Come scegliere un biotrituratore

Come scegliere un biotrituratore

Haja, Tuttofare autodidatta

Guida scritta da:

Haja, Tuttofare autodidatta

Per trasformare residui di potatura, sfalci e scarti vegetali in compost o cippato, o semplicemente per ridurre il volume dei resti dei lavori in giardino, un biotrituratore è indispensabile. A scoppio o elettrico, con sistema di taglio da valutare secondo le esigenze, segui la nostra guida per una scelta consapevole.

Caratteristiche importanti

  • Elettrico
  • Termico
  • Potenza
  • Sistema a rotore
  • Sistema a turbina
  • Sistema a lame
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Scegliere il biotrituratore in base alla superficie del giardino e alla frequenza di manutenzione

Superficie del giardino

Motorizzazione

Potenza

Sistemadi taglio

Diametromassimodei rami

Materialetrattato

Cippato ottenuto

Manutenzione

300 m²

Elettrico

2200 W

A lame(disco portalame o portacoltelli)

35 mm

FoglieRifiuti domestici

Ramaglie(non legno duro)

Molto fine

Pulizia deldispositivodi taglio

Da 300 a 500 m²

Elettrico o a scoppio(in base alla frequenza)

2500 W

Rullo(il più silenzioso)

38 a 45 mm (non legno duro)

Ramaglie, siepi, arbusti (mediamente duro)

Compost

Pulizia del dispositivo di taglio e manutenzione del motore

≥ 500 m²

A scoppio

3300 W

Turbina

≥ 50 mm

Ramaglie, frutti (legno molto duro)

Compost

Manutenzione del motore (olio, carburante, cambio olio, pulizia del  filtro, candele)

Nella scelta di un biotrituratore da giardino dovresti prestare attenzione ai seguenti aspetti:

  • rumorosità, dovrebbe essere compresa tra 85 e 105 dB;

  • recipiente per recuperare il materiale triturato, di dimensioni adeguate;

  • tramoggia di carico ampia e capiente;

  • il peso, scegli un biotrituratore leggero per facilitarne lo spostamento;

  • la forma, compatta per ridurne l’ingombro, eventualmente con tramoggia rimovibile.

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Biotrituratore

Vista dettagliata di un biotrituratore

Caratteristiche tecniche dei biotrituratori da giardino elettrici o a scoppio

Sostanzialmente, il biotrituratore è composto da una tramoggia di carico sul fondo della quale si trova il sistema di triturazione che tritura i residui vegetali. A seconda del motore, i biotrituratori si dividono in due categorie: biotrituratori elettrici e biotrituratori a scoppio. Per sapere quale fa al caso tuo, devi valutare la dimensione del tuo giardino.

Biotrituratore elettrico

Il biotrituratore elettrico è alimentato mediante un cavo collegato alla rete elettrica ed è quindi adatto alla manutenzione dei giardini di piccole o medie dimensioni (fino a 500 m²).

Grazie alla sua potenza, che va dai 2000 ai 3000 Watt, tritura facilmente i rami con un diametro inferiore ai 45 mm.

Biotrituratore con motore a scoppio

Il biotrituratore a scoppio deve essere alimentato con un carburante ed è adatto a giardini di grandi dimensioni (oltre i 500 m²) che richiedono una manutenzione frequente. A differenza di un biotrituratore elettrico, quello con motore a scoppio si rivela potentissimo: dai 4,5 ai 9 CV (cavalli) – corrispondenti a 3300 e 6600 W.

Con il biotrituratore a scoppio, riuscirai a trattare piante più grosse e fitte e rami che raggiungono i 75 mm di diametro. Attenzione, si tratta spesso di motori a quattro tempi. Consulta, in ogni caso, il libretto d’uso e manutenzione.

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Biotrituratore

Scegliere il sistema di taglio del biotrituratore in base alle necessità

Ogni biotrituratore è caratterizzato dal sistema di taglio che deve essere scelto a seconda delle proprie necessità. Per decidere quale fa per te, dovrai rispondere alle domande: che tipo di materiale devo triturare? Quanto sono grossi i rami?

Esistono quattro grandi sistemi di triturazione: il sistema a lame con disco portalame, il sistema a rullo, il sistema a turbina e il sistema a vite senza fine.

Sistema a lame

Se il tuo giardino è più piccolo di 300 m2 e necessita solo di manutenzione occasionale e vuoi triturare fogliame, rifiuti domestici e rami flessibili che non vanno oltre i 35 mm di diametro senza legno duro, opta per un biotrituratore a lame. Con le sue lame fissate ad un disco che gira a grande velocità (dai 2000 ai 4500 giri/minuto), potrai ottenere un cippato composto di frammenti molto fini. L’unico inconveniente è che è rumoroso e s'intasa facilmente.

Sistema a rullo

Il sistema a rullo è da preferire se il tuo giardino è abbastanza grande e se vi sono ramaglie che possono raggiungere i 45/50 mm di diametro. Con una capacità di taglio di 40 giri/min, possiamo affermare che funziona lentamente, ma efficacemente. Grazie al suo rullo con coltelli, sminuzza siepi ed arbusti mediamente duri fino ad ottenere un cippato relativamente grossolano, adatto al compostaggio. Altri vantaggi di questo sistema: l'intasamento è meno frequente, è silenzioso e adatto ad un utilizzo regolare.

Sistema a turbina

Il sistema a turbina è simile al sistema a rullo, ma è più efficiente. È progettato per triturare legno molto duro come gli alberi da frutta o siepi folte con rami di grosso calibro.

Sistema a coclea o a vite senza fine

Più spesso integrato sui più potenti trituratori di rifiuti, questo sistema tritura i rami da 35 a 50 mm.

È però suscettibile d'intasamento.

Scegliere il trituratore in base al materiale triturato

Se preferisci ragionare in termini di cippato materiale triturato:

  • il pacciame si produce grazie ad un biotrituratore a lame, chiamato anche biotrituratore a coltelli;

  • il compost si ottiene con biotrituratori a turbina o a rullo;

  • i rami, invece, vengono triturati con qualsiasi tipo di biotrituratore.

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Biotrituratori

Definire la potenza del biotrituratore in base al tipo di lavoro da effettuare

La potenza varia a seconda del diametro dei rami da tagliare e dunque anche a seconda del tipo di triturazione e del sistema di taglio. Più i tuoi rami sono grossi, più avrai bisogno di affidarti ad un dispositivo potente e meno andrai incontro a intasamenti della macchina. Tuttavia, puoi fare riferimento ai seguenti valori:

Caratteristiche tecniche di un biotrituratore da giardino

Il peso

Anche un leggero biotrituratore da giardino da 15 kg è scomodo da trasportare.

Più il biotrituratore è potente, più il suo peso aumenta. Tra due modelli con le stesse caratteristiche scegli preferibilmente un biotrituratore con ruote.

La tramoggia

La tramoggia è il condotto situato nella parte superiore del biotrituratore, attraverso il quale si inseriscono i rami.

In genere ha la forma di un imbuto, per facilitare l’alimentazione del biotrituratore e permettere di aumentare la velocita di esecuzione del lavoro.

Recipiente di raccolta dei materiali tritati

Questo recipiente, a volte chiamato cesto è un’opzione in alcuni biotrituratori. Spesso, i biotrituratori a lame sono provvisti di un canale di espulsione verso la parte anteriore.

I biotrituratori a rullo o a turbina di solito possiedono un cesto in dotazione.

Il livello sonoro

Il livello sonoro, espresso in decibel (dB), oscilla tra gli 85 e 105 dB. Il motore elettrico è per definizione meno rumoroso, ma il motore elettrico con sistema di taglio a rullo lo è ancora meno. Grazie alla sua velocità di rotazione, più lenta rispetto agli altri sistemi, emette un massimo di circa 88 decibel. Proteggi comunque le tue orecchie durante l’utilizzo.

Comfort d’utilizzo

A livello di messa in moto, il biotrituratore elettrico si rivela più facile da utilizzare perché non richiede alcunaimpostazione. Per quanto riguarda la praticità dei sistemi di taglio, quelli a lame e a rullo richiedono l’utilizzo di uno spingitore (venduto spesso come optional) per spingere i rami all’interno del biotrituratore.

Questo inconveniente non si verifica con il sistema a turbina perché più resistente all’intasamento.

Riporlo con facilità

Visto l’ingombro di un biotrituratore, se si può riporlo agevolmente smontandolo o ripiegando alcune sue parti dopo l'utilizzo, è meglio, perché tra il tagliasiepi, la potatrice ad asta e il tosaerba, si fa presto a riempire il garage o il capanno degli attrezzi!

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Capanno degli attrezzi

Manutenzione e consigli d’utilizzo

Manutenzione dei biotrituratori con motore a scoppio

I motori a scoppio richiedono una manutenzione, che consiste nel:

  • pulire o cambiare periodicamente la candela di accensione e verifica con uno spessimetro che la distanza tra gli elettrodi sia quella indicata dal costruttore;

  • pulire il filtro dell'aria e del carburante;

  • fare il pieno di miscela nel caso di motore a due tempi (olio + benzina) nelle proporzioni indicate dal costruttore;

  • fare il pieno di benzina e d’olio nel caso di motori a quattro tempi ed effettuare il cambio dell'olio regolarmente secondo le istruzioni del costruttore.

Manutenzione periodica di qualsiasi biotrituratore

Prima di qualsiasi operazione di manutenzione, spegni il biotrituratore (e scollega il cavo di alimentazione nel caso di motore elettrico) e aspetta che la macchina sia completamente ferma.Per evitare di tagliarti le dita, non toccare mai i coltellidirettamente, ma usa una spazzola.

Le l devono essere affilate quando iniziano a non tagliare più.Dal punto di vista meccanico, lubrifica ciò che deve essere lubrificato (ruote, assi e parti metalliche) e pulisci regolarmente la parte motrice (anche la griglia di protezione) dai residui della trituratura.

Rimessaggio

Il rimessaggio di un biotrituratore deve essere preceduto dalla sua regolare manutenzione, soprattutto nel caso di motore a scoppio (cambio dell'olio, candela, ecc.).

Copri il biotrituratore con una custodia di protezione e riponilo al riparo dall'umidità (capanno degli attrezzi, garage).

Consigli di utilizzo

Nonostante la sicurezza venga garantita dai produttori, per evitare problemi di qualsiasi tipo, indossa sempre protezioni adatte: guanti, occhiali o visiere protettive e protezioni uditive.

In caso di intasamento, spegni il biotrituratore (e scollegalo dall'alimentazione di rete, se elettrico) e attendi l'arresto della macchina prima d'intervenire (con una spazzola e dei guanti).

Il biotrituratore da giardino deve sempre rimanerespento in caso di non utilizzo.

Evita di triturare ramaglie resinose per preservare il dispositivo di taglio.Tieni bambini e animali lontani dal biotrituratore in funzione, in particolare dall'area d'espulsione del cippato o materiale sminuzzato.

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Haja, Tuttofare autodidatta

Haja, Tuttofare autodidatta

I miei studi, orientati al management, non hanno nulla a che fare con la decorazione o il bricolage. La mia passione per il fai-da-te è piuttosto recente, è iniziata solo 5 anni fa, quando abbiamo acquistato un vecchio fienile completamente da ristrutturare, dal pavimento al soffitto. Da autodidatta e con i consigli di mio marito mi sono messa al lavoro sia sugli interni che sugli esterni. Ho imparato tutto man mano che andavamo avanti e presto lo studente ha superato il maestro! E poiché qui in Umbria non mancano gli spazi verdi, anche gli attrezzi da giardinaggio non hanno più segreti per me! Devo dire che ci so fare e le persone che mi conoscono mi chiedono spesso pareri e consigli. Oggi, voglio condividere con te tutte le mie conoscenze!

Lo specialista del fai da te, della casa e del giardino

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