Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia
85 guide
La vita moderna ci porta a consumare sempre più acqua potabile. Il consumo medio di una persona è stimato in 200 litri al giorno! Circa il 50% di quest'acqua viene utilizzata per scopi diversi che non richiedono necessariamente la potabilità come, ad esempio, azionare lo sciacquone, la lavatrice, per le pulizie varie, ecc. Anche irrigare il giardino e annaffiare l'orto richiedono un grande consumo d'acqua, per non parlare della piscina o del lavaggio dell'auto. Così tanti litri d'acqua potabile finiscono nelle fogne, e tanti euro partono in bollette!
Tralasciando il criterio puramente economico, dobbiamo anche considerare che l'acqua è un bene prezioso e limitato. Da una trentina d'anni il livello medio delle falde freatiche si sta abbassando sensibilmente. Riuscire ad assicurare acqua potabile per tutta la popolazione è diventato un compito sempre più difficile da sostenere per le amministrazioni pubbliche. Queste sono tutte buone ragioni che ti dovrebbero spingere a ridurre il consumo d'acqua installando un sistema di recupero dell'acqua piovana!
L'installazione di un sistema di recupero dell'acqua piovana è molto semplice! La pioggia che cade sul tuo tetto viene canalizzata grazie alle grondaie verso un serbatoio per essere immagazzinata. A prescindere dalla finalità del tuo impianto è sempre meglio installare un filtro a monte del serbatoio per impedire l'ingresso di foglie e insetti. Se hai scelto un serbatoio esterno la distribuzione dell'acqua può avvenire per gravità attraverso un semplice rubinetto posto sul fondo del serbatoio, oppure utilizzando una pompa. Se invece hai installato un serbatoio interrato dovrai utilizzare necessariamente un sistema di pompaggio. Oltre al punto di distribuzione dovrai anche raccordare un dispositivo di troppopieno al condotto di evacuazione delle acque pluviali per evitare qualsiasi traboccamento.
È la prima domanda da porsi! Il sistema va scelto in base alle proprie esigenze, e come abbiamo visto prima ne esistono due diversi tipi.
In genere questo sistema non viene utilizzato per alimentare i sanitari di casa. A causa del volume ridotto del suo serbatoio viene soprattutto utilizzato per annaffiare, irrigare o per lavare il tosaerba o la macchina. È molto semplice da installare e non richiede grandi interventi sui sistemi di scarico preesistenti. Attraverso un collettore da montare sullo scarico della grondaia l'acqua viene convogliata nel serbatoio. Il troppopieno del serbatoio è raccordato direttamente al pozzetto di scarico del pluviale. La capacità dei serbatoi esterni varia da 200 a 2000 l; in genere sono realizzati in polietilene, un materiale piuttosto leggero. A monte del collettore bisogna installare un filtro a maglia grossa. In genere basta un semplice filtro d'aspirazione per evitare che foglie ed insetti entrino nel serbatoio. Per distribuire l'acqua puoi semplicemente affidarti alla gravità mettendo un rubinetto sul fondo del serbatoio. In alternativa puoi utilizzare una pompa ad immersione posta sul fondo del serbatoio. Questo tipo di pompe sono munite di un interruttore a galleggiante che serve a fermare il pompaggio quando l'acqua è al livello minimo. Puoi collegarvi un tubo da giardino o un'idropulitrice ad alta pressione. La potenza e la portata della pompa vanno scelti in base alla capacità del serbatoio (considera che 6 m³/h = 100 l/min).
Se decidi di installare questo tipo di cisterna potrai utilizzare l'acqua piovana di recupero per il tuo giardino o per lavare la macchina ma anche per alimentare i sanitari (sciacquone, lavatrice, punto d'acqua non potabile). In effetti la grande capacità di queste cisterne garantisce un certo comfort di utilizzo e una buona autonomia. Il loro volume va da 1500 a più di 5000 l e sono realizzate in polietilene o in cemento. L'installazione è più complessa perché sarà necessario realizzare uno scavo per installare la cisterna in prossimità del pluviale e del tubo di distribuzione dell'impianto domestico. Sarà necessario un filtro a maglia grossa all'ingresso del pluviale per limitare le impurità più fini che potrebbero venire dal tetto. Inoltre dovrai collegare anche un troppopieno al condotto di scarico delle acque pluviali. Per la distribuzione dovrai installare una pompa che può avere diverse modalità di funzionamento:
Per un'abitazione di 5 persone con un terreno di 150 m² ti occorrerà almeno un volume di: 5000 + (15 x 150) = 7250 l, ossia un serbatoio da 7500 l (volume superiore disponibile).
Inoltre, in casa dovrai installare un impianto specifico per la distribuzione dell'acqua recuperata.
Per calcolare il volume d'acqua di cui hai bisogno puoi basarti sui seguenti dati:
Nota: dovrai anche predisporre una rete di distribuzione specifica in casa per l'acqua di recupero.
Ad oggi in Italia non sono state ancora emanate né attuate norme tecniche nazionali (UNI) o europee in riferimento alla progettazione, realizzazione, manutenzione e conduzione degli impianti di recupero delle acque piovane. L'unica norma tecnica a cui fare riferimento è la norma tedesca DIN 1989 1-2-3-4.
Per quanto riguarda le leggi nazionali l’unico decreto legge che tratta delle acque meteoriche è il Decreto Legislativo del 3 Aprile 2006, n. 152 aggiornato dal Decreto Legislativo 128/10 (Norme in materia ambientale). In particolare, nei seguenti articoli:
Le singole regioni, province e comuni hanno emanato diverse leggi o regolamenti in materia, perciò è sempre bene consultare l'Ufficio preposto per verificare di essere in regola con le normative vigenti.
Se vuoi saperne di più su pompe, sistemi di recupero dell'acqua piovana e sistemi di irrigazione, segui i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide:
Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia, 85 guide
Da diversi anni, dirigo un servizio di giardinaggio presso una clientela di privati e imprese. Guido una squadra di giardinieri e assicuro la creazione e la manutenzione di spazi verdi. Inoltre apporto ai clienti la mia esperienza in termini di manutenzione e miglioramento dei loro giardini. Infatti, con una formazione commerciale e avendo esercitato funzioni nel settore alberghiero all’inizio della carriera, mi sono orientato verso la manutenzione paesaggistica all’interno di un ente territoriale dove ho acquisito solide competenze tecniche mediante formazioni in azienda e sorveglianza di importati cantieri in un comune in piena evoluzione. Sul piano personale, sono altrettanto proiettato verso l’arte del giardinaggio. Con mia moglie, ho creato il nostro giardino dalla A alla Z e provvedo con cura alla sua manutenzione, così come l’orto! E tutto ciò che è bricolage, non è da meno! Eh sì, fare giardinaggio significa anche fare bricolage: pergola, capanno, pavimentazione, recinzione, e via dicendo… C’è sempre da fare in giardino! Dopo aver ben lavorato, io e mia moglie siamo fieri del risultato ottenuto e felici di poter approfittare a pieno di un ambiente conviviale e caloroso! Allora darvi consigli e aiutarvi nelle scelte per l’attrezzatura, il mantenimento e il miglioramento del vostro giardino sarà una passeggiata!