Guida scritta da:
Giulia, Decoratrice d'interni
Creare un ambiente lavanderia in casa permette di organizzare al meglio un locale funzionale da dedicare al bucato.
A seconda del tipo di spazio a disposizione hai due possibilità:
lavanderia indipendente realizzata in un’intera stanza dedicata;
angolo lavanderia ricavato in un ambiente che ha anche altre funzioni.
In entrambe le soluzioni dovrai predisporre impianti ed attacchi per poter inserire gli elettrodomestici necessari.
Se disponi di una stanza, anche piccola come un ripostiglio, da dedicare alla lavanderia puoi concentrarti sull’aspetto funzionale e lasciare in secondo piano l’aspetto estetico: non avrai la necessità di nascondere elettrodomestici ed attrezzature e potrai realizzare un ambiente funzionale e più o meno accessoriato in funzione della dimensione della stanza.
Considera che per una lavanderia media, composta da lavatrice, eventuale asciugatrice impilata, lavatoio e mobile contenitore per detersivi, asse e ferro da stiro, stenditoio, cesto biancheria e altri accessori, è sufficiente un ambiente di 130 x 140 cm considerando 60 cm per i due elettrodomestici, 40 cm, o anche meno, per un lavatoio e 40 cm per il mobile contenitore.
Se non hai una stanza da dedicare interamente alla lavanderia, puoi progettare un angolo lavanderia accessoriato e funzionale anche in altri ambienti della casa come bagno o antibagno, cucina, veranda o balcone, corridoio. In questi casi è spesso necessario nascondere alla vista gli elettrodomestici, quindi l’aspetto estetico riveste una certa importanza. Ante, armadi, tende possono, a seconda dei casi, essere una soluzione utile a questo scopo.
Bagno, antibagno e cucina si prestano bene a una riorganizzazione dello spazio per creare una lavanderia: tutti gli impianti sono già presenti e dovrai sistemare le varie attrezzature della lavanderia in funzione della disposizione dell’ambiente.
Veranda, balcone o loggia possono essere organizzate in funzione lavanderia ma dovrai fare particolare attenzione a proteggere gli elettrodomestici dalle intemperie e dall’umidità con armadi a tenuta in resina o metallo.
Corridoio: è un ambiente spesso presente nelle case progettate più di qualche decennio fa. Se gli impianti ci sono sarà facile trasformare questo spazio spesso inutilizzato in una lavanderia razionale. Avrai bisogno probabilmente di nascondere alla vista il tutto, ma puoi ricorrere ad armadi, ante, pannelli scorrevoli e tende.
La protagonista principale di una lavanderia è naturalmente la lavatrice. Per poterla installare sono quindi indispensabili:
un punto di erogazione dell’acqua con rubinetto lavatrice;
uno scarico;
un allaccio elettrico con presa Schucko.
Per scegliere l’ambiente in cui creare la lavanderia, se non vuoi impegnarti in costose opere di trasformazione (realizzazione di tracce per gli impianti, demolizioni ecc.), dovrai tenere conto di queste esigenze.
Se lo scarico domestico è lontano oppure non disponi della pendenza necessaria per raggiungere la colonna di scarico (> 4%), puoi ricorrere a una pompa per acque grigie. Si tratta di una piccola pompa che funziona come una stazione di sollevamento: è in grado di spingere le acque di scarico alla colonna di scarico più vicina, fino a 6-8 m in verticale e 60 m in orizzontale. È abbastanza silenziosa, può gestire anche acque calde (60°C ma alcuni modelli arrivano anche a 90°C), e si avvia/arresta automaticamente quando necessario.
I modelli più recenti di lavatrici sono più silenziosi rispetto a quelli di qualche anno fa, ma la lavatrice, soprattutto durante il programma di centrifuga, produce comunque un rumore che può essere molto fastidioso. Se possibile, dovresti evitare di realizzare la lavanderia adiacente o vicina alle stanze da letto. Se non hai alternative, puoi ricorrere a vari sistemi di insonorizzazione, come:
pannelli per l’isolamento acustico da fissare alle pareti;
tappetini o piedini antivibrazione studiati espressamente per questo scopo da collocare sotto la lavatrice;
porte fonoassorbenti.
Una finestra o un’apertura verso l’esterno non è indispensabile ma, se possibile, è meglio prevederla soprattutto se la lavanderia viene utilizzata anche come stenditoio e stireria. Asciugare i panni in un ambiente non ventilato, senza presa d’aria, porta alla formazione di condensa, muffe e cattivi odori che rendono l’ambiente insalubre. Il ferro da stiro e l’asciugatrice inoltre producono molto vapore ed è fondamentale arieggiare l’ambiente.
Se la finestra non c’è e non è possibile prevederla, è opportuno dotare la lavanderia di un aspiratore, di un deumidificatore o collegarla all’impianto di VMC.
È l’elettrodomestico principale della lavanderia. Ne esistono fondamentalmente di due tipologie:
lavatrice a carica frontale;
lavatrice a carica dall’alto.
Le lavatrici a carica frontale da 8-9 kg hanno dimensioni standard di circa 60 x 60 x 85-90 cm (l x p x h), richiedono uno spazio d’uso di 60-70 cm davanti all’oblò per poter caricare/scaricare il bucato. Esistono anche modelli salvaspazio chiamati slim (da 4-5 kg) che sono profondi da 33 a 45 cm e i modelli cosiddetti mini, più piccoli e bassi (51 x 44 x 69 cm). Offrono il vantaggio di poter sfruttare lo spazio superiore per collocare un’asciugatrice, un armadio, dei ripiani ecc. Per un maggior comfort e non doversi chinare per caricarle, possono essere posizionate sollevate su una base robusta che può anche contenere un cassetto per i detersivi.
Le lavatrici a carica dall’alto sono più strette a parità di profondità, in genere 40 x 60 x 90 cm, e hanno una capacità leggermente ridotta (6-8 kg). Sono molto pratiche perché il bucato si carica agevolmente dall’alto (non bisogna chinarsi) e richiedono uno spazio d’uso decisamente inferiore. Sono quindi molto indicate per gli ambienti stretti ma lo svantaggio è che lo spazio superiore deve restare accessibile e, per ovvie ragioni, non è possibile impilarvi un’asciugatrice.
L’asciugatrice non è sempre necessaria ma se non hai a disposizione un posto all’aperto, un balcone o una veranda dove stendere il bucato o se vivi in una zona in cui piove spesso, l’asciugatrice diventa indispensabile. Anche negli altri casi però questo elettrodomestico offre vantaggi non trascurabili:
panni asciutti in tempi brevi (2-3 ore);
nella maggior parte dei casi puoi risparmiarti il lavoro di stiratura;
il bucato risulta morbido e profumato.
Le asciugatrici hanno una capacità di carico di 7-9 kg. Le dimensioni sono in genere le stesse dei modelli standard di lavatrice.
Il funzionamento è basato su una fonte di calore (resistenza o pompa di calore nei modelli più recenti), che scalda l’aria e la immette nel cestello mediante una ventola.
Esistono due tipologie di asciugatrici:
asciugatrici a espulsione (o evacuazione);
asciugatrici a condensazione.
Nelle asciugatrici a espulsione l’umidità del bucato viene espulsa all’esterno mediante un condotto.
Nelle asciugatrici a condensazione l’aria umida viene raffreddata e deumidificata da un condensatore che ne convoglia l’acqua in una vaschetta da svuotare regolarmente.
Per risparmiare spazio l’asciugatrice può essere impilata sulla lavatrice in una colonna attrezzata o mediante una base da appoggiare sulla lavatrice stessa.
Ce ne sono di ogni materiale e per tutti i gusti: in legno, vimini, resina, tessuto. I modelli più funzionali hanno due o tre scompartimenti per separare i panni secondo il colore e un coperchio. Per avere tutto in ordine, puoi nascondere il cesto della biancheria negli armadi o mobili contenitore.
In una lavanderia un lavatoio è molto pratico e indispensabile per pretrattare i panni macchiati, lavare a mano i capi delicati, pulire scarpe ecc. Deve avere un rubinetto per l’acqua fredda e, se possibile, anche punto acqua calda.
Ce ne sono di varie dimensioni, i più piccoli sono larghi solo 35 cm per una profondità di 60 cm.
Oltre ai mobili lavatoio composti da un lavandino, in ceramica, acrilico e resina (polimineral) e da un mobile contenitore dove riporre i detersivi, esistono modelli da appoggio, da incasso/semi-incasso, da parete o freestanding a colonna negli stessi materiali. Hanno tutti una vasca capiente e spesso una tavola lavapanni integrata.
I lavatoi da esterno devono resistere alle intemperie e sono quindi in cemento, graniglia, pietra o acciaio inox.
Anche se utilizzi sempre l’asciugatrice, uno stenditoio, magari pieghevole e salvaspazio può essere molto utile, ad esempio per asciugare i panni lavati a mano. Ne esistono di diversi tipi e dimensioni da scegliere in funzione dello spazio a disposizione e dell’uso che si prevede di farne.
Oltre agli stendini pieghevoli da balcone, orizzontali o a torre, esistono dei modelli da parete, estensibili e a soffietto molto compatti ma con una capacità di carico elevata.
Se disponi di spazio sufficiente, può essere interessante creare un angolo stireria. Molto pratico è l’asse da stiro a scomparsa che può essere aperto all’occorrenza. Esistono inoltre dei veri e propri mobili stireria che oltre a contenere l’asse da stiro estraibile hanno mensole dove appoggiare i panni appena stirati, il ferro da stiro e qualche detersivo.
Anche in una lavanderia un piano di lavoro, anche piccolo, è un accessorio funzionale, indispensabile per piegare il bucato appena uscito dall’asciugatrice o per appoggiare i panni man mano che vengono stirati. Dovrebbe essere preferibilmente di un materiale liscio e facile da pulire.
Se la lavanderia è ricavata in spazi utilizzati prevalentemente per altre funzioni, come un corridoio, un garage, un grande bagno, un’ampia cucina o un antibagno, per rendere l’insieme esteticamente accettabile, può essere interessante ricorrere a mobili contenitori e colonne attrezzate dove nascondere lavatrice, asciugatrice, cesto della biancheria, asse da stiro e addirittura il lavatoio. Sul mercato si trovano molte soluzioni funzionali per l’organizzazione degli spazi con mobili ad ante progettati per far scomparire un’intera lavanderia, ma con un po’ di fantasia è possibile arredare qualsiasi ambiente lavanderia con poco. L’indispensabile è un contenitore per i detersivi, qualche mensola e un piano di lavoro.
Guida scritta da:
Giulia, Decoratrice d'interni
Dopo anni passati a trasformare oggetti, immaginare, disegnare, dipingere, ho deciso di convertire la mia passione in un lavoro. Dal 2006, tra Firenze e Siena, accompagno le persone nella realizzazione di progetti di ristrutturazioni o di nuove costruzioni. La mia esperienza e la mia curiosità mi spingono a ricercare sempre soluzioni innovative per me stessa e per i miei clienti. Vivere con la propria passione significa trasformare e modellare continuamente gli spazi anche a casa propria, per la grande gioia della mia piccola famiglia che approfitta dei miei suggerimenti e delle mie creazioni! Ed ora vorrei condividere con voi i miei consigli, per cercare di trasmettervi la mia passione e aiutarvi in tutti i vostri progetti!