Come scegliere una compostiera

Come scegliere una compostiera

Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento

Guida scritta da:

Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento

Compostare rifiuti organici e minerali per avere gratuitamente fertilizzante da giardino. Grazie a bidoni da compost, compostiere rotanti e lombricoltura potrete avere del compost per la coltivazione biologica. In legno o plastica: ecco i nostri consigli per scegliere bene.

Caratteristiche importanti

  • Materiali
  • Tipi
  • Sistema di apertura
  • Budget
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Le caratteristiche delle compostiere

La compostiera è un contenitore all'interno del quale è possibile immagazzinare rifiuti organici e minerali dalla cui fermentazione si ottiene il compost. Questo processo completamente naturale genera un fertilizzante utilizzabile direttamente nelle coltivazioni. Si tratta di un metodo economico che viene impiegato nei giardini privati con l'aiuto di uno strumento, la compostiera, appositamente pensato per il compostaggio su scala ridotta.

Le aperture

Indipendentemente dalla tipologia scelta, la compostiera deve presentare determinate caratteristiche. Affinché risulti pratica ed efficace, deve avere aperture per:

  • recuperare il compost maturo;

  • aerare il cumulo di compost;

  • permettere di rivoltare facilmente il cumulo.

Il materiale

La compostiera può essere in legno o in plastica ed esistono anche modelli in plastica riciclata, più ecologici. Per la compostiera da lombricoltura, il materiale scelto deve essere opaco, poiché il lombrico non sopporta la luce.

Prezzo di una compostiera

Le compostiere in legno sono più costose rispetto a quelle in plastica, ma di qualità superiore. Le compostiere in plastica, d'altra parte, resistono più a lungo, sebbene siano meno estetiche e meno ecologiche. Il prezzo delle compostiere varia da 25€ a oltre 200€, a seconda del volume, del materiale e del numero.

Per iniziare il compostaggio non è sufficiente acquistare una compostiera, ma occorre considerare ulteriori spese significative, come per esempio l'acquisto di materiali complementari (vermi, calce, ecc.). È dunque importante tenere a mente tutti gli acquisti da effettuare prima di lanciarsi nell'attività, evitando così spiacevoli sorprese.

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Le tre tipologie di compostiere

La scelta della compostiera dipende dal metodo che avete scelto per produrre il compost.

La scelta ricade su uno dei tre strumenti illustrati di seguito:

1. Bidone da compost

Il bidone da compost si presenta sotto forma di un contenitore cubico o cilindrico, in legno o in plastica. Il vantaggio del modello in legno è dato dal maggiore isolamento e dal minore sbalzo termico che il compost deve subire. La versione in plastica, meno estetica rispetto a quella in legno, è invece più resistente in termini di durata e più economica. Il bidone da compost rappresenta il sistema di compostaggio più economico presente sul mercato.

2. La compostiera rotante

La compostiera rotante si presenta sotto forma di cilindro montato su dei piedini o su delle rotelle ed è dotata di una manovella che aziona la rotazione su se stessa. Questo processo consente di evitare la fatica del rimescolamento, indispensabile per ottenere un buon compost. Il vantaggio principale della compostiera rotante è quello di facilitare una maturazione più rapida del compost, mentre lo svantaggio più grande è rappresentato dal costo maggiore rispetto a un bidone classico.

3. La lettiera da lombricoltura

La lombricoltura è una particolare tecnica che consiste nell'allevamento di lombrichi rossi. Questi ultimi si nutrono di rifiuti organiciquotidiani, che vengono poi digeriti e trasformati in materia fecale. Tali escrementi sono un fertilizzante eccellente.

La lettiera da lombricoltura si presenta sotto forma di un contenitore a quattro piani, in legno o in plastica, e si suddivide in quattro sezioni.

  • Al quarto piano: un bidone permette di aggiungere nuovi rifiuti organici.

  • Al terzo piano: un bidone contiene i materiali organici in decomposizione.

  • Al secondo piano: un bidone contiene il compost maturo e pronto per l'utilizzo.

  • Al piano terra: un bidone dotato di un rubinetto consente di raccogliere i succhi del compost da immagazzinare per continuare il processo di maturazione.

Il vantaggio principale della lettiera per lombricoltura è rappresentato dalla produzione di un compost di eccellente qualità, mentre lo svantaggio maggiore è legato al suo costo elevato, anche se è possibile realizzarne una autonomamente.

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Gli 8 consigli migliori per produrre compost con successo

Avete deciso di lanciarvi nel compostaggio e temete di sbagliare tutto? Ecco qualche saggio consiglio per evitare di commettere errori e ottimizzare le possibilità di successo.

  • 1: ricoprire la compostiera di paglia. Così facendo, in inverno in compost sarà al riparo dal freddo, mentre in estate dalla siccità.

  • 2: evitate i rifiuti organici della carne o del pesce poiché producono larve di mosche.

  • 3: date la priorità ai rifiuti verdi non trattati (foglie, rami, frutta, verdura), fondi di caffè, tè, semi.

  • 4: è essenziale non introdurre plastica, legno trattato (pallet, rifiuti di carpenteria, mobili, ecc.), tessuti sintetici (tutto ciò che contiene petrolio), sabbia. Al contrario, gli scarti di cellulosa come i rotoli di carta igienica o di carta assorbente sono molto apprezzati dai lombrichi.

  • 5: equilibrare gli apporti di rifiuti ricchi di carbonio e di azoto.

  • 6: è possibile accelerare la decomposizione del compost con l'aggiunta di cenere che elimina gli insetti intrusi e/o l'ortica che fa rapidamente aumentare la temperatura del compost.

  • 7: rimestare il composto che necessita di ossigeno per decomporsi.

  • 8: il cumulo in fase di decomposizione può sprigionare un cattivo odore; perciò si consiglia di posizionarlo in un'area isolata in fondo al giardino per evitare inconvenienti. Soltanto la lettiera per lombricoltura può essere posizionata in casa.

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Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento

Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento

Da responsabile nel trasporto dei rifiuti, sono diventata coltivatrice specializzata nell’orticultura biologica. Con un diploma professionale in Agraria, opzione Produzione Orticola, ho provato per diversi anni a sistemarmi come giovane agricoltrice nel bel Salento. Dopo numerose delusioni, mi sono alla fine lanciata come micro-imprenditrice nel servizio a domicilio, soprattutto nel giardinaggio, assistita dal mio tenero e caro marito. Appassionata di natura e piante selvagge commestibili, sono molto attenta alle soluzioni ecologiche rispettose dell’ambiente in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Dall’orto ai cespugli fioriti, dalla semina alla raccolta, ho in tasca ogni tipo di consiglio! Sentitevi liberi di chiedermi qualsiasi cosa!

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