Come scegliere una sega a tazza o una fresa carotatrice

Come scegliere una sega a tazza o una fresa carotatrice

Sebastiano, Tuttofare autodidatta

Guida scritta da:

Sebastiano, Tuttofare autodidatta

La sega a tazza fora plastica, gesso, mattonelle, legno; la fresa carotatrice il cemento e la pietra. Dotata di una punta di centraggio, la sega a tazza s’innesta sul mandrino di un trapano e può essere in HSS, carburo di tungsteno o diamantata (Widia). La sega a tazza è indispensabile per montare prese o spot.

Caratteristiche importanti

  • Diametri
  • Monoblocco
  • Materiali
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Perché utilizzare una sega a tazza

Una sega a tazza è utile per forare materiali come il legno, il cartongesso ma anche le mattonelle o il cemento (in questo caso si tratta di una fresa carotatrice).

La sega a tazza viene utilizzata principalmente per l’installazione di lampadari, interruttori e prese elettriche.

Montata sul mandrino di un trapano, la sega a tazza permette di realizzare fori di un diametro da 20 mm a 63 mm – quest’ultima misura è quella che corrisponde al foro per l’installazione di prese elettriche.

La sega a tazza esegue fori perfetti grazie ad una punta di centraggio – che impedisce alla lama di spostarsi.

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Trapano

Le componenti di una sega a tazza

Per forare materiali morbidi come il legno o il gesso, le seghe a tazza di fascia bassa hanno diverse lame intercambiabili. Se non sono del tipo monoblocco, le seghe a tazza si compongono di tre elementi:

  • base o mandrino – piastra su cui s’innesta la lama;

  • lama della sega;

  • punta di centraggio.

Alcune seghe a tazza sono composte da un’unica lama e da una punta di centraggio.

Le seghe a tazza per legno possono avere più lame rimovibili di diverso diametro da scegliere in funzione del diametro di foratura desiderato. Anche se semplici da usare, questo tipo di seghe a tazza è più consigliato per un utilizzo occasionale. Per un uso più intenso è meglio munirsi di una sega a tazza con diametro specifico dove la punta di centraggio è fissata sulla lama in monoblocco con la base.

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Seghe a tazza

Quale tipo di sega a tazza per quale materiale

Le lame dentate per la foratura del legno sono di diametro variabile. Per gli usi più impegnativi, è preferibile munirsi di una sega a tazza monoblocco con punta di centraggio HSS, saldata o a stringere – di solito con una chiave a brugola.

Le seghe a tazza bimetalliche HSS sono definite seghe per uso universale perché sono adatte alla foratura di pannelli di compensato, cartongesso, plastica e metalli non ferroso.

Per un lavoro di qualità, per le punte come per le seghe a tazza, il materiale deve essere preso in considerazione. Privilegia la presenza di:

  • cobalto e carburo di tungsteno per una maggiore resistenza – di solito l’8%;

  • diamante (Widia) per la foratura di piastrelle e mattoni.

Riguarda all’utilizzo, la foratura delle piastrelle deve essere fatta ad acqua e la foratura dei metalli con l’olio da taglio e a velocità ridotta – come per le punte. Le seghe a tazza sono concepite per un numero di giri al minuto stabilito (giri/min o RPM), valore che è meglio non superare per ottenerne una migliore longevità.

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Punte

Cosa scegliere tra una sega a tazza e una fresa

Le frese sono destinate ai materiali duri.

Di diversi diametri, le frese di migliore qualità dispongono di una punta di centraggio e di una lama al carburo o diamantata.

Le frese sono dotate di placche di carburo o diamantate sul bordo della lama; il loro numero elevato è sinonimo di qualità.

L’innesto al mandrino può essere a codolo liscio o SDS (SDS Plus + o SDS Max).

La fresa è dotata di un porta-fresa e di una punta di centraggio. La filettatura del porta-fresa è generalmente da 16 mm (M16).

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Mandrino

5 consigli pratici per l’acquisto di una sega a tazza o di una fresa carotatrice

  1. Parti dal presupposto che le seghe a tazza multilama sono concepite per i piccoli lavori di bricolage e che quelle di fascia bassa hanno una durata molto limitata.

  2. Le seghe a tazza di HSS bimetalliche sono di qualità migliore e sono più adatte ad un utilizzo intensivo.

  3. Per la foratura di piastrelle, opta per le frese diamantate (Widia) a velocità ridotta e ad acqua.

  4. Per il calcestruzzo, non esitare a scegliere una migliore qualità e optare per una lama al carburo – soprattutto se utilizzi la fresa regolarmente.

  5. Che sia monoblocco o da avvitare su un porta-fresa, la scelta del tipo di fresa o carotatrice spetta a te a seconda della frequenza d’uso.

 
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Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!

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