi contro i rischi minori. Rispondono alla normativa EN 420 (sarà sostituita a partire da ottobre 2020 dalla EN ISO 21420) che stabilisce i requisiti di sicurezza, ergonomia, di usabilità e di innocuità - ossia che non sono nocivi. Fanno parte di questa categoria i guanti usa e getta ad uso domestico. La particolarità di questa categoria è che il fabbricante stesso garantisce la conformità alle norme CE. Di conseguenza ci può essere o meno il logo. E anche se è presente, la garanzia non è stata verificata dagli organi competenti.
Per i guanti di categoria II vige sempre la normativa EN 420, ma poiché si tratta di una classe intermedia, troviamo dei tipi di guanto dalle particolarità diverse.
I guanti protettivi contro i rischi meccanici - EN 388;
I guanti protettivi contro il freddo - EN 511;
I guanti protettivi contro i rischi termici, calore e/o fuoco - EN 407.
Per questa categoria più specifica è garantito il controllo degli organi di controllo.
I guanti di categoria III offrono il massimo della protezione :
i guanti protettivi contro i rischi meccanici di questa categoria hanno una migliore resistenza alla penetrazione e alla permeazione di sostanze chimiche; in breve, dei guanti da professionisti;
i guanti protettivi contro i microorganismi - EN 374-2;
i guanti protettivi contro i prodotti chimici - EN 374-3.
Questi guanti sono sempre testati e approvati prima di essere messi in vendita. Sono forniti obbligatoriamente di un manuale di istruzioni.
Ovviamente questa prima lista non è certo esaustiva, ed i guanti devono sempre essere abbinati agli occhiali e una maschera protettiva. Esistono altri guanti protettivi specifici come i guanti da elettricista, i guanti protettivi contro gli effetti delle vibrazioni (che rientrano in diverse categorie in base alla loro efficacia) e tutti i guanti protettivi per uso industriale con delle specifiche protezioni.
Per quanto riguarda i materiali, c'è una vasta scelta e una certa logica da rispettare. Per non dover verificare ogni volta il riferimento dei tuoi guanti, il materiale di cui sono fatti ti può già dare un buon indizio riguardo alla loro utilità. Dei guanti protettivi in cotone non ti daranno alcuna protezione contro una fiamma, così come dei guanti in latex non salveranno le tue dita da un eventuale schiacciamento!
I principali materiali che potresti trovare:
poliuretano, resiste alle abrasioni e agli strappi;
lattice, resiste ai prodotti chimici, ma in caso di allergia opta per un paio di guanti in gomma di nitrile, altrettanto efficaci;
cuoio, resiste ai rischi meccanici e al calore, ma attenzione, non così tanto;
gomma butile, permette di lavorare in tutta sicurezza a contatto degli idrocarburi;
neoprene, resiste al caldo e al freddo e ai prodotti chimici;
Kevlar, resiste ai tagli, al calore e all'impatto di piccoli oggetti;
Nomex, sopporta il calore intenso e protegge da diversi prodotti chimici;
Zetex, offre una buona resistenza contro fiamme e scintille;
gomma Viton, resiste alla maggior parte dei composti organici e degli idrocarburi.
In effetti, ogni paio di guanti protettivi risponde a una normativa, e in questa normativa troviamo diverse protezioni di grado diverso. Per non stare a citarli tutti, ecco una rapida panoramica.
Un guanto che ti protegge dai pericoli meccanici (EN 388) è testato contro diversi rischi classificati da A a D come segue:
A - resistenza all'abrasione;
B - resistenza al taglio;
C - resistenza allo strappo ;
D - resistenza alla perforazione.
Per quanto riguarda i guanti contro i rischi chimici, le lettere corrispondono al prodotto chimico contro i quali sono efficaci:
A – Metanolo;
B – Acetone;
C – Acetonitrile;
D – Diclorometano;
E – Solfuro di carbonio;
F – Toluene;
G – Dietilammina;
H – Tetraidrofurano;
I – Acetato di etile;
J – N-eptano;
K – Idrossido di Sodio 40%
L – Acido Solforico 96%
In base all'uso particolare dei tuoi guanti protettivi, i costruttori hanno cercato di garantirti il massimo comfort.
Se lavori all'aperto in inverno, i tuoi guanti protettivi saranno foderati per tenere le tue mani calde. Se devi tuffare le mani in un liquido bollente o in prodotti chimici, i tuoi guanti ti arriveranno ai gomiti! Esistono anche dei guanti protettivi con dei polsini elastici o delle chiusure velcro per una migliore tenuta.
Se nel tuo lavoro non hai l'abitudine di maneggiare prodotti chimici o non sei esposto ad alte temperature, ricorda che esistono comunque dei guanti protettivi multiuso a protezione media che sono largamente sufficienti per tutti i lavori di bricolage o giardinaggio. I guanti da giardinaggio sono disponibili ad un prezzo molto contenuto e sono realizzati in materiali molto resistenti.
Se scegli invece dei guanti usa e getta, preferisci un confezione con molti pezzi per non doverli acquistare ogni settimana. E se scegli un paio di guanti per fare i tuoi lavoretti quotidiani, ti accorgerai che non esiste garanzia di mesi o anni poiché la loro durata dipende dall'uso che ne fai.
Per lavorare sempre in totale sicurezza equipaggiati dei vari DPI e per sceglierli bene leggi i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide:
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Guida scritta da:
Jennifer, Tuttofare autodidatta
Non ho ricevuto nessuna formazione particolare, ho imparato sul campo quando si è presentata l’occasione. E che soddisfazione poter realizzare da sola i piccoli lavori di casa! Quando ho traslocato, c'era tutto da rifare: dal pavimento al soffitto, dalla cucina al bagno. E così ho imparato a fare tutto e in maniera sempre più professionale. Ora i miei amici mi chiamano quando bisogna tirarsi su le maniche. E si sa, quando si viene coinvolti in qualcosa di bello non si riesce più a smettere. È questa passione che ci fa affrontare le sfide: un’idea in mente e la creazione prende il via con pochi attrezzi. Ma quando si ha una passione la cosa più bella è poterla condividere con gli altri, quindi sarò molto felice se i miei consigli potranno esserti utili!