Guida scritta da:
Michele, Saldatore professionista e di passione, Sardegna
Saldare significa unire almeno due parti di una struttura per assicurarne la continuità.Saldare indica l’operazione e la saldatura è il giunto risultato dell’operazione.Sono stato ripreso per aver dimenticato questa precisazione… un primo consiglio: iniziamo con delle buone basi!
Tutti conoscono questa parola ma tra il cannello che si usa con una mano e che viene utilizzato in idraulica o in pasticceria per caramellare la creme brûlé e il cannello bi-gas, c’è un abisso. Facciamo luce su che cosa fa fondere il metallo!
Costituito da una bombola di butano, di propano o da una bomboletta usa e getta, da un regolatore, da un flessibile collegato ad una maniglia con un pulsante di regolazione del calore, è da tempo l’attrezzatura di base degli idraulici per brasare, curvare o stagnare i tubi. A contatto con la fiamma, un bruciatore intercambiabile permette di raggiungere temperature fino a 1.600 °C. Per quanto riguarda l’autonomia, le bombolette hanno una durata di una o due ore al massimo in funzione del tipo di lavoro.
Al sistema monogas precedentemente descritto, aggiungiamo un comburente, l’ossigeno, per ottenere una temperatura ottimale, indicativamente da 2.800 °C a 3.000 °C. Questi sistemi, molto pratici e compatti, facili da manovrare, sono indicati per le piccole riparazioni di idraulica e per avvicinarsi alla saldatura autogena. Inoltre questi kit contengono anche degli ugellimoltopiccoli per la riparazione di oggetti di bigiotteria. Ma l’autonomia è ancora limitata.
Un altro sistema a doppio gas impiegato nell’industria ed amato dagli idraulici di oggi è costituito da:- una bombola di acetilene disciolto a 17 bar, il combustibile, con ogiva (la parte alta della bombola) di colore marrone;- una bombola di ossigeno compresso a 195 bar, il comburente, con ogiva di colore bianco, ad alta pressione;- due manometri distinti regolabili;- due flessibili obbligatoriamente di colore diverso, blu per l’ossigeno e rosso per l’acetilene;- un cannello specifico che assicuri la miscelazione totale dei due gas, il non plus ultra dei sistemi di saldatura. La precisione e la finitura della saldatura sono ottenute con degli ugelli intercambiabili.
Il motivo per cui la saldatura ossiacetilenica è la preferita dai saldatori è che la fiamma prodotta dal cannello possiede notevoli qualità:
è la più calda, tra 3.100 °C e 3.200 °C, ed è possibile individuare tre zone di calore: il dardo, il pennacchio rosa (più bello di quello di Enrico IV!) e la zona riducente di colore azzurro che è la zona di riscaldamento fondamentale per la saldatura autogena. E questo l’ho imparato dal mio professore di officina ormai da un bel po’ di tempo!
si regola con facilità, sono disponibili ugelli intercambiabili su un supporto a forma di stella. Sono sempre forniti con il cannello e sono classificati in base alla portata in litri/minuto. Gli ugelli devono essere sempre puliti per avere un dardo impeccabile: un buon saldatore ha sempre un alesatore da saldatore nella sua borsa.
Per sicurezza, su ciascun flessibile, più vicino possibile al cannello, devono essere posizionate due valvole anti-ritorno di fiamma, dello stesso colore dell’involucro, per evitare il ritorno di fiamma fino alle bombole. Stai attento perché un tale incidente potrebbe essere provocato da un cannello in cattive condizioni.
Per le apparecchiature mono-gas, è sufficiente riscaldare alla temperatura richiesta per il metallo d’apporto (stagno o argento per brasatura) senza dimenticare di usare un decapante adatto.
Per questo tipo di saldatura, il pezzo da saldare non viene mai portato a fusione. È sufficiente attendere il raggiungimento della temperatura di fusione del metallo d’apporto per eseguire la saldatura. Le temperature di fusione sono diverse in base alla tipologia di metallo. Utilizzare il cannello in base a questi parametri è la miglior cosa.
In base alle dimensioni dell’oggetto o del tubo da saldare, si utilizzano dei bruciatori diversi per concentrare al meglio il calore sul punto da saldare. Per una saldatura in un punto a cui è difficile accedere, esistono utensili dedicati per non rovinare la zona della saldatura.Con un cannello mono-gas è possibile anche riscaldare un pezzo da modellare, rimuovere la vernice da una lamiera o anche sfiammare una crema!
Parleremo essenzialmente della saldatura autogena, con attrezzatura simile al sistema doppio gas ma più sofisticata.
I cannelli sono classificati per dimensioni, dal più piccolo al più grande. Resta inteso che il ventaglio tra cui scegliere dipende dallo spessore della lamiera o dei profili da saldare. In teoria si può considerare una portata di 100 l/min per ogni mm di spessore; il diametro del metallo d’apporto deve essere in relazione allo spessore della lamiera. È evidente che il N° 2 è principalmente destinato a riscaldare dei pezzi da modellare!
Ugelli da 10 l/min a 40 l/min; per piccole saldature.
Ugelli da 50 l/min a 200 l/min; per le saldature più comuni.
Ugelli da 250 l/min a 1000 l/min; cannello da preriscaldamento.
Ugelli da 1250 l/min a 5000 l/min; grandi cannelli da preriscaldamento.
Le bombole sono aperte, i riduttori di pressione regolati ad una pressione compresa tra 0,5 e 1 bar per l’acetilene (C
2
H2) e tra 2,5 e 5 bar per l’ossigeno (0
2).
Il cannello è dotato di due rubinetti regolabili, uno per ciascun gas, identificabile grazie al colore. Apri innanzitutto il rubinetto dell’acetilene e accendi la fiamma con un accendi gas, regolandola in modo che non sia troppo forte; poi apria lentamente il rubinetto dell'ossigeno e regola la fiamma in modo da avere un dardo fine e netto.
Prova ora a riscaldare le lamiere per controllare la fusione; non è un problema se farai dei buchi le prime volte, è questione di impratichirsi!
Una volta acquisito il controllo della fusione, è possibile avviare la saldatura scaldando il metallo d’apporto, e i due lembi da saldare contemporaneamente.
All’inizio, durante le regolazioni, il metallo può scoppiettare – attenzione ai vestiti! Fai altri tentativi fino ad ottenere una buona regolazione.
Una precisazione relativa alla bombola di acetilene: essendo il gas disciolto nell’acetone, si consiglia di non svuotare completamente le bombole e di non coricarle perché in entrambi i casi si brucerebbe l’acetone, ottenendo una brutta fiamma e una cattiva saldatura.
Se senti parlare di economizzatore, sappi che si tratta di un supporto accessorio che permette di interrompere o aprire automaticamente l’alimentazione dei due gas semplicemente appoggiandovi sopra il cannello.
Vista l’apparecchiatura, non è difficile accorgersi dei malfunzionamenti, tuttavia questi ultimi sono spesso non gravi!
Diminuzione della pressione di uno dei gas o cattive condizioni del cannello.
Può darsi che l’ugello del cannello sia ostruito, in tal caso occorre pulirlo con l’alesatore da saldatore, oppure l’ugello si è surriscaldato, in tal caso chiudere la bombola dell’acetilene e lasciare uscire l’ossigeno per raffreddare il suddetto ugello.
Eccessivo riscaldamento dell’ugello: chiudere i gas e ricominciare.
Si dice di una fiamma nerastra che produce fuliggine. Verifica la buona regolazione dei gas.
In sintesi, per scegliere il cannello devi individuare con precisione l’uso che dovrai farne al minimo e al massimo. In questo range c'è sicuramente una serie di prodotti che farà al caso tuo.
Non ti resta che lasciarti sedurre dall’attrezzatura, che farà di te un esperto del cannello!
Approfondisci le tue conoscenze e scopri le nostre guide per sapere tutto sulla saldatura a fiamma, la saldatura ad arco, la saldatura TIG, la saldatura MIG MAG, la saldatura a stagno, la saldatura per punti e il taglio al plasma:
Guida scritta da:
Michele, Saldatore professionista e di passione, Sardegna
Ho acquisito una formazione da carrozziere, da tubista/saldatore e dopo aver percorso per trentacinque anni cantieri italiani e belgi, sono diventato responsabile di una caldareria poi progettista, tecnico responsabile di progetti per poi finire come capo responsabile dei progetti. In pensione, ho sistemato e attrezzato un laboratorio in cui realizzo sculture metalliche: sono riuscito a combinare e sistemare un angolo di paradiso dove amo lasciare libero spazio alla mia immaginazione. Sfasciacarrozze e mercatini dell’usato non hanno più segreti per me: ci trovo oggetti insoliti e vecchi attrezzi che colleziono o trasformo in oggetti d’arte. Amo anche la decorazione, la pittura su tela e il giardinaggio. Seguo l’evoluzione delle nuove tecnologie riguardanti gli attrezzi. Condividere con voi la mia passione e consigliarvi con umiltà nelle scelte di materiale è un vero piacere.