Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Per sostituire una serratura senza alcuna difficoltà:
smonta il modello in questione;
prendi un metro, un foglio e una matita e misura/annota tutto ciò che può essere misurato;
dai un’occhiata all’apertura della porta, poi confronta e compra!
Se non hai una grande esperienza, determina i criteri seguenti, nell’ordine dato, e sarai in grado di giudicare con efficacia le caratteristiche della tua serratura:
da infilare o da applicare;
verticale o orizzontale;
destra o sinistra a spingere o a tirare;
dimensioni della cassa, degli incontri, dei catenacci, del perno quadro e degli interassi.
Il sistema di chiusura può essere:
con cilindro, il bloccaggio ha luogo tramite il cilindro - detto anche barilotto - della serratura, e si realizza con una chiave piatta dentata o una chiave con foro;
a leve, il bloccaggio ha luogo tramite un meccanismo integrato nella cassa della serratura e si realizza con una chiave a mappa o a cifratura.
Il cilindro della serratura è generalmente disponibile in 40-40 mm (misura in asse tra l’ingresso della chiave e l’asse del nottolino). I cilindri classici a doppio ingresso sono tuttavia disponibili in altre taglie: 30-40, 30-50, 50-50, ecc.
Il livello di sicurezza è variabile (anti-grimaldello, anti-trapano, anti-copia, anti-scasso) e regolato dalla norma europea UNI EN 1627:2011. Oltre al grado di sicurezza, si distinguono più declinazioni:
cilindro disinnestabile, con possibilità di aprire dall’esterno quando è inserita una chiave all’interno
semi-cilindro, con un solo ingresso della chiave
cilindro a manopola, con un ingresso della chiave dal lato esterno e bloccaggio a manopola dal lato interno.
Se questo lessico ti suona arabo, niente panico, la traduzione si trova nel paragrafo seguente!
Per capire bene il funzionamento di una serratura, cerchiamo di attribuire una definizione alle parole usate comunemente e una funzione ai diversi elementi che la compongono.
Serratura: sistema di chiusura che può essere manovrato con una maniglia, una chiave o un pulsante. Il più delle volte, le serrature permettono di chiudere e bloccare una porta, maniglia + chiave.
Chiusura: una porta si chiude grazie ad una maniglia che aziona una serratura.
Bloccaggio: da non confondere con la chiusura. Una porta si blocca mediante una serratura a chiave.
Cilindro: detto anche barilotto, di forma cilindrica, compone il blocco di sicurezza detto serratura.
Chiavistello: serratura caratterizzata da un sistema di bloccaggio manuale interno spesso a pulsante ed a chiave dall’esterno.
Cassa: in una serratura, la parte esteriore che racchiude l’intero meccanismo di bloccaggio. Può essere da applicare o da infilare.
Catenaccio: parte massiccia mobile che permette il bloccaggio quando viene immobilizzato nell’incontro. Il catenaccio è ciò che esce e rientra nella serratura in seguito ai movimenti della chiave e delle maniglie. Il catenaccio azionato dalle maniglie è molto spesso reversibile per potersi adattare ai due tipi di aperture, destra o sinistra a spingere.
Nottolino: catenaccio di un cilindro che permette il bloccaggio.
Perno quadro: parte metallica a forma di parallelepipedo rettangolare che si inserisce in ciascuna maniglia e attraversa la serratura per azionare il catenaccio di chiusura. Disponibile in due misure: 6 e 7 mm.
Maniglia: di solito a forma, serve ad aprire la porta liberando il catenaccio dall’incontro.
Incontro: sulla parte fissa di un’apertura, parte metallica che forma una scatola dove va a impegnarsi il catenaccio per chiudere o bloccare.
Manopola: sostituisce la maniglia dalla parte interna di una serratura. Pomolo che si tira per liberare il chiavistello dall’incontro.
Frontale: parte da applicare in una serratura da infilare, che permette di fissare la cassa della serratura o dell’incontro. Le sue estremità possono essere rotonde o quadrate.
La serratura è a destra quando apri la porta spingendola.
La serratura è a sinistra quando apri la porta spingendola.
La serratura è a destra quando apri la porta tirandola.
La serratura è a sinistra quando apri la porta tirandola.
Per maggiore semplicità, dividiamo le serrature in due tipi:
Le serrature da infilare, dette anche serrature a incasso o a mortasa;
Le serrature da applicare.
Una serratura da infilare si trova al centro di una porta e ciò significa semplicemente che essa deve essere abbastanza spessa da contenere la cassa della serratura. Permettendo la chiusura ed il bloccaggio di una porta, il suo chiavistello è spesso reversibile, ossia non bisogna preoccuparsi del senso di apertura della porta.
Una serratura da applicare è, come dice il nome, una serratura che viene posata sulla facciata della porta e non al suo interno. Pensata per le porte sottili, di metallo o semplicemente per chi non vuole mortasare la propria porta di legno, la serratura da applicare permette chiusura e bloccaggio. Anche il suo chiavistello può essere reversibile.
Essendo infilata, questa serratura è più vincolante nella scelta, in quanto condizionata da quote che vanno rispettate. In caso di sostituzione, bisogna verificare:
la profondità e l’altezza della cassa;
la quota tra il perno quadro e la serratura, che può essere un barilotto o un meccanismo per chiave a mappa, misura presa in asse;
le dimensioni dei catenacci, perché possano essere alloggiati nell’incontro;
la quota tra i due catenacci, di chiusura e di bloccaggio;
lo spazio tra il frontale e il perno quadro/cilindro;
le dimensioni e la forma delle estremità del frontale (larghezza e altezza, quadrate o rotonde).
In generale, se non vuoi lavorare di cesello ma semplicemente effettuare una sostituzione standard, la serratura da infilare deve essere identica in ogni sua parte. Tuttavia, se il perno quadro è più piccolo, è possibile utilizzare un riduttore che consenta a un perno quadro da 6 di azionare un meccanismo da 7.
In virtù della sua struttura, la serratura da applicare è più semplice da scegliere. Per sostituirla senza difficoltà, concentrati su:
il diametro del barilotto, se si tratta di una serratura a cilindro;
la dimensione della cassa: se la porta è pitturata, preferiscila più grande piuttosto che più piccola;
la quota tra il perno quadro e la serratura, che può essere un barilotto o un meccanismo a chiave a mappa oppure a cifratura;
le dimensioni e la forma delle estremità del frontale – larghezza e altezza, quadrate o rotonde;
la distanza tra il frontale e il perno quadro/barilotto;
la profondità e l’altezza della cassa.
La dimensione dei catenacci non incide in quanto l’incontro - fornito con la serratura - si posa ad applicazione.
Il principio è semplice e si basa sui punti di chiusura - il numero di catenacci che servono per il bloccaggio.
Una serratura monopunto, da infilare o ad applicare, ha un solo punto di chiusura. Un catenaccio blocca la chiusura.
Una serratura multipunto, da infilare o da applicare, ha più punti di chiusura. Diversi catenacci bloccano la chiusura. Spesso in un numero di 3 o 4, la loro azione è completata da una cremonese installata su tutta l’altezza della porta.
La cremonese è una sbarra di ferro che, azionata da una serratura o una maniglia, assicura o completa un sistema di chiusura/bloccaggio. La cremonese, come un catenaccio, è accolto in un incontro alle sue estremità.
Le serrature possono integrare il sistema di bloccaggio che può essere:
Conviene determinare la forma, lunghezza, il livello di sicurezza e il numero di ingressi. La chiave è spesso piatta, con uno o due profili intagliati o a buchi.
Integra la serratura. La chiave è in genere pesante, detta a mappa oppure a cifratura, e questo tipo di serratura è adatto agli interni.
Le serrature sono talvolta chiamate orizzontali o verticali a seconda delle dimensioni della cassa. Se più alte che profonde, sono dette verticali. Se sono più profonde che alte, sono orizzontali.
Altre serrature, dette serrature elettriche, possono essere a carta, a badge e a pulsante (per gli interni). Alcune possono permettere un’apertura a distanza.
La norma europea UNI EN 1627:2011 definisce le classi di resistenza delle serrature. La norma definisce la classi di resistenza (RC, Resistance Class) delle serrature; in particolare le classi più comuni di resistenza all’effrazione sono le seguenti.
RC2: 3 minuti.
RC3: 5 minuti.
RC4: 10 minuti.
Questa garanzia di sicurezza è da considerare per una serratura esterna. Per il resto, la qualità di una serratura risiede nel suo meccanismo, nella buona presa della chiave e nella tecnologia del cilindro di sicurezza, se questo è integrato alla serratura. Per quanto riguarda l’installazione e la scelta, tutto sta nel prendere le misure e nei sistemi di apertura e bloccaggio.
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Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!