Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Nelle nostre regioni non è realistico coltivare un orto senza annaffiarlo. Le tecniche di irrigazione si sono evolute moltissimo nell’arco di qualche decennio e il giardiniere ha a disposizione diverse alternative così come diversi tipi di acqua per fare sì che in estate gli ortaggi non soffrano troppo la siccità.
L’acqua piovana è la più adatta all'orto, è completamente gratuita e i sistemi di recupero dell'acqua sono, al giorno d'oggi, sempre più diffusi. I recuperatori d'acqua, di superficie o da interrare, sono cisterne di stoccaggio che possono essere facilmente collegate alla grondaia.
È essenzialmente l'acqua di un pozzo ma anche di una sorgente. La sua qualità è variabile ma è comunque un’acqua piuttosto fredda: è preferibile stoccarla diverse ore in superficie prima di utilizzarla per irrigare le piante. Il pompaggio viene effettuato con pompe manuali, pompe di superficie, oppure con pompe sommerse.
Anche in questo caso la qualità è variabile e dipende dalle colture e dagli allevamenti dei dintorni. Inoltre, il prelievo dell'acqua spesso è vietato o soggetto a regolamentazione. Informati bene prima di captarla e, anche in questo caso avrai bisogno di una pompa per l’acqua.
Può contenere più o meno cloro, ma un'esposizione all'aria per 24 ore le fa perdere gran parte di esso. Il più delle volte viene distribuita attraverso un annaffiatoio, un impianto di irrigazione automatica o con l'apposita lancia o pistola.
L'irrigazione manuale è la più semplice da realizzare: con un annaffiatoio, con o senza diffusore a pioggia, o con un tubo d'irrigazione munito di un raccordo a innesto rapido e di una lancia o pistola a getto regolabile (scegli preferibilmente un tubo antitorsione).
Con questi sistemi, è possibile annaffiare le piante direttamente dal beccuccio, offrendo il triplo vantaggio di risparmiare acqua, di non compromettere le foglie, e di evitare che crescano le erbacce attorno alla pianta. Alcuni ortaggi tuttavia preferiscono ricevere un'irrigazione a pioggia, come le insalate, i cavoli, ecc. e questo è anche il modo migliore di irrigare le semine.
Si installa un irrigatore all'uscita del tubo. Tra i diversi modelli esistenti, l’irrigatore oscillante è il più adatto per l'orto. Esiste anche varianti a bassa pressione che diffondono goccioline più fini.
L'acqua, erogata a bassa pressione, scorre attraverso un tubo poroso posato sul terreno oppure attraverso degli ugelli nell’irrigazione a goccia. Si tratta di irrigazioni localizzate che distribuiscono l'acqua molto lentamente ma in modo regolare, permettendo così anche di risparmiarla.
Tutti questi sistemi possono essere programmati, il che è molto pratico per innaffiare la sera, la mattina prima di uscire o in caso di assenza prolungata. I programmatori d'irrigazione sono di vari tipi e possono disporre di diversi optional tecnologici - pluviometro, applicazioni per Smartphone, ecc.
Il sistema d'irrigazione interamente automatizzato è oneroso, soprattutto se è interrato.
L'apporto d'acqua (frequenza e quantità) dipende naturalmente dalle condizioni climatiche ma anche dal tipo di ortaggi e dalla natura del terreno.
In generale, i terreni sabbiosi quindi filtranti vanno annaffiati più spesso ma con minore quantità d'acqua per ogni irrigazione, rispetto ai terreni che trattengono bene l'acqua (terreni argillosi).
Non serve innaffiare troppo spesso l'orto, anche in piena estate. Un'eccessiva irrigazione può causare la comparsa di malattie crittogamiche, l'impoverimento del terreno a causa del dilavamento (migrazione in profondità degli elementi nutritivi), e una produzione di ortaggi meno gustosi.
A parte i semi che vanno innaffiati più spesso, è meglio distanziare le irrigazioni ma apportare più acqua ogni volta. Così l'acqua penetrerà più in profondità nel terreno, stimolando le radici a fare altrettanto per attingere quell'acqua. Con radici più profonde, la pianta resisterà meglio ai periodi di siccità che interessa prima di tutto la superficie del terreno.
La sera è il momento migliore perché le perdite dovute all’evaporazione sono meno significative durante la notte.
Ma se temi che possano verificarsi gelate notturne, fenomeno che può prodursi a inizio o fine stagione in zone di montagna, ti consigliamo di irrigare a inizio giornata. Evita soprattutto di annaffiare ad aspersione in pieno sole.
Guida scritta da:
Giovanni, giardiniere per passione, Umbria
Alto come un soldo di cacio, già lavoravo nel giardino di famiglia. Forse è da lì che è nato il mio interesse per le piante e il giardinaggio. Era quindi logico per me seguire degli studi sia di biologia vegetale che di agraria. Accogliendo la richiesta di diversi editori, ho scritto in 25 anni numerosi libri sulla tematica delle piante, dei funghi (argomento che mi è a cuore), essenzialmente delle guide per il riconoscimento all’inizio, ma presto anche in seguito, sul giardinaggio, riallacciandomi così alla prima passione della mia infanzia. Ho anche collaborato regolarmente con diverse riviste specializzate nell’ambito del giardinaggio o più in generale della natura. Siccome non c’è giardiniere senza giardino, è in un piccolo angolo dell’Umbria che coltivo il mio da 30 anni e dove metto in pratica i metodi di coltura che vi consiglio.