Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
A ciascun lavoro di pulizia o di manutenzione il suo prodotto. Infatti, l’offerta vastissima del mercato ci propone delle soluzioni per tutte le situazioni. È difficile perciò scegliere. Inoltre, sembra che diversi prodotti contengano tutta una serie di componenti nocive, tossiche e pericolose per l’ambiente e per l’utilizzatore. Presenza di allergenici, di elementi irritanti e/o cancerogeni… la lista degli ingredienti di alcuni prodotti per la casa è lunga e fa paura. Il consiglio numero 1 prima di utilizzare un prodotto è perciò quello di prendere in considerazione queste componenti e di utilizzarlo in maniera adeguata: areazione delle stanze, guanti, occhiali e maschera.
È la traduzione della normativa europea. Quando un prodotto è conforme a questa normativa, presenta sulla sua confezione un logo composto da una “E” in un fiore. Questo marchio garantisce che il prodotto in questione è parzialmente biodegradabile e che genera un impatto trascurabile sugli ambienti acquatici.
È la trascrizione dell’Eco-label UE adattato alla regolamentazione francese. Questo marchio impone praticamente le stesse restrizioni dell’Eco-label. Tuttavia, integra anche un’indicazione di impatto globale del prodotto (includendo il suo utilizzo, ma anche il procedimento di fabbricazione, di condizionamento, ecc.).
Uno dei marchi più restrittivi. Ecocert impone per esempio che il prodotto in questione non contenga delle componenti petrochimiche, che ogni ingrediente provenga da una filiera di agricoltura biologica, che le componenti sintetiche siano il meno presenti possibile, che il procedimento di fabbricazione e di trasformazione rispetti l’ambiente.
È il marchio più restrittivo e quindi il più difficile da ottenere. È attribuito ad una marca e non ad un prodotto in particolare. Per ottenerlo, la marca deve impegnarsi ad utilizzare solo dei prodotti e delle componenti 100% biologiche, a riciclare i propri rifiuti, l’acqua utilizzata e i fumi, così come tutto ciò che fa parte del processo di fabbricazione dei suoi prodotti.
È importante notare che i marchi Ecocert e Nature et Progrès sono presenti solo sui prodotti venduti in generale nei negozi specializzati e negozi bio. Sono completamente assenti nelle corsie della grande distribuzione.
Diversi enti hanno realizzato dei test sui prodotti per la casa. Da questi test si è scoperto che alcuni, non solo hanno un’efficacia relativa, ma che contengono in quantità non trascurabile delle componenti nocive o addirittura tossiche.
Componente | Rischio per la salute |
Benzalconico cloruro | Favorisce lo sviluppo di batteri resistenti |
Acido cloridrico | Irritante e corrosivo |
Acido ossalico | Irritante, corrosivo, rilascio di gas tossici in caso di miscela |
Acido solforico | Irritante, corrosivo, nocivo per gli organismi acquatici |
Alchiletossilato | Irritante, nocivo per gli organismi acquatici |
Benzisothiazolinone | Irritante, allergenico, nocivo per gli organismi acquatici |
Butossietanolo (EGBE) | Irritante, cancerogeno |
Cloruro di ammonio | Irritante, corrosivo, favorisce lo sviluppo di batteri resistenti |
EDTA | Bassa biodegradabilità |
Etanolammina | Irritante e corrosivo |
Etossidiglicole (DEGEE) | Irritante e corrosivo |
Perossido di idrogeno | Irritante, corrosivo, pericoloso in caso di miscela e infiammabile |
Idrossi-isoesil-3-ciclo-esene carbossialdeide | Molto allergenico |
Ipoclorito di sodio | Irritante e corrosivo, rilascio possibile di gas tossici in caso di miscela |
Iodopropynyl Butylcarbamate | Allergenico, irritante e corrosivo, molto nocivo per gli organismi acquatici |
Metaperiodato di sodio | Irritante e corrosivo, nocivo per gli organismi acquatici |
Metilcloroisotiazolinone | Molto allergenico, molto tossico per gli organismi acquatici |
Metilisotiazolinone | Molto allergenico, molto tossico per gli organismi acquatici |
Fenossietanolo | Allergenico e irritante |
Idrossido di sodio | Irritante e corrosivo |
Ovviamente, la soluzione migliore per proteggersi da tali rischi è quella di evitare di utilizzare i prodotti che contengono delle componenti pericolose. Come abbiamo visto nella lista qui sopra, numerosi prodotti per la casa sono soprattutto irritanti e corrosivi. Quando utilizzi questi prodotti, proteggiti le mani con dei guanti. Se puoi, indossa inoltre dei vestiti a maniche lunghe e dei pantaloni lunghi.
Gli schizzi possono colpirti negli occhi. Il modo migliore di proteggersi è di indossare degli occhiali protettivi.
Alcuni prodotti possono inoltre contenere uno o più elementi volatili tossici per le vie respiratorie. In questo caso, è obbligatorio indossare una maschera protettiva e se sei al chiuso, utilizza il prodotto in un locale ventilato e arieggiato.
Tutti i prodotti per la casa devono essere riposti in alto (fuori dalla portata dei bambini), e se possibile, in un mobile chiuso. Se hai dei prodotti diversi, cerca di non riporli nello stesso luogo per motivi di sicurezza.
L’aerosol è la modalità di confezionamento che richiede la precauzione maggiore, sia durante l’utilizzo che per lo stoccaggio. Il fatto di mettere sotto pressione qualsiasiprodotto, lo rende instabile. Un aerosol deve perciò essere riposto lontano da qualsiasi fonte di calore. Durante l’utilizzo, la nebulizzazione può essere anch’essa pericolosa. L’aerosol deve essere spruzzato in un locale arieggiato, ben ventilato e soprattutto lontano da fiamme. La nebulizzazione può provocare delle irritazioni cutanee e delle scottature se entra a contatto con la pelle.
È la forma più comune, ma che rimane comunque pericolosa. Il prodotto deve essere conservato con il tappo chiuso e in posizione verticale. Se possibile, bisogna evitare di riporre insieme una grande quantità di prodotti incompatibili o di sostanze infiammabili.
Una bottiglia, un flacone o ancora, un bidone, che si tratti di un prodotto liquido o gel, può facilmente cadere, capovolgersi, schizzare… Bisogna perciò stare attenti durante l’utilizzo e proteggersi bene con dei dispositivi di sicurezza individuale.
Se il prodotto è volatile e viene utilizzato al chiuso, bisogna arieggiare e ventilare al massimo la stanza. In caso di ingestione, contrariamente a ciò che si pensa, non bisogna far vomitare né dare da bere alla vittima. L’unica cosa da fare è chiamare i servizi di emergenza (pompieri, infermieri, ecc.). La persona deve essere messa in PLS (posizione laterale di sicurezza) se perde i sensi, per ridurre il rischio di soffocamento in caso di vomito. In caso di caso di difficoltà respiratoria, posiziona la vittima in posizione semi-seduta.
Questa forma è generalmente confezionata in tubo o in vasetto. Come per i liquidi e i gel, i prodotti in forma pastosa devono essere riposti chiusi e in posizione verticale. Le precauzioni di utilizzo sono le stesse dei liquidi e dei gel. La forma pastosa non schizza, ma in caso di contatto accidentale con la pelle, bisogna nella maggior parte dei casi sciacquare con acqua abbondante per limitare le scottature e le irritazioni. In caso di ingestione, il procedimento da seguire è lo stesso dei liquidi e dei gel.
Rischio: prodotti che provocano degli effetti negativi sugli organismi acquatici (pesci, crostacei, alghe, altre piante acquatiche…).
Prodotto chimico: lindano (pesticida), tetracloruro di carbonio ecc.
Rischio: Prodotto che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea in piccole quantità, porta alla morte o a delle conseguenze acute o croniche.
Prodotto chimico:metanolo, benzene, fenolo, naftalina, fosforo bianco, solfuro di idrogeno, cianuro di idrogeno a più del 7% ecc.
Rischio: prodotto che in grandi quantità avvelena; irritante per gli occhi, la pelle e/o le vie respiratorie; può provocare delle allergie cutanee (eczema, ecc.); può provocare sonnolenza, vertigini; distrugge l’ozono nell’alta atmosfera.
Prodotto chimico: diclorometano, bicromato di potassio, candeggina diluita, tricloroetilene, trementina, ammoniaca tra il 5 e il 10 % ecc.
Rischio: può provocare o aggravare un incendio o un’esplosione in presenza di prodotti infiammabili.
Prodotto chimico:acido nitrico al 70% e più, perossidi, ossidi di cromo VI, diserbanti (clorato di sodio) ecc.
Rischio: si può infiammare a contatto con una fiamma, una scintilla, dell’elettricità statica, sotto l’effetto del calore, dello strofinamento, a contatto con l’aria o l’acqua; rilascia dei gas infiammabili.
Prodotto chimico: acetone, etanolo, acetilene, etere dietilico, insetticidi ecc.
Rischio: può esplodere a contatto con una fiamma, una scintilla, dell’elettricità statica o sotto l’effetto del calore, di uno shock, di strofinamenti ecc.
Prodotto chimico: nitroglicerina, butano, propano in una certa percentuale di miscela con l’aria, trinitrotoluene (TNT).
Rischio: prodotto corrosivo, può attaccare o distruggere i metalli; corrode la pelle e/o gli occhi in caso di contatto o di schizzi.
Prodotto chimico: acido cloridrico al 25% e più, candeggina concentrata, ammoniaca a più del 10%.
Rischio: può esplodere sotto l’effetto del calore (gas compressi, gas liquefatti, gas disciolti); può causare scottature, ferite legate al freddo (gas liquefatti refrigerati).
Prodotto chimico: ossigeno liquido, azoto liquido.
Rischio: può provocare un tumore; può modificare il DNA, nuocere alla fertilità, nuocere ai feti, alterare il funzionamento di alcuni organi, essere mortale in caso di ingestione/penetrazione nelle vie respiratorie, provocare delle allergie respiratorie (arma ecc.).
Prodotto chimico: formaldeide, fenobarbital, mitomicina, ciclofosfamide, benzopirene ecc.
Il sapone in forma liquida è quello che si trova in tutte le cucine e in tutti i bagni. Spesso confezionato in flacone a pressione, la sua efficacia è abbastanza buona. La schiuma prodotta è generosa e la sua azione relativamente efficace. Tuttavia, contiene spesso dei conservanti a base di alcool che seccano le mani. Inoltre, può contenere dei profumi sintetici, che a lungo andare, possono essere nocivi (allergenici, irritanti, ecc.). Se fai un uso regolare o intensivo di sapone liquido, orientati più che altro verso un sapone bio. La loro efficacia è abbastanza buona e i componenti sono meno nocivi (anche se i conservanti restano a base d’alcool e dunque seccano la pelle).
Questa forma è un po’ piu specifica della forma liquida. Infatti, la maggior parte dei saponi in pasta è destinata al lavaggio dei grassi o della pittura. Il lavaggio si fa senza acqua. Il sapone in pasta è spesso un prodotto biocida, ossia distrugge i germi e i batteri nocivi. In questo caso specifico, il prodotto deve rispondere alla normativa europea. L’ideale è indirizzare la tua scelta verso un sapone in pasta biodegradabile (dal potere biocida limitato) e senza solvente (l’assenza del solvente limita la secchezza della pelle). Il sapone in pasta è spesso confezionato in vasetto.
Il gel è il giusto compromesso tra il liquido e la pasta. Combina perciò i vantaggi e gli svantaggi delle due forme. Il sapone in gel può essere con o senza solvente e avere o meno delle proprietà biocide. Questa forma permette di utilizzare un distributore (cosa impossibile per un sapone in pasta). La maggior parte dei saponi in gel per professionisti (usati in meccanica, pittura, carrozzeria, ecc.) contengono spesso dei solventi, delle microsfere e sono poco biodegradabili.
Il sapone a microsfere è il più efficace. È perfetto per pulire il grasso o la pittura. Si utilizza senza acqua e può essere in forma pastosa o in gel. Le microsfere hanno un’azione abrasiva, cosa che rimuove e stacca dalla pelle tutto lo sporco con facilità. Queste microsfere possono essere sintetiche o naturali. Se contiene un solvente, un utilizzo intensivo secca la pelle. Sempre più spesso si trovano dei saponi a microsfere senza solvente, con microsfere naturali e in parte biodegradabili. Alcuni contengono degli additivi che permettono di ammorbidire la pelle in seguito all’abrasione provocata dalle microsfere.
Solvente organico, utilizzato principalmente per dissolvere le colle, le gomme, le resine, ma anche i grassi e gli oli. Può essere inoltre utilizzato come base per altri solventi (sintetici). L’acetone è molto volatile, e deve perciò essere utilizzato in un luogo arieggiato e ventilato (l’utilizzo di una maschera è tuttavia consigliato).
Anche conosciuto con il nome di cloruro di idrogeno, l’acido cloridrico serve principalmente come anticalcare e disinfettante. È venduto in forma acquosa (liquida), ma bisogna utilizzarlo con attenzione in quanto questa forma è molto volatile (rilascia il cloro) e dunque molto nociva per le vie respiratorie. Allo stesso modo, un contatto con la pelle provoca delle scottature in quanto è corrosivo (si consiglia perciò di indossare maschera e guanti).
Acido di origine organica utilizzato per la decolorazione e il trattamento del legno, ma anche come antiruggine. È inoltre un buon agente sbiancante per il cuoio e i tessuti. Venduto in cristalli (da reidratare con dell’acqua) o già sotto forma liquida, l’acido ossalico è molto tossico (forte irritazione, danni ai reni, mortale in grande quantità).
Chiamato anche vetriolo, è il più potente tra tutti gli acidi. L’idratazione dell’acido solforico rilascia molto calore: viene aggiunto all’acqua (e non il contrario). Fortemente corrosivo, brucia la pelle, i tessuti e diversi materiali organici. Utilizzato nel trattamento dei minerali, nelle batterie delle macchine, nel decapaggio dei metalli, ecc. Molto pericoloso, guanti, occhiali e maschera sono obbligatori.
Composto per il 90% da etanolo, l’alcool denaturato è uno sgrassante molto potente. In misura minore, è anche un buono smacchiante e un disinfettante. Tuttavia, avendo un odore molto forte, il suo utilizzo sarà riservato all’esterno o per il bricolage. È venduto in forma acquosa. Come si può intuire dal suo nome, è molto infiammabile. Si sconsiglia fortemente di utilizzarlo come combustibile (accensione del fuoco, barbecue, ecc.).
L’alcool domestico è in realtà dell’alcool denaturato. Anch’esso è composto per il 90% da etanolo, ma contiene anche un additivo per renderlo inadatto al consumo orale. A differenza dell’alcool denaturato, può essere utilizzato in casa in quanto il suo odore è molto meno forte. Per il resto, possiede le stesse proprietà, può essere spruzzato per disinfettare, pulire e sgrassare un piano di lavoro, i fornelli, ecc.
È un polimero di glucosio, ossia è chimicamente composto da diverse molecole di glucosio. Si presenta generalmente in polvere. I suoi utilizzi sono numerosi, sia in cucina che nella fabbricazione di colle, di prodotti cosmetici, di carta, ecc. Totalmente naturale, può essere utilizzato nell’orto come concime. L’amido può inoltre essere un buon prodotto di manutenzione per i vestiti (miglior tenuta, aiuto per la stiratura, ecc.).
L’ammoniaca è una base debole (il contrario di un acido a livello di pH). Venduta in forma acquosa, l’ammoniaca è molto concentrata e quindi pericolosa. Fortemente irritante, può originare scottature cutanee o respiratorie. Durante l’utilizzo, si consiglia di indossare guanti, vestiti lunghi e maschere. Una buona ventilazione del locale è obbligatoria in caso di utilizzo interno. Tuttavia è un eccellente pulente e disinfettante. È spesso utilizzato per il lavaggio di muri e soffitti, ma anche per rimuovere le macchie di grasso o di sangue dai tessuti.
Nome dato ad una soluzione di ammoniaca e acqua. L’alcalina possiede esattamente le stesse proprietà dell’ammonica, ma è di solito meno concentrata. Ravviva i colori e i tessuti. È un buon pulente, rimuove le macchie di sangue secco, di vino e di sudore.
Prodotti destinati alla manutenzione sanitaria (WC, bagno) o alla manutenzione delle piscine, gli anticalcari si dividono in diverse forme: granuli, liquido, spray o schiuma. Gli anticalcari per la casa servono per lottare contro il tartaro e i residui di calcare provocati dall’acqua. La loro efficacia è relativa in quanto sono spesso privi di acido e per scrostare il calcare, ci vuole un prodotto acido. Gli anticalcari per piscine sono i più potenti, in quanto la quantità di acqua da trattare è considerevole. Un anticalcare efficace contiene una componente acida (cloridrica, solforica, ecc.). In questo caso specifico, bisogna prendere delle precauzioni. Uno spray può provocare delle lesioni oculari o cutanee, un liquido può provocare delle scottature ecc. In ogni caso, arieggia e ventila al massimo se utilizzi il prodotto in un locale chiuso.
Bicarbonato di sodio
È il prodotto tuttofare! In polvere, in soluzione (miscela d’acqua) o in pasta, può servire come assorbente di odori (su dei tessuti per esempio), da pulente (per la cucina, i mobili, il bagno, ecc.) o ancora per lottare contro gli allergeni (sui materiali, divani, tappeti, ecc.). È relativamente economico e può essere utilizzato come dentifricio o anche shampoo. Di origine naturale, è completamente biodegradabile, non inquinante e non tossico.
Come si può intuire dal nome, questa polvere proviene dalle cave di gesso della regione parigina. In soluzione, essa è perfetta per la pulizia e il rinnovamento dei metalli come l’inox, il rame, lo stagno o ancore l’ottone. Abbinata a dell’aceto bianco, permette inoltre di rimuovere le macchie difficili o di pulire vetri o specchi. È 100% naturale e quindi poco inquinante.
Mallo di noce
È un pigmento naturale proveniente dal guscio della noce. Spesso, il mallo di noce serve come tintura di colore scuro. Miscelato con dell’acqua colorerà i tessuti, e combinato con dell’olio di lino, potrà ravvivare o tinteggiare i mobili di legno. Di origine naturale, il mallo di noce non è né nocivo né tossico. Quando viene mescolato all’acqua, la tinta ottenuta è indelebile; quando è abbinato all’olio, la tinta si può rimuovere con uno sgrassante classico.
Per definizione, lo sgrassante è un prodotto destinato a rimuovere gli oli, i grassi da qualsiasi materiale.
Di composizione naturale o sintetica, questo tipo di sgrassante è spesso combinato ad un solvente e/o un disinfettante. Il più naturale e meno nocivo tra gli sgrassanti alimentari è l’aceto bianco (anche il bicarbonato di sodio è una buona soluzione).
Sgrassante non alimentare
Per la maggior parte sintetico, è molto più potente di uno sgrassante alimentare. Anche in questo caso, l’aceto bianco o una soluzione a base di sapone, sono una buona alternativa naturale.
Con un pH molto altro (tra i 10 e 12), e spesso abbinati ad un detergente, gli sgrassanti meccanici più efficaci sono quelli sintetici. Sono dei prodotti irritanti che richiedono perciò alcune precauzioni di utilizzo.
Detartrante
Ciò che di solito chiamiamo tartaro è una sostanza minerale, biancastra, è composta principalmente da calcare. Chimicamente parlando il calcare è basico. Ci vuole perciò un detartrante a base acida per dissolverlo e eliminarlo. Un acido molto efficace per lottare contro il tartaro è il cloruro di idrogeno (acido cloridrico). Tuttavia, è relativamente nocivo, irritante e corrosivo. Una buona alternativa 100% naturale è l’aceto bianco.
Prodotto composto da una miscela di idrocarburi. Serve a diluire e a preparare le pitture gliceroftaliche o acriliche, scrostare le superfici, pulire gli attrezzi, ecc. È inoltre molto efficace per pulire i segni e le macchie di catrame. L’odore è molto forte (maschera consigliata), e la sua composizione è molto tossica (da maneggiare con attenzione e con guanti e occhiali). Inoltre è molto infiammabile. In generale è un prodotto inquinante per l’ambiente.
Dissolvente
Come si intuisce dal nome, un dissolvente è un prodotto che discioglie e rimette in soluzione un composto più o meno solido. A seconda della sua composizione, un dissolvente sarà più o meno potente. I più efficaci sono i dissolventi a base di acetone, di essenza di trementina o di alcool. I dissolventi detti “dolci” sono spesso dei prodotti cosmetici (per rimuovere lo smalto dalle unghie). Molto volatili, i dissolventi generalmente seccano e sono nocivi per le vie respiratorie.
L’acqua demineralizzata è un’acqua che non contiene alcuno ione; in altre parole, è un’acqua chimicamente pura, senza minerali. Serve principalmente in tutti i dispositivi che riscaldano l’acqua e utilizzano il vapore (nei ferri da stiro, le stazioni di lavaggio, i pulitori a vapore, ecc.). Infatti, la temperatura fa evaporare l’acqua, creando così del vapore. Se l’acqua contiene dei minerali, questi saranno complessi e formeranno dei depositi che potranno intasare un dispositivo. L’acqua demineralizzata riscaldata e trasformata in vapore non crea alcun deposito. Per ottenere dell’acqua demineralizzata, è sufficiente riscaldare l’acqua e condensare il vapore generato.
Candeggina
Soluzione liquida ossidante molto conosciuta. Confezionata in tetrapak o in bottiglia in forma liquida, la candeggina può inoltre essere in forma solida in pastiglie. La candeggina è un disinfettante, ma anche un decolorante. Composta in parte da cloro, può essere utilizzato per il trattamento dell’acqua delle piscine. Il suo pH è molto basico, a seconda della sua concentrazione di cloro (oscilla tra i 10 e 12). Attenzione tuttavia durante l’utilizzo, in quanto la candeggina è molto tossica (ingestione) e corrosiva. Qualsiasi contatto con la pelle o le mucose provoca delle scottature. Allo stesso modo, essendo in parte volatile, la sua inalazione è molto pericolosa per le vie respiratorie.
Miscela di idrocarburi proveniente dalla distillazione del petrolio grezzo (etero di petrolio). L’essenza C è ottenuta da una distillazione che oscilla tra i 70 e i 100°C. Permette di pulire a secco, di sgrassare efficacemente i metalli e di rimuovere le macchie di grasso dai tessuti. Tuttavia, i suoi vapori sono relativamente tossici e come tutti i tipi di essenze è molto irritante ed estremamente infiammabile. L’essenza C è mortale in caso di ingestione e molto inquinante per l’ambiente.
Come l’essenza C, l’essenza F si ottiene dalla distillazione del petrolio. Anch’essa è un etero di petrolio composto da una miscela di idrocarburi. Al contrario, la distillazione è realizzata ad una temperatura che va dai 95 ai 170°C. I suoi impieghi sono diversi: per esempio pulisce i residui adesivi e le macchie di grasso dai tessuti. Meno volatile dell’essenza C, i suoi vapori non sono però meno tossici. È un po’ meno irritante dell’essenza C, ma sempre infiammabile. Come l’essenza di tipo C, essa è mortale in caso di ingestione ed è molto inquinante.
Prodotta principalmente da una miscela di alcool e di acido, l’essenza di trementina è un solvente potente per i grassi, gli oli o le cere. Essa è inoltre molto efficace per il trattamento del pellame (in particolare contro le muffe) e per la pulizia degli schermi (tablet, smartphone, schermi piatti). Il suo odore è molto caratteristico e deve essere utilizzata in un luogo arieggiato e ventilato. Poco tossica, essa rimane molto irritante in caso di contatto con la pelle, gli occhi o le mucose.
L’olio di lino prende il suo nome dai semi di lino che, una volta pressati, producono quest’olio composto da polimeri acidi. Si tratta di un olio vegetale. I suoi utilizzi sono diversi, ma è essenzialmente utilizzato per il trattamento del legno (protezione contro l’umidità, i fughi, le muffe, gli insetti). L’olio di lino può essere trovato nella composizione di alcuni indurenti, mastici o di alcune pitture. Di colore giallo, non è inquinante e poco tossico (solo in grandi quantità). Attenzione tuttavia al contatto con l’aria, in quanto tutti gli acidi che lo compongono possono provocare una combustione spontanea (come l’utilizzo di un panno in cotone ad una certa temperatura, ecc.).
Il suo vero nome chimico è “idrossido di sodio” ed è la forma acquosa della soda solida (cristalli di soda). Molto basica, il suo pH oscilla tra i 10 e 12 a seconda della sua concentrazione. La liscivia di soda è molto utilizzata per la regolazione e il controllo dell’acidità di un ambiente alcalino. È inoltre un buono sturatore per condutture, o ancora, un buon prodotto di pulizia. Tuttavia bisogna assolutamente evitare qualsiasi contatto con la pelle, gli occhi e le mucose. È importante sapere che la liscivia di soda è più corrosiva della soda pura.
Prodotto creato nel 1902 da Raoul de Saint-Marc. Composta da un sapone di resina di pino, questa polvere pulente viene utilizzata in soluzione (nell’acqua). È di origine naturale. Serve principalmente per la pulizia delle superfici della casa, dei sanitari, dei pavimenti, degli elementi da cucina, ecc. Un’alternativa chiamata Ossidrina Saint-Marc è un composto più potente, destinato al decapaggio delle pitture, al lavaggio dei soffitti e dei muri, ecc. Irritante, si trova in polvere o in soluzione. Bisogna evitare il contatto con gli occhi e le mucose.
Prodotto creato nel 1911, proprietà del gruppo Henkel. È un antiossidante destinato alla manutenzione dei metalli. Dà loro lucentezza e ne rallenta l’ossidazione. Si divide in due sotto prodotti distinti.
Da utilizzare sul rame, sull’ottone, sulla ceramica, sullo zinco, sul bronzo e l’alluminio.
Da utilizzare sull’argento, sul cromo, sull’inox, sullo stagno, sul nickel e sull’acciaio. Il Miror deve essere utilizzato in un locale arieggiato e ventilato. Bisogna evitare, se possibile, qualsiasi contatto con la pelle e con gli occhi.
Polvere pulente da usare in soluzione acquosa. L’ossidrina è essenzialmente composta da soda e carbonato di sodio. Principalmente destinata alle pulizie difficili, ai lavaggi dei muri e dei soffitti, ai pavimenti molto macchiati o vecchi, ecc. Come la liscivia di soda, l’ossidrina è molto corrosiva e si deve essere utilizzata con precauzione (guanti). Bisogna inoltre evitare il contatto con gli occhi, la pelle e le mucose.
È la marca più conosciuta di sapone professionale. Si divide in diversi tipi di sapone:
Sapone in pasta;
Sapone in pasta senza solvente;
Sapone in pasta a microsfere (con o senza solvente).
Specifico per i lavori di meccanica, di manutenzione o di costruzione, questi saponi sono ideali per rimuovere e pulire i grassi, gli oli e lo sporco in generale. Spesso biocidi, sono conformi alla normativa europea.
Anche conosciuto come kerdane. Il termine dearomatizzato traduce l’assenza di benzene. Prodotto dai distillati di petrolio, serve essenzialmente per pulire e sgrassare le parti meccaniche e come combustibile per le lampade a petrolio. In misura minore, è inoltre utilizzato per rinnovare o manutenere delle parti metalliche cromate ecc. È spesso utilizzato dai ciclisti e i motociclisti per la manutenzione delle catene di trasmissione. Molto infiammabile, deve essere maneggiato con attenzione. Come per ogni derivato del petrolio, si consiglia di indossare dei guanti.
Anche chiamata “pietra bianca”, “pietra di argilla bianca” o “pietra d’argento”. È uno smacchiante e un pulente multiuso di origine naturale. Serve per esempio per il lavaggio dei fornelli, per ravvivare le giunture delle piastrelle e smacchiare il pellame. La pietra d’argilla non è pericolosa, né per l’utilizzatore, né per l’ambiente.
È il prodotto naturale più conosciuto. Senza solventi, coloranti e biodegradabile, non è né nocivo né tossico e non nuoce all’ambiente. Il sapone nero, puro o in soluzione, permette di pulire quasi tutto in casa, che siano la cucina, i sanitari, i pavimenti, ecc. È inoltre un buono sgrassante (per il forno, la cucina, i fornelli, ecc.). Ciliegina sulla torta, il sapone nero all’olio di oliva è economico.
Naturale e battericida, il sapone di Marsiglia serve sia all’igiene del corpo (in forma solida) che alla manutenzione della casa. Prodotto potente, può inoltre servire a lavare il bucato. Il vero sapone di Marsiglia è composto esclusivamente da oli vegetali (olio d’oliva, di palma, ecc.). Fai attenzione alla provenienza del prodotto, in quanto la maggior parte dei saponi a basso prezzo che si trovano sul mercato non sono veri saponi di Marsiglia. Il vero sapone di Marsiglia proviene da una delle tre saponiere ancora attive: Sérail, Fer à Cheval, e Marius Fabre.
Il siccativo è un composto disidratante. Il suo ruolo è quello di accelerare l’asciugatura o l’indurimento (di un olio, una pittura, ecc.). È utilizzato principalmente per accelerare l’asciugatura dell’olio di lino nelle operazioni di trattamento del legno. Il siccativo è inoltre utilizzato frequentemente per l’asciugatura delle pitture grasse e delle vernici. Molti siccativi sono dei composti metallici solubili (come il cobalto e il piombo). Questo prodotto è perciò relativamente tossico per l’organismo e per l’ambiente.
Per definizione, il solvente è un prodotto destinato a dissolvere e/o diluire un composto o un insieme di composti. Il solvente può dunque essere uno sgrassante (per la pulizia e la manutenzione) o un diluente (per le pitture). Esistono diversi tipi di solventi:
I solventi idrocarbonati (come il benzene);
I solventi ossigenati (come gli alcool);
I solventi alogenati (come gli idrocarburi).
Bisogna notare che l’acqua è il solvente più diffuso (e il meno pericoloso).
È l’ingrediente di base della liscivia di soda (forma acquosa). Il suo nome chimico è idrossido di sodio. È un elemento fortemente basico, con un ph compreso tra 10 e 12 a seconda della sua concentrazione. La soda (in qualsiasi forma) è molto pericolosa (soprattutto quando è mescolata con l’acqua).
La terra diatomacea prende il suo nome dalla diatomite, composta da resti fossilizzati di diatomiti (piccole alghe marine). Si utilizza per il suo potere insetticida. In casa, la terra diatomacea è molto efficace conto le cimici da letto, gli scarafaggi o le pulci. In giardino, la terra diatomacea serve a lottare contro gli acidi, i bruchi, ecc. Completamente naturale, e relativamente economica, è una buona alternativa agli insetticidi chimici.
La montmorillonite deve il suo nome ad un comune del Gard. Composta esclusivamente da argilla, la montmorillonite è completamente naturale e senza rischi per la salute e per l’ambiente. Le sue proprietà sono essenzialmente assorbenti. Permette perciò di pulire e di smacchiare i tessuti (come la pelle, il cotone, ecc.), i pavimenti (soprattutto con macchie di grasso), i muri e anche il legno. La montmorillonite si presenta in polvere.
Indispensabile. L’aceto bianco può servire a tutto. Pulire, sgrassare, deodorizzare ecc. Abbinato a del bicarbonato di sodio, è un prodotto che pulisce e disinfetta tutta la casa. Aggiungi qualche goccia di olio essenziale, un po’ di sapone nero, e otterrai un prodotto per pulire i pavimenti. Le possibilità sono numerose. Naturalmente acido, non esiste prodotto più biodegradabile e innocuo per la salute e per l’ambiente.
Prodotta dalla distillazione del petrolio, l’acquaragia è una miscela di idrocarburi. È un diluente molto diffuso. Utilizzato spesso come solvente per le pitture, può sgrassare i metalli e i tessuti. In misura minore, può essere utilizzato per la pulizia a secco dei materiali idrofobi (che non sopportano l’acqua). L’Acquaragia è relativamente tossica ed irritante. È inoltre infiammabile ed inquinante per l’ambiente.
Di solito in cotone e non peloso, lo straccio resta l’accessorio numero 1 per l’applicazione di un qualsiasi prodotto. Lo straccio permette di applicare un prodotto sotto forma di pasta o di liquido. Il vantaggio del cotone è che è molto assorbente. Uno straccio di cotone, permette di impregnare facilmente un prodotto e di conservarlo per un certo periodo di tempo. Il cotone è inoltre resistente. Gli altri materiali come il poliestere sono da evitare in quanto, a seconda del prodotto utilizzato, si possono sciogliere o dilatare.
La microfibra è un materiale nuovo. Il suo principio è basato sulla sottigliezza dei fili che lo costituiscono. Il tessuto ottenuto dispone perciò di pori microscopici, cosa che comporta diversi vantaggi, come per esempio un elevato potere assorbente e una buona capacità di ritenzione (soprattutto degli oli e dei grassi). Per sciacquarlo non necessita di tanta acqua, e si asciuga rapidamente. La sua sottigliezza è tale che un panno di microfibra può anche intrappolare i batteri. Nella maggior parte dei casi, la pulizia si effettua senza applicare alcun prodotto: la microfibra è sufficiente.
Le salviette umidificate sono in voga da qualche anno. Pratiche, sono pre-impregnate di prodotti diversi e vari (disinfettanti, pulenti o sgrassanti, lavavetri, ecc.). Le salviette umidificate non hanno bisogno di acqua (e permettono perciò un risparmio). Tuttavia, gli svantaggi sono numerosi: aumento del volume dei rifiuti, scarsa biodegradabilità, prezzo… Il loro utilizzo non può essere costante.
Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
Elettrotecnico di formazione, ho iniziato lavorando nell’industria dove mi sono occupato di impianti e cablaggio. Quasi subito sono diventato responsabile della gestione degli operai addetti alla manutenzione. Dopo qualche anno, ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato una piccola impresa come elettricista. Ho all’attivo diverse centinaia di cantieri realizzati e il lavoro ben fatto e la soddisfazione dei miei clienti sono le mie priorità. Da circa tre anni sto restaurando e ampliando uno chalet in Trentino, sfruttando la mia esperienza e le mie conoscenze tecniche. Terrazzamenti, interior design, coperture, impianti idraulici, elettricità, tutto… Con mia figlia e mia moglie abbiamo fatto quasi tutto da soli! La mia esperienza mi ha dato la possibilità di apprendere tanti tipi di lavori. Ed ora sono qui per rispondere ai vostri dubbi e per consigliarvi nella scelta degli strumenti giusti.