Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
153 guide
Il recuperatore di acqua piovana con serbatoio esterno necessita di un'installazione rapida - circa un'ora - e si presta a tutte le tasche. Collocato il più vicino possibile al tubo pluviale della grondaia e collegato ad essa tramite un collettore, la sua installazione è alla portata di tutti. Questo tipo di cisterna di acqua piovana viene scelto per annaffiare il giardino. In commercio se ne trovano di diversi tipi e forme, da quelli più semplici fino a quelli esteticamente più piacevoli.
L'installazione di un sistema di recupero dell'acqua piovana con serbatoio interrato è più costosa e necessita di veri e propri lavori. Interrato in giardino, il serbatoio è collegato ad un impianto idraulico e di scarico (troppo pieno) specifici per un utilizzo domestico regolamentato. Questo tipo di recuperatore d'acqua piovana viene scelto per l'annaffiatura del giardino e per alimentare alcuni punti d'acqua non potabile della casa. L'acqua viene convogliata obbligatoriamente tramite una pompa sommersa.
Il sistema più semplice consiste nel disporre un bidone o una cisterna (serbatoio) sotto il tubo pluviale della grondaia, dopo aver tolto la parte inferiore di quest'ultima, installando un sistema di derivazione, un adattatore per grondaia. Fai attenzione ai serbatoi di seconda mano, potrebbero essere stati usati per contenere prodotti chimici. Esistono diversi modelli di serbatoi d'acqua, con capacità da 200 a 10.000 litri. Per le esigenze di un giardino o di un orto sarà sufficiente un modello che va da qualche centinaio di litri a 1000 litri.
Oggi si trovano dei kit per il recupero con delle cisterne di plastica molto decorative, come la cisterna ad anfora o di terracotta; altre si mimetizzano bene nell'ambiente esterno, imitando la pietra naturale o il legno.
Esistono anche dei serbatoi flessibili di grande capienza da installare sotto un terrazzo, uno scantinato o in un qualsiasi altro posto nascosto.
La soluzione più discreta ma anche la più costosa, consiste nel servirsi di un serbatoio interrato. Potrebbe essere utile pensare a questo sistema in fase di realizzazione del progetto della casa o del giardino, in particolar modo se hai intenzione di usare quest'acqua per esigenze disparate (per lavare la biancheria, per il WC, per lavare la macchina, per il giardinaggio).
Dei kit pronti all'uso ti faciliteranno il compito: sono composti da un collettore, che raccorda il serbatoio alla calata della grondaia e da un serbatoio di acqua piovana. Non dimenticarti di installare un filtro in testa al tubo pluviale della grondaia per trattenere frammenti vari, foglie secche, muschio. Dovrai pulirlo regolarmente. Inoltre, puoi installare un parafoglie nella parte alta del tubo pluviale della grondaia.
Un'altra soluzione potrebbe essere il serbatoio sopraelevato, collocato in altezza, su un supporto a qualche decina di centimetri sopra il livello del pavimento. In questo modo, aprendo il rubinetto situato nella parte inferiore del serbatoio, l'acqua scorre per gravità nell'annaffiatoio collocato sotto, o nel tubo di annaffiatura che avrai raccordato al rubinetto.
Una pompa elettrica, una pompa per l'annaffiatura o pompa di superficie, consente anche di convogliare l'acqua del serbatoio direttamente nel tuo giardino. I serbatoi interrati necessitano dell'installazione di una pompa sommersa, per prelevare l'acqua accumulata in esso.
È necessario quantificare bene le proprie necessità in base all'utilizzo di quest'acqua. Per le esigenze del giardino, dell'orto ed eventualmente per lavare l'auto una volta a settimana, è sufficiente un serbatoio da 200 a 1000 litri.
Se prevedi anche l'impiego domestico, il volume dovrà essere ben più elevato, da 2500 a 10.000 litri. La capienza di 5000 litri è quella maggiormente scelta. In questo caso, la cisterna dovrà essere interrata.
Se le precipitazioni della tua zona sono nella media, considera che un tetto fornisce mediamente 600 l d'acqua/m² ogni anno. Puoi anche fare una stima più precisa della quantità d'acqua che recupererai effettuando il seguente calcolo:
Oppure, moltiplica la superficie del tetto da cui recuperare l'acqua per la media delle precipitazioni annue espressa in millimetri. Per tener conto delle perdite dovute all'evaporazione, moltiplica questo risultato per 0,9 (coefficiente di perdita). Otterrai la quantità d'acqua che recupererai in un anno.
Ad esempio, per una superficie di tetto di 100 m2 e una media delle precipitazioni di 700 mm l'anno, puoi raccogliere 63.000 litri d'acqua in un anno (100 x 700 x 0,9), ovvero 63 m3/anno.
Consumo quotidiano | Consumo mensile | Consumo per un determinato periodo | Stima del costo in euro* per periodo | |
Consumo medio d'acqua per nucleo familiare, per persona | 110 l/giorno | 3300 l/mese | 40.000 l/anno | 140 €/anno |
Consumo medio d'acqua per l'annaffiatura del prato | 3 l/m²/giorno | 90 l/m²/mese | 270 l/m²/3 mesi | 1 €/m²/3 mesi |
Consumo medio d'acqua per l'annaffiatura dell'orto | 6 l/m²/giorno | 180 l/m²/mese | 1080 l/m²/6 mesi | 3,80 € /m²/6 mesi |
*Per un nucleo familiare che consuma 40 m3 annui, il prezzo medio dell'acqua al metro cubo riportato per il calcolo è di 3,50 €.
L'acqua piovana non è adatta al consumo. Non è possibile berla, usarla per cucinare e neanche per lavarsi poiché quest'acqua è piena di elementi inquinanti: solfati, nitrati e anche pesticidi. Tuttavia è possibile raccogliere le acque piovane senza restrizioni, partendo da un tetto, per un utilizzo all'esterno dell'abitazione: lavare la macchina e annaffiare il giardino.
Non valgono però le stesse regole all'interno dell'abitazione, in quanto l'uso è consentito solo per il WC, per lavare i pavimenti e la biancheria (a condizione che l'acqua venga trattata, ma il suo impiego viene comunque sconsigliato dal Ministero della Salute), e la norma che impone di non mischiare l'acqua di due origini diverse - acqua piovana e acqua di acquedotto - è molto restrittiva. L'impianto dev'essere preferibilmente realizzato da un professionista. Oltretutto, tale utilizzo va segnalato al municipio nel caso in cui lo scarico sia raccordato alla rete di depurazione comune.
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Giovanni, giardiniere per passione, Umbria, 153 guide
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.