Guida scritta da:
Gianfrancesco, Tuttofare & programmatore informatico
Si tratta di una rete costituita da telecamere di sorveglianza">telecamere opportunamente posizionate e collegate ad una centrale di registrazione (in casa) o ad un monitor di visualizzazione per sorvegliare dei punti di passaggio e i beni di valore che necessitano di essere controllati – porte, giardino, veicolo ecc. Un collegamento internet per mezzo di un modem o di una chiavetta 3G permette la consultazione a distanza, effettuata da te o da una agenzia di sicurezza. Sorridi e… azione!
Fittizia, a visione locale, a visione mobile o a visione mobile e locale: ogni tipo di installazione presenta vantaggi specifici. Tutto dipende dalle tue necessità e dal grado di sorveglianza che desideri avere.
L’installazione fittizia
Un’installazione fittizia è concepita per dissuadere qualsiasi intrusione; puoi anche integrarla a una serie di telecamere vere.
L’installazione a visione locale
Un’installazione a visione locale con telecamere che inviano l’immagine sul computer, sulla televisione o uno schermo qualsiasi presente in casa.
L’installazione a visione mobile
Un’installazione a visione mobile con telecamere IP che ti inviano in tempo reale, sullo smartphone o sul computer, le immagini filmate; necessita di una connessione internet 3G. Soluzione perfetta per sorvegliare le proprie cose in vacanza!
L’istallazione a visione mobile e locale
Un’installazione a visione mobile e locale, composta su misura per una protezione migliore e per rispondere a tutte le esigenze.
Sebbene le telecamere siano indipendenti rispetto all’installazione, quest’ultima va presa in considerazione per orientarsi meglio nella propria scelta. Naturalmente, alcune telecamere sono fisse e altre motorizzate.
Trucco: fai una piantina della zona da sorvegliare, valuta i campi necessari basandoti sui luoghi delle future installazioni, considera l’utilità o meno di telecamere motorizzate, tieni conto delle intemperie, progetta le possibilità di collegamento – se scegli una rete cablata – e previeni eventuali atti di vandalismo (protezione delle telecamere).
Come avrai sicuramente notato, i termini tecnici non mancano.
Angolo di visione: come per l’occhio, l’angolo di visione determina il campo di ciò che la telecamera vedrà (filmerà).
Obiettivo: determina l’angolo di visione della telecamera. Più è grande, più il campo di visione è stretto e più si vede lontano; più è piccolo, più il campo è largo. La loro dimensione va da 2,5 mm a 100 mm.
Focale: la distanza focale (espressa in mm) rappresenta più o meno la distanza tra la casa e il piano di formazione dell’immagine. Se la distanza focale aumenta, il campo di visione si riduce (25 mm: grandangolo; 50 mm: standard).
Lente: converge o diverge la luce, definisce la traiettoria.
Apertura: chiamata anche diaframma, regola il flusso luminoso trasmesso dall’obiettivo.
Sensore d’immagine: permette alla telecamera di captare il segnale luminoso. I sensori CCD offrono una definizione migliore dei CMOS.
Chipset: gestisce i flussi di dati e permette di trasformare il segnale luminoso in immagine distinta e precisa.
Compressione: comprime dei dati con l’obiettivo di ridurli al minimo per generare dello spazio di archiviazione. Tali compressioni hanno dei formati diversi, tra cui i più conosciuti sono MJPEG, PEG4, H124: alcune telecamere ne hanno due. L’MJPEG è adatto in particolare alle telecamere a sensore di movimento.
Codifica: relativa alla trasformazione del video in formato informatico.
Scansione: riguarda la nitidezza dell’immagine.
Luminosità (Lux): quantità di luce minima perché la telecamera possa filmare. La luminosità si misura in Lux, da 0 a 50.000; 0 corrisponde all’oscurità totale e 50.000 al massimo di luminosità raggiungibile. Il valore presente nelle caratteristiche di una telecamera corrisponde a “a partire da”.
Bilanciamento dei bianchi: sistema che corregge la colorazione dell’immagine.
Grado di protezione: parametro che assicura l’impermeabilità di un dispositivo. Se vuoi ricordarti solo un numero, i modelli impermeabili dono IP66.
UPnP: permette di avere la ritrasmissione in tempo reale verso una televisione o un dispositivo multimediale.
A seconda dell’installazione della tua telecamera, la scelta della focale è determinante in quanto è essa a determinare la zona coperta. Tieni a mente le seguenti caratteristiche per una focale:
2,1 mm filma a 6 metri di distanza una scena di 14 metri di larghezza;
2,8 mm filma a 8 metri di distanza una scena di 14 metri di larghezza;
3,6 mm filma a 10 metri di distanza una scena di 14 metri di larghezza;
6 mm filma a 18 metri di distanza una scena di 14 metri di larghezza;
12 mm filma a 24 metri di distanza una scena di 10 metri di larghezza.
Sappi che esistono delle focali variabili, più adatte se non si è sicuri della destinazione della telecamera, se ci si ritrova a cambiarla di posizione o se si vuole modificarne la zona di sorveglianza.
Su ogni dispositivo elettrico o elettronico destinato all’esterno si trova il codice IP seguito da due cifre. Le cifre dopo le due lettere rappresentano un grado di protezione dalle intemperie alle quali il dispositivo è sottoposto. Per conoscere tale grado, ti basta perciò interpretare le due cifre:
0, nessuna protezione;
1, protezione contro qualsiasi corpo solido superiore a 50 mm;
2, protezione contro qualsiasi corpo solido superiore a 12,5 mm;
3, protezione contro qualsiasi corpo solido superiore a 2,5 mm;
4, protezione contro qualsiasi corpo solido superiore a 1 mm;
5, protezione contro le polveri;
6, protezione contro qualsiasi tipo di polvere.
0, nessuna protezione;
1, protezione contro la condensazione;
2, protezione contro une caduta debole di gocce d’acqua fino a 15° dalla verticale;
3, protezione contro la pioggia fino a 60° della verticale;
4, protezione contro qualsiasi spruzzo d’acqua in qualsiasi direzione;
5, protezione contro qualsiasi getto d’acqua;
6, protezione contro qualsiasi spruzzo tipo ondata di mare;
7, protezione contro un’immersione di breve durata;
8, protezione contro l’immersione permanente.
Non ti resta che associare le due definizioni per conoscere il grado di protezione della tua telecamera – e di qualsiasi apparecchio elettronico!
Alcune telecamere inviano le immagini attraverso una rete cablata, mentre altre sono senza filo.
Le prime sono le più affidabili, ma possono necessitare di grossi lavori di installazione.
Le seconde hanno una portata massimale aldilà della quale il segnale si indebolisce troppo per assicurarne il funzionamento. Tale portata è indicata da uno spazio senza ostacoli: essa può diminuire fortemente con la presenza di muri, in particolare quelli in cemento armato o quelli spessi delle costruzioni più vecchie.
Le telecamere analogiche sono le più vecchie. Esse inviano le immagini tali e quali alla centrale che le registra.
Le telecamere IP (Protocollo Internet) filmano in un formatodigitale compresso che è inviatosu una rete Ethernet – cavo informatico costituito da quattro paia di fili ad elica – o con il Wi-Fi ad una centrale di sorveglianza o di registrazione. Tali immagini possono essere inoltre viste a distanza se disponi di un accesso internet.
Il campo delle telecamere motorizzate può allora essere regolato a piacere ed è inoltre possibile udire quello che succede a casa tua, purché esse dispongano di un microfono integrato. Esistono delle telecamere che offrono direttamente la consultazione a distanza. Tranquillo, questo genere di dispositivo è protetto in modo tale da non farti spiare con i tuoi stessi mezzi! Alcune telecamere dispongono di porte SD. Una telecamera di questo genere può dunque registrareimmaginiin modo autonomo.
Ricorda che una centraledi registrazioneanalogica ha un numero di porte per telecameralimitato e che quindi bisogna sceglierne una che permetta di collegare almeno il numero di telecamere previste nell’installazione analogica. Pensaci!Tale limitazione è minore in una centrale di registrazione IP poiché si possono collegare diverse telecamere IP alla rete omonima.
La risoluzione è direttamente collegata alla nitidezza dell’immagine. Più la risoluzione è elevata, più i video sono facilmente sfruttabili in quanto potrai vedere più dettagli. Le risoluzioni delle telecamere analogiche vanno dalle 420 alle 1.000 linee per le telecamere ad alta definizione.
Per quanto riguarda le telecamere digitali, esse offrono le seguenti risoluzioni:
VGA 640 x 480 px (pixel);
SVGA: 800 x 600 px;
HD 720P: 1280 x 720px;
HD 1080P: 1600 x 1200px;
HD 3 megapixel: 2048 x 1536px;
HD 5 megapixel: 2560 x 2048px.
Riassumendo, HD 5 megapixel offre una qualità dell’immagine elevata e VGA 640 x 480 pixel un’immagine pixellata (composta da piccoli quadrati che alterano la qualità dell’immagine e quindi dell’identificazione). È meglio privilegiare una risoluzione HD rispetto ad una SD (i formati 480i e 576i fanno parte di queste risoluzioni analogiche) in quanto le prime offrono una risoluzione migliore grazie all'alta definizione.
Gli obiettivi delle telecamere hanno una focale di 2,5 mm a 100 mm. Più la dimensione dell’obiettivo è grande, più il campo di visione è stretto e più potrai vedere lontano. Al contrario, un obiettivo piccolo, anche chiamato grandangolo, permette di beneficiare di un’immagine larga; lo svantaggio è che forse non vedrai alcuni dettagli.
Le focali fisse sono meno care ma non permettono di zoomare sugli elementi che ti interessano, al contrario delle focali variabili.
Le telecamere devono sempre essere collegate ad una fonte di corrente elettrica. Ci sono delle telecamere di 12V, 24V o a volte di 220V. Quest’ultime devono essere messe in una scatola impermeabile in caso di utilizzo esterno in modo da evitare i corti circuiti. Questo tipo di scatola è inoltre una protezione efficace contro il vandalismo.
Nota che alcune telecamere IP sono compatibili PoE, Power over Ethernet, che significa che il cavo RJ45 che trasporta i dati trasporta anche l’elettricità per la telecamera, a condizione che si abbia un router (elemento di una rete informatica) anch’esso compatibile PoE.
Alcune telecamere sono nictalopi. Sono concepite per vedere nell’oscurità. Passano alla modalità notte non appena la luce diventa troppo debole. Le immagini diventano allora in bianco e nero.
Il principio di funzionamento è molto semplice: dei LED situati intorno all’obiettivo illuminano la scena. La distanza che questi LED illuminano varia da un modello all’altro. Ecco perché, conviene verificare che la distanza di funzionamento della modalità notte corrisponda alla distanza della telecamera dalla scena da filmare.
Ogni installazione di videosorveglianza è oggetto di una dichiarazione al GDPR nella quale si deve giustificare l’installazione, descriverla tecnicamente e precisarne le modalità di registrazione. Se tale installazione sorveglia un luogo destinano ad accogliere del pubblico, o filma un luogo pubblico, anche se parzialmente, un cartello deve informare gli interessati che si trovano in una zona videosorvegliata. Informati bene in merito al materiale necessario prima di presentare la tua domanda, per evitare che ti venga rifiutata l’autorizzazione.
Le telecamere spia possono essere integrate ad una biro, un accendino, un orologio, una radio-sveglia ecc. Pratiche per una sorveglianza di riserva, ma non hanno niente a che vedere con le telecamere descritte sopra.
Se alcuni modelli possono essere collegati ad un sistema di sorveglianza, la maggior parte di questi tipi di telecamere è autonoma ed indipendente.
Le telecamere cablate IP con un’alimentazione PoE offrono un’installazione moderna e flessibile. Altrimenti, le telecamere Wi-Fi permettono di approfittare dei vantaggi della videosorveglianza IP senza doversi occupare dei cavi. Informati sull’ottica, l’elettronica e la connettività delle telecamere che installerai per garantire la qualità delle immagini e il loro sfruttamento futuro. A seconda della zona in cui vivi e dell’esposizione delle telecamere, pensa a verificare i limiti della temperatura del luogo.
Conformati alle disposizioni legali relative alla videosorveglianza in modo da evitare qualsiasi inconveniente. Se sei solo interessato all’aspetto dissuasivo, puoi acquistare delle telecamere fittizie a poco prezzo.
Guida scritta da:
Gianfrancesco, Tuttofare & programmatore informatico
Interessato fin da bambino ai lavori manuali e alla tecnologia e da sempre affascinato dal bricolage e dalla lavorazione del legno, ho colto l'occasione dell'acquisto della nuova casa per dedicarmi a questa mia passione. Decorazione (ovviamente con l'aiuto di mia moglie), creazione di mobili su misura per la stanza di mio figlio ma anche impianto elettrico e idraulico... insomma, mi sono dato da fare! Per mancanza di spazio, non ho un laboratorio fisso e alcuni degli utensili che sognavo non sono ancora entrati a far parte della mia collezione. Conosco molto del mondo del fai-da-te e per questo spero di poterti guidare nella scelta dei tuoi prodotti.