Guida scritta da:
Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento
Inutile negarlo, gli scatoloni sono immancabili durante il trasloco, proprio come le canzoni di Laura Pausini in una serata karaoke. Un passaggio obbligato.
Una soluzione molto economica è quella di fare il giro dei supermercati e minimarket del quartiere per recuperare i vecchi scatoloni degli imballaggi. Sì, ma considerando che non forse non troverai la scatola giusta al momento giusto, che le dimensioni non sempre sono adatte e che, semplicemente, preferisci non riporre gli album di foto di famiglia in uno scatolone con su scritto "Flauti Mulino Bianco", valuta anche le altre opzioni. ManoMano ti propone dei kit trasloco economici con scatoloni di varie dimensioni.
Non dimenticare poi di fare scorta di nastro adesivo, di pennarelli (si finisce sempre per perderli) e di tanti fogli di giornali.
Un amico che calpesta un quadro, uno specchio che va in frantumi... Ecco qualche esempio di situazioni, purtroppo, molto frequenti durante il trasloco. Esistono, tuttavia, delle soluzioni pratiche per evitare di distruggere una bella amicizia o di dover affrontare sette anni di disgrazie: le coperte e il pluriball. Per proteggere un vetro può essere utile anche uno scatolone con angoli rinforzati. Ma fai attenzione a tenerlo sempre in verticale e a scrivere ben chiaro che si tratta di un oggetto fragile.
Per quanto riguarda il divano e il materasso, niente di meglio della tradizionale fodera di protezione!
Hai l'impressione che quella pesante lavatrice ti derida e ti sfidi dicendo "vieni a spostarmi, se ne hai il coraggio"? Povera, se solo sapesse che per te sarà un gioco da ragazzi con l'attrezzatura giusta:
Cinghie di sollevamento: legate ai polsi o alle spalle, consentono a due persone di sollevare un mobile pesante facendo il minimo sforzo.
Basi mobili: molto utili per proteggere il parquet e non perdere la cauzione dell'affitto.
Un carrello portapacchi o un pianale con ruote: le vere star del trasloco. Utili per il tragitto dalla porta di ingresso al camion, permettono di spostare mobili di grandi dimensioni (lavatrice, frigorifero...). Un ottimo investimento da fare prima di un trasloco.
In genere si preferisce evitare, ma a volte è indispensabile dover smontare qualcosa. In questi casi, non c'è nulla di più prezioso di un kit con gli attrezzi essenziali: leggi qui la nostra guida. I cacciaviti piatti e quelli a croce saranno i tuoi migliori alleati in questo arduo compito.
Ovviamente potrai noleggiare un camion per il trasloco da una compagnia di noleggio veicoli. In questo caso, assicurati comunque di poter restituire il camion nella città di destinazione per evitare un inutile viaggio di ritorno, ridurre l'impronta di carbonio e risparmiare denaro.
Tuttavia, esistono delle alternative chiaramente più ecologiche ed economiche:
Il sito Spedingo è stato creato qualche anno fa da una startup italiana per mettere in contatto gli autotrasportatori, che devono percorrere delle tratte senza carico, con chi deve trasportare oggetti ingombranti. In questo modo, e con un occhio all'ecologia, il camion viene riempito e si risparmia pure qualcosa. Una sorta di Bla Bla Car per i mobili e le merci!
Un'altra community di condivisione dei trasporti è Macingo che funziona più o meno come Spedingo.
Il sito DriiveMe ti consente di noleggiare un furgone al costo simbolico di 1€. Le società di noleggio devono trasferire spesso i veicoli da una città all'altra. In pratica tu dovrai soltanto recuperare il furgone o l'automobile di una qualsiasi azienda nel tuo luogo di partenza e approfittare del tuo trasloco in un'altra città per portare il veicolo nella stessa destinazione. Questo farà anche risparmiare all'azienda i costi di trasferimento del veicolo. In sostanza, un vantaggio per tutti.
Il trasloco in bici (chiaramente per distanze brevi e zone pianeggianti) è ormai possibile in alcune grandi città dove puoi trovare in affitto delle cargo bike per pochi soldi: se non hai grandi volumi da traslocare è un sistema economico, ecologico e utile a tenersi in forma.
Puoi scegliere tra due opzioni:
l'opzione comfort, con traslocatori professionisti. In questo caso valuta bene la concorrenza e confronta i preventivi;
l'opzione amici, in cambio di una cena offerta. Tieni in considerazione che avrai bisogno di almeno due persone tutte muscoli per i mobili pesanti, una tutto cervello per guidare i due muscolosi nelle situazioni complicate e due agili magrolini per trasportare gli scatoloni e muoversi con disinvoltura.
Hai il terrore delle pratiche? Brutta notizia: il trasloco richiede molte scartoffie.
Ma per fortuna abbiamo preparato per te una piccola lista da stampare e incollare sul frigorifero per evitare crisi di panico.
Rescindi il contratto di affitto tre mesi prima della partenza (le tempistiche possono variare a seconda delle clausole indicate sul contratto stesso). Semplice: dovrai far pervenire il preavviso per posta al proprietario dell'immobile spedendolo con raccomandata con avviso di ricevimento.
Organizza il cambio di scuola dei bambini al più presto e secondo tempi e modalità previsti dal MIUR. Non trascurare questa fase perché sarebbe un peccato se i piccoli birichini non imparassero a leggere e scrivere per via della fobia delle scartoffie...
Rescindi, trasferisci o fai la voltura dei contratti dell'elettricità, dell'acqua e del gas secondo i tempi e le modalità previsti dal tuo contratto di utenza.
Rescindi, trasferisci o fai la voltura del contratto della linea internet. Non c'è nulla di più fastidioso che trasferirsi in una casa nuova senza accesso a internet! Per questo, è preferibile agire d'anticipo. In caso di rescissione, avvisa l'operatore quindici giorni prima del trasloco. Tuttavia, ricorda che potresti incorrere nel pagamento dei costi di disdetta. Per la sottoscrizione di un nuovo contratto, contatta il gestore non appena conosci il tuo nuovo indirizzo.
Informati su eventuali permessi e bonus per il trasloco a cui potresti aver diritto.
Se il tuo datore di lavoro è simpatico (non si sa mai, a volte capita...) potrebbe concederti un giorno di permesso per il trasloco. Informati presso l'associazione sindacale o leggendo gli accordi dell'azienda.
Trasferimento, mobilità professionale, ristrutturazione aziendale... I dipendenti ora sono sempre più flessibili. Queste evoluzioni di carriera vengono sostenute dalle imprese con aiuti o bonus per il trasloco. Per verificare se ne hai diritto, fai riferimento alle clausole di mobilità o agli accordi aziendali.
In alternativa, potrebbero spettarti dei sostegni per il trasloco versati dagli organismi sociali come gli enti a sostegno dell'affitto, gli enti per l'impiego o le casse pensionistiche. Tuttavia, sono sempre legati alla tua situazione personale e familiare.
Comunica il tuo nuovo indirizzo agli enti pubblici e privati indicati di seguito:
all'Ufficio anagrafe del tuo comune
all'Ufficio tributi del tuo comune
all'Agenzia delle entrate
alla ASL
al datore di lavoro e a tutti gli enti che hanno a che fare con il tuo lavoro (INPS, INAIL, Camera di Commercio ecc.)
ai fornitori delle utenze
alla compagnia di assicurazione, alla banca ecc.
Ricorda: puoi comunicare la variazione di indirizzo per tutti i servizi pubblici tramite i vari portali online. Forse avremmo potuto dirlo subito...
Consiglio: comunicando il cambio di residenza alle Poste Italiane verrà attivato un servizio di trasferimento della posta (chiamato Seguimi); in questo modo, ogni volta che la posta a tuo nome verrà inviata al vecchio indirizzo, le Poste provvederanno a recapitartela alla tua nuova abitazione. Si tratta di un servizio di durata variabile (fino a 12 mesi). Non affidarti però soltanto al servizio Seguimi, ma informa subito tutti i tuoi amici e le persone che possono essere interessate al tuo nuovo indirizzo, altrimenti più aspetterai, più ti dimenticherai di farlo...
Non aspettare troppo tempo per iniziare a riempire gli scatoloni, per non doverti affannare all'ultimo minuto.
Comincia a metter via gli oggetti, i libri e i vestiti che usi di meno (quelli fuori stagione, per esempio). Approfitta di questo momento per fare ordine in ciò che possiedi, vendendo ciò che non ti serve su Subito o su altri siti analoghi, oppure regalandolo in beneficenza.
Usa scatoloni piccoli per gli oggetti pesanti, distribuendo bene il peso per non avere l'impressione di trasportare un carico di mattoni. Sarebbe un peccato farsi male nel giorno del trasloco, a meno che non sia una strategia per riposarsi... Più lo scatolone è grande, maggiore è il rischio che si rompa se sovraccarico.
Proteggi gli oggetti fragili avvolgendoli con carta di giornale, coperte o pluriball. Nota: il pluriball serve per proteggere gli oggetti, non per divertirsi a far scoppiare le bolle.
Per quanto riguarda l'elettronica, raduna tutti i dispositivi e i rispettivi cavi in uno stesso scatolone e inserisci all'interno i manuali di istruzione, che ti serviranno poi per ricollegarli facilmente: non siamo tutti dei nerd!
Per un'organizzazione ottimale, prendi nota del contenuto dello scatolone e della sua stanza di destinazione. Se necessario, scrivi fragile sui lati piuttosto che in alto, altrimenti l'informazione non sarà più visibile una volta impilati gli scatoloni.
Apri le scatole dando priorità agli oggetti d'uso quotidiano. Dopo il trasloco, dona gli scatoloni a qualcuno, in caso a te non servissero più, e ricorda di differenziare i rifiuti.
Il trasloco può anche essere un'occasione per riordinare i documenti che da anni prendono la polvere e spazio.
Atti notarili, rogiti, atti di matrimonio, atti di separazione e di divorzio.
fino al pensionamento: tutti i documenti validi a dimostrare un rapporto dipendente e il relativo pagamento dei contributi pensionistici (buste paga, cedolini ecc.).
14 anni: fatture dei lavori che usufruiscono di sconti fiscali per ristrutturazioni edilizie o per interventi relativi al risparmio energetico.
10 anni: estratti conto bancari e postali, bollette di telefonia mobile e canone RAI.
6 anni: documentazione relativa ai modelli UNICO e 730. Nel caso si abbia diritto a un credito di imposta, la documentazione va conservata fino al momento in cui l’Agenzia delle Entrate non effettua il rimborso. Se si usufruisce delle detrazioni fiscali del 36% per i lavori di recupero pagati tramite bonifico entro il 31/12/2011, il periodo di conservazione può allungarsi notevolmente e arrivare addirittura a 29 anni.
5 anni: fatture di utenze domestiche e telefono fisso, canoni di locazione e spese condominiali, ricevute di pagamenti relativi alle rate dei mutui (ma se si tratta di mutui ipotecari le ricevute vanno conservate fino all'estinzione del mutuo). Per 5 anni vanno conservati anche la CU (Certificazione unica, ex CUD), le ricevute di pagamento delle tasse di nettezza urbana (TARSU/TIA/TARES), le ricevute di pagamento di ICI e IMU, le ricevute di pagamento relative a multe subite per contravvenzioni al Codice della strada (le contravvenzioni cadono in prescrizione trascorsi 5 anni dalla data di notifica della multa).
3 anni: ricevuta di pagamento del bollo auto (la Cassazione, con una sentenza recente, ha allungato il termine di 4 mesi; per precauzione, quindi, è preferibile conservare il documento per 4 anni. Il periodo di conservazione passa a 5 anni se la spesa è stata scaricata, anche solo parzialmente, dalle imposte). Inoltre, vanno conservate per 3 anni le fatture, notule o parcelle di avvocati, commercialisti o altri professionisti, elettricisti, idraulici, meccanici ecc. se non sono state utilizzate a fini fiscali, 5 anni in caso contrario (nel caso di lavori coperti da garanzie valide per periodi superiori a quelli sopra riportati, i documenti vanno conservati fino al momento in cui tali garanzie non giungono a scadenza, pena la perdita di tale diritto).
da 2 a 5 anni: scontrini degli acquisti, a seconda dell’utilizzo che se ne deve fare. Se gli scontrini valgono come garanzia del prodotto acquistato, il periodo di conservazione è pari a 2 anni; se invece tali scontrini si riferiscono ad acquisti di medicinali e sono stati utilizzati ai fini fiscali (detrazione), il periodo di conservazione è di 5 anni.
2 anni: contratti di lavoro al termine della cessazione del contratto.
1 anno: fatture di trasporto merci (18 mesi se il trasporto è iniziato o terminato in Paesi extra UE), ricevute relative a rette scolastiche o iscrizioni a corsi di attività sportive come palestre, ecc. (il periodo di conservazione passa a 5 anni nel caso in cui tali ricevute siano state utilizzate a fini fiscali come spese detraibili).
6 mesi: ricevute di strutture turistiche come hotel e pensioni.
Il menu della pizzeria all'angolo, se ti trasferisci dall'altra parte della città.
I volantini di persone che propongono servizi di chiaroveggenza, idraulici o entrambi...
In linea generale tutto il resto.
Prima di trascinare un mobile, preparalo e alleggeriscilo per una migliore maneggevolezza:
Inizia svuotandolo del suo contenuto. Mai dire "Ah, non c'è nulla, giusto mutande e calzini". No, risparmia le tue forze per resistere più a lungo.
Fissa con del nastro adesivo o rimuovi gli elementi mobili come i cassetti e le ante.
Se sei costretto a smontare completamente il mobile, segui questi passaggi:
Posiziona il mobile con lo schienale a terra, su una coperta, per evitare di rovinarlo o di fartelo cadere addosso mentre lo smonti, soprattutto se si tratta dell'enorme armadio fine secolo della nonna...
Per agevolare il riassemblaggio, numera ciascun elemento e scatta delle foto delle tappe principali di smontaggio.
Smonta prima di tutto le parti mobili e/o fragili.
Conserva a parte viti e bulloni.
Chiariamo una cosa: i nostri animali sono molto sensibili alle emozioni e non devono essere trascurati. Ecco dunque alcune buone pratiche.
Anzitutto, ricorda che gatti e cani reagiscono diversamente a un trasloco. I cani si adattano senza problemi poiché il padrone è il principale punto di riferimento, quindi l'essenziale è restare al tuo fianco, poco importa dove. I gatti, invece, non sempre gradiscono e sono molto più materialisti (sic). Non dimenticare inoltre che passano la maggior parte del tempo a marcare il territorio e a distribuire i loro feromoni nell'abitazione, quindi un trasloco costituisce un vero e proprio sconvolgimento.
Riempi i cartoni in modo graduale e lascia che l'animale li annusi e giri attorno a essi. Porta via i suoi oggetti soltanto all'ultimo minuto, perché gli animali hanno le loro abitudini e i loro punti di riferimento. Se vuoi, portalo con te durante una visita della nuova casa.
Evita che l'animale sia presente quando iniziano a sfilare i traslocatori. Se il trasloco avviene nelle vicinanze, magari è meglio affidarlo a un vicino che lo conosce bene, insieme al suo gioco preferito.
Cani e gatti devono assolutamente spostarsi nello stesso veicolo in cui viaggi tu. Se hai un gatto, fallo salire nel trasportino soltanto nell'ultimo viaggio.
Dedica al cane una sola stanza, dove metterai tutti i suoi oggetti, poi portalo a scoprire la proprietà e il quartiere. Ma soprattutto, non sconvolgere la sua routine (orario dei pasti, passeggiate, ecc.).
Per un gatto, valgono più o meno gli stessi consigli. Anzitutto dedica all'animale una stanza unica dove metterai i suoi oggetti (cuscini, culla, tiragraffi, graffiatoi, lettiera, giochi...), poi lascialo esplorare poco a poco la nuova abitazione. Inoltre, puoi anche accendere un diffusore di feromoni.
Aspetta che si sia ben ambientato prima di aprire la porta verso un eventuale giardino o balcone.
Se traslochi insieme a pesci, tartarughe, roditori o rettili, è meglio non trasportarli all'interno di acquari, contenitori o terrari, ma trovare gli accessori giusti nei negozi di animali domestici. Se però non hai altra scelta, togli un po' d'acqua o di sabbia e fai in modo che nulla possa ferirli durante il trasporto. Puoi anche mettere acquari, contenitori e terrari negli scatoloni per facilitarne il trasporto.
Prima di qualsiasi altra cosa, pota le piante per evitare che si impiglino, poi innaffiale prima del giorno del trasloco, altrimenti l'acqua potrebbe danneggiare la scatola e il camion. Non dimenticare di vuotare l'acqua del sottovaso prima di imballarle.
Per quanto riguarda l'imballaggio, ogni pianta deve avere uno scatolone adatto alla sua forma. Imbottiscilo con carta di giornale per bloccare la pianta, fai qualche foro per farla respirare e metti un foglio di giornale bagnato per garantire un po' di umidità. Se hai delle piante grandi in giardino, aspetta l'ultimo momento per toglierle dal terreno e metterle in un sacco di plastica.
Ricorda: puoi anche coprirle con un telo di protezione invernale per proteggerle dalle correnti d'aria e dalle variazioni atmosferiche.
Dopo il trasloco, innaffiale rapidamente e mettile nella posizione definitiva ideale per le loro esigenze.
Ultimo capitolo di questa guida per il trasloco perfetto: fare un sopralluogo prima di andar via!
Il trasloco è concluso ma restano ancora alcune cose da fare nella vecchia abitazione, forse la parte più sgradevole: il sopralluogo per lasciare tutto in buone condizioni!
Consiglio: metti qualche canzone estiva di una band pop a tua scelta per lucidare e pulire tutto a ritmo di musica.
Se eri in affitto, il proprietario si dirigerà anzitutto in cucina e in bagno per verificarne lo stato. Ti consigliamo quindi di concentrarti soprattutto su queste due stanze. Vai con disincrostante e disgorgante per water, doccia, vasca, lavandini e lavabo, sostituisci i rubinetti (se necessario), togli le tracce di muffa dal muro, pulisci bene i fornelli e la cappa aspirante (cambiando eventualmente il filtro).
Poi, spolvera la VMC, lava e passa un olio sulle porte se sono in legno, sui battiscopa e sulle finestre, pulisci le pareti e stucca i fori.
Come stuccare i fori?
Molto semplice, applica una malta per stuccature e liscia la superficie con una spatola, lascia asciugare, ripeti l'operazione per una finitura perfetta e leviga la superficie. Altro consiglio per i fori piccoli, il dentifricio bianco (prova!): ti basterà applicare il dentifricio, lisciarlo con le dita e lasciar asciugare.
Se necessario, fai dei piccoli lavori di manutenzione:
Ripara le perdite d'acqua (flessibile della doccia, sifoni, becchi dei rubinetti).
Controlla le guarnizioni (impermeabilità, usura).
Sostituisci i vetri se sono rovinati.
Ripara tende, tapparelle avvolgibili, persiane e ante degli armadi, se necessario.
Pulisci e sistema moquette e carta da parati.
Metti dei portalampada sui punti luce, se necessario.
Ripara o sostituisci le prese elettriche e gli interruttori.
Pota la siepe, tosa il prato e diserba.
Ecco, ora sai proprio tutto. Non ti resta che rimboccarti le maniche!
Guida scritta da:
Chiara, micro-imprenditrice nel giardinaggio, Salento
Da responsabile nel trasporto dei rifiuti, sono diventata coltivatrice specializzata nell’orticultura biologica. Con un diploma professionale in Agraria, opzione Produzione Orticola, ho provato per diversi anni a sistemarmi come giovane agricoltrice nel bel Salento. Dopo numerose delusioni, mi sono alla fine lanciata come micro-imprenditrice nel servizio a domicilio, soprattutto nel giardinaggio, assistita dal mio tenero e caro marito. Appassionata di natura e piante selvagge commestibili, sono molto attenta alle soluzioni ecologiche rispettose dell’ambiente in tutti gli aspetti della vita quotidiana. Dall’orto ai cespugli fioriti, dalla semina alla raccolta, ho in tasca ogni tipo di consiglio! Sentitevi liberi di chiedermi qualsiasi cosa!