Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia
Si sa: l’acqua dolce è un bene prezioso che, sfortunatamente, diventa sempre più raro. Tutti i trucchi per risparmiare questa risorsa vitale sono da adottare. Raccogliere l’acqua piovana è uno di questi, e non tra i minori! Il principio è semplice: quando piove, l’acqua che scende dal tetto della tua casa viene raccolta ed immagazzinata in uno o più serbatoi chiamati recuperatori.
Prima di lanciarsi nell’acquisto di un dispositivo di recuperatori di acqua piovana, conviene determinare quale è l’utilizzo finale dell’acqua raccolta. In seguito, bisogno tenere conto della legislazione in materia. Per finire, e a seconda di tali criteri, si può procedere alla scelta del dispositivo più adatto.
L’acqua piovana presenta diversi vantaggi per un utilizzo esterno. Innanzitutto, da un punto di vista legale, il suo utilizzo all’esterno della casa è libero. In seguito, l’acqua piovana normalmente non è calcarea, non contiene minerali e il suo pH è abbastanza basso, ossia essa è leggermente acida. Queste caratteristiche la rendono un’acqua particolarmente adatta all’irrigazione delle piante ornamentali e dell’orto. Un altro utilizzo consiste nel lavaggio della macchina. In entrambi i casi, l’elemento chiave è un notevole risparmio di acqua potabile!
L’acqua piovana può allo stesso modo essere utilizzata all’interno della casa, a condizione che vengano rispettati determinati obblighi. Per esempio, essa non deve essere destinata al consumo alimentare, in quanto non potabile.In secondo luogo, bisogna disporre di una rete secondaria con dei rubinetti specifici, che non devono trovarsi nella stessa stanza dei rubinetti collegati alla rete di acqua potabile, ad eccezione dei garage, delle cantine o delle stanze annesse. Inoltre, devono obbligatoriamente poter essere chiusi con uno strumento esterno e non accessibile in maniera costante. Per finire, devono disporre di una segnaletica particolare, compresi i WC collegati a tale rete. È possibile utilizzare tale acqua per lavare la biancheria, con un sistema di filtraggio adatto.
Ricorda poi, che bisogna presentare una dichiarazione in comune prima di qualsiasi utilizzo interno e devono essere rispettate un insieme di condizioni in termini di manutenzione della rete, del serbatoio, dei filtri e degli altri elementi che ne fanno parte. Bisogna inoltre calcolare il numero di metri cubi passanti ai sistemi di scarico e dichiararlo. Attenzione, in caso di presenza di amianto-cemento o di piombo nei materiali di copertura del tetto, l’utilizzo interno è formalmente vietato. In ogni caso, bisogna informarsi bene prima di lanciarsi in un tipo simile di installazione.
Esistono diversi dispositivi di recupero d’acqua. Tutti rispondono allo stesso principio di funzionamento. Partendo dal tetto, ecco gli elementi principali:
Al di sotto e attorno al tetto, delle grondaie recuperano l’acqua che scende dal tetto;
Esse devono essere munite di un sistema di filtraggio per le foglie, ovvero di una griglia che protegge la grondaia, di un filtro per grondaia o idealmente di due;
Altri accessori per grondaie possono assicurare un filtraggio supplementare, la solidità e l’impermeabilità dell’insieme;
Il tubo di caduta, che collega il di dispositivo della grondaia con la rete di acqua piovana della città, assicura l’evacuazione dell’acqua raccolta.
A questo punto, interviene il recuperatore di acqua piovana. Collegato al tubo di caduta, eccone le parti essenziali:
Il raccoglitore di acqua piovana;
Il recuperatore di acqua piovana.
Ricorda che esistono diversi tipi di raccoglitori e recuperatori. I primi possono essere presenti sotto forma di kit o integrati al tubo di caduta. I recuperatori hanno forme diverse, più o meno estetiche e con capacità di stoccaggio diverse.
Per assicurarsi di ottenere un’installazione corretta, è essenziale posare il recuperatore di acqua piovana su una superficie piana e stabile.Se la superficie presenta una pendenza, anche leggera, bisogna costruire una lastra di cemento, perfettamente orizzontale (da verificare con l’aiuto di una livella a bolla) e abbastanza larga. Dopo aver legato il raccoglitore al tubo di caduta, bisogna collegarlo al recuperatore. Ricorda che esistono dei modelli con un sistema di troppopieno, che permette il blocco del riempimento del serbatoio e lo scarico dell’acqua nella rete di acqua piovana senza intervento manuale.
Tale dispositivo è destinato all’utilizzo dell’acqua all’interno della casa. Presenta una capacità di stoccaggio notevole, che va fino ai 5000 litri.
La sua applicazione esige dei lavori piuttosto ingenti. Essa esige inoltre l’installazione di una pompa di superficie per poter assicurare lo scorrimento dell’acqua dal serbatoio alla rete secondaria idrica della casa e verso l’esterno.
Un dispositivo di troppopieno collegato alla rete di scarico dell’acqua piovana deve essere installato, così come un sistema di filtraggio supplementare per il serbatoio.Anche se necessita di un investimento importante, questo sistema di recupero di acqua piovana può rappresentare un risparmio notevole a medio e lungo termine. A condizione, ovviamente, che sia installato in una regione dove il livello di piovosità sia sufficiente a giustificare un tale investimento e che vengano rispettate scupolosamente tutte le disposizioni legali e regolamentari relative all’utilizzo dell’acqua piovana per fini domestici.
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Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia
Da diversi anni, dirigo un servizio di giardinaggio presso una clientela di privati e imprese. Guido una squadra di giardinieri e assicuro la creazione e la manutenzione di spazi verdi. Inoltre apporto ai clienti la mia esperienza in termini di manutenzione e miglioramento dei loro giardini. Infatti, con una formazione commerciale e avendo esercitato funzioni nel settore alberghiero all’inizio della carriera, mi sono orientato verso la manutenzione paesaggistica all’interno di un ente territoriale dove ho acquisito solide competenze tecniche mediante formazioni in azienda e sorveglianza di importati cantieri in un comune in piena evoluzione. Sul piano personale, sono altrettanto proiettato verso l’arte del giardinaggio. Con mia moglie, ho creato il nostro giardino dalla A alla Z e provvedo con cura alla sua manutenzione, così come l’orto! E tutto ciò che è bricolage, non è da meno! Eh sì, fare giardinaggio significa anche fare bricolage: pergola, capanno, pavimentazione, recinzione, e via dicendo… C’è sempre da fare in giardino! Dopo aver ben lavorato, io e mia moglie siamo fieri del risultato ottenuto e felici di poter approfittare a pieno di un ambiente conviviale e caloroso! Allora darvi consigli e aiutarvi nelle scelte per l’attrezzatura, il mantenimento e il miglioramento del vostro giardino sarà una passeggiata!