Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
127 guide
Il linguaggio dei fiori, o florigrafia (termine poco comune), è uno mezzo di comunicazione attraverso i fiori o le composizioni floreali donate, per trasmettere un messaggio o un sentimento, spesso un messaggio d'amore che difficilmente si riesce a esprimere a parole.
Donare dei fiori è un gesto estremamente comune, fatto con un'intenzione ben precisa in occasione di un avvenimento importante religioso, familiare o ufficiale, per sottolineare i propri sentimenti o semplicemente per far felice qualcuno.
I sentimenti veicolati possono essere molto diversi:
Nell'antichità, ad alcune piante e ad alcuni fiori veniva attribuito un significato simbolico. Nel Medioevo e durante il Rinascimento, i fiori hanno conservato questa privilegio di veicolare un messaggio o di sottolineare una richiesta.
All'inizio del XVII secolo, il re di Svezia, dopo un viaggio in Persia, associa dei significati particolari a determinati fiori. In un'opera postuma, Lady Mary Wortley Montagu (1689-1762), aristocratica inglese e sposa di un ambasciatore inglese in servizio a Costantinopoli, evoca il linguaggio raffinato dei fiori, utilizzato negli harem dell'Impero Ottomano del XVIII secolo.
Ma è nel XIX secolo che il linguaggio dei fiori si diffonde in modo capillare, grazie alla scoperta di nuove specie vegetali nel mondo e per via di un certo puritanesimo che caratterizzava quel periodo. Un libro scritto da Charlotte de La Tour intitolato "Il linguaggio dei fiori", pubblicato nel 1818 e ripubblicato numerose volte, riscuote un notevole successo.
Sebbene questo linguaggio sia un po' caduto nell'oblio, l'usanza si è tramandata fino ai giorni nostri: è ancora tradizione donare un mazzo di rose rosse alla persona amata, un ramoscello di mughetto il primo maggio per augurare felicità, in alcuni paesi europei, e adornare le tombe di crisantemi il 2 novembre.
In molte popolazioni, il fiore ha sempre un significato simbolico molto forte. Per esempio, i polinesiani donano una collana di fiori in segno di benvenuto ai nuovi arrivati.
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Giovanni, giardiniere per passione, Umbria, 127 guide
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.