Come cacciare le talpe dal giardino

Come cacciare le talpe dal giardino

Giovanni, giardiniere per passione, Umbria

Guida scritta da:

Giovanni, giardiniere per passione, Umbria

Quando le talpe invadono il giardino si avvera l'incubo dei giardinieri. Alcuni le eliminano utilizzando una trappola per talpe Putange o una trappola per talpe con petardo. Altri, più giudiziosi, preferiscono farle fuggire usando fumogeni e ultrasuoni oppure catturarle per poi liberarle lontano dall'orto.

Caratteristiche importanti

  • Trappola per talpe Putange
  • Trappola per talpe naturale o chimica
  • Trappola per talpe con petardo
  • Trappola per talpe a ultrasuoni e a vibrazione
  • Trappola per talpe fumogena
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Talpe in giardino: l'incubo dei giardinieri

Mammifero terrestre, o meglio, sotterraneo, la talpa passa la vita quasi esclusivamente sotto terra in gallerie che scava fino a 50 cm di profondità. Per il suo regime alimentare, dovrebbe essere classificata come un animale utile per il giardiniere piuttosto che nocivo: anche se si ciba prevalentemente di lombrichi utili al giardino, aiuta infatti ad eliminare un buon numero di larve (larve di maggiolini), vermi grigi (larve di falena) e vermi «fil di ferro» (larve di elateridi). Li cattura nelle gallerie, che possono raggiungere anche i 200 m di lunghezza complessiva. Del resto, anche queste ultime svolgono un'azione benefica in giardino poiché drenano e aerano il suolo.

Le talpe hanno però la pessima abitudine di scavare la terra e accumularla in superfice, creando montagnette di terra (i cosiddetti mucchietti delle talpe) in zone erbose, come i prati. La talpa diventa particolarmente fastidiosa proprio nel momento in cui rovina il terreno in cui si trova una piantina, un'area dell'orto dove si è appena piantato o quando taglia le radici delle piante che le ostruiscono il passaggio.

Anche se rischi di combattere una battaglia persa in partenza, se ogni tanto spunta fuori una talpa non potrai far altro che spianare con il rastrello le montagnette di terra. Altrimenti, dovrai cercare di eliminarla facendola fuggire dal giardino.

Repellenti anti-talpa naturali e chimici

I prodotti repellenti, fatti in casa o commerciali, non danno garanzia di efficacia. Sebbene in determinate circostanze alcuni sembrino svolgere la propria funzione, non sono sempre completamente efficaci. Per fartene un'idea, dovrai constatarne personalmente gli effetti.

Anti-talpa naturali non inquinanti

Far scappare le talpe (che potrebbero poi insediarsi a casa del tuo vicino) è la soluzione preferita dagli ambientalisti e dagli animalisti. In primo luogo, alcune piante sono spesso citate per il loro effetto repellente: le piante a bulbo come l'aglio, la cipolla, la fritillaria (corona imperiale), il giacinto, la giunchiglia, ecc. Le talpe odiano l'odore diffuso nel terreno dai loro bulbi. Citiamo anche l'euforbia (Euphorbia lathyris), la cosiddetta erba delle talpe.

Ma questo effetto, qualora si riscontrasse, sarebbe efficace solo in un'area molto circoscritta intorno alla pianta. Altri prodotti, il cui odore si suppone faccia scappare le talpe, vengono talvolta introdotti nelle gallerie, ma sono di dubbia efficacia:

  • purino di sambuco;

  • olio d'ossa;

  • capelli recuperati dal parrucchiere locale.

Fumogeni e altri repellenti anti-talpa da introdurre nelle gallerie

  • I repellenti fumogeni possono risultare molto efficaci ma sarà necessario impiegarne grandi quantità per ottenere qualche risultato. Tra l'altro, il gas è nocivo per il terreno e di conseguenza per l'ambiente.

  • Soluzione di ammoniaca con la quale impregnare del tessuto o dell'ovatta.

  • Palline di naftalina da collocare a livello delle varie montagnole.

Trappola per talpe a ultrasuoni e a vibrazione per farle fuggire

Sul mercato, si trovano diverse apparecchiature anti-talpa a vibrazione o a ultrasuoni più o meno costose, la cui efficacia è controversa. Basandosi sul principio che le vibrazioni e gli ultrasuoni nel terreno facciano fuggire le talpe, viene loro attribuita un'efficacia su un'area di diverse centinaia di metri quadrati in base alla natura del suolo. Queste apparecchiature sono alimentate da una batteria elettrica ricaricabile oppure a energia solare.

Servendosi dello stesso principio, alcuni giardinieri piantano un paletto di ferro nella terra e vi agganciano una bottiglia di vetro o di plastica che, sbattendoci contro quando c'è vento, emette delle vibrazioni nel terreno.

Le false convinzioni: inondare le gallerie o depositarci vetri rotti

Inondare le gallerie non serve a nulla se non a sprecare acqua e tempo.

Altrettanto inutile è depositarci vetri rotti o rami spinosi. Secondo una credenza popolare, il vetro rotto e le spine dei rami dovrebbero ferire la talpa e farla morire dissanguata perché le talpe sarebbero emofiliache... niente di più falso!

La trappola a pinza: efficacia comprovata

La trappola per talpe a pinza: una tagliola per uccidere le talpe

Sul mercato si trovano diversi tipi di trappole a pinza o a tagliola, chiamate anche trappole per talpa Putange. Sono le trappole più semplici e di comprovata efficacia. Già utilizzate durante il regno di Luigi XIV, questi dispositivi meccanici tradizionali si sono dimostrati validi nonché affidabili ed economici.

Si presentano sotto forma di una pinza i cui bracci vengono tenuti in estensione. Quando incappa nella trappola, la talpa vi rimane incastrata.

Come installare una trappola per talpe in 8 mosse

  1. Individua una montagnola recente e livellala.

  2. Aiutandoti con una vanga, scava un quadrato di circa 40 cm di terra intorno al buco.

  3. Togli la zolla e scopri la galleria che presenta un buco da una parte all'altra del quadrato.

  4. Scosta i bracci della trappola aiutandoti con una pinza e colloca il quadratino metallico in dotazione per mantenerli scostati.

  5. Posa la trappola con l'apertura rivolta verso il fondo della galleria.

  6. Procedi allo stesso modo nell'altro lato della galleria.

  7. Colloca un piccolo paletto nell'anello della trappola per fare in modo che non arretri quando la talpa arriverà a scavare.

  8. Riposiziona la zolla senza compattarla: in questo modo si crea una corrente d'aria che attirerà la talpa, facendola tornare per chiudere il buco.

Precauzioni da adottare

  • Lavora con dei guanti protettivi onde evitare che l'odore umano impregni la trappola e la terra: la talpa ha un olfatto molto sviluppato.

  • Utilizza delle trappole arrugginite perché il quadratino di metallo (il tenditore) che mantiene scostati i bracci scivola sul metallo nuovo e proprio l'odore di quest'ultimo potrebbe far desistere la talpa.

  • Occorre sempre installare due trappole, una in ogni direzione, dato che non possiamo sapere da quale lato arriverà la talpa.

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Trappola per talpe con petardo o trappola pirotecnica

Queste trappole di recente diffusione, sfruttano l'ostinazione della talpa nel cercare di riempire un buco lasciato aperto, che è in grado di individuare grazie alla circolazione dell'aria che fluisce da questa apertura (e che non sopporta). La talpa aziona il meccanismo e un contatto elettrico innesca un'esplosione il cui spostamento d'aria uccide l'animale.

Il sistema con petardo è efficace ma pericoloso dal momento che si sono verificati diversi incidenti che hanno causato lesioni, talvolta gravi, alle mani.

Un metodo ecologico: la cattura e la successiva liberazione

Il metodo più ecologico consiste nel catturare le talpe vive e liberarle in un'ambiente dove l'uomo non debba temere i disagi legati all'attività di questo animale.

Queste trappole si presentano sotto forma di un cilindro nel quale la "devastatrice" viene catturata, ma questo sistema non sempre si rivela efficace. Inoltre, in queste trappole muoiono altri animali.

Ma la lotta alle talpe è un lavoro infinito: anche se riesci a sbarazzartene in giardino non cantare vittoria, la situazione non durerà a lungo! Ne arriveranno altre: una talpa partorisce in media 6 piccoli l'anno.

 
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Giovanni, giardiniere per passione, Umbria

Giovanni, giardiniere per passione, Umbria

Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.

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