Guida scritta da:
Davide, Responsabile Tecnico, Molise
15 guide
Metro a nastro: 3 modelli principali
I metri a nastro, detti anche metri avvolgibili, fanno parte degli strumenti di misura classici che si possono trovare in casa, sul carrello portautensili in officina o in un cantiere. Sono disponibili diverse opzioni: autobloccante, magnetico, con clip da cintura o a lettura diretta, con la pratica finestrella nella parte superiore che consente una facile lettura della misura. Si tratta però di una funzione poco utilizzata nei cantieri. Il metro a nastro è il grande classico, intramontabile! Oltre a queste opzioni, i metri a nastro si differenziano soprattutto per la lunghezza.
Come suggerisce il nome, è usato principalmente nella sartoria ed è lungo in genere 1,5 metri.
Adatta per attività che richiedono la misurazione di grandi dimensioni, la rotella metrica si rivela poco utile per misure inferiori a 5 m. In genere è lunga 10 o 20 metri. Il nastro può essere in acciaio o in fibra e viene generalmente riavvolto con una manovella.
Chiamata anche fettuccia o cordella, si usa per misurazioni di dimensioni ancora più grandi. Particolarmente utile per i geometri o nei lavori di sterro.
Grazie a una molla posta all'interno, viene riavvolto automaticamente nel suo involucro, chiamato cassa, in plastica o metallo. Questi tipi di metro hanno una lunghezza compresa tra 1 e 10 m.
Per prima cosa è bene sapere che tutti gli strumenti di misura devono soddisfare uno standard europeo. In parole povere, tutti i metri sono classificati in base alla loro precisione: I, II, III e IV. I metri appartenenti alla classe di precisione I sono i più precisi. Queste informazioni sono riportate sul nastro del metro, subito dopo l'indicazione della lunghezza. Il grado di precisione influisce sul prezzo del metro. Se cerchi uno strumento affidabile, scegline uno di classe I o II. Al di sotto di queste classi, evita di utilizzarlo per lavori che richiedono un'elevata precisione.
Per quanto riguarda il materiale, esistono nastri in fibra di vetro, per i modelli flessibili, oppure in acciaio, per i modelli più rigidi. In ogni caso, sono generalmente trattati per resistere alla corrosione e per proteggere l'utilizzatore da possibili scosse elettriche. Questi rivestimenti influiscono sul prezzo del metro.
Le larghezze del nastro sono diverse, ma in genere sono comprese tra 16 e 25 mm.
Per determinare la larghezza ideale di un metro, considera il suo punto di flessione. Questo indica il punto a partire dal quale il metro inizia a flettersi. Ovviamente, più il nastro è largo, più distante sarà il suo punto di flessione.
Quando si parla di qualità del metro, è necessario considerare il rivestimento del nastro:
Le casse possono essere di diversi materiali: acciaio inossidabile, plastica o bimateriale per assicurare resistenza ed ergonomia. Alcuni modelli di fascia medio-alta utilizzano un materiale termoplastico antiurto: l'ABS.
La cassa può prevedere diversi accessori opzionali: un pulsante autobloccante quando si lavora da soli e si vuole evitare di ferirsi le dita, una clip per cintura per avere le mani libere e sentirsi un vero professionista, o un nastro con estremità magnetica per una migliore presa sulle superfici metalliche. Scegli in base alle tue preferenze!
I metri più economici hanno ovviamente una loro utilità, ma non sono necessariamente i più pratici e di buona qualità, in quanto l'estremità ha la tendenza ad allentarsi, falsando la misura da qualche millimetro fino ad un centimetro.
Scegli piuttosto dei prodotti di gamma media che abbiano una sufficiente resistenza agli urti.
Guida scritta da:
Davide, Responsabile Tecnico, Molise, 15 guide
Tecnico e poi rapidamente Responsabile, mi sono investito per dieci anni nel miglioramento dei servizi di manutenzione. Per otto anni, mi sono perfezionato nei metodi e nella gestione del subappalto. Oggi, proseguo la mia carriera nei progetti restando allo stesso tempo un Tecnico polivalente. Il Bricolage: lo adoro! Amo avere i giusti utensili. Il lavoro preciso mi appassiona, amo il legno, il metallo e non esito a fabbricare là dove non c’è niente. La camera di mia figlia ne è un esempio, il suo letto è incastrato sotto la scrivania! La famiglia, e i vicini d’altronde, non esitano a consultarmi per consigli o riparazioni. La mia esperienza in ristrutturazione di case unita alla mia conoscenza di diverse categorie professionali dell’edilizia mi permette di darvi consigli, con piacere, nella scelta dei vostri attrezzi!