Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Prima di iniziare un giardino in permacultura bisogna prendersi il tempo di osservare, un passaggio indispensabile per progettare e realizzare con successo il tuo giardino.Un'attenta osservazione preliminare ti permetterà di scoprire le potenzialità del tuo terreno e di trarne il maggior profitto possibile.Tieni sempre presente che deve essere possibile modificare o far evolvere il progetto in base ai vincoli e secondo le tue aspirazioni.
Se il terreno è in pendenza considera la sua esposizione, il vento (direzione, frequenza e velocità), le zone soggette a gelate, ecc.
Individua le zone esposte al sole per buona parte della giornata, quelle situate all'ombra di un albero o di un muro, ecc. Questo punto è importante per stabilire dove coltivare i diversi vegetali, dove sistemare un capanno o una casetta da giardino e dove invece creare un angolo per il relax.
Ruscelli, fossati e laghetti permettono di irrigare facilmente con un semplice innaffiatoio o con un sistema di pompaggio, utilizzando una pompa a mano, una pompa di superficie o una pompa sommersa.
Le piante che crescono spontaneamente sul terreno ti daranno delle chiare indicazioni sulla natura del suolo ma ciò presuppone una certa conoscenza nel campo della botanica e dell'ecologia. Valuta la posizione degli alberi, pensando a come potrebbero tornarti utili, oppure se sia il caso di abbatterli.
La composizione del terreno in argilla, sabbia, limo e humus deve orientarti nella scelta delle piante da coltivare e di quelle che è meglio evitare. Una persona con un po' di esperienza riesce a valutare la natura del suolo con una semplice osservazione. Se non è il tuo caso, puoi chiedere ai vicini o far analizzare il terreno.
Un ambiente sano è popolato di animali: uccelli, insetti e piccoli mammiferi.
Fai un bilancio delle possibili risorse esterne. Può trattarsi di materiale di recupero, terra proveniente da scavi, vegetali, pietre, letame di un maneggio o di un allevamento vicino...
Compila una lista dei tuoi bisogni, delle tue aspirazioni, dei tuoi desideri: vuoi realizzare uno spazio per i giochi dei bambini, un'oasi di pace circondata di fiori, impiantare un piccolo frutteto o piantare un albero che ami particolarmente, allevare animali...
Valuta il tempo che hai a disposizione per portare avanti queste idee e la possibilità di ricevere una mano da parenti, amici e vicini. Se il progetto ti sembra fattibile, inizia a preparare un piano d'azione.
Finita la fase di osservazione, inizia la progettazione, o per dirla all'inglese, il design. Questa parola inglese indica comunemente lo stile o l'estetica di un prodotto; nel nostro caso specifico assume invece il significato di ideazione, sviluppo, pianificazione e organizzazione.
Puoi iniziare realizzando una planimetria del tuo giardino, dove riportare tutti gli elementi immediatamente visibili del terreno. Devi anche rappresentare il percorso del sole, con le ombre che ne derivano, le aree più esposte ai venti, gli alberi, le fonti d'acqua, i rilievi e tutto ciò che ti sembra rilevante.
Organizza lo spazio in varie zone tenendo conto della distanza dalla tua abitazione, seguendo questa semplice regola: gli spazi che utilizzerai più spesso devono essere il più vicino possibile alla tua casa.
Perciò collocherai l'orto con le piante aromatiche nelle immediate vicinanze della casa. Non lontano dalla casa puoi mettere anche il pollaio e i ripari degli altri animali poiché dovrai verificare il loro stato di salute e dar loro da mangiare ogni giorno.
Le verdure che vengono raccolte occasionalmente come porri, carote, cavoli ecc., possono essere collocate più lontano. Le verdure che si raccolgono una sola volta all'anno (zucche, patate da conservare...) così come gli alberi da frutto saranno relegati ai margini della zona coltivabile.
Gli spazi più lontani verranno dedicati alla natura selvaggia, dove le piante e i fiori potranno crescere spontaneamente. Ci sarà anche il posto dove conservare la legna per il caminetto o la stufa e una siepe che farà da rifugio per gli animali selvatici.
Se hai a disposizione un terreno abbastanza vasto potrai quindi suddividere il giardino in 4 o 5 zone.
L'esposizione ai venti e al sole, la presenza di ostacoli visivi, ecc. vanno considerati nel nostro progetto per poter trarre vantaggio dall'ambiente circostante.
Questi sono fattori importanti da valutare per la collocazione dei fabbricati o l'impianto di alcune specie vegetali. Non si tratta solamente di realizzare una mappa che mostri la posizione dei fabbricati, dei vialetti, delle piante, ecc., ma di disporli in modo che interagiscano tra loro per rendere il sistema più efficiente e quindi anche più produttivo.
Le piante mediterranee saranno collocate nelle zone più soleggiate o accanto a un muro esposto a sud, gli alberi più grandi saranno confinati nel settore nord per evitare che facciano ombra sulla casa e sul giardino. Una siepe può nascondere la brutta staccionata del vicino e una serra addossata alla parete della tua casa potrà sfruttarne il calore.
La permacultura, così come coltivare seguendo le fasi lunari, sono due approcci complementari al giardinaggio i cui vantaggi per il nostro ambiente sono nell'ottica di uno sviluppo sostenibile, responsabile e attento agli sprechi.
Coltivare seguendo le fasi lunari permette di ottenere un raccolto più abbondante, con ortaggi delle giuste dimensioni e di maggiore robustezza di semi e piante; è sufficiente seguire il calendario lunare, che riporta le fasi della luna e la posizione delle costellazioni.
La permacultura è una filosofia di vita che va ben oltre il giardinaggio biologico e mira a preservare il pianeta oggi e per le generazioni future. I principi su cui si fonda e le tecniche che utilizza (adoperare gli ausiliari naturali, sfruttare le interazioni tra le specie vegetali, promuovere il riciclo e il buon senso), la promuovono ad una vera filosofia ecologica. Se vuoi saperne di più su come coltivare e aver cura dell'orto e del giardino, segui i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide :
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.