Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
153 guide
Come per qualsiasi utensile di motocoltura, anche il decespugliatore necessita di manutenzione, se non altro per allungarne la durata di vita, garantirne l'efficienza durante il lavoro e limitarne i rischi di guasto. Alcune operazioni di manutenzione sono regolari, altre periodiche, come il rimessaggio invernale.
Le conoscenze meccaniche sono limitate al minimo indispensabile: è necessario conoscere gli elementi principali che compongono il decespugliatore, saper individuare il filtro dell'aria e la candela. Generalmente, lo smontaggio del filtro non richiede utensili particolari, mentre per rimuovere la candela serve una chiave speciale.
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Ecco come pulire correttamente e fare la manutenzione del filtro dell'aria del decespugliatore:
Pulisci la candela una volta l'anno. Smontala con la chiave in dotazione alla macchina. La quantità di sporco degli elettrodi della candela è indice dell'efficienza della carburazione: se quest'ultima è buona, il loro colore sarà marrone chiaro.
Spazzola gli elettrodi con una piccola spazzola metallica per togliere lo strato di ossidazione. Puoi utilizzare della carta vetrata, più abrasiva, e non dimenticare di passare accuratamente fra i due elettrodi. Approfittane per controllare il corretto distanziamento fra gli elettrodi (in genere 0,7 mm) con uno spessimetro.
Il rinvio angolare è un dispositivo meccanico in cui tutti i pezzi fanno attrito. Per questa ragione è bene lubrificarlo con regolarità.
Attenzione però: su alcuni decespugliatori non serve farlo poiché il rinvio angolare viene lubrificato di fabbrica e rimarrà tale per tutta la durata di vita della macchina.
Su altri modelli, si possono trovare sia un lubrificatore, sia un bullone o una vite di accesso al foro di lubrificazione. Usa del grasso per il rinvio angolare o riduttore del decespugliatore.
Lubrifica la testa del rinvio angolare ogni 15 ore di lavoro. In qualsiasi caso, attieniti alle indicazioni del fabbricante.
Sebbene non sia fondamentale per il funzionamento dell'utensile, la pulizia della testa di taglio e del carter è da effettuarsi, almeno per sommi capi, dopo ogni lavoro di decespugliamento. Per farlo, utilizza un raschietto di legno o di plastica e rimuovi i residui agglomerati e incollati.
Puoi anche usare un getto d'acqua o un'idropulitrice: in questo caso però, proteggi il motore dagli schizzi d'acqua.
Innanzitutto, procedi con le operazioni di manutenzione descritte in precedenza. Dovrai poi eliminare tutto il carburante dalla macchina. In effetti, una miscela di carburante troppo vecchio perde le proprie qualità e potrebbe intasare i tubi flessibili e i filtri. Questo è il motivo per cui si consiglia di non preparare la miscela in anticipo o di non conservarla per più di due mesi. Ecco la procedura da seguire:
15 ore di funzionamento | Pulire il filtro dell'aria Lubrificare la testa del rinvio angolare. |
Una volta l'anno | Pulire la candela. Verificare lo stato dei tubi flessibili. |
Ogni 2 anni | Sostituire il filtro dell'aria. Sostituire la candela. |
Periodo invernale | Svuotare il serbatoio e il motore dal carburante. Lubrificare le lame. |
Prima di metterti a lavorare intorno alle lame del decespugliatore o del sistema di taglio di un utensile con motore termico, devi sempre scollegare il cappuccio della candela. È l'unico modo per assicurarsi che il motore non si avvii improvvisamente.
Su un decespugliatore elettrico, è necessario verificare che il cavo di alimentazione non sia collegato ad una presa elettrica o che la batteria sia stata opportunamente tolta dalla macchina.
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Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.