Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia
Potare una siepe è un’operazione che comprende diversi aspetti e che esige degli strumenti adatti. Il primo aspetto è la potatura stessa, ossia il taglio delle foglie, degli steli o dei rami. In seguito, bisogna tenere conto dell’accesso al lavoro in altezza, ossia, dell’accesso alla parte superiore della siepe. Un altro aspetto che non bisogna assolutamente trascurare è l’utilizzo dei DPI, dispositivi di protezione individuale. Senza dimenticarsi di prevedere il raccoglimento e il trattamento dei rifiuti e per finire, in alcuni casi, di segnalare il cantiere.
Ci sono due categorie: gli strumenti manuali e gli strumenti elettrici. Ecco i più diffusi:
- Le forbici, strumento manuale che permette di tagliare i rami di piccolo diametro;
- Le forbici da potatura, concepite per tagliare i rami di medio diametro;
- Il potatore, per i rami alti, con diametro medio-piccolo;
- Le cesoie, strumento ideale per potare siepi basse e per le rifiniture;
- Il tosasiepi, strumento elettrico che permettere di potare ad una velocità più elevata;
- Il tosasiepi con asta telescopica, come il precedente, ma più lungo, per potare le siepi molto grandi o molto alte;
- La motosega, strumento elettrico che permette di ripiegare delle siepi troppo voluminose per il taglio dei rami grossi o tronchi;
- Motosega con asta telescopica, come la precedente, montata suun’astatelescopica per raggiungere i rami o i tronchi lontani, per esempio rispetto ad un’impalcatura.
Le siepi classiche, di solito, hanno un’altezza di circa due metri.
Per poter raggiungere la parte alta di tali siepi, e quindi poterle potare, è necessario disporre di alcuni strumenti adatti al lavoro in altezza.La persona che effettua tali lavori è responsabile della scelta del proprio materiale, che deve essere adatto alla configurazione del terreno e all’altezza della siepe.È fondamentale essere consapevoli dei rischi di caduta esistenti e di prendere le giuste precauzioni. Ecco gli strumenti più diffusi.
Pedana: per le piccole altezze, pratica per un utilizzo di corta durata per delle siepi basse e corte, ed un terreno piano;
Scala e sgabello: pratici per accedere ad un’altezza media, non devono essere utilizzate in maniera ripetitiva, l’utilizzo deve essere piuttosto occasionale e il rischio di caduta basso;
Impalcatura, esistono delle versioni per terreni piani e altre più sofisticate per terreni in pendenza. Permette di potare le parti alte delle siepi in tutta sicurezza, a condizione che vengano rispettate le istruzioni tecniche del produttore e che il modello sia adatto alla configurazione del terreno e all’altezza di lavoro.
Lavorare bene vuol dire proteggersi bene! I DPI, Dispositivi di Protezione Individuale, permettono di proteggersi contro il rumore e il rischio di ferite. Offrono un comfort ottimale sul lavoro, pur sempre favorendo l’efficacia di colui che li utilizza. Eccone alcuni esempi:
Guanti di protezione, proteggono le mani e limitano i danni in caso di ferite con uno strumento tagliente;
Occhiali di protezione, proteggono gli occhi contro gli schizzi di rami o residui;
Cuffie antirumore, permettono di ridurre il livello sonoro delle machine assicurando una protezione uditiva considerevole;
Calzature di sicurezza, grazie alla loro struttura e alle loro suole rinforzate, proteggono contro i rischi di perforazione di arbusti spinosi;
Gilet ad alta visibilità, da utilizzare quando la potatura viene effettuata su una strada di circolazione;
Imbracatura di sicurezza, che permette di proteggere la schiena in caso di utilizzo di un tosasiepe o di una motosega con asta telescopica.
Inoltre si possono utilizzare degli indumenti da lavoro e degli indumenti anti pioggia adatti, che assicurano un comfort ottimale.
Quando si pota una siepe, si producono dei rifiuti vegetali. Bisogna perciò raccoglierli, buttarli o trattarli. Per far ciò bisogna avere:
Un rastrello, permette di spostare e raccogliere i rifiuti;
Una pala da neve… eh già! Essa è inoltre utile per raccogliere un volume consistente di rifiuti;
Un telo, preferibilmente di 1,5 o 2 m per 4 o 6 m di lunghezza, a seconda della lunghezza della siepe. I rifiuti cadono così sul telo, che viene poi spostato e portato al rimorchio o al cassonetto;
Un soffiatore, motore elettrico ideale per le rifiniture, permette di ottenere una pulizia senza pari;
Un biotrituratore, permette di tritare i rami che possono così essere riciclati nel concime per l’orto.
Quando una parte della potatura si effettuata su una strada di circolazione pubblica o privata, bisogna segnalare i lavori in corso.
In alcuni casi, come per esempio in una strada a traffico elevato, bisogna richiedere un’autorizzazione conferita in precedenza dall’autorità competente. In questo caso, bisogna informarsi prima di procedere con i lavori. Gli elementi di segnalazione più diffusi sono:
I coni, da utilizzare per delimitare il perimetro del cantiere;
I cartelli di segnalazione del cantiere, da posizionare a seconda del tipo di strada, ad un minimo di 20 m prima dell’inizio del cantiere;
I gilet ad alta visibilità, che sono da indossare obbligatoriamente.
Per conoscere i diversi strumenti indispensabili per la cura del giardino e dell'orto, consulta le guide dei nostri redattori:
Guida scritta da:
Alberto, Responsabile del servizio giardinaggio, Irpinia
Da diversi anni, dirigo un servizio di giardinaggio presso una clientela di privati e imprese. Guido una squadra di giardinieri e assicuro la creazione e la manutenzione di spazi verdi. Inoltre apporto ai clienti la mia esperienza in termini di manutenzione e miglioramento dei loro giardini. Infatti, con una formazione commerciale e avendo esercitato funzioni nel settore alberghiero all’inizio della carriera, mi sono orientato verso la manutenzione paesaggistica all’interno di un ente territoriale dove ho acquisito solide competenze tecniche mediante formazioni in azienda e sorveglianza di importati cantieri in un comune in piena evoluzione. Sul piano personale, sono altrettanto proiettato verso l’arte del giardinaggio. Con mia moglie, ho creato il nostro giardino dalla A alla Z e provvedo con cura alla sua manutenzione, così come l’orto! E tutto ciò che è bricolage, non è da meno! Eh sì, fare giardinaggio significa anche fare bricolage: pergola, capanno, pavimentazione, recinzione, e via dicendo… C’è sempre da fare in giardino! Dopo aver ben lavorato, io e mia moglie siamo fieri del risultato ottenuto e felici di poter approfittare a pieno di un ambiente conviviale e caloroso! Allora darvi consigli e aiutarvi nelle scelte per l’attrezzatura, il mantenimento e il miglioramento del vostro giardino sarà una passeggiata!