Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
La farfalla del geranio (nome scientifico Cacyreus marshalli), conosciuta anche come Licenide del geranio è un insetto parassita originario dell'Africa meridionale e arrivato in Spagna intorno al 1990 per poi diffondersi rapidamente in Europa.
Come accade per la maggior parte dei parassiti di importazione, non avendo qui dei nemici naturali, si è potuta propagare rapidamente e negli anni immediatamente successivi al suo arrivo la mortalità dei gerani è stata molto alta.
Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione diversi metodi per combatterla e, sicuramente, la prevenzione è la nostra arma migliore.
La farfalla ha ali grigie o marrone chiaro con striature bianche e beige e un'apertura alare di 18-27 mm. È facilmente riconoscibile dalle piccole code presenti nella parte posteriore delle ali.
Ha abitudini diurne, vola quindi soltanto di giorno tra marzo e ottobre quando le temperature sono più alte. Depone minuscole uova bianco-giallastre sui bottoni florali dei gerani, raramente anche sulle foglie.
Quando le uova si schiudono le larve, verdi e pelose con striature rossastre, iniziano a nutrirsi della pianta, spostandosi verso i gambi. Aumentano di dimensioni e lasciano macchie e buchi sulle foglie. Da qui il nome di minatrice del geranio.
I danni provocati dalle larve possono essere devastanti per la pianta, poiché alimentandosi della parte interna degli steli viene interrotta la circolazione della linfa. La pianta inizia a mostrare sintomi di deperimento e finisce per appassire e morire.
Fortunatamente oggi abbiamo a disposizione diversi metodi per combatterli e, sicuramente, la prevenzione è la nostra arma migliore.
Una pianta sana e ben concimata resiste meglio a qualsiasi attacco. Non dimenticare di concimare i tuoi gerani regolarmente, ciò contribuirà anche a ottenere un'abbondante fioritura per tutta l’estate.
Per la prevenzione, è molto importante prestare particolare attenzione a questi sintomi di allarme:
i boccioli che stanno per aprirsi non sbocciano e anneriscono;
la pianta ha un brutto aspetto generale per la caduta delle foglie o per il loro ingiallimento;
presenza di fori sugli steli, che finiscono per annerire;
tracce di escrementi delle larve sulle foglie. Hanno l'aspetto di piccolissime palline che possono essere confuse con resti di terriccio;
gambi che risultano vuoti. Fai una verifica schiacciandoli leggermente tra due dita e iniziando dalle punte della pianta fino alla base.
Puoi proteggere le piante dall'attacco di questo parassita usando un prodotto specifico antifarfalla, che impedirà loro di deporre le uova.
Se desideri dei prodotti ecologici, danno ottimi risultati:
l'Olio di neem
Esistono anche formulazioni spray per una più agevole applicazione.
Anche se preferiresti evitarlo, la cosa migliore è fare una potatura drastica. Considera che larve sono minuscole quando le uova si schiudono e quindi è meglio tagliare in eccesso che in difetto. Elimina i germogli colpiti distruggendoli, per evitare che le larve possano continuare il loro ciclo vitale.
Non temere per il tuo geranio: è una pianta molto forte e ricrescerà senza problemi.
Combina la potatura con l’applicazione di un prodotto sistemico che andrà diluito nell’acqua di irrigazione. È l’unico modo per assicurarsi che entri nel sistema circolatorio della pianta e risolva il problema definitivamente.
Come accennato all’inizio, questo parassita preferisce temperature elevate per completare il suo ciclo vitale che è di circa 60 giorni. Tra la primavera, l’estate e i primi mesi di autunno può arrivare a produrre 5 o 6 generazioni di nuovi parassiti. Devi quindi prestare particolare attenzione alle tue piante e osservarle periodicamente.
Puoi applicare un prodotto preventivo ogni 15 giorni per assicurarti che le piante siano protette.
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.