Come scegliere le protezioni per l'udito

Come scegliere le protezioni per l'udito

Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Guida scritta da:

Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

85 guide

Le protezioni acustiche, chiamate anche otoprotettori, sono indispensabili per proteggere l'udito dall’inquinamento sonoro. Tappi per le orecchie, cuffie e cuffie elettroniche: le protezioni acustiche devono essere scelte in base all’attività e secondo il loro livello di protezione dal rumore espresso in decibel.

Caratteristiche importanti

  • Tappi per le orecchie
  • Cuffie antirumore
  • Numero di decibel
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Esposizione al rumore: attenzione, pericolo!

Nella vita di tutti i giorni, al lavoro, così come a casa, siamo esposti ai rumori. Le fonti sonore sono diverse e varie: circolazione delle auto, traffico aereo, ferroviario, cantieri edili, elettrodomestici, utensili a motore... L’esposizione quotidiana all’inquinamento acustico può condurre a sottovalutare il rumore e a trascurare i rischi che esso rappresenta per la salute. Infatti, i problemi dell’udito sono generalmente irreversibili e possono portare alla sordità. Quando si utilizzano delle macchine molto rumorose, bisogna proteggere le proprie orecchie. Per questo, indossare dei DPI per l'udito è indispensabile.

Le protezioni dell'udito: necessità, regolamentazione e scelta adeguata

I dispositivi di protezione dell'udito, fanno parte dei dispositivi di protezione individuale, i DPI. Si presentano sotto forme diverse e hanno delle caratteristiche particolari. Per poter fare la scelta giusta, conviene conoscere i rischi dell’esposizione al rumore, i tipi di protezioni dell'udito esistenti e le loro caratteristiche.

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Protezioni acustiche

Proteggersi in un ambiente rumoroso

La lotta contro il rumore è una questione di salute pubblica. La sordità e ipoacusia è la seconda malattia professionale più diffusa, con circa 6000 nuovi casi riportati ogni anno in Italia. La posta in gioco è alta! La sordità non soltanto diminuisce l’udito in modo significativo, o totalmente, ma comporta anche dei disturbi come irritabilità, stress e anche perdita di equilibrio.

D’altra parte, può essere contratta anche nell’ambito della vita privata, attraverso l’utilizzo regolare di dispositivi rumorosi, senza l’utilizzo di alcuna protezione acustica.

Decibel e tempo massimo di esposizione al rumore

Il rumore è misurato attraverso la sua frequenza in Hertz (Hz), e la sua intensità in decibel (dB). La regolamentazione prende in conto l’intensità del rumore per fissarne le soglie di protezione e i limiti di esposizione autorizzati. La soglia a partire dalla quale diventa obbligatorio indossare delle protezioni acustiche è di 85 decibel.

Per quanto riguarda l’esposizione al rumore, ecco le durate massime ammesse per legge, fissate sulla base della correlazione intensità / durata dell’esposizione:

  • 80 dB /  8 ore;
  • 83 dB /  4 ore;
  • 86 dB / 2 ore;
  • 89 dB / 1 ora;
  • 92 dB / 30 minuti;
  • 95 dB / 15 minuti;
  • 98 dB / 7.5 minuti.

I valori espressi danno per scontato che vengano indossate le protezioni acustiche e ciò significa che un’esposizione di 7,5 minuti a 98 decibel è pericolosa quanto un’esposizione di 8 ore ad un’intensità di 80 decibel.

Norme e principali tipi di protezioni acustiche

Tutte le protezioni acustiche devono essere conformi alle norme europee e per questo, devono presentare le seguenti informazioni:

  • La marcatura CE che attesta la loro conformità alle norme europee sulla qualità e alle normative alle quali devono essere conformi;
  • Le norme europee (EN) con le quali devono essere compatibili;
  • L’SNR, ossia, l’indice globale di attenuazione del rumore che deve essere indicato nelle istruzioni per l’uso.

Esistono due tipi principali di protezioni acustiche: i tappi per le orecchie e le cuffie anti-rumore.

I tappi per le orecchie: per un utilizzo continuo

Molto pratici, ne esistono di tipi diversi e di materiali diversi. Possono essere riutilizzabili o meno. Generalmente, vengono consigliati per un utilizzo ininterrotto, soprattutto in atelier per il bricolage. Ecco alcuni tipi di tappi:

  • I tappi usa e getta in schiuma, di forma conica. Si adattano all’anatomia dell’orecchio. Hanno il vantaggio di essere facili da utilizzare, ma non sono adatti all'uso intermittente;
  • I tappi riutilizzabili in termoplastica o elastomero. Hanno il vantaggio di adattarsi alla maggior parte dei condotti uditivi, tuttavia in alcuni casi, possono provocare fastidio. Possono essere dotati di una corda o di un archetto;
  • I tappi riutilizzabili con corda. Hanno il vantaggio di essere compatibili con degli altri DPI, dispositivi di protezione individuale, come un casco o una visiera di protezione;
  • I tappi montati su un archetto. Sono riutilizzabili e ideali per un uso continuo o intermittente, come per i lavori di giardinaggio. L’inconveniente è che spesso non sono compatibili con l’utilizzo di altri dispositivi di protezione, come l’elmetto per esempio;
  • I tappi modellati su misura. Riutilizzabili e adatti ad ogni condotto uditivo, sono più costosi, ma presentano un livello di efficacia e di comfort imbattibile. È una soluzione interessante per un utilizzo a lungo termine.

In linea generale, i tappi sono pratici e attenuano il rumore fino a 35 decibel. Tuttavia, non sono adatti per i lavori intermittenti e possono essere fastidiosi per alcune persone, ad eccezione di quelli creati su misura. Per i tappi riutilizzabili, bisogna provvedere alla loro manutenzione dopo ogni utilizzo, applicando dei prodotti specifici o dell’acqua leggermente insaponata e risciacquandoli subito. Devono essere conservati in modo igienico.

Da notare che, in ogni caso, bisogna tenere conto del livello sonoro da attenuare e scegliere l’indice di attenuazione sonora (SNR) più adatto.

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Casco o visiera di protezione

Le cuffie antirumore: per un utilizzo intermittente

Le cuffie antirumore sono delle protezioni acustiche costituite da due gusci dotati di imbottiture, collegate ad un cerchietto, per la testa o per la nuca, o anche fissate o da fissare a un casco o a una visiera. Ecco i modelli più comuni.

Cuffie con cerchietto

Si tratta del modello più diffuso: possono presentare delle imbottiture sostituibili o fisse, essere dielettriche (non conduttrici di elettricità) o meno, avere delle imbottiture in schiuma o riempite di liquido che le rende più morbide e adattabili alla morfologia di ogni utilizzatore.

Cuffie con fascia per nuca

Meno frequenti, sono tuttavia più pratiche e si adattano a diversi utilizzi, soprattutto con caschi e visiere.

Cuffie montate su caschi o visiere

Possono essere smontabili o meno, e utilizzate con degli altri DPI. Sono comode, ma fai attenzione a regolarle correttamente.

Cuffie elettroniche

Dotate di un microfono esterno e di un altoparlante interno, filtrano automaticamente i rumori intensi e restituiscono fedelmente gli altri suoni.

In linea generale le cuffie sono consigliate per un utilizzo esterno e non continuo, come per i lavori di giardinaggio, per esempio. Il loro vantaggio è la loro manovrabilità, mentre lo svantaggio è che in estate con il caldo possono dare fastidio, a causa dell’assenza di traspirazione all’interno dell’orecchio.

Da notare che l’SNR, indice di riduzione del rumore, deve essere un criterio primario, per poter adattare le protezioni dell'udito all’intensità sonora emessa dalle macchine utilizzate.

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Caschi
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Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia

Da diversi anni, dirigo un servizio di giardinaggio presso una clientela di privati e imprese. Guido una squadra di giardinieri e assicuro la creazione e la manutenzione di spazi verdi. Inoltre apporto ai clienti la mia esperienza in termini di manutenzione e miglioramento dei loro giardini. Infatti, con una formazione commerciale e avendo esercitato funzioni nel settore alberghiero all’inizio della carriera, mi sono orientato verso la manutenzione paesaggistica all’interno di un ente territoriale dove ho acquisito solide competenze tecniche mediante formazioni in azienda e sorveglianza di importati cantieri in un comune in piena evoluzione. Sul piano personale, sono altrettanto proiettato verso l’arte del giardinaggio. Con mia moglie, ho creato il nostro giardino dalla A alla Z e provvedo con cura alla sua manutenzione, così come l’orto! E tutto ciò che è bricolage, non è da meno! Eh sì, fare giardinaggio significa anche fare bricolage: pergola, capanno, pavimentazione, recinzione, e via dicendo… C’è sempre da fare in giardino! Dopo aver ben lavorato, io e mia moglie siamo fieri del risultato ottenuto e felici di poter approfittare a pieno di un ambiente conviviale e caloroso! Allora darvi consigli e aiutarvi nelle scelte per l’attrezzatura, il mantenimento e il miglioramento del vostro giardino sarà una passeggiata!

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