La quantità di fumo prodotta da un barbecue dipende soprattutto dalla tipologia di barbecue e dalla tecnologia di combustione. Ad oggi, non è possibile cuocere su un barbecue senza produrre fumo bianco (dato dall'evaporazione dell'acqua contenuta in carne, pesce e verdure) o fumo nero (creato invece dalla combustione dei grassi che cadono sui mezzi di combustione).
Esistono in commercio diversi tipi di barbecue (a carbonella, a legna, a gas, elettrico) e per ognuno di essi è possibile adottare una serie di accorgimenti:
Per evitare che il tuo barbecue arruginisca in fretta è consigliabile sceglierne uno realizzato in acciaio inossidabile e non in ferro o in ghisa. Bisogna soprattutto però assicurare una manutenzione profonda e costante, soprattutto dopo l'uso. Ti consigliamo di lasciar raffreddare il barbecue e, una volta a temperatura ambiente, rimuovere il grosso dei detriti accumulati con una spugna, acqua calda e sapone neutro. Se le incrostazioni sono particolarmente dure, procedi alla pulizia con spazzole con setole di acciaio o ottone.
I barbecue a gas rientrano tra le tipologie di barbecue dalle migliori prestazioni. I prezzi sono in genere più elevati rispetto alle pistre o ai classici barbecue a legno o a carbonella. Per segliere il migliore barbecue a gas per le proprie esigenze, bisogna considerare diversi elementi:
Esistono diversi metodi per accendere un barbecue classico, detto anche a carbonella o a legna.
Per il barbecue a carbonella, il metodo classico prevede l'utilizzo di carta di giornali stropicciata da disporre sul fondo del barbecue e dei legnetti da disporre come per formare una piccola catasta. Dopo aver dato fuoco alla carta, aggiungere la carbonella in modo che, lentamente, di solito nel giro di 30 minuti, arrivi a combustione e tu possa procedere con la cottura.
Per il barbecue a legna, il metodo è lo stesso ma, al posto della carbonella, bisognerà aggiungere piccoli ceppi di legno. Ti consigliamo poi di soffiare per attivare la combustione più velocemente.