Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
La posizione e l'esposizione dell'orto devono essere scelte con cura, poiché non sarà più possibile modificarle.
Il luogo ideale ha le seguenti caratteristiche:
Si trova a poca distanza dalla casa per facilitare la manutenzione.
Si trova in prossimità di una fonte di irrigazione, che può essere la rete idrica pubblica, un pozzo, una fonte, uno stagno, ecc.
Si trova in un terreno orizzontale e pianeggiante. Se il terreno ha una leggera pendenza, la migliore esposizione è verso sud, ma se la pendenza è troppo ripida, sarebbe preferibile realizzare l'orto su terrazzamenti. I fondivalle sono sconsigliati perché spesso in primavera il clima è rigido.
Non è circondato da alberi o edifici che fanno ombra. Il lato a sud in particolare deve essere libero. Inoltre, le radici degli alberi che arrivare lontano per approvvigionarsi di acqua e nutrimento potrebbero entrare in competizione con quelle degli ortaggi.
Si trova al riparo dai venti.
Il lato a nord è riparato da un muro o una siepe alta.
Potrebbe essere utile, ma non indispensabile, avere un recinto per evitare l'intromissione di animali domestici o selvatici.
Che tu sia l'affittuario o il proprietario dell'abitazione in cui vivi, avere a disposizione un lotto di terra adatto a realizzare un orto è una grande fortuna. Un orto da 150 m² è sufficiente per produrre ortaggi per una famiglia di 4 persone.
Se il terreno non è favorevole perché roccioso, troppo calcareo o con troppi sassi, puoi allestire una struttura a riquadri da riempire con terra e terriccio adatti. La coltivazione sarà più intensiva rispetto a un orto classico: infatti, 5 o 6 riquadri da 1,20 m di lato producono più ortaggi rispetto alla stessa superficie di terreno.
Affittare un appezzamento di terreno o un orto è un'altra strada possibile. Gli affitti sono molto variabili, da regione a regione e a seconda della prossimità rispetto alle aree urbane. In linea di massima puoi considerare circa 50 euro al mese per un orto di medie dimensioni di circa 150 m².
Il contratto di locazione deve includere:
le coordinate catastali e la superficie;
l'importo dell'affitto;
le condizioni di risoluzione del contratto;
una planimetria dell'appezzamento.
Alcuni proprietari chiedono soltanto degli ortaggi in cambio, mentre altri dei piccoli lavori come la manutenzione del prato. Ci sono, infatti, molti proprietari che possiedono un piccolo appezzamento di terreno che non lavorano, per vari motivi e d'altra parte, alcune persone sono disposte a lavorare l'orto ma non hanno terreni. Molti siti web mettono in contatto queste persone tra loro, basta digitare delle parole chiave su un motore di ricerca...
Gli orti familiari, o orti domestici, si sono diffusi a partire dalla fine del XIX secolo e sono degli appezzamenti comunali messi a disposizione da alcune amministrazioni locali agli abitanti. Spesso si tratta di terreni destinati in passato a migliorare le condizioni di vita degli operai, poiché consentivano loro di provvedere al sostentamento degli ortaggi in modo autonomo.
Diversamente dagli orti condivisi, come quelli citati in seguito, questi orti sono ben suddivisi in quanto ogni abitante si vede assegnare un pezzo di terra. Ciononostante, essendo spesso confinanti contribuiscono anche a stringere dei legami sociali nelle aree urbanizzate.
Definito anche orto comunitario, orto associativo o orto collettivo, consiste in un orto che viene coltivato e gestito in modo collettivo dagli abitanti di un paese in una località rurale o di un quartiere in un'area urbana. Le persone che coltivano l'orto sono riunite in un'associazione e si occupano anche della gestione.
Non è indispensabile avere delle competenze agrarie poiché, prima di tutto, si tratta di un'occasione di scambio e condivisione; la tecnica di coltivazione dell'orto si apprende in seguito. Per trovare un orto condiviso, informati presso le amministrazioni locali o sul web.
L'acqua migliore per irrigare l'orto è quella piovana, di un laghetto o di un corso d'acqua. Anche l'acqua dei pozzi va bene, purché venga lasciata diverse ore a temperatura ambiente. Per comodità, spesso si usa l'acqua della rete idrica. L'impiego di un annaffiatoio è la sistema migliore per irrigare l'orto: il collo per le piante, la rosetta fine per i semi e le piante giovani, la rosetta normale per tutte le altre colture.
Nulla ti impedisce di riporre gli attrezzi da giardinaggio in un garage, un fienile, una cantina; tuttavia, bisogna ammettere che una casetta da giardino posizionata in un angolo è molto utile. Esistono molti modelli di capanni, in legno, in metallo, in resina, e di tutte le dimensioni, da 2 m² ad oltre 20 m².
La casetta in legno ha un aspetto più naturale, ma durerà forse un tempo minore e richiederà più manutenzione rispetto ai modelli in metallo o in resina. Una casetta da giardino di soli 2 m² è sufficiente a contenere i pochi attrezzi indispensabili per l'orto, mentre nei modelli più spaziosi potrai riporre il tosaerba, il motocoltivatore o una bicicletta. Chiaramente tutto dipende dalla superficie del giardino, dall'attrezzatura e dal budget.
Attrezzi per l'orto | Utilizzo | Consigli per la scelta |
Vanga | Rivoltare la terra. Scavare un solco o una buca. Definire i bordi. | Verificare lo spessore del metallo. Lunghezza della lama: almeno 25 cm. |
Forca | Triturare le zolle. Dissodare la terra. | In ferro battuto con denti rotondi e spessi. |
Rastrello | Sminuzzare la terra. Affinare il terreno prima della semina. Raccogliere detriti e sassi. Livellare la superficie. Ricoprire i semi. Compattare i semi. | Manico lungo almeno 1,50 metri. |
Vanga forca, grelinette o bio-forca | Lavorare il terreno in profondità, senza rivoltarlo e senza faticare | Modello a 4 o 5 denti. |
Sarchiatore | Eliminare le erbacce Rompere la crosta del terreno Rincalzare la terra attorno agli ortaggi | In ferro battuto in un unico pezzo, non rivettato. Manico da almeno 1,30 m. |
Sarchiello | Tracciare dei solchi per la semina lineare. | In ferro battuto in un unico pezzo, non rivettato. |
Zappa | Sarchiare le erbacce grandi. Dissodare il terreno. Scavare le buche per la piantagione. Rincalzare (patate e fave). | In ferro battuto in un unico pezzo, non rivettato. |
Piantatoio | Piantare insalata, cavoli, ecc. | |
Trapiantatoio | Dissotterrare le piante giovani, trapiantare. | In ferro battuto, non in lamiera. |
Forbici da potatura | Tagliare steli e rovi. Tagliare i piccoli frutti. | Modello a lama semplice, non a incudine. Dimensioni adatte alla mano. |
Annaffiatoio | Irrigare le colture. | In plastica: economico. In metallo: resistente. |
La preparazione del terreno dell'orto è una tappa essenziale per la buona riuscita delle coltivazioni. L'obiettivo è ottenere un terreno soffice e permeabile che facilita la germinazione dei semi e la penetrazione delle radici, e consente inoltre di eliminare dal suolo sassi e radici.
Prima di lavorare la terra, occorre diserbare il terreno togliendo tutte le piante che crescono e tutti i residui vegetali. Per esempio potresti usare il sarchiatore o la zappa per tagliare gli steli delle erbe rase al suolo. Per lavorare il terreno in modo classico, occorre poi eseguire tre operazioni.
Primo lavoro tradizionale del terreno, la vangatura consiste nel rivoltare la terra per una profondità di circa 25 cm con l'aiuto di una vanga o di una vanga forca. La vangatura è l'equivalente del lavoro effettuato con l'aratro.
Deve essere eseguita soltanto una volta all'anno, anche se nel terreno si susseguono diverse colture. Nei terreni pesanti (argillosi), la vangatura si fa in autunno, lasciando delle zolle grosse; sarà il gelo poi a frantumarle.
Nei terreni leggeri (sabbiosi), si preferisce preparare il terreno per l'orto all'inizio della primavera. Per facilitare il lavoro con la vanga si procede per strisce di larghezza da 2 a 3 metri.
Consiste nel rompere le zolle grosse in terriccio più fine. Allo stesso tempo, si tolgono le radici, i sassi e si livella il terreno grossolanamente. Spesso viene utilizzata la forca.
Serve affinare ulteriormente la terra. Questo lavoro, effettuato con un rastrello, è di tipo superficiale e permette di eliminare sia i sassolini che le zolle non frantumate. Anche il livellamento è ancora più efficace. L'obiettivo è di creare un letto di terriccio fine indispensabile per preparare la semina. Per il trapianto, il passaggio del rastrello non è indispensabile se la fresatura della fase precedente è stata fatta con cura.
Si tratta di una modalità sempre più diffusa. Questa tecnica, impiegata spesso nella coltivazione biologica, sostituisce la vangatura e consente di aerare e dissodare il terreno senza rivoltarlo e senza sconvolgere i vari strati, cosa dannosa per i microrganismi.
È possibile utilizzare una semplice vanga a denti (vanga forca), ma gli attrezzi appositamente concepiti sono più efficaci: aeroforca, grelinette o bioforca.
Fertilizzanti, sovesci e ammendanti sono prodotti destinati a garantire il nutrimento delle piante o a migliorare le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno.
Spesso concimi chimici sono contrapposti ai concimi organici.
I concimi chimici sono prodotti a partire da materie inorganiche (minerali) come per esempio: nitrato di ammonio, urea, fosfato d'ammonio, cloruro di potassio... Vengono direttamente assorbiti dalle radici delle piante e la loro azione è immediata.
I concimi organici sono rifiuti di origine animale o vegetale: sangue essiccato, cornunghia, letame decomposto. Contrariamente ai concimi indicati in precedenza, devono subire una trasformazione (mineralizzazione) da parte dei microrganismi del terreno perché siano assimilati dalle piante e la loro azione si manifesta più lentamente.
Ecco una selezione degli ortaggi più facili da coltivare:
carota;
cetriolo e cetriolino;
zucchina;
spinacio;
fagiolo (fagiolo verde e fagiolino);
lattuga (invernale e da taglio);
bietola (da foglia o bianca);
patata;
zucca;
ravanello;
Le piante aromatiche:
basilico;
erba cipollina;
coriandolo;
prezzemolo.
Pianta coltivata | Gennaio | Febbraio | Marzo | Aprile | Maggio | Giugno | Luglio | Agosto | Settembre | Ottobre | Novembre | Dicembre | |
Melanzana | S | S | S | ||||||||||
M | M | ||||||||||||
R | R | R | R | ||||||||||
Barbabietola | S | S | S | ||||||||||
R | R | R | R | ||||||||||
Carota | S | S | S | S | |||||||||
R | R | R | R | R | R | ||||||||
Sedano (a coste e rapa) | S | S | |||||||||||
M | M | ||||||||||||
R | R | ||||||||||||
Cavolfiore | S | S | S | S | |||||||||
M | M | M | M | M | |||||||||
R | R | R | R | R | R | R | |||||||
Cavolo cappuccio | S | S | S | S | S | S | |||||||
M | M | M | M | M | |||||||||
R | R | R | |||||||||||
Cetriolo | S | S | S | S | |||||||||
M | M | M | |||||||||||
R | R | R | R | ||||||||||
Zucchina | S | S | S | ||||||||||
M | M | M | |||||||||||
R | R | R | R | R | |||||||||
Spinacio | S | S | S | S | S | S | |||||||
R | R | R | R | R | R | R | R | ||||||
Fava | S | S | S | S | |||||||||
R | R | R | |||||||||||
Fagiolo | S | S | S | S | |||||||||
R | R | R | R | R | |||||||||
Lattuga | S | S | S | S | S | S | S | S | |||||
M | M | M | M | M | M | M | |||||||
R | R | R | R | R | R | R | |||||||
Soncino | S | S | |||||||||||
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Rapa | S | S | S | S | S | ||||||||
R | R | R | R | ||||||||||
Cipolla | S | S | S | S | S | ||||||||
M | M | M | M | ||||||||||
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Pastinaca | S | S | S | ||||||||||
R | R | R | |||||||||||
Piselli | S | S | S | S | |||||||||
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Porro | S | S | S | ||||||||||
M | M | ||||||||||||
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Bietola | S | S | S | ||||||||||
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Peperone | S | S | |||||||||||
M | M | ||||||||||||
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Patata | M | M | M | ||||||||||
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Zucca cucurbita | S | S | |||||||||||
M | M | ||||||||||||
R | R | ||||||||||||
Ravanello (rosa) | S | S | S | S | S | S | S | ||||||
R | R | R | R | R | R | R | |||||||
Pomodoro | S | S | S | ||||||||||
M | M | ||||||||||||
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Basilico | S | S | |||||||||||
M | M | ||||||||||||
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Erba cipollina | S | S | |||||||||||
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Coriandolo | S | S | |||||||||||
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Menta | M | M | |||||||||||
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Prezzemolo | S | S | S | S | S | ||||||||
R | R | R | R | R | R | R | |||||||
Timo | S | S | |||||||||||
R | R | R | R | R | R | R | R | R | R | R | R |
S | semina |
M | messa a dimora |
R | raccolta |
È stato osservato che gli ortaggi crescono in maniera diversa in funzione delle piante situate in prossimità. Alcune piante reagiscono bene per effetto della loro reciproca vicinanza, mentre altre provocano effetti negativi su quelle circostanti (scarsa crescita, comparsa di parassiti, ecc.).
Per questo, si consiglia di abbinare nell'orto le verdure che traggono vantaggi dalla reciproca vicinanza. La tabella seguente si basa su osservazioni empiriche effettuate dai coltivatori nel corso del tempo e la sua efficacia non è stata sempre scientificamente dimostrata.
Ortaggi | Consociazione vantaggiosa | Consociazione svantaggiosa |
Aglio | Carota, tarassaco, patate | Pisello, fagiolo, fava, cavolo |
Asparago | Pomodoro, porro, prezzemolo, fagioli (nani) | Barbabietola rossa, aglio, cipolla, scalogno, porro |
Melanzana | Fagioli, piselli | Patate, cipolle |
Barbabietola | Cipolla, cavolo rapa, cavolfiore, sedano, lattuga | Fagiolo, spinacio |
Carota | Fagiolo, pisello, lattuga, cipolla, porro, ravanello | Aneto, barbabietola |
Sedano da costa Sedano rapa | Cavolfiore, porro, pomodoro, finocchio, cetriolo | |
Cicoria | Cavolo, cavolfiore, cavolo rapa | |
Cavolo e cavolfiore | Barbabietola, sedano a coste, sedano rapa, cetriolo, patata, fagiolo nano | Ravanello, fragola, cicoria |
Cavolo rapa | Ravanello, pisello, pastinaca, fagiolo nano, barbabietola, cetriolo | Pomodoro, finocchio, cicoria |
Cetriolo, cetriolino | Carota, cavolo, fagiolo, lattuga, piselli | Patate, pomodoro, ravanello |
Zucca e zucchina | Lattuga, fagiolo, cipolla, piselli | Patate, cavolfiore, finocchio |
Scalogno | Pisello, fagiolo, fava | |
Spinacio | Fragola, fagiolo | Barbabietola |
Fava | Pastinaca, lattuga, pomodoro | Aglio, cipolla, scalogno |
Fagiolo | Melanzana, carota, sedano a coste, sedano rapa, cavolo, cetriolo, lattuga, mais, patata | Aglio, cipolla, scalogno, pisello, porro, finocchio |
Lattuga | Carota, cavolo, cavolfiore, cetriolo, fragola, fagiolo, pisello, rapa, porro, ravanello | Prezzemolo |
Rapa | Aglio, sedano, pisello, lattuga | Porro, ravanello |
Cipolla | Barbabietola, carota, sedano rapa, lattuga, fragola, rapa, pomodoro | Pisello, fagiolo, fava, cavolo |
Pastinaca | Cipolla, cavolo, cavolfiore, carota | |
Porro | Carota, sedano, spinacio, fragola, lattuga, soncino, cipolla | Fagioli, piselli, rapa |
Prezzemolo | Asparago, pomodoro | Pisello, lattuga |
Piselli | Barbabietola, carota, sedano, cavolo, cetriolo, fagiolo, mais, patata, ravanello | Aglio, cipolla, scalogno |
Peperone | Basilico, carota, cipolla | Finocchio |
Patata | Aglio, fagiolo, piselli | Pomodoro, melanzana, carota, zucca, ravanello |
Ravanello | Carota, fava, fagiolo, spinacio, crescione, lattuga, pisello, pomodoro | Cavolo, cerfoglio |
Pomodoro | Asparago, basilico, carota, cavolo, sedano, cipolla, prezzemolo, porro | Barbabietola, cavolo rapa, finocchio, cetriolo e cetriolino, pisello, patata |
Si semina nel luogo in cui la pianta si svilupperà fino al raccolto. La semina in piena terra è indispensabile, tranne eccezioni, per gli ortaggi a radice (carote, ravanelli, rape, barbabietole, pastinache) e le leguminose (piselli, fagioli, fave).
Le piante giovani poi verranno diradate togliendo quelle meno robuste. Le piante rimaste avranno così spazio a sufficienza per svilupparsi in maniera adeguata.
I semi vengono distribuiti piuttosto densamente su una superficie di terreno piccola, in un luogo ben esposto, oppure sotto un riparo o una serra.
Le piante giovani più belle verranno poi sradicate e ripiantate nel luogo previsto per il loro sviluppo: si tratta del ripicchettaggio. Questa semina viene praticata per cavoli, porri, lattughe...
È indicata per le piante che non possono essere seminate in piena terra, spesso a causa della temperatura troppo bassa nel momento della semina, o che mal sopportano di essere trapiantate a radici nude: le piante verranno trapiantate con la zolla di terra attorno alle radici.
I vasi si trovano all'interno, al caldo, cosa che rende possibile seminarli in maniera precoce. Questa semina viene spesso praticata per le verdure a frutti: pomodori, meloni, melanzane, zucchine, cetriolini, zucche...
Ci sono molte ragioni per preferire l'acquisto di piante in vaso piuttosto che produrle in proprio. Fortunatamente, c'è una vasta gamma di ortaggi disponibili in vaso o in contenitore. Queste piante in vaso vengono messe in vendita molto prima della stagione: puoi attendere senz'altro il periodo giusto per acquistare, ma poi la scelta rischia di essere più limitata.
Un buon metodo sarebbe quello di acquistare le piante 15 giorni prima della data prevista della messa a dimora nell'orto e approfittare di questo arco temporale per ambientarle, vale a dire farle abituare progressivamente alle reali condizioni di coltivazione. A tale scopo, mettile tutte le mattine al sole all'aperto e riponile al riparo la sera in un locale non riscaldato.
Al momento dell'acquisto, assicurati che sia indicato il nome della varietà, cosa che non sempre avviene. Esamina con attenzione ogni pianta per valutarne lo stato di salute e scegli delle piante tozze, con uno grosso fusto, senza foglie gialle alla base. Dai uno sguardo anche al vaso: se le radici fuoriescono abbondantemente dal vaso, dovrai rinvasare la pianta in un vaso più grande se decidi di far trascorrere il periodo di ambientamento.
Le piante che hanno subito attacchi da parte di agenti patogeni, presentano dei sintomi le cui cause sono molto varie. Prima di intervenire per applicare il rimedio giusto, occorre osservarle attentamente per individuare la natura del problema. Si tratta di una malattia, di un danno di origine animale o di un altro fattore?
Infatti, un aspetto anomalo della pianta, foglie macchiate, secche o deformate, frutti che presentano marciume, fessure nella corteccia, sono sintomi che possono essere ricondotti a varie origini:
un evento climatico: gelo, siccità, grandine;
un disturbo fisiologico, spesso una carenza di determinati minerali;
dei parassiti: specie nocive e malattie. Di gran lunga sono le cause principali che attaccano gli ortaggi.
I parassiti sono insetti (spesso larve) acari, cocciniglie, ecc. I sintomi che manifestano possono assomigliare a quelli di una malattia, ma il loro trattamento chiaramente non è lo stesso. Facciamo un esempio: le punture di afidi nei susini e nei ciliegi deformano le foglie situate alle estremità dei ramoscelli.
La trasmissione delle malattie avviene con mezzi diversi:
gli attrezzi da taglio non disinfettati con alcol;
le ferite;
gli schizzi d'acqua;
l'acqua (pioggia o irrigazione);
gli animali;
le correnti d'aria;
il suolo.
È evidente che le piante siano costantemente circondate da agenti patogeni.
I pesticidi chimici non sono più autorizzati alla vendita ai privati a partire dal 1 gennaio 2019, e sono stati sostituiti da altri prodotti (di biocontrollo) presenti sul mercato. L'elenco dei prodotti ammessi in agricoltura biologica è disponibile nella banca dati del SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale) del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Evitare i prodotti chimici significa anzitutto accettare che una piccola parte delle piante verranno attaccate da specie nocive, e scegliere di proteggerle con prodotti più rispettosi dell'ambiente. Tra questi, possiamo citare la poltiglia bordolese (da usare in modo appropriato) o i vari macerati vegetali.
Per "specie nocive" si intendono animali diversi come:
lumache e limacce, che mangiano le foglie giovani, soprattutto quando il tempo è umido;
arvicole, che scavano gallerie e mangiucchiano le piante;
talpe che innalzano cumuli di terra in tutto il giardino;
larve di insetti vari come i nottuidi e gli elateridi, che mangiucchiano le radici degli ortaggi;
uccellini ghiotti di foglie giovani delle insalate.
Esistono mezzi di controllo specifici per ciascuna specie nociva.
Come per le malattie o i parassiti, i prodotti chimici potenti di una volta non sono più autorizzati, tanto meno per i coltivatori amatoriali. In alternativa, vengono proposte delle sostanze naturali o poco aggressive: aceto bianco, acido pelargonico, ecc.
Il modo migliore per eliminare le erbacce è, più semplicemente, quello manuale: con l'aiuto della zappa. La crescita delle piante indesiderate sarà notevolmente ridotta con una pacciamatura (vegetale o minerale) del terreno di spessore adeguato.
La lotta contro le erbacce può anche avvenire con interventi che precedono la coltivazione: realizzare una finta semina, stendere un telone sul terreno per soffocare l'erba, e tanti altri.
Esistono numerosi metodi di irrigazione dell'orto, a seconda dei mezzi tecnici di cui disponi, ma per un orto di piccole dimensioni, un tubo di irrigazione o un annaffiatoio sono sufficienti. Ecco come innaffiare bene il giardino e l'orto.
Innaffiare il terreno preferibilmente alla base delle piante, anziché sulle foglie, per evitare la comparsa di malattie.
Distanziare le irrigazioni ma dare più acqua ogni volta, così facendo penetrerà più in profondità nel terreno, costringendo le radici a fare altrettanto per assorbire l'acqua. Se le radici sono più profonde, la pianta sopporta meglio i periodi di siccità.
Innaffiare la sera tardi o al mattino presto, per limitare le perdite d'acqua per evaporazione dovute al caldo.
Non innaffiare con acqua troppo fredda (per esempio quella di un pozzo), senza averla lasciata a temperatura ambiente per diverse ore, per evitare uno stress alla pianta.
È la grande pulizia prima dell'inverno. Togli tutte le piante appassite o che non daranno più raccolti, facendo attenzione a eliminare i residui. L'ideale sarebbe di bruciarle per evitare la trasmissione delle malattie. Togli tutti i tutori, le etichette, le passerelle, ecc. Riponi tutto in un luogo asciutto. In seguito, potrai disinfettare il materiale.
Strappa le erbacce e mettile nel compost. Alcuni ortaggi a radici devono anche essere raccolti e conservati prima del grande freddo (rape, barbabietole, sedano rapa) in cantina o in un locale al riparo dal gelo. Altri ortaggi possono restare al loro posto: è il caso di porri o carote, che saranno raccolti a seconda delle necessità. Valuta anche se è il caso di apportare una pacciamatura.
Vanga il terreno argilloso e lascialo a zolle grandi, poiché sarà il gelo invernale a frantumarle. È preferibile non lavorare più in profondità di 15 cm per non sconvolgere gli strati del terreno; puoi semplicemente aerare con la grelinette.
Se hai a disposizione del letame, spandilo sulla superficie: il letame non deve essere interrato. In ogni caso, anche se questa pratica è la più frequente, non è consigliabile lasciare il terreno nudo durante l'inverno. A tale scopo, hai due possibilità:
Pacciamare il terreno con del materiale organico (paglia, felci, foglie...) per almeno 15 cm, da lasciare per tutto l'inverno.
Seminare un sovescio (veccia, segale, trifoglio incarnato, senape...) che poi falcerai e interrerai la prossima primavera.
La manutenzione degli attrezzi dell'orto è indispensabile per preservarne l'efficacia e garantire che funzionino a lungo. I manici in legno e le lame di roncole, cesoie, forbici da potatura devono essere pulite con della carta vetrata fine (talvolta le lame possono essere smontate). L'alcol elimina i residue incollati alle lame. Se necessario, affila le lame con una pietra cote. Ingrassa leggermente gli attrezzi e lubrifica le parti articolate o che sfregano.
Se i manici sono molto spaccati, sostituiscili. Controlla l'attacco tra manico e ferro, e assicurati che non facciano gioco. Poi, completa le seguenti 4 operazioni.
Lava accuratamente con una spugna le parti metalliche e i manici per eliminare tutti i residui di terra, quindi lascia asciugare gli attrezzi con la parte metallica in l'alto.
Poi, carteggia le parti metalliche con della carta vetrata sottile, per eliminare ogni macchia di ruggine ed evitare che la terra umida si attacchi al metallo quando lavori.
Carteggia anche i manici in legno per fare in modo che siano lisci. Se necessario, lima le parti affilate di vanghe, zappe, sarchiatori, rispettando gli angoli iniziali.
Infine, lubrifica le parti metalliche con un olio qualsiasi, ma se possibile con dell'olio di lino per i manici in legno. L'olio di lino, infatti, rende l'essenza più morbida al tatto e più resistente agli agenti atmosferici.
Riponi gli attrezzi in una casetta da giardino o in qualsiasi altro luogo riparato e asciutto, con la parte metallica verso l'alto.
Non lasciare gli attrezzi appuntiti o taglienti alla portata dei bambini.
Riponi le forbici da potatura con le lame aperte per preservare la molla.
Ultimo punto importante: ricorda di svuotare bene il tubo dell'irrigazione, altrimenti gelerà!
Non esitare a consultare le nostre guide con gli approfondimenti su orto e giardino:
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.