Guida scritta da:
Antonio, ricercatore-tuttofare, Veneto
Desideri una casetta da giardino versatile che necessiti di una manutenzione minima? Scegli un capanno in PVC o resina. È la scelta migliore nelle regioni piovose e per la pulizia sarà sufficiente un tubo da giardino. Le numerose configurazioni possibili lo renderanno un capanno da giardino multiuso.
Hai un budget limitato e ti occorre solo un locale dove stoccare materiali e attrezzi ma l'aspetto estetico non è una priorità? Opta per i capanni in metallo, sono economici e si riverniciano solo dopo diversi anni. L’isolamento termico è mediocre ma vengono scelti essenzialmente per lo stoccaggio.
Sei disposto a occuparti della manutenzione del legno, ti piace lo stile chalet e la tua casetta sarà anche un luogo in cui soggiornare? Nessuna esitazione, scegli una casetta da giardino in legno e gli impregnanti o le vernici da utilizzare. Poiché il legno è un isolante naturale, è il materiale ideale se la tua casetta sarà utilizzata per far giocare i bambini, come studio o laboratorio d’artista o come stanza degli ospiti estiva.
Per il resto, i requisiti principali comuni sono:
Presenza di un pavimento: stop all’umidità e sì al comfort.
Finestre e porte vetrate: se vuoi dedicarti al bricolage e/o riporre materiali in un locale luminoso.
Superficie al suolo e altezza sottofalda: stima i tuoi bisogni prendendo qualche misura.
La dimensione della porta: è necessario che tutto ciò che ti serve riesca ad entrare.
Ancoraggio al suolo? Raccomandato! Piedini e plinti di calcestruzzo? Ancora meglio. Basamento o piastra in calcestruzzo? Il massimo!
Regolamenti: non ignorare i vincoli imposti dagli strumenti urbanistici del tuo comune (informati presso l'Ufficio tecnico). Per quanto riguarda il tipo di capanno, è soprattutto una questione di uso.
La scelta di un pavimento dipende da diversi criteri:
la funzione della casetta da giardino e dal materiale da immagazzinare;
la natura del suolo e la presenza di una piastra in calcestruzzo;
il livello di comfort desiderato.
Dovrai necessariamente avere un pavimento se:
devi riporre materiale di valore o sensibile all'umidità e non hai un basamento;
la casetta da giardino è destinata ad essere un annesso, un soggiorno estivo o un laboratorio.
Il materiale migliore per il pavimento è il legno, ma può essere anche PVC o polipropilene per capanni in PVC e resina. Può essere acquistato separatamente e la piastra in calcestruzzo non è indispensabile. Considera però che se il pavimento poggia su una soletta di calcestruzzo, garantisce un isolamento e una protezione aggiuntivi, in particolare contro l'umidità di risalita. Può anche essere ricoperta con parquet o qualsiasi altro rivestimento per una migliore finitura e un maggiore comfort (la posa di un sottopavimento tra il rivestimento e il basamento migliora l'isolamento). La posa di una barriera al vapore protegge dall'umidità di risalita.
La destinazione d'uso della tua casetta o del tuo capanno da giardino e i materiali che vorrai riporvi ti daranno indicazioni su quale tipo di apertura scegliere e sulle sue dimensioni.
Per lo stoccaggio, le finestre sono inutili perché lo spazio sulle pareti è più importante. Scegli una casetta da giardino con finestre se:
hai bisogno di illuminazione naturale e non puoi installare un'impianto di illuminazione;
la casetta da giardino è uno spazio abitabile e/o un laboratorio;
La configurazione della finestra può essere:
fissa, utilizzata quindi solo come una fonte di luce;
apribile, consigliata se lo chalet è usato come laboratorio (per l'evacuazione delle polveri) o necessaria se la casetta è abitabile;
semplice o doppia, di piccola o grande superficie/apertura;
a battente oppure scorrevole se è necessario ottimizzare lo spazio.
I capanni progettati per riporre utensili o attrezzature hanno spesso aperture fisse in plexiglass piuttosto che in vetro.
Per accogliere i tuoi ospiti nei weekend tra amici, dai un'occhiata ai modelli di casette da giardino e chalet di più di 20 m² con finestre a doppio vetro e una struttura spessa, per un maggiore comfort in tutte le stagioni!
Se devi riporre dei materiali voluminosi, scegli una porta doppia. Un trattorino tosaerba, ad esempio, non può passare attraverso una porta ad anta singola.
Valuta anche la porta scorrevole che può farti risparmiare spazio.
Una porta a battente ha uno spazio d'ingombro per l'apertura e può sbattere sotto l'effetto del vento.
La porta può essere vetrata e dotata di maniglie di tipo diverso in relazione alla qualità del capanno.
Prevedi anche un chiavistello, non tutte le casette da giardino sono fornite di serratura.
Una volta stabilite destinazione, superficie e aperture del tuo capanno o della casetta da giardino, dovrai scegliere i materiali. Un aspetto importante da prendere in considerazione è il clima. Ad esempio, i capanni in metallo non amano l'aria salmastra, troppo corrosiva anche per l'acciaio galvanizzato. Se abiti in una zona umida la scelta migliore sono i modelli in resina poiché questo materiale non richiede praticamente nessuna manutenzione. Se scegli il legno ricorda che puoi trovare dei modelli in legno grezzo, trattato in autoclave, impregnato e imputrescibile.
Il legno è senz'altro il materiale più usato per gli chalet e le casetta da giardino perché il suo aspetto naturale e caldo gli conferisce qualità estetiche molto apprezzate. Nel caso lo chalet venga utilizzato tutto l’anno e non solo d’estate (per preparare le semine o come camera per gli ospiti, stanza da gioco per bambini, ufficio) orientati sui modelli in legno massello, più facili da arredare e più comodi per abitarci. In linea generale, privilegia delle pareti spesse che garantiscano stabilità e durata alla costruzione.
C'è una vasta gamma di modelli in legno tra cui scegliere, in tutti gli stili: tetto a falde, tetto piano, tetto curvo e potrai avere un capanno da giardino diverso da quello dei tuoi vicini.
Il difetto principale del legno è che richiede una manutenzione più o meno regolare. La maggior parte delle casette da giardino sono in legno di pino, di abete o in douglas. Se non vuoi avere a che fare con impregnante e pittura, scegli un modello in legno trattato in autoclave che è imputrescibile e resiste agli insetti, o in legno termotrattato (riscaldato ad alta temperatura e iniettato di vapor d’acqua), anch'esso imputrescibile e ultraresistente. Alcune casette da giardino sono fornite già verniciate.
Il metallo è utilizzato spesso per le casette utilizzate come magazzini e depositi. Queste casette somigliano piuttosto ad hangar industriali e non godono quindi di grandi qualità estetiche. Però montaggio e manutenzione di solito sono davvero semplici, non sono care, e questi sono i motivi per cui vengono, in alcuni casi, preferite. L’acciaio è galvanizzato e poi laccato per una miglior resa. Anche se le casette metalliche non richiedono grossa manutenzione, può capitare che nel giro di qualche anno la corrosione appaia, soprattutto nelle zone in riva al mare per via dell’aria salmastra. È preferibile allora applicare dell’antiruggine o una vernice per ferro.
La resina o il PVC sono un buon compromesso: associano una resa estetica simile a quella del legno alla facilità di montaggio dell'acciaio. Scegli però un PVC di buona qualità che resista ai raggi UV e agli sbalzi di temperatura. Anche se è disponibile un'ampia scelta di colori e forme, lo chalet in resina o PVC non è riparabile. Questi materiali sono apprezzati soprattutto perché non necessitano di manutenzione (solo pulizia con acqua) e per la loro resistenza all’umidità che li fa preferire nelle zone umide e piovose.
Il modello di tetto da installare sulla tua casetta da giardino non è certamente un fattore da prendere alla leggera, a meno che tu non abbia voglia di ripararlo dopo ogni temporale! Ne esistono varie configurazioni:
falda singola;
doppia falda;
tetto piano.
Il materiale di copertura può variare da un capanno all'altro in funzione del tipo di struttura:
il feltro bitumato piatto è indicato nel caso di pannelli di legno idrofugo di tipo OSB;
le shingle (o scandole) somigliano a tegole piatte e si posano anch'esse su pannelli idrofughi di tipo OSB o su travicelli;
le lastre bitumate somigliano alle tegole romane e possono essere utilizzate per strutture più leggere essendo rigide;
la lamiera ondulata si utilizza di solito per capanni dello stesso materiale. È una copertura rumorosa in caso di pioggia e quindi sconsigliata per le casette da giardino dove si deve poter soggiornare.
È sempre una buona idea scegliere il tipo di copertura in base all'esposizione della casetta da giardino. Se la zona è umida evita i materiali metallici e scegli piuttosto le lastre bitumate. Se invece è esposta ai venti, fai attenzione ad incollare bene le scandole!
Se tieni all'ecologia puoi scegliere addirittura modelli con tetto ricoperto di vegetazione (tetto verde), per recuperare qualche metro quadrato di verde. Inoltre, e soprattutto nel caso di casette da giardino di grandi dimensioni, pensa a installare una grondaia o addirittura, un sistema di recupero delle acque pluviali.
Sono disponibili diversi tipi di capanno per giardino. La maggior parte sono in legno o acciaio con una o due porte e un tetto a falde; il loro utilizzo in genere è il rimessaggio. In particolare puoi scegliere tra questi stili:
rustico tipo chalet norvegese;
tradizionale in legno grezzo;
contemporaneo con tetto piano;
cottage per uno stile chalet artigianale ecc.
Questa vasta scelta di modelli e stili ti permette di abbinare il capanno con tua abitazione. Ricorda tuttavia che di solito lo stile dipende dai materiali utilizzati e che, nella maggior parte dei casi, i capanni sono di legno!
Non trascurare l’ancoraggio al suolo del tuo chalet, neanche nel caso che questo sia addossato alla casa come piccolo spazio di rimessaggio. Ogni anno il vento sradica numerosi capanni che non sono ancorati al terreno o non ben fissati e ciò può provocare notevoli danni. Non esitare quindi ad utilizzare delle squadre angolari fissate solidamente alla base di calcestruzzo mediante tirafondi o viti prigioniere a espansione.
Completa il fissaggio con i kit di ancoraggio appositi per casette da giardino. Questi kit sono composti da filo di ferro, da tiranti e da moschettoni a ghiera. Sono anche chiamati kit antitempesta.
Se non hai nessuna intenzione di costruire un basamento di calcestruzzo, puoi sempre fissare a terra la casetta tramite piccoli plinti, realizzati colando della malta cementizia in corrispondenza degli angoli. Un suggerimento: utilizza un tubo di PVC da 200 mm di diametro, tagliato per lunghezze di 50 cm, da riempire di malta (per le casette da giardino di 16 m² di superficie). Altrimenti collega dei plinti di cm 25x25x25 con delle tavole e colaci sopra la malta cementizia (la dimensione dei plinti varia in base alla superficie al suolo della casetta).
Puoi anche realizzare una struttura di concatenamento utilizzando blocchi di calcestruzzo e/o un cordolo di calcestruzzo sotto il perimetro della casetta da giardino. Applica della pittura bituminosa sui blocchi per evitare la risalita di umidità per capillarità.
L’organizzazione delle casette da giardino per ottimizzare lo stoccaggio può essere facilitata da:
scaffalature o ripiani;
porta utensili sotto forma di ganci o di mensole.
Le casette da giardino in legno sono sempre più facilmente attrezzabili rispetto a quelle in resina o metallo (fissaggio di ripiani, di ganci ecc.). I capanni in metallo e PVC necessitano spesso di soluzioni specifiche per la sistemazione degli oggetti e quindi più care. Stessa cosa se vuoi applicare un isolante sulle pareti di uno chalet per realizzare una camera da letto per gli ospiti: sarà più semplice applicarlo sul legno piuttosto che sulla plastica.
Le superfici delle casette da giardino sono indicate sotto diverse denominazioni che corrispondono a una precisa occupazione al suolo.
La superficie complessiva comprende tutta l’occupazione dello chalet nello spazio, e include le sporgenze del tetto e il colmo.
La superficie esterna, o dimensione esterna, rappresenta la superficie esterna della casetta, cioè le misure prese su facciata e pareti ma senza la sporgenza del tetto.
La superficie utile, o dimensione interna, indica la superficie utilizzabile all’interno dello chalet.
Per scegliere le dimensioni, interrogati sui tuoi bisogni e/o quantifica il materiale che vuoi stoccare.
Per quanto riguarda i permessi amministrativi, ogni comune ha il suo Regolamento Edilizio, pertanto dovrai informarti presso gli uffici preposti circa le normative vigenti. Di solito per essere in regola basta redigere una piccola relazione tecnica illustrativa accompagnata da un disegno in pianta con dimensioni e posizione del manufatto. La relazione deve essere firmata da un tecnico abilitato.
Si può anche procedere con la DIA e, se entro trenta giorni non ci sono pareri contrari da parte del comune, si possono iniziare i lavori. Considera comunque che per casette da 6 a 20 m² (a seconda del comune di residenza) è sufficiente una semplice dichiarazione d'installazione.
Se la scelta della casetta da giardino cade su un modello in legno, è saggio e opportuno prendere in considerazione l'origine del legno. PEFC, FSC, Ecolabel europeo, ecc. sono etichette che certificano la tracciabilità del legno e la gestione sostenibile delle foreste da cui proviene.
Un gesto ecologico è optare per il legno certificato, per un'economia sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Se vuoi saperne di più sull'arredamento del tuo giardino, segui i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide:
Guida scritta da:
Antonio, ricercatore-tuttofare, Veneto
Di formazione chimico e autodidatta nel bricolage, lavoro nell’industria farmaceutica. In quanto giovane papà di 36 anni, faccio bricolage così come respiro: in poche parole, sono un tuttofare. Ho alle spalle già 5 cucine installate, un appartamento ristrutturato e un’estensione della casa. Per motivi economici, mia moglie ed io abbiamo scelto l’opzione tettoia chiusa per l’estensione della casa con struttura di legno; in 3 anni, ho fatto tutto: isolamento, pannelli di gesso, elettricità, rifinitura, imbiancatura, parquet, cabina armadio, sanitario, pavimento… insomma 60 m2 realizzati interamente solo con le mie mani. Per fortuna, ho la mia personale ARREDATRICE perché, come si dice: i gusti e i colori non si discutono… Madame ha sempre l’ultima parola. Il mio motto: buoni attrezzi, buoni prodotti e il 50 % del lavoro è fatto; il resto è solo pazienza e minuziosità. Mettetevi alla tastiera, i buoni consigli sono da questa parte!