Guida scritta da:
Paola, Tuttofare autodidatta
Ci sono diversi materiali con cui sono realizzate le griglie del barbecue. Per fare la scelta giusta, è quindi necessario esaminare le qualità e i difetti di questo indispensabile accessorio per barbecue mobile o fisso. Ecco le 4 principali griglie per barbecue!
La griglia in inox: è, come dice il nome, inossidabile e si riscalda molto velocemente (ma conosce sbalzi di temperatura in base alla zona). Essendo liscia si pulisce molto facilmente con un buon sgrassatore.
La griglia di ghisa: richiede 15 minuti di riscaldamento prima di offrire una temperatura omogenea. Il suo unico difetto è che arrugginisce e ha bisogno quindi di un'attenta manutenzione con applicazione di olio.
La griglia di ghisa smaltata: questa griglia super robusta offre un'ottima superficie per grigliare e non arrugginisce grazie allo strato di smalto.
La griglia di acciaio smaltato: non sempre invecchia bene. A seconda della qualità del prodotto lo strato protettivo può rovinarsi.
La griglia in acciaio cromato: la più comune sui barbecue economici, arrugginisce nel tempo.
Per fare delle grigliate perfette dovresti avere:
una pinza con manico lungo, il top per maneggiare salsicce, verdure e altro;
una spatola, utile per girare bistecche e pezzi di carne piatti;
un recipiente dove appoggiare le posate da barbecue;
un recipiente di inox che servirà per cuocere al vapore col barbecue per recuperare i grassi;
una spazzola metallica per raschiare i residui alimentari.
Dal punto di vista dei materiali, opta per l'acciaio inossidabile, altamente resistente al calore e alla corrosione.
Buono a sapersi: il forchettone per infilzare gli alimenti non è indispensabile anzi, la fuoriuscita dei succhi potrebbe compromettere la perfetta cottura.
Se il tuo barbecue non è dotato di piastra di ghisa o di acciaio, puoi tranquillamente aggiungerne una.
Per seguire la moda mediterranea, puoi optare anche per una refrattaria, una pietra per cottura a temperatura omogenea ma meno impegnativa della piastra. Dovrai quindi tagliare il cibo in fettine sottili. Attenzione, la pietra va raschiata dopo ogni utilizzo mentre la piastra può andare in lavastoviglie senza problemi!
Il vantaggio di questa tecnica di cottura? Gli alimenti, carne, pesce, sostituti di carne oppure verdure, non sono a contatto con le fiamme. Cuociono in maniera uniforme col calore che passa nella piastra o nella pietra, garantendo così un gusto autentico.
Il barbecue permette una grande quantità di cotture e modi di cucinare. Ecco alcuni simpatici esempi da esplorare per allietare i tuoi pasti estivi:
una pentola di ghisa, il top per la cottura al vapore;
una pietra per cuocere la pizza, trasforma il barbecue in un vero e proprio forno a legna;
una griglia per pezzi di carne e pesci;
un piatto di cottura tipo Weber;
un wok per preparare verdure croccanti e piatti giapponesi.
Non ti resta che lanciarti nell'arte delle grigliate e altre cotture al barbecue!
Guida scritta da:
Paola, Tuttofare autodidatta
Di professione sono addestratrice di cani ma nel fine settimana mi piace dedicarmi alla mia attività preferita, il bricolage, e in particolare la trasformazione di vecchi mobili. Sono bravissima a rinnovare un vecchio tavolo o una vecchia cassettiera. Con un papà tuttofare, sono cresciuta al suon di martello e trapano e so utilizzare la maggior parte degli attrezzi. Ho appreso le basi del fai da te per passione. L'arte del riuso è un vero e proprio modo di vivere e mi ha insegnato come dare una seconda vita a tutte le cose. Adoro trasmettere le mie conoscenze anche agli amici “a due zampe”. Convinta che ogni persona può reinventare la propria casa attraverso piccoli cambiamenti, sono sempre alla ricerca di nuove idee da mettere in pratica e disponibile a dare consigli in ambito decorativo!