Guida scritta da:
Michele, Saldatore professionista e di passione, Sardegna
I raccordi in rame sono usati principalmente per assemblare tubi in rame, ma è possibile utilizzare raccordi in ottone per collegare i vari apparecchi sanitari (scaldabagno, vasca, doccia, lavabo e WC). Questi raccordi possono essere saldati ai tubi di rame, ma l'uso della parola "saldatura" è improprio perché la fusione riguarda solo il metallo d'apporto, che viene unito al metallo base mediante bagnatura e infiltrazione capillare. Questo processo viene chiamato appunto
saldobrasatura, quando i lembi dei pezzi da unire vengono preparati con cianfrinature che saranno riempite dal metallo d’apporto fuso;
brasatura, quando invece i pezzi da saldare sono accostati l'uno all'altro.
I raccordi in rame sono disponibili in diversi diametri 6-8, 8-10, 10-12, 14-16. La prima cifra indica il diametro interno e la seconda il diametro esterno. Le configurazioni (gomito, raccordo a T, manicotto, ecc.) sono da determinare in base alle esigenze dell'impianto.
Il rame è stato a lungo il principale materiale utilizzato per il trasporto di acqua, gas e altri fluidi. Robusto, imputrescibile, autoprotettivo, offre numerose possibilità di configurazione delle reti.
Vediamo ora quali sono i diversi metodi di assemblaggio di tubi e accessori in questo materiale, presente principalmente negli impianti sanitari e del gas per uso domestico. Si distinguono due diversi tipi di brasatura:
brasatura dolce, con temperatura di fusione inferiore a 450°C;
brasatura forte, in cui la temperatura di fusione è superiore a 450°C.
Sia chiaro, se si tratta di saldare tubi dell'acqua, entrambe le tecniche sono valide, tenendo presente qualche restrizione per la brasatura dolce. Se si tratta invece di saldare tubi del gas, attenzione, ci sono dei seri pericoli, devono essere rispettate delle normative ed è vietato utilizzare questa tecnica. L'utilizzo di materiali non approvati vi costringerà a dover rifare il lavoro!
La brasatura a stagno è quella più conosciuta. Un piccolo cannello mono-gas o una lampada per saldare usando delle cartucce usa e getta a butano o a propano è sufficiente per portare i pezzi da unire alla temperatura di fusione dello stagno (450°C). L'utilizzo dello stagno contenente piombo è da evitare per l'acqua potabile. Se devi fare solo qualche saldatura, utilizza il kit per saldatura rame-stagno per l'acqua potabile.
Arrivare a temperatura con il cannello, in genere tra 230 e 270°C, anche se in teoria si consiglia 450°C.
Passare il disossidante sul tubo e sul raccordo, per rimuovere la patina di ossido che si può formare sulla superficie dei metalli a contatto con l’aria. Il disossidante, o flussante, esercita un'azione bagnante ed assicura quindi una distribuzione uniforme della lega allo stato fuso sulle superfici stesse.
Stagnare separatamente le parti che devono essere unite l'una nell'altra.
Inserire il tubo nella parte femmina del raccordo riscaldando la zona di giunzione. Questo assicurerà che l'area di contatto sia ottimizzata per garantire una tenuta stagna.
Passare infine un panno umido sulla brasatura ancora calda.
Considera che con temperature sotto lo zero, le tubature potrebbero rompersi nei punti di giunzione con rischio di perdite e allagamenti!
Per le forti pressioni (>3 bar), evita l'uso dello stagno e passa alla brasatura forte.
Sicuramente la più utilizzata dai professionisti per l'assemblaggio rame/rame o rame/ottone, utilizzando un cannello mono-gas (miscela ottimizzata butano/propano) o un cannello bi-gas come il cannello ossiacetilenico: il top per questo tipi di lavori.
Utilizza delle bacchette di metallo d'apporto al rame-fosforo auto decapanti o non rivestite e con un flussante adatto. Temperatura di fusione tra 715 e 900°C.
Utilizza un metallo d'apporto a base di argento rivestito o meno, con un flussante adatto. Attenzione a non fondere l'ottone perché la sua temperatura di fusione è inferiore a quella del rame.
Il metallo d'apporto è a base d'argento. Per gli impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione è in vigore la norma UNI 7129/2015 che disciplina la progettazione, installazione e manutenzione degli impianti stessi. La norma stabilisce, per quanto riguarda i tubi di rame, che le giunzioni devono essere realizzate mediante saldatura di testa, saldatura a giunzione capillare o per giunzione meccanica, tenendo presente che giunzioni e raccordi meccanici non devono essere impiegati nelle tubazioni sottotraccia e in quelle interrate. I raccordi ed i pezzi speciali possono essere di rame, di ottone o di bronzo. Le giunzioni miste, tubo di rame con tubo di acciaio, devono essere realizzate mediante brasatura forte o raccordi misti (meccanici a compressione o filettati).
I materiali da utilizzare devono essere conservati con cura nella loro confezione e protetti dall'ossidazione.
Preparazione
Decapaggio
Brasatura
Collaudo
La brasatura non richiede competenze particolari. È necessario pulire accuratamente i tubi e i raccordi da assemblare. I tubi devono essere riscaldati uniformemente per una buona riuscita della brasatura.
5 minuti per brasatura
1 persona
Torcia per saldatura o cannello ossiacetilenico in funzione della brasatura scelta
Occhiali di protezione
Maschera di protezione delle vie respiratorie
Guanti da saldatore
Schermo di protezione termica in funzione dell'ambiente
Questa lista non è esaustiva. I dispositivi di protezione individuale devono essere adattati ad ogni situazione di lavoro.
Innanzi tutto le parti da assemblare devono essere molto pulite e lucide. Pulisci con carta vetrata, con paglietta di metallo per uso domestico o con una spazzola metallica. Puoi completare la preparazione del rame pulendolo con un panno imbevuto di alcool metilico, avendo cura di tenerlo lontano dalla fiamma della torcia.
Proteggi l'ambiente in cui effettui la saldatura, specialmente se è vicino a un muro. A questo scopo, puoi usare uno schermo di protezione termica.
A seconda del tipo di brasatura, è obbligatorio l'uso del disossidante raccomandato dal produttore delle bacchette di metallo d'apporto. Un recipiente con un pennello permette di applicare questo prodotto sulle due parti da assemblare (esterno del tubo e interno del manicotto).
A differenza della brasatura a stagno, non è necessario applicare il metallo d'apporto prima del montaggio.
Assembla le due parti e riscaldale in modo uniforme alla temperatura richiesta. La bacchetta deve essere avvicinata al giunto e quando inizia a fondere, verifica che il cordone di metallo avvolga bene la zona di assemblaggio.
Nel caso di brasatura all'argento, il cordone si materializza molto rapidamente quindi dovrai allontanare immediatamente la fiamma dalla zona di riscaldamento.
Poi immergi il tubo e i raccordi in acqua fredda o tampona con un panno bagnato.
Metti in funzione l'impianto e, in caso di perdite, svuota la tubazione e ripara i giunti difettosi. Nel punto più basso del circuito è opportuno prevedere dei rubinetti di scarico totale che serviranno a svuotare le tubature quando sarai assente da casa per evitare che le parti non protette gelino in inverno.
Tieni fuori dalla portata dei bambini i prodotti chimici pericolosi (disossidante, flussante) e lampade e cannelli da saldatura.
Esegui la brasatura in un ambiente ventilato e con i dispositivi di protezione individuali adeguati.
Approfondisci le tue conoscenze e scopri le nostre guide per sapere tutto sulla saldatura a fiamma, la saldatura ad arco, la saldatura TIG, la saldatura MIG MAG, la saldatura a stagno, la saldatura per punti e al plasma.
Guida scritta da:
Michele, Saldatore professionista e di passione, Sardegna
Ho acquisito una formazione da carrozziere, da tubista/saldatore e dopo aver percorso per trentacinque anni cantieri italiani e belgi, sono diventato responsabile di una caldareria poi progettista, tecnico responsabile di progetti per poi finire come capo responsabile dei progetti. In pensione, ho sistemato e attrezzato un laboratorio in cui realizzo sculture metalliche: sono riuscito a combinare e sistemare un angolo di paradiso dove amo lasciare libero spazio alla mia immaginazione. Sfasciacarrozze e mercatini dell’usato non hanno più segreti per me: ci trovo oggetti insoliti e vecchi attrezzi che colleziono o trasformo in oggetti d’arte. Amo anche la decorazione, la pittura su tela e il giardinaggio. Seguo l’evoluzione delle nuove tecnologie riguardanti gli attrezzi. Condividere con voi la mia passione e consigliarvi con umiltà nelle scelte di materiale è un vero piacere.