Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Una sega a tazza è utile per forare materiali come il legno, il cartongesso ma anche le mattonelle o il cemento (in questo caso si tratta di una fresa carotatrice).
La sega a tazza viene utilizzata principalmente per l’installazione di lampadari, interruttori e prese elettriche.
Montata sul mandrino di un trapano, la sega a tazza permette di realizzare fori di un diametro da 20 mm a 63 mm – quest’ultima misura è quella che corrisponde al foro per l’installazione di prese elettriche.
La sega a tazza esegue fori perfetti grazie ad una punta di centraggio – che impedisce alla lama di spostarsi.
Per forare materiali morbidi come il legno o il gesso, le seghe a tazza di fascia bassa hanno diverse lame intercambiabili. Se non sono del tipo monoblocco, le seghe a tazza si compongono di tre elementi:
base o mandrino – piastra su cui s’innesta la lama;
lama della sega;
punta di centraggio.
Alcune seghe a tazza sono composte da un’unica lama e da una punta di centraggio.
Le seghe a tazza per legno possono avere più lame rimovibili di diverso diametro da scegliere in funzione del diametro di foratura desiderato. Anche se semplici da usare, questo tipo di seghe a tazza è più consigliato per un utilizzo occasionale. Per un uso più intenso è meglio munirsi di una sega a tazza con diametro specifico dove la punta di centraggio è fissata sulla lama in monoblocco con la base.
Le lame dentate per la foratura del legno sono di diametro variabile. Per gli usi più impegnativi, è preferibile munirsi di una sega a tazza monoblocco con punta di centraggio HSS, saldata o a stringere – di solito con una chiave a brugola.
Le seghe a tazza bimetalliche HSS sono definite seghe per uso universale perché sono adatte alla foratura di pannelli di compensato, cartongesso, plastica e metalli non ferroso.
Per un lavoro di qualità, per le punte come per le seghe a tazza, il materiale deve essere preso in considerazione. Privilegia la presenza di:
cobalto e carburo di tungsteno per una maggiore resistenza – di solito l’8%;
diamante (Widia) per la foratura di piastrelle e mattoni.
Riguarda all’utilizzo, la foratura delle piastrelle deve essere fatta ad acqua e la foratura dei metalli con l’olio da taglio e a velocità ridotta – come per le punte. Le seghe a tazza sono concepite per un numero di giri al minuto stabilito (giri/min o RPM), valore che è meglio non superare per ottenerne una migliore longevità.
Le frese sono destinate ai materiali duri.
Di diversi diametri, le frese di migliore qualità dispongono di una punta di centraggio e di una lama al carburo o diamantata.
Le frese sono dotate di placche di carburo o diamantate sul bordo della lama; il loro numero elevato è sinonimo di qualità.
L’innesto al mandrino può essere a codolo liscio o SDS (SDS Plus + o SDS Max).
La fresa è dotata di un porta-fresa e di una punta di centraggio. La filettatura del porta-fresa è generalmente da 16 mm (M16).
Parti dal presupposto che le seghe a tazza multilama sono concepite per i piccoli lavori di bricolage e che quelle di fascia bassa hanno una durata molto limitata.
Le seghe a tazza di HSS bimetalliche sono di qualità migliore e sono più adatte ad un utilizzo intensivo.
Per la foratura di piastrelle, opta per le frese diamantate (Widia) a velocità ridotta e ad acqua.
Per il calcestruzzo, non esitare a scegliere una migliore qualità e optare per una lama al carburo – soprattutto se utilizzi la fresa regolarmente.
Che sia monoblocco o da avvitare su un porta-fresa, la scelta del tipo di fresa o carotatrice spetta a te a seconda della frequenza d’uso.
Per i tuttofare desiderosi di approfondire la conoscenza di questo tipo di utensili e del loro uso, ecco i consigli dei nostri redattori e le loro guide:
Come scegliere il caricabatteria per gli utensili elettrici portatili
Come scegliere un perforatore bulinatore
E per lavorare in tutta sicurezza:
Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!