Guida scritta da:
Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli
In un appartamento, il cane dovrà abituarsi ad aspettare la passeggiata quotidiana per fare i suoi bisogni e avere la possibilità di sgranchire le zampe. Un vincolo a cui ci si può adattare, ma che per alcune razze risulta più facile da accettare rispetto ad altre, indipendentemente dalla taglia.
Se sei sportivo, puoi scegliere un Cairn terrier, che ti seguirà in tutte le tue attività, mentre ad un carlino piacerà di più uno stile di vita casalingo. Infatti, la noia è un altro "pericolo" che insidia i cani da appartamento. Se il cane dev'essere lasciato solo regolarmente, meglio scegliere una razza in grado di sopportare la solitudine (contrariamente al Cavalier King Charles, ad esempio) e di educarlo sin dalla più tenera età.
Inoltre, un cane da appartamento non dovrà reagire ad ogni minimo rumore, abbaiando troppo spesso: anche in questo caso, alcune razze sono più rumorose di altre.
Che siano energici o meno, tutti i cani da appartamento devono uscire regolarmente per fare i propri bisogni e sfogarsi un po', ma anche stimolare i sensi. Devono quindi essere portati fuori dalle due alle tre volte al giorno. Non si tratta di cinque minuti scarsi, ma deve fare almeno una passeggiata lunga più di un'ora al giorno. Il tutto rispettandone i bisogni e l'attitudine: alcune razze infatti sopportano male il caldo, altre rischiano di ferirsi saltando.
Il cane ha inoltre bisogno di giocare, ma anche, essendo essenzialmente un animale socievole, di frequentare altri cani per garantire il suo equilibrio, anche se vive in appartamento con altri animali.
Il barboncino
Il maltese
Il Bulldog francese
Il Cairn terrier
Il Cavalier King Charles
Il chihuahua
Il carlino
Il Coton de Tuléar
Il pechinese
Il Lhassa Apso
Il barboncino è una razza d'origine francese, il cui nome originale "caniche" deriverebbe da "cane", ovvero anatra femmina. Infatti, il barbone era originariamente impiegato per la caccia degli uccelli acquatici. È un discendente del Barbet e, all'origine, era chiamato "la Caniche", cioè femmina del Barbet. Sebbene le due razze si siano in seguito separate, il barbone ha conservato molti tratti caratteriali dei suoi antenati.
Nomi: barboncino toy, barboncino nano, barbone media mole e barbone grande mole
Origine: Francia.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 2, barboni.
Mantello: monocromatico (nero, bianco, marrone, grigio, fulvo aranciato - albicocca - rosso fulvo).
Pelo: riccio (riccioluto o cordato).
Dimensioni: da 24 cm a 28 cm per il barboncino toy; da 28 cm a 35 cm per il barboncino nano; da 35 cm a 45 cm per il barbone media mole; da 45 cm a 60 cm per il barbone grande mole.
Peso: da 2 kg a 4 kg per il barboncino toy; da 6 kg a 8 kg per il barboncino nano; da 10 kg a 15 kg per il barbone media mole; da 20 kg a 25 kg per il barbone grande mole.
Corpo: ben proporzionato.
Coda: attaccata abbastanza alta.
Testa: proporzionata al corpo, ben scolpita.
Aspettativa di vita: 15 anni in media.
Il barbone non perde il pelo, ma ha bisogno di essere spazzolato e pettinato regolarmente.
Necessita inoltre di una toelettatura ogni due mesi circa. I possibili tagli sono numerosi, ma solo alcuni sono accettati nei concorsi di bellezza (alla leoncino, moderna, all'inglese, puppy, ecc.).
Il barboncino è un cane robusto con un'eccellente longevità. Non presenta particolari predisposizioni genetiche, ma le lunghe orecchie vanno controllate, perché ha la tendenza a sviluppare otiti. Presta attenzione anche alla comparsa di tartaro sui denti.
Coccolone, allegro e giocherellone, il barboncio è un cane intelligente, facile da addestrare. Molto attaccato al suo padrone, al barboncino piacciono molto i bambini. È capace di adattarsi al ritmo di vita del proprietario e di sopportare la solitudine, ma resta un antico cane da caccia che necessita di sfogarsi regolarmente.
Contrariamente a quanto si potrebbe credere, il nome maltese non deriva dall'arcipelago di Malta, ma dal fenicio "màlat", cioè porto o rifugio. I suoi antenati affollavano numerosi le città marittime del bacino del Mediterraneo centrale e le barche, su cui cacciavano i ratti. La famiglia dei bichon, alla quale appartiene il maltese, comprende anche il bichon frisé, il bolognese e l'havanese.
Nomi: maltese, bichon maltese.
Origine: bacino del Mediterraneo centrale.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 1, bichon e affini.
Mantello: bianco.
Pelo: lungo, forte e brillante.
Dimensioni: da 20 cm a 25 cm.
Peso: da 3 kg a 4 kg.
Corpo: allungato.
Coda: grossa all'attaccamento e sottile sulla punta.
Testa: abbastanza grande e di una lunghezza pari a 6/11 dell'altezza al garrese.
Aspettativa di vita: 12 anni in media.
Il maltese è un cagnolino che necessita di molte cure. Infatti, il pelo deve essere spazzolato quotidianamente. E per preservarne il candore, sono necessari bagni regolari, circa due volte al mese.
Gli occhi devono essere puliti quotidianamente.
Una spazzolatura regolare dei denti eviterà la formazione del tartaro.
Di salute robusta, il maltese dispone di una buona longevità. Tuttavia, è soggetto a lussazioni della rotula: bisogna quindi fargli evitare il sovrappeso, dal momento che è anche goloso, e fargli praticare attività fisica regolarmente, senza però farlo saltare troppo in alto. È anche sensibile alle temperature estreme.
Allegro e calmo, il maltese adora particolarmente le lunghe passeggiate. Molto attaccato ai padroni, apprezza i bambini, ma meno la solitudine. Non bisognerà dunque lasciarlo solo troppo a lungo. Sebbene sia facile educarlo, non bisogna farlo bruscamente. Pratico per la vita d'appartamento, in quanto abbaia poco.
Il Bulldog francese appartiene alla famiglia dei molossoidi, di cui è uno dei rappresentanti più piccoli. Tuttavia, la specie che conosciamo deriva dagli incroci effettuati dagli allevatori parigini del XIX secolo. Dapprima limitato ai quartieri popolari, poco a poco si è conquistato i favori dell'alta società.
Nomi: Bouledogue francese, bulldog francese.
Origine: Francia.
Gruppo e sezioni: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 11, molossoidi di piccola taglia.
Mantello: fulvo, fulvo striato, con o senza pezzature.
Pelo: raso, brillante, senza sottopelo.
Dimensioni: da 24 cm a 35 cm.
Peso: da 8 kg a 14 kg.
Corpo: raccolto e muscoloso.
Coda: corta, grossa all'attaccatura e sottile sulla punta.
Testa: forte, larga e quadrata, la pelle forma pieghe.
Aspettativa di vita: 11 anni in media.
Il Bulldog francese è un cane di piccola taglia che non richiede molte attenzioni. Sono sufficienti una spazzolatura settimanale e un bagno ogni tre mesi circa.
Presta attenzione alle pieghe della faccia che devono essere controllate e curate regolarmente.
Anche gli occhi, fragili, richiedono un'attenta sorveglianza.
Sebbene sia piuttosto robusto, il bouledogue francese soffre però di problemi respiratori a causa della faccia piatta. La mancanza di aria può inoltre causare apnee del sonno o portarlo a russare. Soggetto anche a problemi vertebrali, si sconsiglia di farlo saltare. Inoltre, il Bouledogue francese soffre molto il caldo.
Coccolone, giocherellone e per nulla aggressivo, il bulldog francese è molto affezionato ai padroni e adora i bambini. Sebbene abbia bisogno di fare esercizio, non resiste a lungo e si accontenta di una passeggiata giornaliera. Non è nemmeno un buon nuotatore. Il Bulldog francese deve essere educato sin dalla tenera età e sopporta abbastanza bene la solitudine.
Di origine scozzese, il Cairn terrier è una delle razze più antiche di terrier. Il nome deriva dai cairn, piccole piramidi di pietra scozzesi. Era impiegato come cane da lavoro per scacciare volpi o faine ed è il fra i terrier più antichi, da cui derivano anche il West Highland White Terrier e lo Scottish Terrier.
Nomi: Cairn terrier.
Origine: Gran Bretagna.
Gruppo e sezione: gruppo 3, terrier; sezione 2, terrier di piccola taglia.
Mantello: crema, rosso, grano, quasi nero, striato o meno.
Pelo: doppio. Il pelo di copertura è duro e abbondante, mentre il sottopelo è corto e stretto.
Dimensioni: da 28 cm a 31 cm.
Peso: da 6 kg a 10 kg.
Corpo: dritto e di lunghezza media.
Coda: corta e proporzionata.
Testa: piccola e ricca di peli.
Aspettativa di vita: 14 anni in media.
Con il suo pelo corto, che non effettua muta, il Cairn terrier va spazzolato solo una volta a settimana e lavato ogni tre mesi circa. La toelettatura deve essere regolare, ma il pelo non deve mai essere tosato, altrimenti si sbiadisce.
Gli occhi e le orecchie devono essere regolarmente puliti.
Come testimoniato dalla sua longevità, che può arrivare fino a 20 anni, il Cairn terrier non ha problemi di salute specifici. Può tuttavia essere soggetto a problemi articolari, quali la lussazione mediale della rotula. Presta attenzione anche alle malattie della cute, sopratutto durante l'invecchiamento.
Molto attivo, intrepido, ma non aggressivo, il Cairn terrier è un piccolo compagno giocherellone e affettuoso. Tuttavia, possiede un carattere forte e ha bisogno di essere educato minuziosamente e di sfogarsi regolarmente. Seguirà in ogni sua attività un padrone sportivo. Poco paziente, è meglio dargli attenzione in presenza di neonati e bambini piccoli.
Questo cagnolino della famiglia degli spaniel è originario della Gran Bretagna. Discendente di una razza molto antica, il King Charles Spaniel, deve il proprio nome al re Carlo II d'Inghilterra, di cui era l'animale da compagnia preferito nel XVII secolo. È giunto in Italia nei primi anni del '900, ma si è diffuso solo a partire dagli anni '90.
Nomi: Cavalier King Charles, Cavalier King Charles Spaniel, Cavalier King, Toy Spaniel inglese.
Origine: Gran Bretagna.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 7, spaniel inglesi da compagnia.
Mantello: nero focato, ruby, blenheim, tricolor.
Pelo: lungo, setoso, senza riccioli.
Dimensioni: da 25 cm a 34 cm.
Peso: da 5 kg a 8 kg.
Corpo: dritto e ben proporzionato.
Coda: di una lunghezza proporzionata a quella del corpo.
Testa: piccola, praticamente piatta tra le orecchie.
Aspettativa di vita: 12 anni in media.
Sebbene perda relativamente poco pelo, il Cavalier King Charles deve essere spazzolato più volte a settimana, se non quotidianamente. È necessario un bagno ogni due mesi.
Gli occhi e le orecchie del Cavalier King Charles devono essere regolarmente controllati.
Presta attenzione anche al tartaro sui denti.
Relativamente robusto, il Cavalier King Charles è tuttavia sensibile al freddo e all'umidità, dai quali lo dovrai proteggere asciugandolo, ad esempio, dopo una passeggiata sotto la pioggia. Il Cavalier King Charles è anche predisposto a problemi cardiaci, in particolare a una malattia che colpisce la valvola mitrale.
Calmo e molto socievole, il Cavalier King Charles adora essere circondato sia da esseri umani che da altri animali. Particolarmente dolce e coccolone, è il compagno ideale per i bambini piccoli. Sebbene non necessiti di un'attività fisica moderata, una passeggiata giornaliera è tuttavia necessaria. Ricorda però che soffre molto la solitudine.
Considerata la razza canina più piccola al mondo, il chihuahua deve il proprio nome allo Stato più grande della Repubblica del Messico. Si ritiene che vivesse in libertà prima di essere addomesticato. Tuttavia, è probabilmente esistito in Europa un cane che gli assomigliava. Il chihuahua diventerà popolare negli Stati Uniti agli inizi del XX secolo, prima di conquistare il cuore degli italiani.
Nomi: Chihuahua, Chihuahueño.
Origine: Messico.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 6, Chihuahua.
Mantello: tutti i colori e le combinazioni possibili.
Pelo: due varietà, lungo o corto.
Dimensioni: da 16 cm a 30 cm.
Peso: da 1 kg a 3 kg.
Corpo: compatto e ben costruito.
Coda: attaccata alta e di lunghezza moderata.
Testa: arrotondata, a forma di mela.
Aspettativa di vita: 14 anni in media.
Se il chihuahua a pelo corto necessita soltanto di una spazzolatura una volta al mese, quello a pelo lungo ne ha bisogno almeno tre volte a settimana. È necessario un bagno una volta al mese.
Le unghie, generalmente poco usate, devono essere regolarmente tagliate.
Anche occhi, orecchie e denti devono essere controllati.
Nonostante le sue piccole dimensioni, il chihuahua è un cane robusto, con una buona longevità e senza predisposizioni a particolari problemi di salute. Tuttavia, può soffrire di ipoglicemia, che gli potrebbe causare un ritardo della crescita. Tra i problemi di salute di cui preoccuparsi figurano anche la lussazione della rotula e le malattie della pelle.
Dinamico, se non turbolento, il chihuahua è un cane con carattere. Mentre è affettuoso con il padrone, può tuttavia dimostrarsi aggressivo con gli estranei o altri animali. Bisognerà dunque abituarlo alla presenza dei bambini. Sebbene sopporti di essere lasciato occasionalmente solo, si tratta di un cane che tende ad abbaiare.
Il carlino è un piccolo molossoide originario della Cina, dove era particolarmente diffuso prima che alcuni mercanti della Compagnia olandese delle Indie orientali lo introducessero in Europa. Diventato il simbolo dei patrioti reali nei Paesi Bassi e conquistata in seguito la popolarità presso la corte del re d'Inghilterra, in Italia deve il proprio nome all'attore del XVII secolo Carlo Bertinazzi, detto Carlino, che interpretò il personaggio di Arlecchino con indosso una maschera che riprendeva i tratti del muso del cane.
Nomi: carlino, pug.
Origine: Cina.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 11, molossoidi di piccola taglia.
Mantello: fulvo, albicocca, argento, nero.
Pelo: corto e liscio.
Dimensioni: da 30 cm a 36 cm.
Peso: da 6 kg a 8 kg.
Corpo: compatto e muscoloso.
Coda: corta, forma un ricciolo chiuso o un doppio ricciolo.
Testa: tonda e proporzionata al corpo.
Aspettativa di vita: 14 anni in media.
Dato il pelo raso, il carlino richiede una spazzolatura poco frequente o addirittura nessuna. Attenzione però: perde molto pelo.
Le pieghe della faccia sono da controllare regolarmente.
Gli occhi del carlino, che lacrimano facilmente, devono essere frequentemente puliti per evitare i rischi di infezione.
Sebbene sia robusto, a causa del muso schiacciato il carlino può sviluppare malattie respiratorie e tende molto a russare. Con la faccia piatta e gli occhi sporgenti, è anche più esposto alle infezioni oculari. La cute e, più precisamente le pieghe, sono soggette a infezioni batteriche.
Energico ma calmo, accomodante e affettuoso, il carlino è un cane che adora giocare sia con gli adulti che con i bambini. Va anche d'accordo con gli altri animali. Intelligente e facile da educare, è un cane relativamente casalingo, che tende a dormire molto, ma sopporta male la solitudine.
Questo cagnolino è originario di Toliara, una villa portuale del Madagascar, in passato nota come Tuléar. I suoi antenati potrebbero essere i Bichon importati dai coloni o dai marinai, che li utilizzavano per cacciare i ratti. Adottato in seguito dalla nobilità francese insediata sull'isola, è stato importato in Italia dopo essere arrivato in Francia nel XX secolo.
Nomi: Coton de Tuléar
Origine: Madagascar.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 1, bichon e affini.
Mantello: bianco, con possibili tracce di grigio chiaro o uberizzato.
Pelo: doppio, leggero e cotonoso.
Dimensioni: da 23 cm a 28 cm.
Peso: da 3 kg a 4 kg.
Corpo: più lungo che alto.
Coda: attaccata bassa, ma ricurva e al di sotto della schiena una volta in movimento.
Testa: corta e triangolare (vista dall'alto).
Aspettativa di vita: 15 anni in media.
Dato il pelo cotonoso che forma facilmente nodi, il Coton de Tuléar deve essere spazzolato ogni giorno. Sono necessari bagni frequenti (una volta al mese).
Ha bisogno di una toeletta almeno due volte all'anno, prima che il pelo diventi troppo lungo.
Gli occhi devono essere puliti quotidianamente, mentre i denti e gli occhi vanno tenuti sotto controllo e le unghie tagliate.
Questo cagnolino ha generalmente una salute molto buona. Inoltre, non teme né il freddo né il caldo, grazie al suo pelo cotonoso. Tuttavia, il Coton de Tuléar può essere soggetto a un'atrofia progressiva della retina o una displasia dell'anca (una deformazione progressiva).
Affettuoso, fedele e giocherellone, al Coton de Tuléar piacciono molto i bambini e va molto d'accordo con i consimili. Non ha bisogno di molto esercizio, il che lo rende ideale per un padrone casalingo o una persona anziana. Tuttavia, può mostrarsi timoroso nei confronti degli sconosciuti e teme la solitudine.
Il pechinese è originario della Cina, dove era considerato un animale sacro. Durante la presa di Pechino nel XIX secolo, l'imperatrice ordinò addirittura che venissero tutti uccisi affinché non cadessero nelle mani degli inglesi. Si riuscì a trarre in salvo due coppie, che furono portate in Inghilterra, dove il loro allevamento ha permesso di far perdurare la razza.
Nomi: pechinese.
Origine: Cina.
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 8, Epagneul giapponesi e pechinesi.
Mantello: tutti i colori, ad eccezione del bianco e del fegato.
Pelo: moderatamente lungo e dritto.
Dimensioni: da 14 cm a 25 cm.
Peso: da 2 kg a 5 kg.
Corpo: corto e armonioso.
Coda: posizionata abbastanza alta, leggermente ricurva sul dorso.
Testa: più larga che alta.
Aspettativa di vita: 14 anni in media.
Con il suo pelo abbastanza lungo, il pechinese deve essere spazzolato quotidianamente per evitare la formazione di nodi. Sono necessari anche bagni regolari (una volta al mese).
Necessita inoltre di una toelettatura ogni due o tre mesi circa.
Bisogna prestare particolare attenzione ai denti e agli occhi.
Sebbene si ammali raramente, il pechinese non è per questo meno sensibile al caldo e, per quanto riguarda le femmine, queste necessitano di un'attenta sorveglianza durante il parto. Il pechinese è anche soggetto alle infezioni oculari e alle malattie della pelle.
Vivace e intelligente, il pechinese è un cane coraggioso che prenderà sul serio il proprio ruolo da guardiano. Il suo carattere forte richiederà un'educazione dolce, ma ferma. Va molto d'accordo con i bambini e gli altri animali. La sua indipendenza gli permette di sopportare la solitudine.
Il Lhassa Apso, il cui nome significa "capra di Lhassa", è un cagnolino originario del Tibet. All'epoca il suo nomignolo era Apso Send Kyi, ovvero "cane con il ruggito da leone", probabilmente a causa del suo aspetto e del suo abbaiare caratteristico. Considerato sacro, viene introdotto in Europa solo nel XX secolo.
Nomi: Lhassa Apso, Apso Seng Kyi.
Origine: Tibet (Cina).
Gruppo e sezione: gruppo 9, cani da compagnia; sezione 5, cani del Tibet.
Mantello: tinta unita o pluricolore: sabbia, miele, dorato, ardesia, grigio scuro, fumo, nero, bianco, brunastro.
Pelo: lungo, dritto e duro.
Dimensioni: da 18 cm a 30 cm.
Peso: da 4 kg a 7 kg.
Corpo: compatto e ben proporzionato.
Coda: attaccata alta e tenuta sulla schiena.
Testa: ricca di pelo, senza che ne disturbi la vista.
Aspettativa di vita: 14 anni in media.
Il Lhassa Apso richiede una cura regolare, con una spazzolatura dei denti dalle tre alle quattro volte a settimana e uno shampoo ogni mese o ogni due mesi.
Il pelo può essere tenuto corto, ma necessita di un taglio ogni mese o ogni due mesi.
Le orecchie, gli occhi e i denti vanno controllati.
Particolarmente resistente al freddo, grazie alle sue origini e al pelo, il Lhassa Apso sopporta meno bene il caldo, come tutti i cani dal muso schiacciato. Questa caratteristica lo espone anche a disturbi respiratori. È inoltre incline ad alcune malattie oculari e scheletriche.
Allegro e affettuoso, il Lhassa Apso non ha bisogno di molto esercizio ed è sufficientemente indipendente da sopportare la solitudine. Va d'accordo con i bambini e gli altri animali, ma resta diffidente nei confronti degli estranei. È un eccellente cane da guardia, da qui, però, l'abbaiare frequente.
Guida scritta da:
Silvia, Scrittrice e giornalista, Gallipoli
Dopo 10 anni di lavoro come addetto stampa per un’importante società d’ingegneria, ho deciso di unire la mia esperienza professionale e la mia passione per la scrittura entrando nel giornalismo freelance e nella redazione a tempo pieno. Eclettica sia nei gusti che nella scrittura, in me convivono grandi passioni come la scienza e la storia, ma soprattutto l’interesse per la decorazione e il fai-da-te. Su questi argomenti, apparentemente così diversi, scrivo ormai da quasi vent’anni, devo dire con un discreto successo, probabilmente perché i miei articoli sono la cronaca dei lavori e dell’esperienza maturata nel corso della totale ristrutturazione di una vecchia masseria nel cuore del Salento. Esperienza che vorrei condividere con te attraverso i miei suggerimenti.