Guida scritta da:
Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
Installare autonomanente una stufa a legna consente un certo margine di risparmio, tuttavia non vanno trascurati diversi fattori, in particolare la sicurezza dell'installazione, le condizioni di assicurazione in caso di sinistro o di rivendita, le condizioni di garanzia delle attrezzature, la non idoneità ad eventuali incentivi, il non intervento di professionisti sull'installazione in caso di problemi.
L'evacuazione dei fumi ècostituita da tre parti ben distinte: il terminale sul tetto, la canna fumaria e il raccordo alla stufa. Tutte queste parti devono essere conformi alle normative, correttamente dimensionate e raccordate ermeticamente, così come l'installazione della stufa deve essere eseguita a regola d'arte. Tutte le caratteristiche tecniche relative all'evacuazione dei fumi sono regolate dalle norme UNI (soprattutto la 10683-2012) e da leggi e decreti vari.
Fattore di estrema importanza da considerare prima dell'installazione di una stufa a legna. Anche se l'installazione della stufa a legna avviene in conformità alle normative e alle specifiche di costruzione, l'assicurazione sulla casa potrebbe non coprirti in caso di sinistro. Infatti, il contratto sottoscritto con la compagnia d'assicurazione può imporre l'installazione da parte di un professionista o la sua approvazione tramite un certificato di conformità (difficile da ottenere, poiché i professionisti non desiderano assumersi responsabilità per lavori fatti da terzi). Informati prima di cominciare qualsiasi lavoro.
In caso di vendita dell'abitazione, l'acquirente potrebbe chiederti il certificato di conformità della stufa. Per evitare qualsiasi contestazione, hai due possibilità:
richiedere la certificazione di conformità ad un professionista;
specificare nell'atto di compravendita la rispondenza o meno alle norme e l'eventuale presenza o assenza del certificato di conformità.
Realizzando da solo l'installazione della stufa a legna, ti esponi al rischio di esclusione dalla garanzia. Alcuni produttori possono richiedere un certificato d'installazione rilasciato da un tecnico autorizzato. Informati per evitare brutte sorprese. Inoltre, il professionista potrebbe non voler intervenire su un'installazione realizzata da altri.
Se desideri beneficiare di incentivi, come le detrazioni fiscali previste da Bonus stufe e Ecobonus è necessario che l'installazione della stufa a legna, oltre alle altre condizioni da soddisfare, sia eseguita da un tecnico qualificato e autorizzato. Si consiglia quindi di verificare la propria idoneità ai diversi incentivi e valutare costi e vantaggi fra un'installazione in proprio e un'installazione eseguita da un tecnico abilitato. A conti fatti, un'installazione in proprio potrebbe non essere così vantaggiosa.
Una stufa a legna è un sistema di riscaldamento vantaggioso, grazie all'economicità della legna da ardere e alla sua performante resa elevata. Deve essere installata secondo le regole imposte dalla normativa (conformità obbligatoria alla norma UNI 10683) per garantire performance e sicurezza.
L'installazione delle diverse componenti dell'evacuazione dei fumi richiede una certa agilità e una buona condizione fisica. Infatti, per la posa del comignolo è necessario salire, in tutta sicurezza, sul tetto. Inoltre è fondamentale una conoscenza dei diversi tipi di copertura del tetto, per poter realizzare un'installazione a perfetta tenuta stagna.
Tutto ciò che concerne l'installazione dei condotti richiede la conoscenza delle diverse norme in vigore (in particolare la norma UNI 10683), soprattutto per quanto riguarda le distanze da mantenere rispetto ai materiali combustibili e i diversi sistemi di fissaggio, affinché l'installazione garantisca una tenuta stagna ai fumi. Allo stesso modo, è indispensabile saper prendere le misure. Essere capaci di intervenire sul tetto o nel sottotetto è essenziale.
È opportuno dotarsi degli elementi specifici per il serraggio e il raccordo dei condotti, al fine di garantire che l'installazione non presenti perdite. Bisogna inoltre attrezzarsi di tutti i dispositivi di sicurezza relativi ai lavori in quota (corde di sicurezza, imbracatura, sistemi anticaduta, elmetto, ecc.). Infine, per facilitare gli accessi, un ponteggio, un autocestello o, in mancanza di questi, una scala sono attrezzature necessarie.
Dalle 6 alle 8 ore, a seconda delle difficoltà di accesso al tetto e al sottotetto.
Almeno 1 persona, fortemente raccomandate 2 persone.
Installazione del terminale sul tetto
Installazione della canna fumaria nel sottotetto
Raccordo alla stufa
Un metro e una matita
Una livella a bolla
Un martello e una mazzetta
Un avvitatore o un cacciavite
Chiavi a brugola
Una pinza multipresa
Un trapano e delle punte (o un martello demolitore a seconda del tipo di solaio)
Un seghetto alternativo
Nastro adesivo per alte temperature
Fascette, staffe e barre di fissaggio dei condotti
Viti da legno, chiodi, graffe
Un rotolo di nastro impermeabilizzante per scossalina
Una scala, un ponteggio o un autocestello
Tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavori in quota (anticaduta, corda, imbracatura, elmetto, guanti, ecc.)
Qualsiasi installazione deve essere conforme alla normativa in vigore e realizzata da un professionista. Questo tutorial non può essere ritenuto responsabile di eventuali danni nel caso di installazione autonoma.
Si tratta della fase più delicata dell'installazione, poiché mette a rischio la propria sicurezza.
Prima di effettuare qualsiasi intervento sul tetto, assicurati di essere attrezzato con tutti i dispositivi necessari e obbligatori per i lavori in quota.
Inizia posizionando la base del comignolo. Si tratta di una piastra intermedia tra la copertura del tetto e il comignolo.
Togli il manto di copertura in corrispondenza del futuro comignolo e posiziona la base in modo da ricoprire parzialmente le tegole vicine. La tenuta stagna viene di norma garantita dalla base ma, a seconda dei modelli, è possibile dover aggiungere una scossalina di tenuta.
Inserisci poi il comignolo e il relativo condotto e fissa quindi il tutto alla carpenteria. Anche in questo caso, a seconda dei modelli di comignolo, la tenuta stagna è assicurata, ma la posa di una scossalina intermedia può rendersi necessaria.
A seconda della configurazione del tetto, può accadere che la base non poggi direttamente su un elemento della carpenteria a cui sia possibile fissarla. In tal caso, fissa la base e il comignolo su guide metalliche (in alluminio o acciaio galvanizzato) al di sotto della copertura e assicurale quindi alla carpenteria.
Prima di scendere dal tetto, verifica l'orizzontalità dell'estremità delcomignolo, con una livella a bolla, nonché la solidità dell'insieme.
Accedi al sottotetto, sotto lo sbocco del camino appena installato.
Un condotto attraversa già il tetto, con ingresso nel sottotetto (qualche centimetro).
A partire da questo condotto, assembla i diversi elementi della canna fumaria: curve, tubi, ecc. Il tutto può essere montato servendosi di guarnizioni di assemblaggio o di fascette.
I raccordi per l'evacuazione dei fumi sono generalmente in acciaio inox trattato per le alte temperature. Ciò garantisce un confort di utilizzo e una maggiore sicurezza per quanto riguarda gli incendi dei camini.
Per la stufa a legna, o l'inserto del camino, la classe di temperatura dei condotti deve essere almeno T450 e la classe di resistenza all'incendio della fuliggine G (ai sensi delle norme EN 1856-1 e EN 1856-2).
La distanza di sicurezza obbligatoria tra la parete esterna dei condotti e i materiali combustibili, prescritta dalla normativa, è in genere dichiarata dal fabbricante.
Il montaggio dei condotti fino al locale dove è situata la stufa a legna avviene in due fasi.
L'assemblaggio dei condotti: generalmente si innestano gli uni negli altri mediante dei manicotti e il loro fissaggio è assicurato da una guarnizione di assemblaggio o da una fascetta metallica;
Il fissaggio degli elementi del condotto alla carpenteria: si realizza per mezzo di staffe metalliche, direttamente avvitate alla carpenteria. Una fascetta tiene il condotto e lo rende solidale con le staffe di sostegno.
Bisogna limitare le curve il più possibile, per evacuare correttamente i fumi e non creare punti di accumulo di fuliggine che potrebbe incendiarsi. Il condotto deve essere il più verticale possibile, allineato con la stufa a legna, l'inserto o la cucina a legna.
A questo punto, la canna fumaria sbocca direttamente, attraverso il soffitto, al di sopra della stufa.
Ai sensi delle leggi e delle normative, la canna fumaria deve obbligatoriamente uscire nella stanza dove si trova la stufa. In nessun caso deve provenire da una stanza vicina.
Si inizia con l'installazione dell'adattatore mono-doppia parete, sul condotto isolato della canna fumaria. Come per gli altri condotti, l'assemblaggio si fa mediante una guarnizione o una fascetta.
In funzione della marca e del modello del condotto di evacuazione fumi, è inoltre possibile installare un elemento sagomato di finitura tra il condotto e il soffitto chiamato rosone.
Prosegui poi, innestando il tubo smaltato (in ferro-alluminio o acciaio inox) in alto sull'adattatore mono-doppia parete appena installato.
Inserisci quindi l'adattatore smaltato sullo sbocco della stufa e innestaci il condotto di raccordo.
Fai scorrerre l'elemento alto nel condotto di raccordo, finché non si incastra.
Per quanto concerne la posizione della stufa, la normativa impone una distanza di 3 diametri del condotto di raccordo tra quest'ultimo e qualsiasi materiale combustibile.
Se non riesci a rispettare la distanza prevista dalla normativa, puoi installare un tubo di protezione ventilata intorno al condotto di raccordo della stufa. Si tratta di un tubo con diametro maggiore che avvolge il condotto di raccordo, in modo da isolare i materiali combustibili dalla fonte di calore generata.
Per scoprire di più sulle soluzioni di riscaldamento e per aiutarti nella scelta, segui i consigli dei nostri redattori e consulta le loro guide:
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Girolamo, piccolo imprenditore, Trento
Elettrotecnico di formazione, ho iniziato lavorando nell’industria dove mi sono occupato di impianti e cablaggio. Quasi subito sono diventato responsabile della gestione degli operai addetti alla manutenzione. Dopo qualche anno, ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato una piccola impresa come elettricista. Ho all’attivo diverse centinaia di cantieri realizzati e il lavoro ben fatto e la soddisfazione dei miei clienti sono le mie priorità. Da circa tre anni sto restaurando e ampliando uno chalet in Trentino, sfruttando la mia esperienza e le mie conoscenze tecniche. Terrazzamenti, interior design, coperture, impianti idraulici, elettricità, tutto… Con mia figlia e mia moglie abbiamo fatto quasi tutto da soli! La mia esperienza mi ha dato la possibilità di apprendere tanti tipi di lavori. Ed ora sono qui per rispondere ai vostri dubbi e per consigliarvi nella scelta degli strumenti giusti.