Guida scritta da:
Patrizio, Ingegnere elettronico, Chioggia
Aldilà della cabina stessa, un sistema doccia è costituito da diversi elementi indispensabili:
Un miscelatore o dei rubinetti che rilascino l’acqua ad una temperatura desiderata;
Un tubo flessibile o una tubatura che diriga l’acqua regolata alla giusta temperatura verso il soffione;
Un soffione o un soffione fisso che diffonda l’acqua.
Per un maggiore comfort, puoi inoltre dotare la tua doccia di diversi accessori in modo da personalizzarla come vuoi tu. L’accessibilità può realizzarsi grazie ad una sbarra di supporto e organizzando bene il proprio bagno.
Indispensabile in una doccia, il soffione è, insieme al miscelatore, l’elemento centrale. Collegato al tubo flessibile, esso permette un’ampia libertà di movimento. Attaccato ad un’asta o ad un supporto, esso sarà fisso e stabile. Oggi, i diversi produttori competono per lanciare sul mercato soffioni con funzionalità diverse: getto fine, massaggiante, tonificante ecc., pur sempre permettendo di risparmiare acqua. Alcuni soffioni sono anche luminosi, o anche collegabili al proprio smartphone!
È l’elemento flessibile che collega il miscelatore al soffione. Generalmente inanellato, esso può essere anche liscio. Di materiale plastico, o coperto di una guaina metallica, dispone di raccordi standardizzati (mezzo pollice, ossia 15 x 21 mm) alle sue due estremità (tali raccordi sono più che altro raccordi femmina, dritti o conici). Per quanto riguarda la lunghezza, si sceglierà un tubo che permetta di posizionare il soffione almeno a10/15 cm al di sopra della testa dell’utilizzatore più alto.
A muro, essa permette di attaccare il soffione della doccia grazie ad un cursore regolabile. La sua altezza varia dai 60 a 90 cm. Si installa in modo da poter appendere il soffione a 10/15 cm al di sopra della testa dell’utilizzatore più alto.
Il cursore deve assolutamente essere adatto alla forma del raccordo del soffione (esistono due tipi di raccordi: dritti e conici).
Si chiama soffione fisso un soffione che è installato in maniera permanente (al muro o al soffitto) e collegato attraverso un’alimentazione rigida ad incasso o visibile. Il soffione fisso non è perciò mobile. Tale tipo di soffione è spesso molto estetico e di grandi dimensioni. Dà un vero e proprio tocco di stile alla tua doccia. In caso di fissaggio murale, l’ideale è che esso venga installato a 10/15 cm al di sopra dell’utilizzatore più alto e che sia orientabile.
Essa comprende generalmente un insieme di più beccucci. Installati in maniera fissa alla parete della doccia, ogni beccuccio della doccia laterale permette una modalità massaggiante, tonificante, stimolante ecc. Tali beccucci possono essere fissi o orientabili, e vengono alimentati da delle condutture ad incasso, controllate da un miscelatore centrale. La doccia laterale è concepita più che altro per un momento di benessere, piuttosto che di pulizia.
In caso di installazione di un soffione fisso, l’ideale è di optare per un braccio doccia. Elemento rigido, fissato al muro o al soffitto, il braccio doccia permette di incanalare l’acqua (che non arriva da delle condutture ad incasso). Il suo ruolo è quello di separare il luogo in cui vi sarà il soffione fisso dal luogo da dove arriva l’acqua. I bracci doccia dispongono in uscita di un raccordo standard, ½ pollice maschio (15x21 mm), permettendo di montarvici qualsiasi tipo di soffione fisso.
A differenza dell’asta della doccia che permette un’impostazione dell’altezza del soffione, il supporto a muro permette anch’esso di appendere il soffione, ma senza la possibilità di regolarne l’altezza. Il supporto si installa quindi a 10/15 cm al di sopra della testa dell’utilizzatore più alto. Meno pratico rispetto ad un’asta, il supporto a muro non è meno estetico e discreto.
È simile ad un braccio doccia, ma con la differenza che ad un raccordo viene collegato il tubo flessibile e non direttamente il soffione fisso. Il raccordo (spesso a 90°) permette anche un collegamento verticale, quando i condotti di acqua arrivano orizzontalmente.
Per i tuttofare in pieno restauro del proprio bagno e per i più curiosi, ecco i consigli dei nostri redattori e le loro guide:
Guida scritta da:
Patrizio, Ingegnere elettronico, Chioggia
Professionista della manutenzione e ingegnere elettronico di formazione, i miei strumenti e i miei utensili non trovano sosta neanche il fine settimana: l’auto, la barca, la casa con tutti i suoi elettrodomestici, il giardino e la piscina, sono lì per ricordarmi che anche loro hanno bisogno della mia attenzione. E poiché le mie disponibilità economiche hanno un limite, metto in gioco le mie competenze che cerco di ampliare giorno per giorno e progetto dopo progetto. Ho un gruppo di amici con i quali, nel fine settimana, condivido l’interesse per il fai-da-te: ci scambiamo esperienze, consigli e idee, ci aiutiamo a vicenda a realizzare i nostri progetti in un’atmosfera allegra e amichevole. È anche questo il fascino del fai-da-te e se potrò aiutare anche voi, per me sarà un vero piacere.