Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Un estintore permette di circoscrivere rapidamente un incendio prima che si propaghi. Affinché la combustione avvenga, i tre elementi del triangolo del fuoco devono essere presenti allo stesso tempo:
il comburente cioè l'ossigeno contenuto nell'aria;
il combustibile costituito da ciò che brucia;
la fonte d'innesco: cioè la sorgente o energia che attiva la reazione di combustione e apporta calore al sistema.
Un estintore è per definizione un dispositivo di primo intervento. Può agire sui vari tipi di incendi ed è disponibile in diversi volumi e forme, tra le quali la più comune è quella a bombola. Dotarsi di un estintore significa soprattutto essere responsabili e consapevoli dei pericoli. Pochi secondi possono essere sufficienti per contenere un incendio, e pochi minuti senza intervento possono causare una catastrofe che può danneggiare beni e persone. Il 75% degli interventi con un estintore su un incendio incipiente hanno successo.
Secondo la norma UNI EN 2:2005 i fuochi sono raggruppati in cinque classi in base ai loro combustibili e gli estintori utilizzati per controllarli sono contrassegnati dalla lettera della classe per i quali sono efficaci (ad esempio estintore ABC, estintore D ecc.).
CLASSE DI FUOCO / AGENTE DI ESTINZIONE | Classe A | Classe B | Classe C | Classe D | Classe F | Apparecchi elettrici |
Acqua | X | |||||
Schiuma | X | X | X | |||
Polvere | X | X | X | |||
CO₂ | X | X | ||||
Polvere speciale | X |
Si tratta di fuochi generati dalla combustione di materiali solidi (come legno, materiali compositi, carta, cartone, tessuti e plastica) con formazione di braci.
Estintore ad acqua (da preferire)
Estintore a polvere
Estintore a schiuma
La classe B include incendi generati dalla combustione di liquidi e solidi liquefacibili. Si tratta di incendi generati da idrocarburi, oli, solventi e qualsiasi plastica che può liquefarsi sotto forma di gocce.
CO₂
Estintore a polvere (da preferire)
Estintore a schiuma (da preferire)
Si tratta di fuochi generati da combustibili gassosi. Per l'estinzione di questo tipo di incendio è necessario interrompere l'alimentazione - valvola o rubinetto di arresto.
Estintore a polvere
Si tratta di fuochi generati da metalli combustibili (potassio, magnesio, zinco, zirconio, titanio, ecc.). Anche la limatura di ferro e il sodio sono compresi in questa categoria. Naturalmente, l'acqua è vietata.
Estintore a polvere speciale
Si tratta di fuochi generati dai grassi di cottura come olio da cucina e grassi vegetali o animali. Gli estinguenti per questo tipo di incendi devono spegnere per azione chimica.
Estintore a polvere (B, C)
Estintore a polvere speciale
Estintore a schiuma
La classe E designava i fuochi di origine elettrica. A causa del pericolo di elettrocuzione che rappresentano, l'intervento su questo tipo di incendi dovrebbe essere affidato ai professionisti del fuoco e ad altri specialisti.
Estintore a CO₂
Come si può immaginare, se gli incendi sono raggruppati per classe, la scelta di un estintore è fatta in funzione del tipo di incendio su cui deve intervenire. Se scegli l'agente estinguente sbagliato, le reazioni possono essere pericolose e metterti in pericolo.
Non dotarti di un estintore di classe A per circoscrivere un incendio di classe D!
L'acqua è il mezzo di spegnimento più noto. Agisce fondamentalmente per raffreddamento ma i vapori di evaporazione prodotti dalla combustione hanno sul fuoco anche un effetto di soffocamento. Non può essere utilizzata sugli incendi di liquidi (idrocarburi ecc.) in quanto questi, più leggeri, galleggerebbero sull'acqua, portando il combustibile a contatto con l'ossigeno comburente e scatenando il pericoloso fenomeno del boilover. Ovviamente non può essere usate neppure sulle apparecchiature elettriche.
L'agente di estinzione è l'acqua addizionata con agenti schiumogeni. Agisce per soffocamento ed è particolarmente efficace sui fuochi di classe B (idrocarburi) perché la schiuma leggera isola gli idrocarburi dal contatto con l'aria comburente. Essendo a base di acqua non può essere usata per metalli o apparecchiature elettriche.
Per la sua efficacia è l'estinguente più diffuso. La cosiddetta polvere polivalente (o polvere ABC) agisce per soffocamento ed è in grado di spegnere qualsiasi tipo di fuoco. Tuttavia, poiché lascia residui notevolmente imbrattanti, non ne è consigliato l'utilizzo sulle apparecchiature elettriche.
È conservata in recipienti a pressione allo stato liquido. Agisce principalmente per raffreddamento in quanto l'anidride carbonica, a contatto con l'aria, si trasforma nella cosiddetta neve carbonica che porta ad un rapido abbassamento della temperatura (-78°C) e ad una forte sottrazione di ossigeno. In questo modo il fuoco viene spento molto rapidamente e senza lasciare residui perché i cristalli di neve carbonica sublimano in breve tempo. Non ha efficacia sui fuochi di classe A ed è fortemente controindicata su fuochi di classe D per il rischio di esplosioni o reazioni violente e su apparecchiature che risentano dello shock termico. Richiede qualche precauzione durante l'uso per evitare di rimanere asfissiati a causa della mancanza di ossigeno.
Si tratta in genere di cloruro di sodio, efficace sui fuochi generati da metalli di classe D (sodio, magnesio, alluminio, ecc.). Soffoca il fuoco fondendo e formando una crosta impermeabile all'aria.
La scelta dell'estintore si basa su diversi aspetti.
La natura del materiale o dei materiali che possono prendere fuoco, cioè la classe o le classi di incendio su cui si può potenzialmente intervenire con l'estintore.
Il volume dell'estintore, espresso in chilogrammi (kg) o litri (l), quantifica la quantità di combustibile su cui l'estintore è efficace. Il volume è indicato sull'etichetta dell'estintore dal numero che precede la lettera identificativa della classe di fuoco. Esempio: 8 A 70 B 25 F significa che l'estintore è valutato per estinguere 8 kg di materiale solido (classe A), 70 l di liquido (classe B) e 25 l di coadiuvanti di cottura (classe F).
Il peso dell'estintore è un criterio di scelta perché non ha senso avere un estintore che non si può maneggiare. A parità di volume, è meglio avere due estintori se il peso di un estintore unico è un problema.
Il rispetto delle normative vigenti è importante per la sicurezza. Tra le norme principali antincendio ci sono:
D.Lgs 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza);
DM 10 marzo 1998 (Criteri generali di sicurezza antincendio sui luoghi di lavoro);
DM 3 agosto 2015 (Testo unico di prevenzione incendi).
In particolare, le norme e le norme tecniche che riguardano gli estintori sono:
DM 7 gennaio 2005 (Classificazione e omologazione degli estintori portatili);
DM 6 marzo 1992 (Classificazione e omologazione degli estintori carrellati);
UNI 9994-1:2013 (Controllo iniziale e manutenzione degli estintori);
UNI EN 2:2005 (Classificazione dei fuochi);
UNI EN 3-7:2008 (Estintori portatili);
UNI EN 1866:2008-2013 (Estintori carrellati).
Gli estintori più comuni sono di tipo ABC, il che implica che possono essere usati su incendi di classe A, B e C; molto spesso sono estintori a polvere. Se pensi di dotarti di un solo estintore, questo è quello giusto.
Gli estintori a CO₂ (hanno una forma a imbuto all'estremità della manichetta) funzionano su fuochi di classe B, il che li rende adatti a spegnere incendi di liquidi come quelli che si possono trovare in cucina (olio ecc.). Sono conosciuti anche come estintori a neve carbonica o a ghiaccio secco.
Gli estintori ad acqua polverizzata con additivo forniscono un migliore isolamento tra il combustibile e l'ossidante. Conosciuti anche come estintori a schiuma, sono adatti ai fuochi di classe A e di classe B.
Un flessibile o manichetta rendono l'estintore più maneggevole.
Un estintore necessita di un'ispezione visiva regolare per verificare diversi aspetti:
Il buono stato del flessibile: controlla che non sia diventato poroso e che sia correttamente fissato.
L'impostazione corretta della pressione: verifica che l'ago del manometro sia sul verde.
L'assenza di corrosione sul meccanismo della leva di azionamento: il meccanismo si trova dove si toglie la spina di sicurezza per azionare il dispositivo.
Nessuna danno da perdita sull'estintore: controllo visivo e del peso.
L'estintore è ancora sigillato: il sigillo indica che non è stato usato.
L'estintore è accessibile: qualsiasi estintore non visibile o inaccessibile è inutile.
Le norme, le istruzioni per l'uso e la verifica e i dati dei test sono visibili.
In considerazione del basso prezzo e del servizio reso, è assolutamente consigliabile dotarsi di un estintore. Verificare che sia in buono stato di funzionamento è altrettanto indispensabile. Una manutenzione approfondita o l'eventuale sostituzione deve essere effettuata secondo i tempi previsti dalla normativa per ogni tipo di estintore.
Se sostituisci il tuo estintore, simulare un incendio in totale sicurezza e circoscriverlo con l'estintore può essere una buona esperienza per essere pronti a utilizzarlo in una situazione di necessità reale, ma fai questa prova in totale sicurezza! Un rilevatore di fumo, di gas, ecc. forniscono un ottimo contributo alla sicurezza.
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Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!