Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Sebbene la categoria delle chiodatrici elettriche a filo abbia una gamma di utilizzo limitato e sia più affine alla famiglia delle graffettatrici sparachiodi, possiamo distinguere quattro categorie di chiodatrici.
La chiodatrice elettrica a filo permette di sparare chiodi di una lunghezza che supera raramente i 35 mm. Si utilizza principalmente in ebanisteria o per inchiodare tessuti.
Le chiodatrici a batteria sono i modelli di alta gamma e permettono di sparare chiodi di 50 mm ; molto utilizzate nei cantieri.
Le chiodatrici a gas possono sparare punte fino a 90 mm di lunghezza, lisci o elicoidali. Molto apprezzate in carpenteria.
Le chiodatrici ad aria compressa sparano chiodi fino a 100 mm e permettono lavori intensi e prolungati. Indispensabili in carpenteria o in falegnameria.
Le chiodatrici a batteria sono maneggevoli e autonome grazie alla loro tecnologia, ma hanno performance limitate. I criteri su cui basare la propria scelta sono :
il calibro delle punte accettate;
la batteria, il voltaggio (V) e l’amperaggio / ora (Ah) della batteria incidono sulla sua autonomia - più questi valori sono elevati, più la batteria è performante (due batterie sono sempre meglio di una sola !) ;
il numero di spari possibile - permette di quantificare la carica di una batteria ;
la capacità del caricatore ;
In termini di performance, la chiodatrice a gas è superiore alla chiodatrice a batteria, ma inferiore alla chiodatrice ad aria compressa.La chiodatrice a gas è più maneggevole rispetto ad una chiodatrice ad aria compressa grazie alla maggiore autonomia offerta dalle ricariche di gas .
Anch'essa funzionante a batterie, la chiodatrice a gas permette di sparare punte fino a 90 mm e il suo caricatore ne può contenere fino a 60 - ricarica di punte sotto forma di stecche.
Indispensabile in carpenteria come per la costruzione di intelaiature in legno, la chiodatrice a gas è complementare alla chiodatrice ad aria compressa.
La sua tecnologia ad impulso – occorre spingere il becco contro il materiale da inchiodare prima di tirare il grilletto – non la rende adatta ai lavori intensi e prolungati come invece la chiodatrice ad aria compressa.
La chiodatrice pneumatica è un attrezzo destinato ai lavori di carpenteria e funziona grazie ad un compressore – posa di travicelli, pannelli, capriate - e intelaiature in legno - contro ventature ecc. - o di falegnameria pesante come la posa di rivestimenti e parquet.
La chiodatrice pneumatica funziona a bassa pressione, ma i modelli di alta gamma sono ad alta pressione.
La chiodatrice pneumatica permette i sparare chiodi fino a 100 mm di lunghezza.
Anche lei funziona a bassapressione - fino a più di 8 B; la pressione è fornita da un compressore da 50 l. Le chiodatrici pneumatiche presentano diverse caratteristiche da considerare attentamente per fare la scelta giusta :
il calibro dei chiodi accettati - fino a 100 mm per i modelli più performanti, da stabilire se a testa piatta o a testa tonda ;
la profondità di sparo con il regolatore di potenza - per intervenire direttamente in base al calibro del chiodo e la densità del materiale ;
un deflettore di scarico dell'aria orientabile per non essere infastiditi durante l'utilizzo ;
il tipo di caricatore dell’apparecchio rappresentato da ricariche in stecche - con meno di 100 unità - o in rotolo - con capacità da 200 a 300 chiodi ;
ll blocco del grilletto in caso di non utilizzo e per prevenire possibili incidenti ;
un doppio grilletto per un utilizzo sotto controllo e per ridurre eventuali azionamenti per errore ;
la modalità di sparo che può essere sequenziale o continua - anche detta a raffica - per fare lavori in serie in tutta comodità ;
un lungo becco, sottile e orientabile per sparare con tutte le inclinazioni possibili, di pari passo con l'inclinazione del caricatore.
Alcune chiodatrici pneumatiche sono dette ad alta pressione e funzionano con una pressione che può arrivare a 22 B. Queste chiodatrici sono specificamente progettate per lavori intensi in materiali di maggiore densità e dispongono delle stesse caratteristiche dei modelli a bassa pressione.
Se c'è un opzione utile a cui tutti coloro che lavorano in modo intenso dovrebbero prestare particolare attenzione è proprio la modalità di sparo ! In base al modello di chiodatrice, lo sparo può essere :
sequenziale ;
continuo, detto anche a raffica.
La differenza risiede nel processo che genera l'impulso che permette lo sparo :
per una chiodatrice sequenziale, l’utilizzatore deve prima spingerne il becco nel materiale e poi tirare il grilletto per dar luogo all'impulso. Questo processo è più lento ed è quello che equipaggia tutte le chiodatrici a gas ;
Per un utilizzo ottimale e per il massimo comfort, prestate particolare attenzione :
al peso della chiodatrice pneumatica ;
all’ergonomia dell'impugnatura - per una presa migliore ;
la pressione sonora espressa dal numero decibels emessi (dB) - ad ogni modo munisciti di cuffie antirumore ;
la forma del becco che deve permettere di lavorare in spazi di difficile accesso ;
l’apertura del caricatore e la semplicità di ricarica ;
il tipo di chiodi disponibili - lisci ed elicoidali ;
il livello di vibrazione.
E fai attenzione a non inchiodare il tubo del compressore !
Se sei un carpentiere specializzato in intelaiature in legno o vorresti diventarlo, ti consiglio di equipaggiarti con una chiodatrice a batteria o a gas per la loro autonomia e la loro praticità, e di una chiodatrice pneumatica per le sue prestazioni. Ricorda di fare una buona scorta di ricariche di gas prima di andare sul cantiere, e di scegliere una chiodatrice a batterie venduta assieme a due batterie per poterle utilizzare a rotazione.Se vuoi saperne di più su attrezzi e accessori per il laboratorio o il cantiere, segui i consigli dei nostri redattori e scopri le loro guide :
Come scegliere una sparachiodi e una graffettatrice pneumatica
Come scegliere e collegare tubo, pistola di soffiaggio, compressore e strumenti pneumatici
Guida scritta da:
Sebastiano, Tuttofare autodidatta
Rifare un tetto? Fatto. Addetto ai consigli di bricolage in un negozio? Fatto. Rifare l'impianto idraulico di un bagno? Fatto. Abbattere muri, costruire muri, dipingere pareti? Fatto. Sapete qual è il motto del tuttofare? Imparare è meglio che delegare! E poi è anche una questione di portafoglio e di soddisfazione personale! Consigliarvi? Farò del mio meglio!