Guida scritta da:
Anita, intarsiatrice, Certaldo
In generale, esitono due tipi di seghe a nastro: le seghe a nastro da officina, montate su una struttura fissa e quelle mobili, che come dice il nome, possono essere spostate un po’ ovunque, in particolare in cantiere!
La sega è quindi montata su una struttura, per un lavoro in altezza, o su un tavolo come un cavalletto di servizio o un banco da lavoro, particolarmente pratico per il cantiere.
Progettata per essere portata sul pezzo da lavorare, questo tipo di sega a nastropossiede dueimpugnature per un pratico utilizzo.
In generale, avrai capito che quando l'utensile è portatile, l’utente lo porta sul pezzo di legno da lavorare; quando è fisso invece, è il pezzo di legno ad essere portato sull'utensile.
Le seghe a nastro non tagliano solo il legno ma anche i metalli teneri e i materiali compositi – ovviamente utilizzando la giusta lama!
Perciò a seconda del tipo di taglio da effettuare devi scegliere la sega a nastro che fa per te!
Dai modelli più piccoli che pesano circa 20 kg, fino ai più pesanti che superano i 500 kg, le seghe a nastro fisse sono destinate ad un utilizzo regolare che giustifica l’installazione della macchina in officina. Infatti, bisogna prevedere lo spazio davanti e dietro la sega per poter lavorare i pezzi di legno senza intralci. Queste seghe a nastro hanno perciò delle caratteristiche variabili a seconda del modello – altezza di taglio, potenza, larghezza della tavola ecc. Analizziamo quindi i criteri di scelta.
La tavola può essere inclinabile fino a 40° e offre la possibilità di montare una guida parallela. Più la tavola è grande, più risulta comodo maneggiare i pezzi da lavorare.
Il motore è collocato sotto la tavola e aziona le cinghie, che mettono in rotazione i volani, che a loro volta trascinano la lama – di solito sono due, tre nelle macchine più grandi. I volani sono rivestiti di sughero o di gomma. Il motore può essere mono o trifasico e le potenze variano a seconda delle dimensioni della sega e delle sue caratteristiche intrinseche.
I volani sono le “ruote” inferiori e superiori della sega. Permettono il movimento della lama e di conseguenza, il loro diametro determina la larghezza della lama stessa (immagina il volano come un cerchione di un modellino di moto). Se vuoi tagliare dritto, avrai bisogno di una lama larga; per avere una lama larga, ci vogliono dei volani che permettano di ospitarla e per avere tutto ciò, hai anche bisogno di potenza! Per darti un’idea, per intagliare una trave di quercia di 20 cm ci vogliono dei volani di 70 cm per accogliere una lama di 40 mm. Andiamo sul pesante!
La lama della sega, chiamata anche lama a nastro, è un nastro d’acciaio ininterrotto e seghettato, la cui seghettatura è scelta a seconda del tipo e dello spessore del materiale da tagliare. Quando gira, sfrega costantemente contro tre punti sotto i coperchi protettivi; questi “punti” sono dotati di rulli in modo da assicurare uno slittamento senza surriscaldamento e per guidare la lama. In meccanica, i rulli sono degli elementi che si posizionano vicino ad una parte in rotazione (in questo caso la lama della sega) e che trasformano l’effetto di attrito (usura rapida della lama) in un effetto di scorrimento (longevità della lama). Possono essere a biglie, o, il non plus ultra, a rullo di scorrimento. Garantiscono una buona tenuta della lama. Questi ultimi si adattano a seconda del lavoro da eseguire; in queste macchine, la larghezza della lama va da 6 a 40 mm. Lo spessore dipende dalla natura dei tagli che devono essere realizzati. Ovviamente, vanno cambiate!
La struttura della sega e della tavola può essere in alluminio (leggero e sensibile agli urti, sono preferibili i più robusti modelli anodizzati), d’acciaio o ghisa (più pesante ma molto più resistente, con il suo peso dà stabilità all'utensile, ma solo i modelli più grossi sono realizzati in tale materiale).
Alcuni modelli sono provvisti di ruote per agevolarne lo spostatamento. Molto pratico per i piccoli laboratori!
L’altezza di taglio è determinata dal collo di cigno che corrisponde alla distanza tra la tavola e l’estremità della struttura che guida la lama. Determina l’altezza massima che devi tagliare, 100 mm, 150 mm... 550 mm, per fare la tua scelta.
Il numero di velocità è variabile – spesso limitato a due – e può essere adattato al pezzo da tagliare. La velocità della lama è espressa in metri al minuto (m/min) ed è spesso compresa tra 800 e 1000 m/min.
Un interruttore con una chiave di sicurezza è integrato alle seghe a nastro degne di tale nome, per poter avviare la macchina in tutta sicurezza. Le seghe a nastro sono inoltre dotate di un pulsante d'arresto d'emergenza del tipo "a fungo" per fermare rapidamente la macchina in caso di pericolo imminente.
È disponibile un sistema opzionale di aspirazione delle polveri. Una bocchetta di estrazione da collegare al proprio aspiratore svolge la stessa funzione. I LED forniscono l’illuminazione necessaria ad una migliore visibilità durante il taglio.Per scegliere al meglio, analizza le tue necessità. Sono queste ultime che determinano le caratteristiche della tua sega!
La sega a nastro mobile non è esattamente uguale alla sega a nastro fissa... eppure il principio è lo stesso!
Più compatta, la sega mobile pesa tra i 6 e i 15 chili. Provvista di rulli tensori, è molto facile effettuare il cambiamento di lama. È molto utilizzata in carpenteria in quanto permette di intervenire direttamente in altezza. La si utilizza in particolare per effettuare dei tagli obliqui o delle smussature – tagli ricurvi lungo il bordo di un pezzo di legno. È per questo che spesso possiede un manico supplementare per poterci lavorare in due.
Il motore è elettrico e può essere con cavo o a batteria – l’autonomia e la potenza della batteria sono determinate dalla sua intensità e dall’amperaggio/ora; più tali valori sono alti, meglio è! Di solito, si trovano batterie a 18 V per 3 o 4 Ah. I loro tempi di ricarica sono veloci – circa 30 min. – e si trovano in vendita a coppia in modo da assicurare il funzionamento della macchina durante la ricarica.
L’altezzadi taglio è più piccola rispetto alla sega fissa e non supera i 310 mm. Infatti la configurazione della macchina limita le possibilità, anche se alcuni modelli hanno un’alternativa: un nastro che ruota fino a 30° in modo da "raggiungere” il legno un po’ più lontano!
Le larghezze della lama sono limitate e variano tra i 6 e i 15 mm.
Anche la velocità è variabile e permette di essere adattata al supporto da tagliare.
Alcuni modelli hanno a disposizione anche un sistema di raffreddamento ad aria per soffiare in direzione della zona da tagliare per delineare il tracciato. La vita è bella!La possibilità di fissare una guida alla macchina permette di assicurare un taglio dritto.
Un consiglio, guarda che tipo di superficie vuoi tagliare e poi scegli!
Scegli un modello fisso, a condizione che la tua officina sia abbastanza spaziosa da poterlo ospitare, per lavori di flusso costante e regolare. Per il lavoro in serie, la sega a nastro fissa è la più comoda: appoggi il pezzo di legno sul piano e la lavorazione avviene semplicemente spingendo ed orientando il pezzo. Non dubitare!
Se, al contrario, hai bisogno di lavorare il legno all’esterno dell’officina – lì dove la macchina fissa non può andare! – scegli piuttosto una sega a nastro portatile. Essendo leggera, permette ad esempio di tagliare le travi, direttamente sul posto!
Guida scritta da:
Anita, intarsiatrice, Certaldo
Dedita al bricolage sin dall’infanzia, sono sempre stata un’appassionata di nuovi attrezzi e altri piccoli macchinari molto utili! Sempre curiosa delle novità riguardanti utensili e materiali, mi interesso da vicino a costruzioni di ogni tipo. La mia esperienza professionale in quanto artigiana intarsiatrice (ok suona meglio al maschile ma possiamo sempre accordarla!) mi permette di praticare un materiale nobile e allo stesso tempo comune: il legno. Circondata da carpentieri e altri costruttori, sono continuamente in contatto con professionisti e dilettanti di costruzioni in legno, ma anche di produzioni varie! Essendo io stessa appassionata di giardinaggio, mi piace anche coltivare l’orto e inutile dirvi che l’estate si conclude all’insegna minestrone! Allora con queste due passioni, spero con piacere di poter rispondere alle vostra domande!