Guida scritta da:
Daniele, autodidatta nel bricolage, Emilia Romagna
Il tubo di mandata deve limitare le perdite di carico e sfruttare al massimo la portata della pompa. Per l'evacuazione, scegli un tubo piatto con un diametro adatto ai raccordi della tua pompa: è facile da installare e si adatta a tutte le configurazioni, resiste bene agli strappi e agli urti e sostiene portate notevoli. Questo tipo di tubo offre anche la possibilità di evacuare acque reflue molto cariche.
Se utilizzi un'autoclave o una motopompa, dovrai aspirare l'acqua da un livello inferiore. In questo caso, è meglio utilizzare un tubo d'aspirazione di un diametro adatto alla pompa e resistente allo schiacciamento. Al di là della questione del diametro che è ovvia, orientati verso un tubo spiralato o armato. In questo modo eviterai schiacciamenti e strozzature che potrebbero compromettere l'aspirazione e sforzare la pompa. Se l'aspirazione è rallentata o limitata il motore si può surriscaldare col rischio di danneggiare l'impianto. Idealmente dovresti installare un filtro d'aspirazione e una valvola di ritegno per proteggere la pompa.
Lo scopo principale di una pompa è quello di inviare un liquido da un punto all'altro. È quindi indispensabile che l'impianto idraulico sia a tenuta stagna, dalla pompa fino al punto di mandata. Per fare in modo che ciò avvenga occorre dotarsi di diversi accessori e prestare particolare attenzione ad alcuni punti. Per l'irrigazione, scegli un tubo flessibile in gomma come un tubo da giardino. La qualità è variabile a seconda del numero di strati ed è disponibile in diversi diametri.
Per la distribuzione dell'acqua (ad esempio nel caso di pompaggio da un pozzo), occorre installare dei tubi rigidi in PVC. L'obiettivo in questo caso è quello di mantenere la pressione fornita dalla pompa limitando il più possibile le perdite di carico. In genere si tratta di tubi in PVC pressione. Sono disponibili diversi tipi di raccordi, valvole, gomiti e accessori per realizzare l'impianto con questo materiale.
Le perdite si verificano più spesso in corrispondenza dei raccordi. Sia all'ingresso (nel caso di sistema di aspirazione) che all'uscita della pompa, dovrai assolutamente evitarle. Per i raccordi filettati puoi utilizzare del nastro teflon o della stoppa o canapa idraulica con pasta verde. Il nastro teflon assomiglia a uno scotch bianco molto sottile e si avvolge, nel senso di avvitamento, sulla filettatura del raccordo da rendere stagno. La tenuta stagna si realizza quando i due raccordi vengono avvitati.
La canapa idraulica, chiamata anche stoppa, è disponibile in matasse e si applica nello stesso modo del nastro teflon, eccetto che su quest'ultima bisognerà aggiungere della pasta verde. Alcuni amanti del fai da te utilizzano soltanto il nastro teflon, mentre altri la stoppa. Tuttavia, in genere i professionisti preferiscono la stoppa. Entrambi questi sistemi si utilizzano una sola volta. Se si svita un raccordo, bisogna rifare la guarnizione. Alcuni tipi di mastice per guarnizioni possono essere utilizzati da soli.
L'installazione di un filtro è utile in diversi casi: per irrigare prelevando l'acqua da un sistema di recupero dell'acqua piovana, per la distribuzione, per riempire una piscina, o per qualsiasi altra situazione in cui si deve pompare un liquido per poterlo riutilizzare.
La maggior parte dei filtri sono composti da un contenitore con raccordi filettati in entrata ed in uscita, e da una cartuccia filtrante. Nel caso di aspirazione, puoi installare un filtro a monte della pompa per eliminare le eventuali impurità dell'acqua prima di metterla a pressione. Per la mandata, all'uscita della pompa, un filtro evita di intasare i dispositivi d'irrigazione e permette di avere un'acqua limpida. In ogni caso, ricorda di rimuovere e pulire regolarmente la cartuccia filtrante per non limitare pressione e portata dell'acqua.
A seconda del tipo di impianto, potresti voler azionare automaticamente l'avvio e l'arresto della pompa. Per fare ciò esistono diversi metodi, relativamente semplici da installare, che si adattano a qualsiasi modello di pompa.
Utilizzati per avviare una pompa sommersa quando viene raggiunto un livello preimpostato, i galleggianti a pera e le sonde di livello funzionano così: un elemento galleggiante, di solito in plastica, viene posto direttamente nel serbatoio, nel pozzetto o nella cisterna da cui pompare. All'interno di questo elemento a tenuta stagna si trova un interruttore che cambia posizione (aperto o chiuso) quando la pera cambia inclinazione.
Così, quando la pera è completamente sommersa (posizione verticale del bulbo), la pompa si avvia. Quando il livello dell'acqua scende e il bulbo torna in posizione orizzontale, la pompa si arresta. Il galleggiante contiene un collegamento a tre fili (1 comune, 1 normalmente aperto e 1 normalmente chiuso) che può essere collegato direttamente alla pompa come un interruttore, o ad un quadro di comando con dispositivo di protezione contro la marcia a secco. Questo è il sistema più semplice di controllo automatico.
Per un impianto un po' più complesso, ma certamente più sicuro, puoi installare un quadro elettrico di comando o protezione contro la marcia a secco (o protezione mancanza d'acqua). In genere si tratta di dispositivi già cablati. Contengono un interruttore di comando (funzionamento automatico o manuale), un disgiuntore (protezione magnetica), un contattore di potenza da adattare alla potenza della pompa, una protezione termica (da regolare in base alla pompa per proteggerla dalla marcia a secco, dalla cavitazione o dal bloccaggio accidentale della girante, e una morsettiera a cui collegare i sensori di livello e eventualmente un allarme. Questi quadri di comando sono a tenuta stagna (IP 55 minimo) e possono perciò essere collocati ovunque, anche direttamente in un pozzetto. Per scegliere quello giusto basta adattare la potenza del quadro a quella della pompa. Molto spesso sono installati nelle stazioni di sollevamento (acque reflue).
Funziona come un interruttore che, a seconda della pressione (o della depressione nella rete di pompaggio) avvia o arresta la pompa di superficie. La gran parte dei regolatori di pressione sono provvisti di una protezione termica per prevenire qualsiasi problema sulla pompa (bloccaggio della girante, disinnesco, ecc.) e una protezione marcia a secco che arresta immediatamente la pompa. Hanno un doppio collegamento: un collegamento idraulico sull'uscita della pompa e un collegamento elettrico (il regolatore è posto tra l'alimentazione elettrica e la pompa).
Per scegliere correttamente il regolatore di pressione dovrai:
scegliere un modello che corrisponde alla potenza elettrica della pompa;
definire la pressione che desideri raggiungere.
La valvola di ritegno evita i disinneschi poiché permette la circolazione dell'acqua in un solo senso.
I tubi PVC pressione sono ideali per gli esterni poiché sopportano meglio le escursioni termiche e la pressione. Sono tubi molto simili a quelli degli impianti idrici residenziali ma sono più resistenti e di colore grigio scuro.
Il filtro d'aspirazione è posto all'estremità del tubo per filtrare eventuali impurità e impedire che vengano aspirate.
I raccordi possono essere da avvitare o da incollare. In entrambi i casi, la tenuta stagna è assicurata da una guarnizione (piatta o O-ring) oppure dal nastro teflon, o da stoppa con pasta verde.
La qualità di questi accessori è omogenea, varia solo la resistenza dei materiali (ovviamente l'ottone è più resistente del PVC).
Nel caso di una pompa sommersa, per evitare disinneschi imprevisti, ricorda sempre di dotare di una valvola di ritegno il tubo di mandata.
Per quanto riguarda la manutenzione, è necessario almeno una volta all'anno togliere la pompa dal pozzo, dalla vasca o dal pozzetto per pulirla. Verifica che nulla ostacoli la rotazione della girante, controlla la tenuta stagna dei cavi elettrici, e prova le sonde di livello. Allo stesso tempo, smonta e pulisci le valvole di ritegno e i galleggianti, se presenti.
Se la pompa è usata per sollevare acque reflue molto cariche, rivolgiti a un'impresa di spurgo e idropulizia attrezzata per pompare e pulire vasca e galleggianti e in grado di trattare le acque potenzialmente inquinanti.
Indipendentemente dal tipo di impianto, se hai dei filtri a cartuccia ricordati di rimuovere e pulire la cartuccia filtro circa ogni sei mesi. Lo stesso vale per il filtro d'aspirazione.
Infine, e ciò vale per tutti i tipi di pompa (motopompa, pompa per piscina, ecc.), quando effettui la manutenzione, fai sempre attenzione alle varie guarnizioni, sia quelle meccaniche che quelle del corpo della pompa. Se la tua pompa ha un carter per l'olio, assicurati che non ci siano perdite.
Gli incidenti con le pompe sono frequenti, ricorda sempre di interrompere l'alimentazione elettrica prima di qualsiasi intervento per evitare il rischio di elettrocuzione. Quando testi le sonde di livello o di pressione, non inserire attrezzi, o peggio ancora le dita, nel corpo della pompa.
Se vuoi saperne di più sugli impianti idraulici e sul recupero delle acque piovane, segui i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide:
Guida scritta da:
Daniele, autodidatta nel bricolage, Emilia Romagna
Mi sono ritrovato nel bricolage una decina di anni fa in occasione dell’acquisto di una casa da restaurare. Dopo aver isolato i sottotetti, rifatto i bagni, la cucina, le camere… ho costruito un edificio annesso, installato un nuovo cancello e la sua entrata e dotato la casa di scaldaacqua solare. Ho gettato una colata di decine di m2 di lastre e fondazioni di cemento e ristrutturato la copertura... posso dire che di materiali e attrezzi, ne so! Le ore passate a cercare informazioni sui forum e nella stampa specializzata per trovare soluzioni ai miei problemi si contano a migliaia…. Allora farvi approfittare delle mie conoscenze in utensili e apparecchi domestici sarà un semplice scambio di esperienze!